Si avvicina l'inizio del 2009 e i fans del cinema d'azione e fantastico entrano in fibrillazione. Già, perché scorrendo l'elenco delle nuove proposte dell'anno cinematografico che ci attende salta subito all'occhio la quantità di blockbuster che verranno distribuiti nella prima metà del 2009. Sembra quasi che le majors si siano accordate per sfornare i loro pezzi da novanta a distanza di un mese l'uno dall'altro per nutrire gli appassionati con quelle pellicole (praticamente le sole, al momento) che garantiscono incassi sicuri al box office. L'altro genere che in passato ha spopolato, il fantasy, ha visto ormai troppi flop (l'ultimo, pesantissimo, quello de La bussola d'oro, uscito esattamente un anno fa) per spingere i produttori a considerarlo ancora un cavallo vincente al botteghino.
Ma se il fantasy piange i supereroi ridono. Ecco allora che, dopo l'exploit stratosferico de Il cavaliere oscuro, possiamo sbilanciarci e definire Watchmen il film più atteso del 2009. Il perché è presto detto. La materia originaria è una graphic novel di culto firmata dal genio inglese di Alan Moore, il cui universo parallelo (un 1985 dominato dalla crisi e dal pessimismo, da un governo autoritario e belligerante - Nixon è riuscito a non far trapelare il Watergate uccidendo anzitempo Woodward e Bernstein ed è ormai al suo quinto mandato - e da una crisi nucleare che incombe) presenta significative assonanze con la crisi mondiale che stiamo attualmente attraversando. A dirigere è un regista giovane, ma appassionato della materia come Zack Snyder che bene ha fatto nei suoi lavori precedenti, in particolare in 300. Il cast non presenta, al suo interno, vere e proprie superstar, ma è ben assortito e non rischia di catalizzare l'attenzione del pubblico su uno o due nomi di punta distogliendola dalla splendida storia. Ma ciò che ci fa ben sperare sono soprattutto le prime immagini diffuse, gli spettacolari trailer e le suggestive preview. Unico neo: un processo per risolvere il contenzioso tra Fox e Warner per i diritti di distribuzione che potrebbe in qualche modo bloccare la strada alla release prevista per il 6 marzo. Noi ci auguriamo di tutto cuore che non sia così. Per avere la conferma dovremo, però, attendere il processo del 20 gennaio, sperando che la cosa non vada per le lunghe.
Se a marzo (Fox e Warner permettendo) assisteremo alla release di Watchmen, alla fine di aprile arriverà il primo spin-off della saga degli X-Men, lo spettacolare X-Men - Le origini: Wolverine. Pellicola che si annuncia potente e suggestiva e che, a differenza del corale Watchmen, si regge prepotentemente sulle spalle muscolose di Hugh Jackman. A fargli da contorno vi saranno si amici e nemici mutanti, interpretati da Liev Shreiber, Ryan Reynolds e Dominic Monaghan, ma al centro del plot vi è la storia di Logan e il suo desiderio di vendetta per la perdita del padre e della donna amata. La buona riuscita della pellicola è auspicabile anche perché da essa dipende la prosecuzione della saga. Solo se Wolverine otterrà una buona accoglienza, lo studio metterà in cantiere la produzione del successivo spin-off previsto dedicato all'affascinante villain Magneto. La presenza di Hugh Jackman sul grande schermo nella prossima stagione cinematografica non passerà inosservata visto che l'attore raddoppierà con un altro, chiacchieratissimo kolossal, l'epico Australia diretto da Baz Luhrman, regista che ha reso il kitch sublime in pellicole come Romeo + Giulietta e Moulin Rouge, ma che stavolta sembra essere andato un po' oltre. Il suo Via col vento aussie ha fatto
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Ancora saghe che aggiungono tasselli alla loro evoluzione. I supereroi cedono, però, il posto a potenti e pericolosissimi robot. Con Terminator Salvation e Transformers - Revenge of the fallen entriamo nel regno delle macchine sofisticate, dei costosi effetti speciali, degli scenari apocalittici ricostruiti con eccezionale perizia e dei registi di polso che governano il mondo dell'action. A rivitalizzare la saga di Terminator ci ha pensato il nuovo Re Mida di Hollywood McG che si è assicurato la presenza di una star talentuosa come Christian Bale a cui affidare il delicato ruolo di John Connor adulto, divenuto capo dei ribelli che lottano contro lo strapotere di Skynet e delle macchine. Ancora incerta la presenza del padrino della saga Arnold Schwarzenegger che, durante la lavorazione, ha fatto una fugace apparizione sul set per farsi catturare digitalmente la propria immagine da usare su cyborg, costoso procedimento computerizzato che potrebbe risolversi in un nulla di fatto, ma col passaggio del testimone a Christian Bale la saga ormai è in buone mani. In Transformers - La vendetta del caduto, a dispetto di un plot seriale più 'big toy', vista anche l'origine della trama, spicca la stella di Shia LaBoeuf, giovane star in ascesa presente, tra l'altro, in Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo. L'attore, che non si è ancora misurato con ruoli più adulti e drammatici, sembra trovarsi particolarmente a suo agio con l'action e l'avventura e in più ha ricevuto una valanga di pubblicità (magari non particolarmente gradita, ma sempre pubblicità) a causa di un incidente automobilistico occorsogli durante le riprese di Transformers - La vendetta del caduto causato, si vociferava, dall'ubriachezza di LaBoeuf. Accuse ritirate e una mano ferita gravemente i cui postumi si vedranno anche nel film, visto che gli sceneggiatori hanno dovuto rimaneggiare lo script per giustificare le conseguenze dell'incidente. Michael Bay porta pazienza e si coccola la sua gallina dalle uova d'oro. Apripista del nuovo anno, per LaBoeuf, sarà l'action thriller Eagle Eye, la cui uscita è prevista per febbraio, discreto prodotto d'intrattenimento ideato da Steven Spielberg. Il film, ennesima variante sul tema del Grande Fratello orwelliano, vede il protagonista affiancato dalla bella madre single Michelle Monaghan e riunito al regista di Disturbia D.J. Caruso.
