I genitori di Allen Stewart Konigsberg - in arte Woody Allen - lo educarono secondo i principi dell'ebraismo ortodosso; la madre lavorava come contabile presso un fiorista, mentre il padre era privo di lavoro fisso. Nelle lunga lista delle sue occupazioni figura persino un periodo di collaborazione con un'organizzazione criminale.
A soli tre anni Allen vede Biancaneve e i sette nani, ed è subito amore per il cinema: iniziò a inventare e a raccontare storie, e a otto anni proclamò la sua intenzione di diventare regista. A quindici assunse il nome d'arte Woody Allen, pensando che l'avrebbe aiutato ad essere preso sul serio come cineasta.
Presto ebbe le prime scritture come autore di battute e barzellette per programmi televisivi e radiofonici, e incominciò a lavorare come comico in un night club. Nel 1965 scrisse la sua prima sceneggiatura, per Ciao Pussycat, film in cui fece anche la sua prima prova d'attore.
Debuttare alla regia fu più laborioso: alla fine vi riuscì, con il demenziale Prendi i soldi e scappa, e la United Artists lo scritturò dandogli carta bianca per il lavoro successivo, per poi rimangiarsi la parola quando Woody propose un film drammatico invece dell'attesa commedia. Si ripiegò sulla surreale satira de Il dittatore dello stato libero di Bananas, cui seguono gli altrettanto grotteschi Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso (ma non avete mai osato chiedere), Il dormiglione e Amore e guerra.
Da allora il regista newyorkese ha diretto decine di film, prevalentemente commedie ma anche drammi tormentosi come i bergmaniani Interiors, Un'altra donna, Settembre, il dostoevskiano Crimini e misfatti o l'espressionista Ombre e nebbia. Tra i lavori più complessi e stratificati delle sua sterminata filmografia bisogna almeno citare Io e Annie, che gli valse gli Oscar per film, regia e sceneggiatura (oltre che per l'interpretazione di Diane Keaton), nonché i capolavori Manhattan e Stardust Memories, La rosa purpurea del Cairo, Radio Days e un segmento del collettivo New York Stories, caratterizzati quasi tutti dall'onnipresente colonna sonora jazz.
La carriera di Woody è stata legata indissolubilmente anche alle compagne che si sono succedute al suo fianco, nel lavoro e nella vita, e cioè Diane Keaton - la sua Annie Hall - e Mia Farrow, protagonista tra gli altri di Zelig, Hannah e le sue sorelle (vincitore di tre Oscar), Broadway Danny Rose e il semi-autobiografico Mariti e mogli.
Dopo il naufragio della relazione con Mia, Woody ha ritrovato l'amore nella giovanissima Soon-Yi, figlia adottiva della Farrow. La vicenda naturalmente non mancò di destare scalpore, anche per via della lunga battaglia legale intrapresa dalla coppia per l'affidamento dei figli, che alla fine vennero concessi alla ex moglie.
Il rapporto con Soon-Yi, però, segna inaspettatamente una nuova giovinezza per Woody Allen, più serena e pacificata, che si riflette anche sul piano artistico con la realizzazione di opere dal tono maggiormente leggero e spensierato, come La dea dell'amore (la cui protagonista Mira Sorvino vinse l'Oscar), il musical Tutti dicono I Love You, il meta-cinematografico Harry a pezzi. Nel frattempo si cimenta al doppiaggio del nevrotico protagonista del film animato Z la formica, e ha l'onore di esibirsi al teatro la Fenice di Venezia (divenuta sua città adottiva, assieme a Parigi) con la sua New Orleans Jazz Band, che a partire dagli anni settanta suona tutti i lunedì sera al Cafè Carlyle di Manhattan.
Il nuovo Millennio è segnato dall'accordo produttivo con la DreamWorks, che però si rivela infruttuoso. L'autore, sottoposto a un vero e proprio tour de force, tenta di dare vita a opere dal maggior appeal commerciale, ma che risultano indiscutibilmente meno ispirate, come Criminali da strapazzo e La maledizione dello scorpione di giada, con una parziale correzione di rotta per le commedie esistenzialiste Anything Else e Melinda e Melinda.
Match Point, presentato al Festival del 2005 è sotto molti aspetti il segnale di un'ulteriore svolta. L'opera, dalle atmosfere dostoevskiane, segna il ritorno a tematiche più impegnate ed è caratterizzata da alcuni elementi che diverranno decisivi nelle future produzioni, come la trasferta in capitali europee (in questo caso Londra) e il ricorso a star hollywoodiane di primo piano (qui Jonathan Rhys-Meyers e Scarlett Johansson). Seguono Scoop (sempre a Londra, e sempre con la nuova musa Johansson), il cupo Sogni e delitti (con Colin Farrell e Ewan McGregor), e la trasferta spagnola di Vicky Cristina Barcelona (con la coppia di dive Scarlett Johansson e Penélope Cruz, che vinse l'Oscar come attrice non protagonista). Gli ultimi film - il newyorkese Basta che funzioni e il londinese Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni riflettono - sempre attraverso un tono lieve e misurato, sull'imperscrutabilità del caso e sull'assurdità dell'esistenza, tratti da sempre costanti nell'Allen-pensiero.
Dopo aver attraversato le capitali di mezza Europa (l'ultima è Parigi con Midnight in Paris) Woody tornerà in Italia, ambientando per la prima volta un suo film a Roma.
2014 Candidatura Migliore sceneggiatura originale per Blue Jasmine
2012 Premio Migliore sceneggiatura originale per Midnight in Paris
2012 Candidatura Miglior regia per Midnight in Paris
2006 Candidatura Miglior sceneggiatura originale per Match Point
1998 Candidatura Miglior sceneggiatura originale per Harry a pezzi
1996 Candidatura Miglior sceneggiatura originale per La dea dell'amore
1995 Candidatura Miglior sceneggiatura originale per Pallottole su Broadway
1995 Candidatura Miglior regia per Pallottole su Broadway
1993 Candidatura Miglior sceneggiatura originale per Mariti e mogli
1991 Candidatura Miglior sceneggiatura originale per Alice
2023 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
2020 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
2018 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
2017 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
FILM 2008
Regia, Sceneggiatura, Soggetto
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico
Marx è morto, Dio è morto e anche io non mi sento tanto bene.
Io credo nell'intelligenza dell'universo, con l'eccezione di qualche cantone svizzero.
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