Cinema e Olimpiadi: il podio dei migliori film sportivi - parte 1

In occasione delle imminenti Olimpiadi di Rio 2016, abbiamo deciso di allestire dei podi per cinefili, assegnando le nostre medaglie alle pellicole capaci di cogliere lo spirito di tantissimi sport.

Un'immagine che ritrae i fratelli Lumière
Un'immagine che ritrae i fratelli Lumière

Anno 1896. Un capostazione corre verso un treno in arrivo. Intanto, molti passeggeri affrettano il passo per salire a bordo dei vagoni. Sono due azioni semplicissime, attimi qualsiasi e gesti quasi banali se non fossero stati catturati da quello che è considerato il primo film nella storia del cinema. Mentre L'arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat dei fratelli Lumière sancisce il primo vagito della settima arte, un altro grande evento entra nella storia, mettendo alla prova l'essere umano a suon di duelli e sfide per una volta lontane da sanguinosi campi di battaglia: ad Atene vanno in scena le prime Olimpiadi moderne. L'anno è sempre il 1896. Anche in questo caso, la regia dell'evento è tutta francese, ordita dai lungimiranti piani di Pierre de Coubertin, barone intenzionato a trasmettere valori pacifici ai giovani attraverso una sana competizione.

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Cinema e grande sport: stesso anno di nascita, stesso impatto sulla modernità, stessa voglia di intrecciare le proprie strade. Perché dietro ogni atleta ci sono uomini e donne con delle storie, racconti che hanno invaso con piacere la pista del grande schermo, parlandoci di sacrificio, di gioie, di lacrime, di altruismo e abnegazione. Oggi, alla vigilia dei prossimi Giochi Olimpici di Rio De Janeiro, ci è venuta voglia di giocare con il cinema sportivo. Lo faremo creando dei podi immaginari per ognuna delle varie discipline olimpiche; parleremo di grandi film ma anche di pellicole semi-sconosciute, citeremo icone storiche, scene cult e scomoderemo personaggi immaginari dal grande potenziale sportivo (vi diamo un indizio: Luke Skywalker sarebbe un eccellente schermidore). Sarà una piccola maratona lunga due articoli, o meglio una staffetta dove passione cinefila e ironia si passeranno il testimone. Pronti, partenza, via.

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1. Corsa

Forrest Gump: Tom Hanks in un momento del film di Zemeckis
Forrest Gump: Tom Hanks in un momento del film di Zemeckis

Quando pensiamo alle Olimpiadi, la dittatura calcistica evapora di colpo, offuscata da un'altra discplina-simbolo: l'atletica leggera, con i 100 metri e la maratona a farla da padroni. Forse c'è qualcosa di affascinante nelle corse su pista, perchè riducono anni e anni di allenamento in pochi, decisivi secondi dove dare tutto, oppure portano allo stremo l'essere umano attraverso una fatica martellante lunga chilometri. Una carica drammatica che il cinema ha ospitato tante volte, dal recente biopic Race - Il colore della vittoria ai i sacrifici visti in Il vincitore. Ma il podio spetta ad altri. Lo riserviamo a La corsa di Jericho di Michael Mann, dove il riscatto personale va oltre qualsiasi riconoscimento pubblico, all'indimenticabile colonna sonora con corsa su spiaggia di Momenti di gloria e al nostro campione assoluto di nome Forrest, Forrest Gump. Certo, non sarà proprio un film sulla corsa, ma rimane un'opera meravigliosa, poetica e straziante che dà senso ad ogni passo.

Bronzo: La corsa di Jericho (1979)
Argento: Momenti di gloria (1981)
Oro: Forrest Gump (1994)

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2. Tennis

Match Point: una celebre immagine del film di Woody Allen
Match Point: una celebre immagine del film di Woody Allen

Superfici che cambiano, tempo di gioco indefinito, la possibilità di perdere anche facendo più punti dell'avversario. Il tennis è uno sport anomalo dove la componente psicologica è dominante: il confronto non è soltanto con chi si trova dall'altra parte della rete, ma soprattutto con se stessi. Probabilmente ancora nessun film si è addentrato in questa sfumatura del tennis, uno sport praticato per lo più da rampolli, bellocci, ricchi spietati pronti a tutto. La strada l'ha segnata Alfred Hitchcock con i loschi piani di un tennista visti ne L'altro uomo, probabile ispirazione per la nostra medaglia d'oro al collo di Woody Allen. La scena d'apertura del bellissimo Match Point è uno schiaffo al volo, una lucida e spietata lezione di vita che gioca sul filo del talento e della fortuna. Al secondo posto, l'indimenticabile partita a tennis tra nebbia, mutande ascellari e gli improbabili congiuntivi di Fantozzi. Sul gradino più basso troviamo la brillante commedia romantica Wimbledon. Ma quel luogo leggendario e mitico avrebbe meritato un film migliore.

