Presentata a Roma Venezia 61.

Una Mostra proiettata verso il futuro, ma che non rinuncia ai grandi nomi e a una buona dose di divismo quella che si terrà al Lido tra il primo e l'undici settembre.

Una splendida e affollatissima sala dell'hotel Excelsior di Roma è stata ieri lo scenario della conferenza di presentazione della sessantunesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Il presidente della Fondazione La Biennale Davide Croff e il nuovo direttore della Mostra Marco Müller hanno introdotto i titoli selezionati e ribadito la volontà di rinnovamento che ha animato l'organizzazione, che si rifletterà anche nell'estetica della Mostra: mancando il tempo per lavori più ingenti e in attesa dell'inizio dei lavori per il secondo Palazzo del Cinema, si è pensato, per l'aspetto scenografico, al grande Dante Ferretti, che ha realizzato una spettacolosa struttura in steli sormontati da sessanta leoni. Sessanta come i film incoronati a Venezia, come le edizioni della Mostra finora tenute; secondo Croff, Ferretti ha voluto "portare all'esterno la storia del Cinema che era stata fatta all'interno del Palazzo".

Naturalmente i veri protagonisti di Venezia 61. - che doveva essere, per gli organizzatori, "la migliore mostra degli ultimi dieci anni" - saranno i film. "Abbiamo cercato di selezionare i migliori film disponibili. Come sempre abbiamo voluto presentare nuovi nomi ed autori emergenti, ma saranno presenti anche molti grandi del cinema internazionale", dice il Direttore Müller. E' prevista dunque la partecipazione di una lunga lista di personalità europee e d'oltreoceano: di ieri la conferma di Steven Spielberg e Tom Hanks, in qualità di regista e protagonista di The Terminal.
Ma è anche notevole la presenza del cinema di casa nostra, con tre pellicole in concorso (firmate Gianni Amelio, Guido Chiesa e Michele Placido) e molte altre nelle varie sezioni della rassegna. Fuori concorso l'atteso film di Carlo Mazzacurati - più volte ringraziato dal Direttore per aver accettato di presentare l'opera fuori gara - L'amore ritrovato. Altra novità evidente rispetto agli ultimi anni è l'inclusione in programma di diversi titoli d'animazione: oltre all'annunciato Shark Tale, che verrà proiettato in anteprima a Venezia e grazie al quale il lido potrà vantare ospiti del calibro di Robert De Niro e Martin Scorsese, doppiatori d'eccezione per la pellicola della DreamWorks, è in gara per il Leone d'Oro Il castello errante di Howl, l'ultima opera di uno dei più grandi animatori del mondo, il giapponese Hayao Miyazaki. Fuori concorso si registra anche il ritorno, con Steamboy, di Katsuhiro Otomo, autore dell'anime cult Akira.

Oltre al concorso principale principali, la rassegna include altre sezioni che proclameranno i propri vincitori: "Venezia Orizzonti", dedicata alle nuove tendenze del cinema di tutto il mondo, "Venezia Mezzanotte", incentrata sul cinema di genere, "Venezia Corto Cortissimo", per le opere brevi, e "Venezia Digitale", in cui concorreranno i lungometraggi girati su supporto elettronico.
Inoltre, grazie al patrocinio della Fondazione Prada, avremo una retrospettiva dedicata ai gioiellini "invisibili" del cinema di casa nostra: si chiamerà "Storia segreta del cinema italiano" e includerà quaet'anno la rassegna denominata Italian Kings of the Bs, che avrà come padrini stelle e strisce nientemeno che Quentin Tarantino e Joe Dante, grandi appassionati e fini conoscitori del nostro cinema più "oscuro".
Come si può intuire da questi brevi accenni, insomma, il programma (sebbene snellito rispetto allo scorso anno) è molto vasto e decisamente accattivante. In attesa dell'apertura della nostra sezione speciale dedicata a Venezia 61., ecco l'elenco dei film che competono nella selezione ufficiale:

Le chiavi di casa di Gianni Amelio (Italia Francia Germania)
Con Kim Rossi Stuart, Charlotte Rampling, Andrea Rossi

Mar adentro di Alejandro Amenábar (Spagna)
Con Javier Bardem, Belen Rueda, Lola Dueñas

Lavorare con lentezza di Guido Chiesa (Italia)
Con Claudia Pandolfi, Valerio Mastandrea, Tommaso Ramenghi, Marco Luisi

L'intrus di Claire Denis (Francia)
Con Michel Subor, Béatrice Dalle, Grégoire Colin

Rois et reine di Arnaud Desplechin (Francia)
Con Mathieu Amalric, Emmanuelle Devos, Catherine Deneuve, Noémie Lvovsky

Promised Land di Amos Gitai (Israele, Francia)
Con Anne Parillaud, Hanna Schygulla, Rosamund Pike, Diana Bespechni

Birth di Jonathan Glazer (Stati Uniti)
Con Nicole Kidman, Lauren Bacall, Anne Heche, Danny Huston

Café Lumière di Hou Hsiao-hsien (Giappone)
Con Yo Hitoto, Tadanobu Asano

Ha-ryu-in-saeng di Im Kwon-taek (Corea)
Con Cho Seung-woo, Kim Min-sun, Yoo Ha-joon

Shijie di Jia Zhangke (Cina, Giappone)
Con Zhao Tao, Chen Taisheng

Il segreto di Vera Drake di Mike Leigh (Gran Bretagna)
Con Imelda Staunton, Phil Davis, Peter Wight

Stray Dogs di Marziyeh Meshkini (Iran)
Con Gol Ghoti, Zahed, Twiggy

Il castello errante di Howl di Hayao Miyazaki (Giappone)
Voci di: Chieko Baisho, Takuya Rimura, Akihiro Miwa

Vanity Fair di Mira Nair (Stati Uniti)
Con Reese Witherspoon, Eileen Atkins, Bob Hoskins, Jonathan Rhys-Meyers

5?--2 (Cinq fois deux) di François Ozon (Francia)
Con Valeria Bruni Tedeschi, Françoise Fabian, Michael Lonsdale[/PEOPLE]

Delivery di Nikos Panayotopoulos (Grecia)
Con Thanos Samaras, Alexia Icatsiki, Dimitris Imelos

Ovunque sei di Michele Placido (Italia)
Con Barbora Bobulova, Stefano Accorsi, Stefano Dionisi, Violante Placido

Udalionnyj dostup di Svetlana Proskurina (Russia)
Con Dana Agisheva, Elena Rufanova, Vladimir Ilyin

Palindromes di Todd Solondz (Stati Uniti)
Con Ellen Barkin, Jennifer Jason Leigh, Stephen Adly Guirgis

La terra dell'abbondanza di Wim Wenders (Germania)
Con John Diehl, Michelle Williams

Tout un hiver sans feu di Greg Zglinski (Svizzera)
Con Aurélien Recoing, Marie Matheron, Gabriela Muskala, Blerim Gjoci