Tutte le recensioni dei film al cinema, in televisione e in streaming visti dalla redazione di Movieplayer. La nostra critica con voto per trovare velocemente nuovi film da vedere di ogni genere e per ogni preferenza.
Vincitore al Festival di Berlino del 2017 del premio per la migliore opera prima, l'esordio dietro la macchina da presa della regista e sceneggiatrice spagnola Carla Simón racconta con delicatezza e intensità il percorso di crescita di una bambina divenuta all'improvviso orfana.
Unsane attira su di sé l'attenzione grazie alla scelta di girarlo con l'iPhone, ma la mantiene grazie alla storia che racconta e all'abilità del suo regista nel metterla in scena.
Nel film di David Gordon Green Jake Gyllenhaal interpreta Jeff Bauman, ragazzo rimasto ferito durante l'attentato alla maratona di Boston del 2013. In sala dal 4 luglio.
Una colorata favola sul tema dell'immigrazione e della solidarietà che costeggia il crinale dell'eccesso di melassa senza scivolare dall'altra parte, e riuscendo invece a divertire, a intrattenere e a consegnare un messaggio prezioso.
Rob Cohen torna in sala con un prodotto ibrido, che mescola thriller e disaster movie con risultati discreti.
Conflitti banali e frustrazioni quotidiane sono alla base di questo originale film islandese che è un thriller ansiogeno almeno quanto è una dark comedy.
Tully è il miglior film di Jason Reitman, e anche il migliore della ditta Reitman & Cody. Ed è uno dei migliori film dell'anno: intelligente, intenso, disperato, divertente. E sorprendente. Come la vita. Poche volte abbiamo visto qualcuno che sapesse viaggiare dentro "certe giornate amare" in modo irriverente, con piglio punk rock, ma senza sottovalutare certi problemi
La guerra del maiale è un film crudele. Perché ci dice che saremmo disposti a maltrattare anche i nostri padri e i nostri nonni. La realtà, in fondo, sembra ricordarci ogni giorno che siamo capaci di qualsiasi cosa.
Punta tutto sul cast questo nuovo adattamento del memoriale di Henri Charrière a firma del danese Michael Noer, che chiama due attori dalle caratteristiche incredibilmente simili a quelle di McQueen e Hoffman a dare nuova vita a una storia entrata nell'immaginario collettivo.
La fiaba sovrannaturale di Guillermo Del Toro che ha trionfato agli Academy Awards, è uscita in homevideo con un prodotto 20th Century Fox tecnicamente sontuoso, arricchito da un'ora di interessanti extra.
Dopo l'apprezzato spettacolo teatrale, la bizzarra vita di Mrs. Fairytale immaginata e vestita da Filippo Timi arriva al cinema dal 25 al 27 giugno. Un'opera brillante, surreale, piena di amarezza e di speranza.
Abbiamo giocato a Jurassic World Evolution, simulatore gestionale di un parco di dinosauri che ci permette di raccogliere l'eredità dell'ambizioso Sig. Hammond o della bella Claire Dearing e provare ad avere un Jurassic Park tutto nostro. Ecco le nostre impressioni.
L'esordio alla regia di Cosimo Terlizzi, prodotto da Riccardo Scamarcio, è un tortuoso racconto di formazione in cui miseria e incanto si intrecciano di continuo. Un film con qualche intuizione visiva, ma assai acerbo sul piano della scrittura.
Una vita spericolata rimanda ai primi due film di Ponti, a quel guardare a un certo cinema americano, fatto di dialoghi fulminanti che devono colpire quasi quanto l'azione. Road movie, commedia, pulp, gangster movie e romanticismo: fatte le debite proporzioni, è come provare a fare Una vita al massimo, in Italia e nel 2018.
Arriva in sala la più originale e rivoluzionaria opera d'animazione cinese, a metà strada tra le suggestioni del cinema di Miyazaki e le antiche leggende taoiste.
Nonostante l'incipit suggestivo e la regia di buon livello, l'esordio dietro la macchina da presa di Sebastian Hilger alla resa dei conti risulta pretenzioso e banale, perdendosi in velleità filosofico-metaforiche e incartandosi in una serie di evidenti forzature.
Il modello del film sembra essere la saga di Final Destination, horror senza un cattivo, dove la lotta è direttamente contro la Morte. Obbligo o verità è uno di quegli horror che si guarda, più che con paura, con la curiosità di capire che strade troverà la Morte, o chi per lei, per catturare i malcapitati.
