Dal trionfo di Matthew McConaughey all'addio a Robin Williams: tutti i personaggi del 2014

La scomparsa di Robin Williams e di Philip Seymour Hoffman, Virna Lisi e Giorgio Faletti. il rilancio della star di True Detective e gli scandali che hanno travolto le star del piccolo schermo come Bill Cosby. Le conferme di Jennifer Lawrence e Benedict Cumberbatch. Un 2014 segnato dai leaking, dall'ultimo script di Tarantino alle email della Sony, ma anche dai fenomeni rilanciati sui social di Magalli e Suor Cristina.

Tranne alcune eccezioni, non si può dire che sia stato un 2014 memorabile per i personaggi del mondo dello spettacolo, o almeno non ha portato grandi novità. Di sicuro molti hanno imparato a loro spese che il web può essere un prezioso strumento di autopromozione, ma anche un'arma molto pericolosa, come vedremo più avanti.

Il 2014 è stato l'anno che ha visto confermata ancora una volta la popolarità di alcuni divi internazionali, mentre la scomparsa di altri ha lasciato un segno indelebile nelle cronache. Ma è stato anche l'anno di Paolo Sorrentino, che almeno fino alla primavera si è ritrovato travolto dalle polemiche e dagli entusiasmi sul film che ha vinto l'Oscar per il miglior film straniero.

Selfie da Oscar

A proposito di Oscar, quest'anno sarà ricordato per l'edizione degli Academy Awards condotta da Ellen DeGeneres che può essere riassunta in modo efficace con una semplice immagine, anzi un selfie, quello che vede riuniti insieme alla conduttrice Jennifer Lawrence, Julia Roberts, Bradley Cooper, Jared Leto, Meryl Streep, Brad Pitt e Angelina Jolie, Kevin Spacey e Lupita Nyong'o con suo fratello Peter. Un'edizione "informale", più rilassata e divertente rispetto alle precedenti. Mentre noi eravamo riuniti in redazione a seguire l'evento muniti di tanto, tanto caffè e altri generi di conforto, al Dolby Theater, tra gli illustri invitati giravano addirittura tranci di pizza che nessuno ha rifiutato. Oltre al selfie simbolo di questa edizione, ne sono stati scattati molti altri e la rete si è divertita a commentarli senza lasciarsene sfuggire nemmeno uno. Il fratello di Lupita ad esempio, in posa tra i Brangelina, è stato indicato come l'ultimo figlio adottivo della coppia, tanto per dirne una. E non è stato l'unico tormentone: ricordate quello di John Travolta e Adela Dazeem?

Oscar 2014 - il giorno dopo, tra polemiche, tormentoni e incidenti

Oscar 2014 - il selfie dei record, scattato durante la cerimonia
Oscar 2014 - il selfie dei record, scattato durante la cerimonia

Per gli italiani questa edizione degli Oscar sarà ricordata soprattutto per la vittoria de La grande bellezza: una vittoria applaudita con orgoglio, ma anche contestata con ferocia. Pochi argomenti hanno diviso i social nel 2014 come il dibattito sul film di Paolo Sorrentino, soprattutto in occasione della prima televisiva: un confronto fin troppo acceso, nella maggioranza dei casi anche poco civile, che ha travolto il regista partenopeo ma anche gli interpreti del film, tra cui Toni Servillo.

La grande amarezza: 8 milioni di (neo)cinefili da Oscar

Nel segno del leaking

Venezia 2010: Quentin Tarantino durante la cerimonia di premiazione
Venezia 2010: Quentin Tarantino durante la cerimonia di premiazione

A proposito della rete, mai come quest'anno ha messo in luce il suo potenziale e i suoi aspetti più controversi. Se i social possono essere un valido strumento di autopromozione - basti pensare a Kim Kardashian, e al suo strepitoso nudo integrale sulla cover di Paper, diffuso sui social - ma anche "un'arma a doppio taglio" come ha sottolineato Madonna subito dopo che il suo ultimo album, Rebel Heart è stato diffuso in rete prima ancora della release ufficiale. Lo stesso è capitato a Quentin Tarantino, che evidentemente ha riposto fiducia nelle persone sbagliate, visto che lo script del suo The Hateful Eight - attualmente in lavorazione - è stato diffuso in rete senza consenso. Il regista, giustamente infuriato, aveva deciso che non avrebbe più girato il film, poi dopo un reading teatrale ci ha ripensato e adesso è al lavoro sul set, con un cast stellare. Per fortuna Quentin ha la possibilità di riscrivere il finale della sceneggiatura, in modo da far uscire un film "inedito" in sala, ma i produttori del remake di Annie - anche questo hackerato prima della release - non hanno potuto far altro che incassare il danno.