Bronzo: Wimbledon (2004)
Argento: Fantozzi (1975)
Oro: Match Point (2005)

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3. Pallacanestro

He Got Game: Denzel Washington in un momento del film
He Got Game: Denzel Washington in un momento del film

Esistono tantissimi giocatori dell'NBA che meriterebbero un film tutto loro. Vite straordinarie, storie difficili vissute da personaggi dal grande carisma. Qualcuno di loro è sbarcato al cinema, altri si sono accontentati di poster in camera, biografie e copertine di videogame. Il basket non è soltanto uno degli sport più praticati, amati e accessibili di tutti, ma un vero e proprio credo negli States; il che lo ha reso una presenza costante in tantissimi film: dai canestri nel giardino di casa ai campi di periferia nei quartieri più malfamati, passando per le immancabili palestre di scuole e università. Abbiamo riso con Chi non salta bianco è, sognato con Voglia di vincere e Forget Paris, preso appunti sulla vita davanti a Coach Carter. L'inno nazionale, sotto la stessa bandiera, lo dedichiamo all'iperbolico Space Jam, al grande mister Gene Hackman dell'edificante Colpo vincente e a quel concentrato di dura realtà di nome He Got Game. Il film di Spike Lee vale come un tiro da 3 al suonare della sirena.

Bronzo: Space Jam (1996)
Argento: Colpo vincente (1986)
Oro: He Got Game (1998)

4. Ciclismo

Appuntamento a Belleville: una scena del film animato
Appuntamento a Belleville: una scena del film animato

Cinema e bicicletta hanno camminato tanto insieme. Il loro è un tandem storico, partito dai film muti, approdato nei film in bianco e nero di Totò (Totò al giro d'Italia) e Vittorio De Sica (Ladri di biciclette), per poi entrare nei grandi classici come Butch Cassidy e l'indimenticabile corsa finale di E.T. L'Extraterrestre. Ma oltre i simboli a forma di pedali e ruote, c'è lo sport, c'è il ciclismo. Estremo, duro, controverso. Il ciclismo è fatto per portare ogni atleta oltre i limiti, affrontati con metodi più o meno leciti. Lo sappiamo anche grazie alla parabola discendente di Lance Armstrong (delineata da The Armstrong Lie e dal recente The Program), al sudore scorso in All American Boys, al più canonico Il vincitore e ad una perla di rara poesia animata: Appuntamento a Belleville.

Bronzo: Il vincitore (1985)
Argento: All American Boys (1980)
Oro: Appuntamento a Belleville (2003)

5. Baseball

Batte il tamburo lentamente: Robert De Niro in un momento del film
Batte il tamburo lentamente: Robert De Niro in un momento del film

Segnali in codice dalla panchina, temibili battitori, teste rivolte verso l'alto per seguire con lo sguardo clamorosi fuoricampo. Tutte cose viste e riviste sul grande schermo. Ma provate a chiedere a qualcuno le regole del baseball e in pochi sapranno rispondervi correttamente. I film che hanno provato ad insegnarci i misteri del diamante (il campo da gioco) sono tantissimi e tutti squisitamente made in USA (ma i migliori al mondo sono i cubani): il classico Ragazze vincenti, il testardo Kevin Costner con L'uomo dei sogni e Gioco d'amore, il sorprendente Bull Durham - un gioco a tre mani e i commoventi ragazzini di Hardball. Medaglia di bronzo, nonostante il titolo, per Il migliore, seguito dai calcoli e dai dietro le quinte de L'arte di vincere - Moneyball. Oro all'amarezza per Batte il tamburo lentamente. Nota informativa: in queste Olimpiadi il baseball non ci sarà.

Bronzo: Il migliore (1984)
Argento: L'arte di vincere (2011)
Oro: Batte il tamburo lentamente (1973)

6. Canottaggio

Un tranquillo week-end di paura: un momento del film
Un tranquillo week-end di paura: un momento del film

Per molti di noi la parola "canottaggio" è sinonimo di "telecronache di Giampiero Galeazzi", anche perché il cinema non ne ha mai esplorato a fondo personaggi e storie. Spesso, infatti, è stato rappresentato come disciplina per privilegiati, per giovani studenti di prestigiosi college, come quelli visti ne L'attimo fuggente e in The Skulls - I teschi. Nonostante la qualità non memorabile, un premio lo riserviamo a Nato per vincere con un giovane Nicolas Cage, al fianco dei combattivi gemelli Winkelvoss di The Social Network e ad un grande film più "di canoa" che "di canottaggio": Un tranquillo week-end di paura.

