Si chiude un 2010 al femminile, almeno per quanto riguarda i personaggi che si sono ritagliati uno spazio di rilievo nel mondo dello spettacolo, in particolare nel cinema. Dal punto di vista cinematografico infatti, l'anno che sta per concludersi sarà ricordato soprattutto per le protagoniste della stagione dei premi e dei festival più importanti, che nel bene e nel male hanno lasciato il segno. A cominciare da Kathryn Bigelow, che con un film uscito quasi in sordina come The Hurt Locker, ha soffiato l'Oscar per il miglior film al suo ex-marito, James Cameron che già dalla fine del 2009 si era riconfermato il Re del Mondo con gli incassi straordinari del suo Avatar, e chiudendo l'anno con l'altrettanto fascinosa Sofia Coppola, che invece a Venezia ha ottenuto un Leone d'Oro per Somewhere, ricevendo - al contrario della Bigelow, se vogliamo - il premio dal suo ex-compagno, il Presidente di Giuria Quentin Tarantino. Un evento che non ha mancato di sollevare un polverone di polemiche destinate a spegnersi assieme ai riflettori della Mostra del Cinema.
Intervista** a Sofia Coppola e al cast di Somewhere a Venezia 2010.
Intervista** a Kathryn Bigelow e al cast di The Hurt Locker a Venezia 2009
Sempre durante gli Academy Awards, brilla la stella di Sandra Bullock, da sempre interprete molto amata dalle platee, che conquista un Oscar per The Blind Side, esattamente ventiquattro ore dopo aver accettato con sportività e ironia un Razzie per l'interpretazione in A proposito di Steve. Alle soddisfazioni professionali, per la fascinosa Sandra, si affiancano le vicissitudini personali che la costringeranno a chiedere il divorzio da suo marito Jesse James, riuscendo egregiamente a non lasciarsi travolgere dall'inevitabile ciclone scatenato dai tabloid. Altre separazioni celebri che movimentano il gossip del 2010 - anche se con meno clamore, rispetto al caso della Bullock - sono quelle di Kate Winslet e Sam Mendes, Christina Aguilera e suo marito Jordan Bratman, a poche settimane dall'esordio cinematografico della cantante in Burlesque, della "casalinga disperata" Eva Longoria e Tony Parker, di Darren Aronofsky e di Rachel Weisz, Michael C. Hall e Jennifer Carpenter, Jenny McCarthy e Jim Carrey, Scarlett Johansson e Ryan Reynolds, ma soprattutto di una delle coppie considerate tra le più solide dello showbiz, Courteney Cox e David Arquette. Prima della separazione, tuttavia, l'affascinante star di Cougar Town - che quest'anno si afferma come una delle serie di punta della TV americana - e Arquette condivideranno il set per l'ultima volta, guarda caso nel quarto capitolo della saga di Scream grazie alla quale si erano incontrati nel 1996.
Tra tanti matrimoni al capolinea, sbocciano altrettanti fiori d'arancio: mentre la Gran Bretagna è già in fibrillazione per l'annuncio delle nozze tra il Principe William e Kate Middleton, il mondo del pop approda in India per le sontuose e stravaganti nozze di Russell Brand e Katy Perry, mentre altri preferiscono celebrare il matrimonio senza dare troppo nell'occhio, come Orlando Bloom e Miranda Kerr, Penelope Cruz e Javier Bardem - due coppie in dolce attesa, tra l'altro - e Anna Paquin e Stephen Moyer, conosciutisi sul set della vampire series True Blood.