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Hunger Games: Il Canto della Rivolta - Parte 1: Jennifer Lawrence in una scena infuocata del film
Hunger Games: Il Canto della Rivolta - Parte 1: Jennifer Lawrence in una scena infuocata del film

Se il furto di proprietà creative - che si tratti di musica, film, scritti - rappresenta comunque un danno nei confronti di un artista, il furto di dati personali è ancora più oltraggioso. Lo sa bene Jennifer Lawrence, che nel 2014 - insieme a tantissime altre star, tra cui la stellina del pop Ariana Grande - si è ritrovata alcune foto private spiattellate sul web, ma soprattutto lo sanno i personaggi indirettamente coinvolti nell'ormai leggendario attacco informatico nei confronti della Sony. Dalle tantissime email presumibilmente diffuse da cyber-terroristi nordcoreani - offesi dall'imminente uscita di The Interview, che fa satira sulla dittatura nordcoreana - sono saltati fuori tantissimi progetti non ufficiali, tante idee ma soprattutto qualche verità di troppo sulle star - tra cui George Clooney e Angelina Jolie - e sul loro rapporto con gli studios. Un 2014 dall'epilogo terrificante per la chairwoman della Sony, Amy Pascal, e per tutti coloro che hanno avuto contatti, di lavoro e non, con lei.

Sony Leaks: tra battutacce e anticipazioni, quanto imbarazzo!

Jennifer Lawrence sulle foto rubate: un abuso sessuale

Il piccolo schermo, tra scandali, suore e star di casa nostra

Le star di Gomorra - La Serie si godono la grande popolarità ottenuta da una delle serie più avvincenti dell'anno, i cui personaggi ormai sono entrati nell'immaginario collettivo, sia per le battute pronunciate nella serie Sky - che non ha mancato di sollevare polemiche, soprattutto per il fatto di essere ambientata in un territorio tuttora segnato da vicende di camorra - parliamo soprattutto di Marco D'Amore e Salvatore Esposito, ma anche Fortunato Cerlino, Marco Palvetti e Maria Pia Calzone e delle battute del serial, ormai diventate dei tormentoni. Un fenomeno che può essere accostato a quello dei protagonisti delle più seguite serie televisive americane, e che ci auguriamo possa consolidarsi con l'arrivo della nuova stagione di Gomorra e l'arrivo di nuove serie italiane altrettanto riuscite.

Le nostre interviste:
Gomorra, parla Fortunato Cerlino: 'Don Pietro uomo d'affari lucido e feroce'

Gomorra, intervista a Marco D'Amore: "Ciro, antieroe tragico come Iago"

Gomorra - la serie: Marco Palvetti è il 'Conte' sanguinario

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Il mondo dei programmi televisivi, almeno quelli nostrani, vive soprattutto in funzione dei social. Il successo di Franca Leosini e delle sue Storie Maledette non avrebbe avuto lo stesso risalto se i #leosiners su Twitter non l'avessero eletta a loro beniamina. Lo stesso si può dire di Suor Cristina, concorrente dell'ultima edizione di The Voice, la cui vittoria ha suscitato un dibattito senza fine sui social e ha attirato persino l'attenzione di Madonna (non la Vergine, quella di Like a Virgin) Poi ci sono quei personaggi che da anni vivono una tranquilla popolarità in TV, e vengono inspiegabilmente portati alla ribalta dal popolo di Facebook e Twitter e trasformati in icone nazional popolari, tra meme, gadget, pagine ironiche e quant'altro. Un esempio su tutti, per quest'anno, è Giancarlo Magalli la cui faccia campeggia su tazze, magliette e pagine fan.

