L'anno che ci dà il benvenuto si apre del segno nel grande, grandissimo cinema. Il 2012 potrebbe anche ospitare la fine della mondo. Lo sostenevano i Maya e lo sostiene Roland Emmerich, il quale però ultimamente ha cercato di darci ad intendere che Shakespeare in realtà non era Shakespeare, perciò ci riserviamo di valutare con attenzione ogni sua nuova teoria. Sta di fatto che mai come quest'anno i primi mesi ci riservano una raffica di uscite importantissime. A star dietro al calendario dovremmo passare tutti i weekend di gennaio e febbraio al cinema, e vista la pesante flessione di incassi conseguente alla crisi economica che imperversa non sarebbe un male. Gli addetti ai lavori ringrazierebbero sentitamente. Complici le scelte delle distribuzioni, la distanza sempre più ridotta tra la release americana e quella italiana, la massa di uscite a stelle e strisce di fine anno per rientrare nei termini ed essere candidabili agli Oscar e il ruolo giocato dai grandi festival internazionali, quest'anno molti grandi autori sembrano essersi dati appuntamento in sala nello stesso periodo. Ad aprire i giochi sarà il discusso J. Edgar di Clint Eastwood, un film che in patria ha diviso. Il grande Clint ormai è inossidabile, ma le tematiche politiche affrontate dal suo biopic e le polemiche sulla messa in scena della presunta omosessualità del fondatore e capo dell'FBI J. Edgar Hoover hanno scatenato un putiferio influenzando giudizi e ricezione di una pellicola complessa che vede Leonardo DiCaprio impegnato in un'altra perfomance mimetica di altissimo livello.
Direttamente dalla Mostra del Cinema di Venezia arrivano gli acclamati Shame e La talpa. Il primo, sconvolgente dramma sessuale diretto dall'artista visivo Steve McQueen, uno degli autori più raffinati e visionari del momento, sconosciuto ai più a causa della mancata distribuzione italiana del capolavoro Hunger, ha fruttato a Michael Fassbender la Coppa Volpi e il BIFA Award per la sua coraggiosa interpretazione. Mancano all'appello Golden Globe e Oscar... chissà. E a riprova che il cinema inglese è più che mai vitale e ricco di talenti (a dimostrare tale assunto basterebbe l'incredibile perfomance de Il discorso del re agli Oscar 2011), quest'anno l'Inghilterra, oltre a McQueen, ci regala un'opera profondamente british come La talpa. Il film raccoglie la sfida di tradurre in immagini il monumentale saggio di John Le Carré dedicato all'oscuro universo dei servizi segreti inglesi riunendo un cast da urlo. A fianco di garanzie come Colin Firth, John Hurt e un immenso Gary Oldman, ingrigito e ingobbito per sostenere il confronto col George Smiley televisivo Alec Guinness, si distinguono i lanciatissimi Tom Hardy e Benedict Cumberbatch. In una pellicola che ricostruisce con dovizia di dettagli l'atmosfera greve della Londra anni '70 in piena Guerra Fredda; solo il regista non è inglese, ma con questo lavoro lo svedese Tomas Alfredson, già autore del bellissimo Lasciami entrare, si conferma un talento da seguire con attenzione. Dovremo, purtroppo, attendere fino al 14 dicembre per vedere nei cinema The Hobbit: An Unexpected Journey, ritorno di Peter Jackson nella Terra di Mezzo al fianco di Bilbo, Gollum, Gandalf e dei nani bellicosi impegnati a dare la caccia al mitico anello del potere, mentre lo spielberghiano War Horse, commovente focus sull'amicizia tra un giovane inglese e un cavallo sullo sfondo della Prima Guerra Mondiale, altro probabile protagonista degli Oscar, sarà nei cinema italiani a febbraio. Dopo il successo di The Social Network, lo straordinario screenwriter Aaron Sorkin torna a far parlare di sé con una nuova travolgente pellicola, ancora un biopic contemporaneo, dedicato stavolta a Billy Beane, general manager dell'Oakland A capace di mettere insieme una squadra vincente con poco denaro e l'ausilio delle statistiche prodotte da un computer. L'arte di vincere - Moneyball è un'opera intelligente e nevrotica dove Brad Pitt e Jonah Hill, forti di una sceneggiatura perfetta e diretti dal bravo Bennett Miller, si producono nelle loro migliori interpretazioni. Da un biopic all'altro arriviamo a The Iron Lady, pellicola a rischio polemica per la scelta di gettare uno sguardo nel privato di una delle donne più potenti del '900. Meryl Streep ha fortemente voluto il ruolo di Margaret Thatcher e, viste le sue incredibili capacità mimetiche, il motivo è comprensibile. Dopo il caustico The Queen di qualche anno fa, vedremo quale sarà la ricezione del film da parte del compassato pubblico britannico che si