News**: Sandra Bullock e Jesse James, Jenny McCarthy e Jim Carrey, due matrimoni al capolinea News**: Cox e Arquette, si chiude una storia da Urlo **News**: l'estate dei fiori d'arancio e delle cicogne, e l'autunno dei divorzi
A proposito di vampiri, la febbre per i succhiasangue iniziata verso la fine degli anni Zero è ancora altissima, e c'è ancora molta attesa per gli ultimi capitoli cinematografici della saga di Twilight, interpretata da Robert Pattinson e Kristen Stewart, che quest'anno hanno ufficializzato la loro storia, dopo una serie di smentite, alcune delle quali persino bizzarre.La saga ispirata ai romanzi di Stephenie Meyer giunge al capolinea quasi in contemporanea con quella di Harry Potter. Tanta emozione, da parte dei protagonisti del franchise ispirato al caso letterario di J.K. Rowling - uno più eclatanti degli ultimi dieci anni - ma anche un filo di amarezza per un'adolescenza poco spensierata, trascorsa quasi completamente sotto i riflettori. La più sollevata al pensiero che la saga sia finita è Emma Watson, che ha affermato di sentirsi come se fosse andata in pensione a soli vent'anni, considerati i tanti impegni e le responsabilità che si è lasciata alle spalle. Per gli altri protagonisti, Rupert Grint e Daniel Radcliffe, resta il dispiacere dell'addio definitivo ad Harry Potter, e la speranza di proseguire una carriera che per il momento resta fortemente legata alla saga fantasy.
**News**: Addio a Hogwarts per Emma Watson
Belen Rodriguez si conferma il sex symbol più amato d'Italia tra cinepanettoni, spot e vicissitudini da rotocalco, e insieme alla Canalis si prepara alla conduzione del prossimo Festival di Sanremo, evento cardine della TV italiana, contestato, criticato ma sempre chiacchierato e seguito. Un po' come il Grande Fratello la cui undicesima edizione, in onda dall'autunno, si apre con un omaggio a Pietro Taricone, scomparso in circostanze tragiche pochi mesi prima. Oltre che al concorrente storico del primo reality della televisione italiana, il piccolo schermo dà l'addio anche ad altri personaggi molto amati e popolari, come i giornalisti Maurizio Mosca e Mino Damato, due veterani come Santi Licheri e Roberto Pregadio, ma soprattutto a Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, scomparsi a pochi mesi di distanza l'uno dall'altra. A rendere speciale l'addio alla coppia più amata della TV - che aveva annunciato l'addio alle scene nel 2009, dopo le riprese di Crociera Vianello - è sicuramente l'affetto e la partecipazione commossa della gente, ma anche la disponibilità da parte di Mediaset a ospitare le camere ardenti dei due attori proprio negli studi nei quali i due avevano interpretato le ingarbugliate, ma divertenti vicissitudini di Casa Vianello.
News**: l'addio a Raimondo Vianello e Sandra Mondaini News**: la tragica fine di Pietro Taricone **News**: l'addio a Maurizio Mosca, Santi Licheri, Mino Damato e Roberto Pregadio. Ci lasciano anche due icone televisive ugualmente popolari - soprattutto oltreoceano, dove avevano contribuito a fare la storia del piccolo schermo - come Tom Bosley, il "papà" del serial Happy Days, e Gary Coleman, l'indimenticabile piccolo Arnold di tanti pomeriggi televisivi degli anni Ottanta. Una vita difficile, quella di Coleman, segnata soprattutto da gravi problemi di salute ed economici, oltre che da un carattere non facile, che si è conclusa tragicamente e nello squallore delle sue ultime immagini diffuse dai tabloid.
Un altro addio importante, per la TV americana - o meglio, una svolta importante - è quello di Oprah Winfrey, che ha annunciato che ha annunciato l'imminente chiusura del suo storico talk show, e intanto continua ad essere una delle donne più influenti dello showbiz internazionale, e anche nel 2010 conquista i primi posti nelle classifiche di fine anno, tra cui quella del Times sulle figure femminili più importanti del secolo scorso. Come la Winfrey, anche Larry King annuncia la decisione di non proseguire il suo show - che andava in onda da 25 anni - per dedicarsi alla sua famiglia.