La TV americana nel frattempo - nonostante gli innumerevoli successi seriali delle ultime stagioni - è costretta a confrontarsi con grossi scandali sessuali nei quali sono rimasti coinvolti due veterani dei telefilm come Bill Cosby e Stephen Collins. Per quanto riguarda il papà dei Robinson non è la prima volta che si parla di molestie sessuali, e quindi le nuove accuse che gli sono state mosse da donne di età diverse non hanno suscitato particolare clamore (almeno in Italia, negli USA la notizia invece fino a poche settimane fa era all'ordine del giorno), mentre sul capofamiglia di Settimo cielo pesano accuse più gravi (per sua stessa ammissione ha abusato di alcune ragazzine nell'arco di diversi anni) e soprattutto pesa il ruolo da lui interpretato nella serie, quello di un severo pastore protestante, tanto che in molti sui social hanno sovrapposto il personaggio di Camden e il privato di Collins e azzardato paragoni con le vicende di pedofilia maturate nell'ambiente della chiesa.

L'inferno di Settimo Cielo tra abusi, morti e colpi di pistola

Le star al top

Nonostante l'imbarazzo per le foto rubate, il 2014 è stato un altro anno fenomenale per Jennifer Lawrence: l'attrice vede confermata la sua popolarità - legata al franchise di Hunger Games, ma non solo - e lo stesso si può dire per Benedict Cumberbatch, che è uno degli attori più richiesti del momento. La star di Sherlock presta la sua voce al drago Smaug anche nell'ultimo film della trilogia di Lo Hobbit: La Battaglia delle Cinque Armate, e presto lo vedremo nel drammatico The Imitation Game, ma soprattutto in uno dei prossimi film Marvel, l'attesissimo Doctor Strange. E tra un ingaggio e l'altro fissa anche la data del matrimonio con la collega e regista Sophie Hunter.

The Imitation Game: Benedict Cumberbatch in un primo piano tratto dal film nei panni di Alan Turing
The Imitation Game: Benedict Cumberbatch in un primo piano tratto dal film nei panni di Alan Turing

La star indiscussa di quest'anno però è Matthew McConaughey, o almeno è nel 2014 che l'attore raccoglie i frutti della sua svolta: un cambiamento iniziato allo scadere dei quarant'anni e che ha portato l'interprete di tante pellicole trascurabili a rimettersi in gioco sul piano professionale e a mettere a segno intepretazioni memorabili come quella di Ron in Dallas Buyers Club - un macho che si ammala di AIDS nel periodo in cui si sapeva ancora poco o nulla della malattia - quella, assolutamente magnetica, del detective Cole in True Detective, il cameo irresistibile in The Wolf of Wall Street, e, last but not least, dell'astronauta Cooper nel bellissimo Interstellar di Christopher Nolan.

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Fiori d'arancio, tra lussi sfrenati e veli disegnati

Una delle star al top di quest'anno è sicuramente Scarlett Johansson, della quale abbiamo celebrato il 30esimo compleanno, che coincide con un decennio di carriera, ma soprattutto con il secondo matrimonio - ci auguriamo più duraturo di quello con il collega Ryan Reynolds - e la nascita della sua bambina. Le nozze della giovane diva di Lucy però, non possono certo competere con quelle più attese e chiacchierate di George Clooney e Amal Alamuddin e di Angelina Jolie e Brad Pitt. Se Gorgeous George avrà avuto delle preoccupazioni in merito alla sua popolarità e al suo impatto sul boxoffice - come è trapelato dai Sony Leaks - per le nozze con la fascinosa avvocatessa libanese non ha certo badato a spese, portando tutti gli invitati a festeggiare (e folleggiare) a Venezia. A proposito di matrimoni "italian style" un'altra splendida coppia che ha scelto il nostro Paese come cornice per coronare il loro sogno è quella degli attori Neil Patrick Harris e David Burtka. Per la coppia - che ha già due figli - ovviamente si è trattato solo di un modo per celebrare la loro unione con amici e familiari, visto che le nozze erano state già legalizzate ove possibile. Più riservati, rispetto ai Clooney, i Brangelina, che hanno celebrato le nozze con i loro figli accanto - ai quali, tra l'altro è stato affidato il compito di riempire il velo di Angelina di coloratissimi e adorabili disegni. Tra loro c'era anche la piccola Shiloh, che adesso ha otto anni, somiglia tantissimo a mamma e a papà e ha scelto di farsi chiamare John. Una scelta, che insieme a quella di vestirsi come un maschio ha fatto discutere e scomodato gli psicologi di turno, nonostante sia sempre stata sostenuta con naturalezza da entrambi i genitori. Abito "creativo" anche per la sposa di Eros Ramazzotti, Marika Fruscio - decorato come un pentagramma - mentre Michelle Hunziker, che quest'anno è convolata a nozze con Tomaso Trussardi indossando un abito più tradizionale. Sempre tra i matrimoni di casa nostra, ricordiamo anche quello di Elisabetta Canalis che forse sarà ricordato più per l'abito indossato da Belen Rodriguez, vistoso e fuori luogo, secondo molti.
Infine, una coppia che avremmo visto volentieri all'altare - più di altre, sinceramente - è quella di Quentin Tarantino e Uma Thurman. Il regista e la sua diva del cuore sono stati a Cannes per celebrare il ventennale di Pulp Fiction e per un po' i siti di gossip hanno parlato di una loro possibile love story. Pensavamo fosse amore, invece era wishful thinking. Peccato.