Bronzo: Nato per vincere (1986)
Argento: The Social Network (2010)
Oro: Un tranquillo week-end di paura (1972)

7. Tennis da tavolo

Match Point: Jonathan Rhys Meyers e Scarlett Johansson in un momento del film
Match Point: Jonathan Rhys Meyers e Scarlett Johansson in un momento del film

Ci atteniamo alla nomenclatura ufficiale, ma a tutti piace chiamarlo "ping pong", fratello minore del tennis (di fatto nasce come sua versione casalinga), giocato a velocità supersoniche da individui provenienti da chissà quale pianeta alieno. Ma ancor prima di invadere le case ottocentesche degli inglesi, il ping pong aveva già conquistato molti paesi asiatici, creando un'altra scuola di pensiero sul tema "impugnature". Non a caso il cinema orientale ha prodotto diversi film sullo sport, talmente di nicchia da non conoscere una distribuzione nazionale. Scavando nei meandri del trash abbiamo trovato l'esagerato Balls of Fury, mentre vi consigliamo di recuperare il docu-film Ping Pong, dedicato ai sogni della terza età. E poi, perdonate la ripetizione, ma l'oro lo ridiamo volentieri a Match Point. Quella breve partita tra Scarlett Johansson e Jonathan Rhys Meyers è un duello di sguardi prima che di racchette, un gioco sovraccarico di sensualità.

Bronzo: Balls of Fury (2007)
Argento: Ping Pong (2012)
Oro: Match Point (2005)

8. Scherma

Una celebre scena de L'impero colpisce ancora
Una celebre scena de L'impero colpisce ancora

Uniamo fioretto, sciabola e spada in un unico paragrafo più ludico degli altri. I film sulla scherma sono pochissimi (ce n'è uno italiano intitolato Apnea), per cui ci vogliamo scatenare ripensando alla marea di duelli a cui abbiamo assistito in sala. Siamo pronti a fuggire dinanzi all'ira degli esclusi di lusso: I duellanti di Ridley Scott, ognuno dei Tre Moschettieri, i vari pirati in giro per la settima arte, i prodi William Wallace, Aragorn e i leggiadri protagonisti de La tigre e il dragone. Ma il coraggio di dire a Zorro, Beatrix Kiddo e Darth Vader "siete giù dal podio", per favore, trovatelo voi.

Bronzo: La maschera di Zorro (1998)
Argento: Kill Bill: Volume 1 (2003)
Oro: L'impero colpisce ancora (1980)

9. Golf

Il più bel gioco della mia vita: Shia LaBeouf in una scena del film
Il più bel gioco della mia vita: Shia LaBeouf in una scena del film

Pur non richiedendo chissà quali doti atletiche, il golf è un altro sport "di testa", che richiede di portare in sacca concentrazione e sangue freddo. Va detto che il cinema dedicato al golf non ha mai creato brecce nei cuori dei cinefili, perché pieno di film piuttosto patinati e dal tono simile, troppo pieno di retorica. Lo scatenato Kevin Costner (sarà l'attore più presente in queste nostre Olimpiadi) apre il podio con Tin Cup, poco sotto l'ottimo cast del favolistico La leggenda di Bagger Vance e dell'altrettanto edificante Il più bel gioco della mia vita.

Bronzo: Tin Cup (1996)
Argento: La leggenda di Bagger Vance (2000)
Oro: Il più bel gioco della mia vita (2005)

10. Calcio

Il maledetto United: Michael Sheen in un momento del film
Il maledetto United: Michael Sheen in un momento del film

Lo abbiamo quasi snobbato all'inizio del nostro articolo, ma senza il calcio lo sport proprio non sa stare. Stesso discorso vale per il cinema, sempre prodigo di racconti sul e dietro il rettangolo di gioco. Ci siamo messi nei panni di un giovane talento partito dal nulla con la trilogia di Goal!, creato assurdi moduli con Oronzo Canà, sognato Beckham e visto apparire Cantona. Abbiamo persino conosciuto un grottesco direttore di gara (con L'arbitro), visto cose assurde con Shaolin Soccer e gustato l'esordio di Paolo Sorrentino con L'uomo in più. I nostri premi, però, vanno a dei film che hanno saputo cogliere quello che c'è anche dietro il calcio: il fenomeno sociale e violento dei ragazzi di Hooligans, l'ambizione quasi maniacale vista ne Il maledetto United e poi la squadra per eccellenza: quella che ritorna in campo nel secondo tempo di Fuga per la vittoria. Le parate a mani nude di Sylvester Stallone e la rovesciata di Pelé sono (come si usa dire in questi casi) "da cineteca". Appunto.

Bronzo: Hooligans (2005)
Argento: Il maledetto United (2009)
Oro: Fuga per la vittoria (1981)

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