vede vivisezionare i propri miti sotto la lente impietosa della macchina da presa. Scommettiamo che, in fatto di regine della recitazione, non sarà da meno la perfomance 'maschile' di Glenn Close che si finge uomo nella Dublino dell'800 nel drammatico Albert Nobbs. In un cinema povero di idee originali gli adattamenti letterari la faranno da padrone anche nel nuovo anno. Tra i più attesi spicca la rilettura firmata David Fincher dell'opera di Stieg Larsson. Nelle prime immagini Millennium - Uomini che odiano le donne appare più cupo, dark, violento ed estremo della versione svedese, ma l'attenzione è tutta concentrata su Rooney Mara, novella Lisbeth Salander completamente trasformata nel corpo e, a sentir l'attrice, anche nello spirito. Reggerà il confronto con la bravissima Noomi Rapace? Lo scopriremo al cinema. In tarda primavera arriverà in sala un altro thriller scandinavo, lo straordinario Headhunters, tratto dal romanzo omonimo del giallista norvegese Jo Nesbø. L'action thriller ironico e adrenalinico ha convinto la giuria del Courmayeur Noir in Festival aggiudicandosi il Leone Nero 2011. Dalla Svezia e dalla Norvegia contemporanea passiamo al profondo Sud degli USA anni '50/'60. The Help, adattamento del romanzo di Kathryn Stockett L'aiuto, è una pellicola dai toni pastello che offre uno sguardo sulla condizione delle governanti di colore del Mississipi razzista, pane per i denti di un team di agguerrite attrici dai capelli ramati come Emma Stone, Jessica Chastain e Bryce Dallas Howard, oltre che delle bravissime Viola Davis e Octavia Spencer. Ci spostiamo sulla costa della Florida per la nuova fatica di Lee Daniels, The Paperboy, tratto da Un affare di famiglia di Pete Dexter. Una storia nera come la pece che vede John Cusack nei panni di un rozzo detenuto nel braccio della morte e Nicole Kidman in quelli di una pasionaria che tenta di dimostrare la sua innocenza decidendo addirittura di sposarlo. La storia è narrata attraverso lo sguardo del ragazzo che consegna i giornali, Zac Efron, fratello del reporter del Miami Times Matthew McConaughey. Riuscirà Molto forte, incredibilmente vicino a bissare il successo di Ogni cosa è illuminata, delicata pellicola tratta dal primo romanzo di Jonathan Safran Foer? Pare che il film abbia avuto un'ottima accoglienza grazie alle perfomance di Tom Hanks, Sandra Bullock e al tema trattato, il dramma dell'11 settembre, che va a toccare una ferita ancora aperta negli USA. Il film più atteso dai giovanissimi è The Hunger Games, action futuristico young adult tratto da Suzanne Collins che potrebbe far dimenticare le saghe di Harry Potter e Twilight. Approfittano di un adattamento letterario per fare la loro rentrée dietro la macchina da presa anche Cameron Crowe e Alexander Payne. Il primo, assente da troppi anni, è ancora capace di riunire un grande cast, capitanato da Matt Damon e Scarlett Johansson, per il toccante La mia vita è uno zoo senza farsi mancare la solita eccezionale colonna sonora firmata, stavolta, da Jonsi dei Sigur Ros. Quanto a Paradiso amaro, interpretato dal miglior George Clooney di sempre, se ne parla come di uno dei film più belli della stagione americana appena conclusa. Sarà in grado di sconfiggere i rivali agli Academy Awards? Magie in 3D attendono gli estimatori della stereoscopia visto che quattro maestri, profondamente diversi tra loro, hanno deciso di accostarsi per la prima volta a questa tecnica per testarne le potenzialità seguendo l'esempio di Peter Jackson e James Cameron. Martin Scorsese abbandona i suoi criminali di Little Italy per fare un tuffo nel cinema delle origini col suo Hugo Cabret 3D, strabiliante avventura nella magica Parigi degli anni '20 che è anche un appassionato omaggio alle strabilianti invenzioni visive di Georges Méliès, qui interpretato dal sornione Ben Kingsley. A differenza di Scorsese, Sir Ridley Scott usa il 3D per esplorare un mondo che gli è ben noto, quello della fantascienza aliena. Fin dal primo breve trailer Prometheus promette orrore, raccapriccio e suspence, ma i dettagli sul film, per ora, vengono centellinati. Autore e cast ci tengono a mantenere il più a lungo possibile il segreto sulla terrificante pellicola che sarà nei cinema a settembre. Ancora orrore per il più famoso autore di genere italiano. Nonostante gli insuccessi degli ultimi anni, Dario Argento non ha perso la curiosità e lo spirito pionieristico e con Dracula 3D ripropone una rilettura alla sua maniera del classico dell'orrore per eccellenza. Un altro classico in 3D, ma di