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Pulp Fiction, 20 anni dopo: Uma Thurman, John Travolta e Tarantino sul red carpet di Cannes 2014
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Conscious Uncoupling: quando la coppia scoppia

Una delle parole chiave di questo 2014, lanciata con la fine del matrimonio tra Gwyneth Paltrow e Chris Martin, pensavamo che sarebbe diventata di uso comune come "selfie" e invece è rimasto lì, a sottolineare la fine di un amore celebre. Nel momento in cui scriviamo l'attrice e il frontman dei Coldplay starebbero tentando una riconciliazione tra i vapori e i bibitoni detox di una SPA, mentre per altre coppie celebri la rottura sembra essere definitiva: tra tutte, quella che ha fatto più scalpore è quella tra Tim Burton ed Helena Bonham Carter. Molti si erano stupiti che l'attrice non figurasse nel cast di Big Eyes, ultimo lavoro del regista e l'annuncio di separazione - dopo tredici anni di storia vissuti anche sul set - ha dato una risposta ai loro dubbi. Per molti fan della coppia è "il crollo di una certezza", mentre altri si augurano che Burton possa rilanciare la sua creatività puntando anche su altri interpreti.
Tra le separazioni di casa nostra quella più "pepata" - almeno dal punto di vista del gossip, è stata quella tra Valeria Marini e l'imprenditore Giovanni Cottone: altro che conscious uncoupling e sobrio distacco, tra i due sono volate accuse tristissime, ovviamente tutto a vantaggio dei giornali scandalistici.

Saluti finali

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Prima di guardare al 2015, vogliamo salutare coloro che ci hanno lasciato. Il 2014 sarà ricordato per la scomparsa di Robin Williams e Philip Seymour Hoffman, due grandi attori che ci hanno lasciato troppo presto, e in circostanze tragiche. Ci restano le testimonianzie del talento dell'attore di The Master e il calore, l'ironia e la genialità della star di Mork & Mindy e tanti film entrati nel cuore del pubblico. Salutiamo anche Arnoldo Foà e Giorgio Faletti - un'altra scomparsa accolta con stupore da chi era cresciuto con gli sketch di Drive In e da chi si era lasciato avvincere dai suoi romanzi - il regista Carlo Mazzacurati, Lilli Carati, sex-symbol di un'epoca di commedie scollacciate e Virna Lisi, una delle ultime dive del nostro cinema, simbolo di fascino e bellezza che seppe regalarci anche interpretazioni straordinarie.

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Salutiamo anche due personalità legate al mondo delle colonne sonore, come Riz Ortolani e Manuel De Sica, autori come Harold Ramis, Mike Nichols, Alain Resnais e veterani indimenticabili come Bob Hoskins, Mickey Rooney, Richard Attenborough e la divina Lauren Bacall. I fan di Alien salutano il genio H.R. Giger che diede un contributo importante alla mitologia lanciata da Ridley Scott, mentre con la scomparsa di Ken Weatherwax, chi è cresciuto con la Famiglia Addams ha salutato il piccolo Pugsley, paffuto e adorabile secondogenito della famiglia più sinistra d'America, che quest'anno ha festeggiato il suo cinquantenario.

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