Sguardo malinconico e fascino lunare, Kim Rossi Stuart si aggira nel mondo del cinema con mestiere e discrezione. Deciso a non dare in pasto la sua vita privata ai media, il giovane attore romano, figlio di un attore e di una ex modella, vive del suo lavoro da quando era poco più che un ragazzino. Andatosene di casa a soli quattordici anni, e abbandonata la scuola per studiare recitazione, Kim ha raggiunto il successo nello sceneggiato televisivo Fantaghirò, accanto ad Alessandra Martines.
Il passaggio dal piccolo al grande schermo gli consegna negli anni un ampio ventaglio di ruoli: dal giovane karateka ne Il ragazzo dal kimono d'oro (che, visto il successo, ebbe anche un sequel) al Messia ne I giardini dell'Eden di Alessandro D'Alatri; dal giovane con problemi psichici in Senza pelle, sempre di D'Alatri, all'immigrato polacco de La ballata dei lavavetri di Peter Del Monte, fino allo scatenato Lucignolo nel Pinocchio di Roberto Benigni. Acclamato anche sul palco teatrale (da tutto esaurito il suo Amleto sotto la guida di Antonio Calenda, ma anche il suo Macbeth diretto da Giancarlo Cobelli), nel 2004 Kim Rossi Stuart ha dato vita ad una delle sue più intense prove d'attore in Le chiavi di casa di Gianni Amelio. Nel corale Romanzo criminale, diretto da Michele Placido, Kim veste gli inediti panni del Freddo, un giovane e spietato malavitoso della Banda della Magliana.
In seguito l'attore decide anche di cimentarsi in una nuova sfida professionale, esordendo alla regia con Anche libero va bene, che racconta la storia di un ragazzo padre (impersonato dallo stesso Rossi Stuart) e del suo difficoltoso rapporto con i suoi due figli. L'opera prima mostra già un taglio registico personale, che viene persino notato dalla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, e l'autore viene anche premiato con il David di Donatello come miglior regista esordiente. Torna, quindi, davanti la macchina da presa impersonando il pianista Luca Flores in Piano, solo (2007), adattamento di un libro di Walter Veltroni. Nonostante le debolezze insite nel film, Kim riesce ancora una volta a mettere in scena un'interpretazione elaborata e sofferta. La sua versatilità è dimostrata anche dalla capacità di gestire un vivace registro da commedia in Questioni di cuore (2009) di Francesca Archibugi, dove interpreta un irresistibile meccanico borgataro duettando con Antonio Albanese. Nel 2010 Placido lo rivuole per costruire un altro tassello della sua epica criminale, questa volta dedicata al leggendario rapinatore milanese Renato Vallanzasca. Senza dubbio gran parte dei meriti del film Vallanzasca - Gli angeli del male sono da attribuire allo straordinario lavoro mimetico di Kim Rossi Stuart, che si trova inaspettatamente a suo agio con l'inflessione meneghina e con l'irruenta fisicità che il ruolo richiede. I periodi di inattività della sua carriera professionale sono stati sfortunatamente dovuti anche ad alcuni incidenti che hanno colpito l'attore: uno nel 2005, a bordo di una motocicletta, e uno nel 2008, in cui travolse un sommozzatore durante una gita in gommone.
2006 Premio Premio 'Art et Essai' - Quinzaine des réalisateurs per Anche libero va bene
2011 Candidatura Miglior attore protagonista per Vallanzasca - Gli angeli del male
2010 Candidatura Miglior attore protagonista per Questione di cuore
2008 Candidatura Miglior attore protagonista per Piano, solo
2007 Premio Miglior regista esordiente per Anche libero va bene
2007 Candidatura Miglior film per Anche libero va bene
2007 Candidatura Miglior sceneggiatura per Anche libero va bene
2007 Candidatura Miglior attore protagonista per Anche libero va bene
2007 Candidatura Premio Film Commission Torino Piemonte o Premio dei critici per Anche libero va bene
2006 Candidatura Miglior attore protagonista per Romanzo criminale
2022 Regia, Sceneggiatura, Soggetto, Recitazione
2020 Recitazione
2020 Recitazione
2016 Regia, Recitazione, Sceneggiatura, Soggetto
Penso che, come insegnava Brook in un suo libro, un attore ha bisogno di tre spettatori. Si può trovare in Africa e fare uno spettacolo per degli indigeni e avere ugualmente soddisfazione.
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