Dopo Segreti di famiglia, il talentuoso regista norvegese passa al genere horror con un film atipico che rielabora il modello di Carrie di Stephen King in una chiave personalissima e decisamente cupa: la recensione di Thelma, l'inquietante racconto di una devastante "educazione sentimentale".
A qualche mese da Alibi.com il neo cineasta Tarek Boudali torna nei cinema in veste di regista e co-protagonista, affiancato dalla sua spalla Philippe Lacheau, della romcom in salsa bromance Sposami, stupido!.
Videogiochi e cinema, quando le due arti si fondono in un'unica opera: all'E3 di Los Angeles Naughty Dog ha mostrato un nuovo video del suo progetto.
L'Uomo Ragno di Insomniac Games è tornato a far parlare di sé durante il recente E3 di Los Angeles: ecco tutto quello che c'è da sapere su questo nuovo videogioco Marvel.
In sala l'esordio alla regia di Paolo Sassanelli, una commedia sul disagio mentale che sposa il modello del road movie tragicomico.
Tratto dal romanzo di David Levithan, il film di Michael Sucsy utilizza uno spunto surreale, l'esistenza di uno spirito che ogni mattina si ritrova in un corpo diverso, per raccontare l'essenza più pura del sentimento amoroso, ma il risultato è un teen drama zuccheroso e superficiale.
Il franchise musicale scritto da Kay Cannon e prodotto da Elizabeth Banks aveva iniziato a mostrare la corda già al secondo episodio; questo terzo film ha tutte le caratteristiche del sequel stanco e fuori tempo massimo, anche se in compagnia delle Bellas in ogni caso non ci si annoia.
Per una settimana in sala, il film che segna il debutto dello studio Ponoc riproduce temi e stile del maestro Miyazaki.
Risulta davvero difficile trovare un motivo di interesse nel film del quarantaquattrenne York Alec Shackleton, che sorprende soprattutto per la scarsa qualità della realizzazione tecnica e delle interpretazioni, degna di un tv movie di livello scadente prodotto con budget prossimo allo zero.
Elogi dalla critica, quattro nomination e una statuetta per la miglior sceneggiatura non originale sono il meritato bottino del film di Luca Guadagnino, che ora è arrivato in homevideo con una buona edizione distribuita da Universal.
Tre interpreti formidabili scaldano un film dall'anima goliardica e malinconica che è approdato nel catalogo di Amazon Prime Video, e che racconta con tenerezza ma anche con un po' di superficialità le conseguenze dell'esperienza bellica e il rapporto con la divisa.
Il sorprendente, spettacolare ma anche profondo film di Ryan Coogler è sbarcato in homevideo con un reparto tecnico di assoluta qualità, i cui unici limiti sono dovuti al look particolare. E per soddisfare ogni curiosità, oltre un'ora di extra.
A quattro anni dall'uscita in patria arriva nelle sale italiane Ippocrate, opera seconda del regista Thomas Lilti: un ritratto del lavoro e della vita in un ospedale pubblico dipinto attraverso lo sguardo del giovane tirocinante Benjamin Barois, tra speranze, difficoltà, dubbi e conflitti.
Presentato nella sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes 2017, arriva nelle sale il nuovo film firmato dal regista de La classe, Laurent Cantet: un altro dramma incentrato sul rapporto fra allievi e insegnante, con un workshop di scrittura creativa che farà emergere pregiudizi e tensioni latenti.
Alessio Boni è un uomo che affronta le conseguenze di una tragedia familiare in questo piccolo film d'atmosfera, che rievoca i nostri classici anni '70 e il fascino sempiterno della ghost story.
Presentato con successo alla 68a edizione del Festival di Berlino nella sezione Panorama, La terra dell'abbastanza è una delle opere prime italiane più interessanti degli ultimi anni e rivela la presenza di due nuovi giovani autori di valore nel panorama cinematografico nazionale: Fabio e Damiano D'Innocenzo.
Il film di Stivaletti può essere interessante per chi, nel film di Garrone, avrebbe voluto vedere la violenza, e non l'ha trovata. Rabbia furiosa è un film imperfetto, ingenuo, con molti limiti, ma anche onesto: la cifra di Stivaletti è questa, ed è giusto che la metta in scena.