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Tra tanto disimpegno spiccano una manciata di significativi titoli, per lo più biopic, che si ripropongono di ricostruire uno spaccato storico che abbia valore educativo anche per il presente. Attesissima l'epica biografia su Ernesto Che Guevara che, dopo essere stata presentata da Steven Soderbergh a Cannes, uscirà finalmente nelle sale di tutto il mondo. Si preannuncia straordinaria la mimetica interpretazione di Benicio Del Toro nei panni del medico condottiero che ha dedicato la propria esistenza alla causa della libertà dei popoli sudamericani. Per via della lunghezza il film uscirà nelle sale italiane diviso in due parti, la prima, Che - L'Argentino, dedicata alla rivoluzione cubana, la potremo appezzare a febbraio mentre per Che - Guerriglia, che ricostruisce l'esperienza colombiana e la morte di Guevara, dovremo attendere il 20 marzo. Chiacchieratissima la pellicola 'maledetta' Operazione Valchiria la cui lavorazione, tra incidenti occorsi sul set, polemiche sulla veridicità storica di un tema, il Nazismo, che in Europa va a stuzzicare piaghe mai rimarginate del tutto, ingombrante presenza del protagonista Tom Cruise e preventivi sbarramenti tedeschi anti-Scientology, ha fatto discutere per mesi. Ora finalmente vedremo il film e potremo giudicarlo in quanto opera a sé stante a prescindere dal pesante bagaglio che si porta dietro. Grande l'interesse per l'ultimo lavoro di Gus Van Sant, il biopic Milk dedicato al politico californiano Harvey Milk, primo omosessuale dichiarato impegnato nella gestione della cosa pubblica assassinato nel 1978. L'interpretazione di Sean Penn si preannuncia semplicemente straordinaria e la cosa non ci stupisce affatto. Punterà molto sulla recitazione e sul talento del cast anche il difficile Frost/Nixon - Il duello in cui Ron Howard ricostruisce il celebre confronto passato alla storia tra il presidente decaduto e
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Sul fronte italiano spopola negli USA il regista emigrante Gabriele Muccino che raddoppia il suo sodalizio con la star Will Smith puntando agli Oscar con il suo Sette Anime. Dramma dedicato al senso di colpa e all'espiazione che si preannuncia ancor più triste de La ricerca della felicità e che vede Smith affiancato dalla bella Rosario Dawson e da Woody Harrelson. Presto Muccino tornerà in Italia per realizzare l'annunciato sequel de L'ultimo bacio che conferma protagonista il 'francese' Stefano Accorsi. Di nuovo al lavoro anche il prolifico Pupi Avati. Del suo nuovo progetto, al momento conosciamo solo il titolo (Il primo figlio) e il cast che vedrà protagonisti Luca Zingaretti, Laura Morante e Christian De Sica, qui impegnato in un ruolo drammatico. Attesa per l'uscita dell'epico Baaria - la porta del vento, pellicola autobiografica dedicata da Giuseppe Tornatore alla sua terra, mentre si preannuncia particolarmente interessante anche il nuovo film di Michele Placido, Il grande sogno, anch'esso lavoro autobiografico ispirato alla sua giovinezza e interpretato dalla star Riccardo Scamarcio, che punta a distinguersi in ruoli complessi che lo allontanino sempre di più dall'immagine del belloccio da copertina di Cioè. Da vedere assolutamente l'esordio del promettente Federico Bondi. Il suo Mar Nero, dopo l'ottimo exploit in concorso a Locarno dove si è fatto apprezzare da pubblico e critica, uscirà nelle sale a fine gennaio. Il film offre uno spaccato delicato e realistico della solitudine della vecchiaia e dell'immigrazione fotografando il rapporto che si instaura tra un'anziana donna fiorentina e la sua giovane badante rumena.
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