Ridley Scott nasce a South Shields, nel nord dell'Inghilterra, il 30 novembre del 1937. Dal 1947 al 1952 vive in Germania al seguito del padre, titolare di una ditta di spedizioni unitosi all'esercito inglese allo scoppio della II Guerra Mondiale. Affascinato dalla vita militare, vorrebbe arruolarsi nei Marines, ma il padre lo spinge verso gli studi artistici, visto il talento nelle arti visive che Ridley dimostra fin da piccolo. Laureatosi presso il Royal College of Art di Londra, inizia a lavorare all'inizio degli anni Sessanta inizialmente come scenografo e poi come regista di telefilm sempre per la televisione BBC, ma nel 1967 decide di abbandonarla per fondare la "RSA" (Ridley Scott Associates), una compagnia che si occupa di dirigere spot pubblicitari, assieme al fratello Tony.
Nel 1977 ha diretto il suo primo lungometraggio, I duellanti, affidato agli straordinari Harvey Keitel e Keith Carradine, per cui ha vinto il premio come Migliore Opera Prima a Cannes, che presenta già il suo caratteristico stile fulmineo e scintillante, influenzato dall'estetica pubblicitaria. Il suo secondo film è l'inquietante e opprimente Alien, un capolavoro di fantascienza e horror che rivoluziona le convenzioni del cinema di genere, affidando il ruolo da protagonista all'eroina androgina Sigourney Weaver, divenuta subito un'icona.
Cinque anni dopo torna con un altro capolavoro di fantascienza destinato a lasciare un segno indelebile nella storia del cinema, Blade Runner (1982), futuristica rivisitazione del genere hard-boiled affidata allo sguardo magnetico di Harrison Ford, liberamente tratto da un romanzo di Philip K. Dick e considerato uno degli esempi più significativi di estetica cyberpunk applicati al cinema.
Nella seconda metà degli anni Ottanta la filmografia di Scott comincia a subire una flessione: il regista si impantana nel fallimentare fantasy Legend, con protagonisti Tom Cruise e Tim Curry, cui seguono il modesto action Chi protegge il testimone e il più significativo noir Black Rain - Pioggia sporca, incursione nel mondo della yakuza giapponese che vede come protagonisti gli eccellenti Michael Douglas e Andy García.
Negli anni Novanta torna alla ribalta grazie al cult Thelma & Louise, grido di ribellione al femminile incarnato nelle due emancipate protagoniste Susan Sarandon e Geena Davis, che è candidato a ben 6 premi Oscar (compresa la regia). Nel 1995 Ridley Scott fonda con il fratello Tony (divenuto nel frattempo anch'egli un apprezzato regista cinematografico) una propria casa di produzione, gli Shepperton Studios. Tuttavia segue per il regista un periodo non particolarmente esaltante dal punto di vista creativo, caratterizzato soprattutto da deludenti film su commissione o poco ispirati, come 1492: la conquista del paradiso, L'Albatross - Oltre la tempesta con Jeff Bridges e lo scult Soldato Jane, con Demi Moore.
Il nuovo Millennio segna per Ridley Scott una vera e propria rinascita artistica, grazie al successo planetario del kolossal storico Il Gladiatore, che narra le epiche gesta del generale Massimo Decimo Meridio, consacrando anche il talento di Russel Crowe con il quale nascerà un proficuo sodalizio. Il film ottiene l'unanime consenso di pubblico e critica e vince ben 5 premi Oscar, tra cui quelli per miglior film e miglior attore protagonista.
In seguito al consenso raggiunto con Il Gladiatore il regista ha consolidato la sua carriera, dirigendo altri blockbuster, che però hanno ottenuto dei riscontri altalenanti: dall'ennesimo affresco epico Le crociate, interpretato da Orlando Bloom ed Eva Green, al discusso Hannibal, sequel non proprio riuscito de Il silenzio degli innocenti; fino al bellico Black Hawk Down, con Josh Hartnett e Ewan McGregor; fino a variare registro con le commedie Il genio della truffa, con Nicolas Cage, e con il bucolico Un'ottima annata, in cui richiama Russel Crowe.
Torna a collaborare con Crowe e a uno dei generi a lui più congeniali, il noir, con American Gangster, che difatti riscuote di nuovo un notevole consenso, replicato con lo spionistico Nessuna verità. In seguito il regista tenta di bissare il successo de Il Gladiatore con un nuovo kolossal affidato a Crowe, rispolverando questa volta per il mito di Robin Hood in una chiave più realistica. Adesso Scott è pronto a tornare a un altro mito, quello del "suo" Alien, con il prequel Prometheus, che annovera nel cast Michael Fassbender, Noomi Rapace e Charlize Theron.
Dopo essere convolato a nozze due volte - con la giornalista Felicity Heywood che gli ha dato due figli, Jake e Luke (entrambi registi di videoclip), e con la produttrice Sandy Watson, con la quale ha messo al mondo una bambina, Jordan (divenuta attrice) - il regista è da tempo compagno dell'affascinante Giannina Facio, che ha fatto recitare in tutte le sue opere più recenti.
2016 Candidatura Miglior film per Sopravvissuto - The Martian
2002 Candidatura Miglior regia per Black Hawk Down
2001 Candidatura Miglior regia per Il gladiatore
1992 Candidatura Miglior regia per Thelma & Louise
2016 Candidatura Migliore regia per Sopravvissuto - The Martian
2008 Candidatura Migliore regia per American Gangster
2001 Candidatura Miglior regia per Il gladiatore
2016 Candidatura Migliore regista per Sopravvissuto - The Martian
1978 Premio Moglior regista straniero per I duellanti
2016 Candidatura Premio Darryl F. Zanuck Award per il Miglior Film per Sopravvissuto - The Martian
2024 Regia, Produzione
2024 Produzione
2023 Regia, Produzione
2021 Produzione, Regia
Il regista Ridley Scott ha raccontato quanto accaduto all'inizio della sua carriera e cosa gli aveva chiesto il responsabile di uno studio cinematografico.
Il diretto della fotografia di Ridley Scott si è lamentato del suo metodo di lavoro che peggiorerebbe la qualità finale delle opere.
Il regista aveva in mente di affidare la parte alla star di Dune prima di virare su Paul Mescal.
C'è una ragione storica specifica per cui sia Commodo che Caracalla manifestino chiari segni di pazzia e Ridley Scott ce l'ha spiegata.
Ogni volta che un film di Ridley Scott esce in sala è festa grande, ma anche un momento per gustare le ben note dichiarazioni senza peli sulla lingua dell'autore.