Adrian di Adriano Celentano, la recensione della quinta puntata della serie

La recensione di Adrian: la quinta puntata della serie animata di Adriano Celentano continua tra spunti interessanti e una sceneggiatura incerta; stavolta si parla di tv e politica e informazione alternativa.

Adrian La Serie 5
Adrian - la serie: una sequenza della quinta puntata

Tu chiamale, se vuoi, interruzioni. La recensione della quinta puntata di Adrian la serie, la iniziamo necessariamente così. Perché la serie tv animata di Adriano Celentano, attesa per anni e poi finalmente arrivata lo scorso gennaio, era stata interrotta dopo quattro puntate: questione di ascolti, legati non solo alla serie, ma all'evento Adrian, cioè allo show che inglobava la serie, uno spettacolo criptico e un po' beffardo (come, in fondo, era il suo Fantastico del 1987) dove Celentano non si faceva vedere.

Per dovere di cronaca, vi raccontiamo che Adrian è tornata inserita in uno show completamente diverso, più classico (prima un talk show sulla tv di oggi con Paolo Bonolis, Gerry Scotti, Carlo Conti e Piero Chiambretti, poi un duetto con Ligabue): gli ascolti diranno se è stato vincente. Ma l'interruzione è anche quella che, nel nuovo format, spezza a metà la puntata della serie, per tornare allo show e inserire un monologo di Ilenia Pastorelli. Non proprio un segnale che, in questa serie, si crede. Ma si parla di interruzioni anche nella storia di Adrian: al centro dell'episodio 5 c'è una tv pirata che interrompe le trasmissioni della tv di stato. E questo è un discorso interessante, su cui torneremo dopo.

Adrian La Serie 5 Episodio
Adrian - la serie: una scena della quinta puntata del programma

La trama: Darian dà vita a un tv pirata

Adrian La Serie Quinto
Adrian - la serie: una scena della quinta puntata

Marco viene portato dai due agenti al casale di Darian, il gobbo, o la Befana, dove c'è anche Johnny Silver. I cinque diventano una squadra, E hanno un piano: fondare una tivù pirata. Per la prima volta, intanto, si vedono in scena un governo e un parlamento, dove, in una maggioranza unita, ci sono due casi di coscienza. L'onorevole Libonati e un altro parlamentare non vogliono votare la nuova legge che proibisce alla tv pirata di trasmettere.

Voglia di controcultura

Adrian La Serie Quinto Episodio
Adrian - la serie: una scena della quinta puntata

Adrian La Serie continua tra alti e bassi. Da un lato è ricca di spunti interessanti, immagini sensuali, accattivanti, o inquietanti. Dall'altro si basa su una sceneggiatura che ci sembra un po' incerta. Nella parte in cui si parla della tv pirata c'è un desiderio genuino di controcultura, di informazione libera, non omologata, non asservita al potere. L'idea che le trasmissioni trite e ritrite vengano interrotte dalla grande bellezza delle opere d'arte, come L'ultima cena di Leonardo Da Vinci, è affascinante e rivoluzionaria. Che la pubblicità venga interrotta da informazioni sulla vera natura di un prodotto lo è altrettanto. Tutto questo sembra voler riannodare un filo, che va dalla controcultura degli anni Sessanta fino alle speranze per la rete e l'informazione libera che arrivano quasi ai nostri giorni, quando ci siamo accorti che la rete è anche populismo e fake news.

La struttura: più videogame che serie

Adrian La Serie 2
Adrian La Serie: una scena della serie

Dall'altro lato, pur tra i tanti spunti presenti, la sceneggiatura di Adrian non ci convince completamente. Perché spunti e storyline delle puntate precedenti vengono fatti cadere e passati sottotraccia per introdurne altri. Più che quella di una serie televisiva sembra la struttura di un videogame, dove, finito uno schema, si passa al livello successivo con nuove sfide da affrontare. Prendiamo il protagonista, cioè l'alter ego di Adriano Celentano: si è manifestato a noi sotto forma di Adrian, alias l'Orologiaio, una copia del Molleggiato da giovane; poi Adrian ha preso, a tratti, le sembianze della Volpe, sorta di vigilante notturno, un Batman danzante che protegge le donne in pericolo, e poi di Darian, o la Befana, leader di una resistenza da portare avanti attraverso i media. Così la vicenda della politica, con il personaggio dell'onorevole Libonati, entra di colpo nell'episodio 5, e occupa tutta la seconda parte della puntata. Cambiando continuamente le carte in tavola, Adrian fa più fatica a conquistare il pubblico, rispetto a una serie che introduca dall'inizio una serie di storyline e le porti avanti costantemente e coerentemente.

Come Tim Burton...

Adriano Celentano Ligabue
Adrian - la serie: Adriano Celentano e LIgabue durante la quinta puntata del programma

Adrian, insomma, resta un oggetto misterioso. Alterna una struttura farraginosa a spunti interessanti. Le forze dell'ordine che mandano gli infiltrati nelle manifestazioni per creare disordini e quindi avere il pretesto per intervenire e caricare è un momento tristemente attuale, e anche una presa di posizione non da tutti. La scena finale, in montaggio alternato tra uno scontro del protagonista e l'approvazione della legge contro la tv privata in parlamento, ha una sua tensione, ma si conclude con un monologo piuttosto pomposo.

Ma c'è un'altra cosa che Adriano è riuscito a fare, e ce ne siamo accorti solo ora. È riuscito a parlare di un'informazione non omologata, di conflitti di interessi, di legami tra tv e politica e tv e pubblicità, in prima serata su Canale 5, rete ammiraglia del più grande gruppo televisivo commerciale italiano. Non è una cosa da poco, e ci ricorda quello che ha fatto Tim Burton in Dumbo, lanciando un messaggio piuttosto critico alla Disney in un film prodotto proprio da loro. Non è da tutti. Siamo insomma sempre combattuti nel giudizio quando assistiamo ad Adrian. Ma con Celentano è sempre così: Adriano, odi et amo.

Conclusioni

Dalla recensione della quinta puntata di Adrian la serie avrete capito che la serie tv di Adriano Celentano alterna una struttura narrativa farraginosa a spunti interessanti. Ma Celentano riesce a parlare di un'informazione non omologata, di legami tra tv e politica e tv e pubblicità, in prima serata su Canale 5, rete ammiraglia del più grande gruppo televisivo commerciale italiano. Non è cosa da poco.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
3.4/5

Perché ci piace

  • La serie è ricca di spunti interessanti, immagini sensuali, accattivanti, o inquietanti.
  • C'è un desiderio genuino di controcultura, di informazione libera, non omologata, non asservita al potere.
  • L'idea che le trasmissioni vengano interrotte dalla grande bellezza delle opere d'arte è affascinante.

Cosa non va

  • Spunti e storyline delle puntate precedenti vengono fatti cadere e passati sottotraccia per introdurne altri.
  • Alcuni dialoghi, o monologhi, sono piuttosto pomposi.
  • L'interruzione a metà della puntata, per tornare allo show, non aiuta.