tutt'altra natura, è The Great Gatsby, ennesima sfida per l'eccentrico Baz Luhrmann che si affida ad alcuni degli attori più talentuosi in circolazione per ricreare l'universo mondano, superficiale e malinconico descritto da F. Scott Fitzgerald nel suo capolavoro. Complici di Luhrmann Leonardo DiCaprio, Carey Mulligan, Tobey Maguire e l'emergente aussie Joel Edgerton. Niente 3D per l'indaffarato Tim Burton. Il genio californiano si divide attualmente tra la post-produzione della gothic soap Dark Shadows, di cui per ora abbiamo potuto visionare solo poche fantastiche foto promozionali che ci mostrano il trucco dark dell'attore feticcio di Burton Johnny Depp (al cinema anche col lisergico The Rum Diary), della compagna Helena Bonham Carter, di Michelle Pfeiffer e del resto del cast, e del suo nuovo lungometraggio in stop motion, l'atteso Frankenweenie, che quasi certamente non vedremo nei cinema italiani prima del 2013. 3D gonfiato in post-produzione è la scelta (rischiosa) fatta da Joss Whedon per il suo The Avengers. La reunion dei supereroi Marvel è stata girata in 2D per abbattere costi e tempi di lavorazione e se, nel mondo dei cartoon, questa è una scelta che ha pagato - vedasi l'incasso stratosferico de Il re leone 3D, ma la prova del fuoco arriverà con la release di Titanic in 3D e Star Wars - Episodio I: La minaccia fantasma 3D - in passato ha arrecato dolori nel live action, ma ora i passi avanti compiuti a livello tecnico dovrebbero aiutare non poco. Il quasi esordiente Marc Webb ha accettato la sfida complessa di reinventare il mito dell'Uomo Ragno raccogliendo l'eredità di Sam Raimi con, in più, la complicazione del 3D. Il suo The Amazing Spider-Man è stato girato interamente in 3D con le RED Epic a una risoluzione di 5K. Siamo curiosi di vedere il risultato e di seguire le evoluzioni tridimensionali di Andrew Garfield. Niente 3D anche per Christopher Nolan, il quale ha invece optato per il formato IMAX per Il cavaliere oscuro - Il ritorno, cupissimo capitolo finale della sua trilogia che vedrà Bruce Wayne costretto a vedersela con il ritorno della nuova Catwoman (Anne Hathaway) e col villain più feroce e sanguinario dei fumetti, l'oscuro Bane (Tom Hardy).Il 2012 sarà l'anno di Tom Cruise? Dopo un periodo di relativo appannamento, l'attore è finalmente pronto a rilanciare la proprio carriera con due titoli di sicuro successo. Si parla già di Mission: Impossible - Protocollo Fantasma come del miglior capitolo della saga action, ma oltre a sfoderare le solite doti atletiche scalando grattacieli e sfidando tempeste di sabbia senza controfigura, Cruise si calerà nei panni della rockstar sciupafemmine Stacee Jax in Rock of Ages, attesa pellicola musicale che ci farà immergere nella calda atmosfera hard rock della Hollywood dei primi anni '80. Con Cruise troviamo i canterini Catherine Zeta-Jones, Alec Baldwin, Russell Brand e Paul Giamatti.
L'anti-Tom Cruise? Sul piano cinematografico sono in arrivo una serie di agenti segreti che potrebbero contendere a Ethan Hunt la palma dell'eroe più cool, dal ritorno di James Bond/Daniel Craig in Skyfall, che stavolta vede dietro la macchina da presa il premio Oscar Sam Mendes, al nuovo protagonista di The Bourne Legacy, interpretato da Jeremy Renner, che minaccia da vicino la leadership di Cruise anche in Mission: Impossible - Protocollo Fantasma, ma i dolori per l'attore seguace da anni di Scientology potrebbe insorgere con l'arrivo nei cinema, dopo anni di stop, di The Master, nuovo lavoro di Paul Thomas Anderson che vede il grande Philip Seymour Hoffman nei panni del fondatore di una controversa setta religiosa impegnato, negli anni '50, a lucrare sulle debolezze dei suoi adepti. Tra i grandi maestri Terrence Malick ha riscoperto una nuova vena creativa e sta lavorando in contemporanea su tre pellicole. Visti i tempi biblici di post-produzione, non sappiamo se ci saranno uscite nel 2012, ma il candidato più probabile è il dramma sentimentale The Burial che vede nel cast Javier Bardem, Ben Affleck e Rachel Weisz. Ben Affleck lo ritroveremo a fine anno in veste di interprete e regista di Argo, crime movie ispirato al rapimento, nel 1979, di sei membri dell'ambasciata iraniana da parte di un commando rivoluzionario. Grande l'attesa per i crime thriller The Gangster Squad, focus sul team che negli anni '40 dava la caccia al nemico pubblico Mickey Cohen interpretato da Sean Penn, Josh Brolin, Ryan Gosling ed Emma Stone, e Wettest County, che vede Tom Hardy e Shia LaBeouf alle prese con l'era del Proibizionismo.