L'opera prima di Claudio Cicconetti, che parla in primis di dipendenza sessuale e a latere delle dipendenze tutte che guariscono grazie all'amore, vorrebbe essere sia divertente che profonda, e fallisce egregiamente in entrambi gli obiettivi.
L'attesissimo secondo capitolo di Jurassic World può contare su un discreto numero di scene ben dirette e ricche di tensione ed è molto più thriller rispetto ai film del passato. Ma a venire meno è proprio "il fattore wow", quel senso di meraviglia su cui Spielberg aveva costruito il successo del primo film.
Koch Media ha appena sfornato un fantastico mediabook sul cult di Brian De Palma tratto dal celebre romanzo di Stephen King: tre dischi, buona qualità tecnica, un libretto e ben 4 ore di extra.
Per celebrare degnamente l'anniversario del ventennale dello storico film di Steven Spielberg, ecco l'uscita nel nuovo formato 4K Ultra HD con un'edizione a tre dischi, capace di dare ulteriore spessore visivo a un'opera indimenticabile.
La serie creata da Mitchell Hurwitz e prodotta da Ron Howard torna su Netflix con un nuovo ciclo di episodi più vicino ai fasti della messa in onda originale su Fox, dopo la controversa resurrezione del 2013.
Scisso tra utopia e disincanto, il nuovo film di Dan Gilroy è un ritratto scrupoloso di un uomo di legge alle prese con il fascino del proibito. Un'opera seconda con molto potenziale sprecato, salvata dalla prova magistrale di un intenso Denzel Washington.
L'esordio alla regia di Renzo Carbonera traghetta lo spettatore in una piccola comunità montana. Ne nasce una storia ispirata a quella vera del coro Polifonico di Ruda.
L'arte della fuga è la storia di una famiglia dove ognuno è in bilico tra andare e rimanere, tra cambiare o restare fermi. Un film intrigante e un po' irrisolto, dove brilla una grande Agnés Jaoui.
Per il seguito di The Strangers, ottimo successo al botteghino nel 2008, il regista Johannes Roberts e gli sceneggiatori puntano su una maggiore dose di azione e violenza ma non sono in grado né di appassionare né di spaventare.
Il regista di Tre all'improvviso e showrunner di Everwood, Arrow e Supergirl, con la complicità degli autori di This Is Us, confeziona una teen comedy fresca, sentita e ricca di accattivanti e contemporanei elementi pop. Un film un po' patinato che si guarda bene dal correre dei rischi, ma che sta dando il suo contributo a "normalizzare" sul grande schermo quello che è già normale nelle nostre vite: l'amore è amore.
Il terzo e ultimo capitolo della trilogia hot tratta dai romanzi di E.L. James, è uscito in homevideo con un blu-ray che, oltre a un ottimo reparto audio-video e a un'ora di extra, contiene una versione estesa con 5 minuti in più di quella cinematografica.
Abbiamo giocato al nuovo progetto videoludico di David Cage e della sua software house Quantic Dream, Detroit: Become Human. Da un punto di vista visivo ed artistico è un vero spettacolo, sia in termini di realizzazione grafica che come design, con un impressionante il lavoro sui personaggi grazie ad animazioni ed espressioni facciali senza precedenti.
Il regista Ernesto Daranas firma una bizzarra fiaba moderna sull'amicizia fra un accademico cubano e un cosmonauta russo, abbandonato nello spazio in conseguenza del crollo dell'Unione Sovietica: la nostra recensione di Sergio & Sergei, un film sospeso fra umorismo, malinconia e note surreali.
Il pluripremiato debutto del regista e sceneggiatore Francis Lee, ambientato nelle solitarie campagne dello Yorkshire, è un racconto in cui una passione omoerotica funge da veicolo per una difficile educazione sentimentale: la nostra recensione del bellissimo God's Own Country - La terra di Dio.
Al suo esordio con un lungometraggio, Léonor Serraille firma una sceneggiatura brillante e dirige una magnifica Lætitia Dosch per raccontare le difficoltà e i trionfi di una giovane donna che naviga un mondo a cui non vuole conformarsi.
Quello di Simone Spada è uno dei più bei film sul cinema, o meglio, sul suo senso profondo, che abbiamo visto negli ultimi anni. Non un'operazione seriosa e intellettuale, ma una commedia. Molto diversa da quelle che siamo abituati a vedere, fatte un po' con lo stampino, quotidianamente sui nostri schermi.