News**: addio a Gary Coleman e Tom Bosley News**: Oprah Winfrey, un ricco 2010 per una delle donne più importanti del '900 **News**: Larry King chiude i battenti
I veri eroi della scena televisiva americana, tuttavia, sono i protagonisti di Glee, la serie che dopo una partenza in punta di piedi, è riuscita a imporsi come un vero e proprio fenomeno non solo del piccolo schermo, ma anche della musica, capace di unire due sponde da sempre distanti come gli amanti del pop e quelli del rock, più esigenti. Accanto agli interpreti principali - che dopo l'estate appaiono in alcuni scatti maliziosi, facendo infuriare le associazioni di genitori - negli episodi di Glee vengono omaggiate icone musicali come Madonna e Lady Gaga, vero fenomeno pop dell'anno, con tesi universitarie a lei dedicate, costumi sempre eccessivi - leggendario ormai, quello fatto interamente di carne, sfoggiato ai MTV Video Music Awards - e video sempre molto attesi e trasgressivi, come quelli di Alejandro e Telephone. I paragoni tra Miss Germanotta e Lady Ciccone ormai sono argomento di discussione tra i fan e il pubblico, e ormai sembra chiaro che che la giovane popstar di origini siciliane possa essere considerata un'erede degna della Regina del Pop.A proposito di pop, tra le star più in vista del panorama musicale, oltre a Gaga, Katy Perry e Rihanna, spiccano due giovanissimi fenomeni come Justin Bieber e Willow Smith, figlia di Will e Jada Pinkett Smith, che con il brano Whip My Hair (e il relativo video) ha conquistato le classifiche. Per i coniugi Smith è un anno di soddisfazioni, almeno per quanto riguarda i figli, visto che anche il giovanissimo Jaden ha esordito (con successo) nel remake di The Karate Kid.
L'anno si chiude infine con l'uscita del primo album postumo di Michael Jackson, intitolato semplicemente Michael, e contenente dieci tracce che hanno sollevato non pochi dubbi sulla loro originalità. Si tratta del primo di almeno dieci progetti legati al Re del Pop che la Sony dovrebbe pubblicare da qui al 2017, come stipulato da un proficuo contratto stipulato con gli amministratori dei beni di Jackson.
Tra le star della musica di casa nostra invece, fa discutere l'outing di Tiziano Ferro - che segue a ruota quello di Ricky Martin - ma soprattutto fa discutere la scelta di Gianna Nannini, che a 54 anni decide di diventare mamma. Alla fine dell'anno, la grintosa rocker senese darà alla luce la piccola Penelope, accolta con una lettera aperta di sua mamma (pubblicata da Vanity Fair) ma anche da una pioggia di polemiche e incoraggiamenti. L'interprete di Profumo però non è l'unica cinquantenne celebre a dare alla luce un bambino, perchè è stata anticipata da Heather Parisi che a maggio è diventata mamma di due gemelli, Elizabeth e Dylan.
Altre cicogne accolte tra curiosità e scetticismi, sono quelle di Elton John e suo marito David Furnish, che proprio a Natale accolgono un bimbo avuto tramite una madre surrogata, esattamente come avevano fatto l'attore Neil Patrick Harris e il suo compagno David Burtka pochi mesi prima.
**News**: Lady Gaga regina degli MTV Video Music Award 2010
Tornando a Glee, tra le guest-star più importanti della serie spiccano Gwyneth Paltrow e Britney Spears, che ormai sembra essersi lasciata alle spalle la fase di sregolatezze che aveva segnato negativamente la sua carriera. Non si può dire altrettanto per un'altra "ragazzaccia" di Hollywood, la rossa Lindsay Lohan - che viene citata ironicamente in Glee - e trascorre la seconda metà dell'anno dietro le sbarre e poi in una struttura di rehab, rinunciando suo malgrado a importanti opportunità professionali come quella di interpretare la stella del porno Linda Lovelace in una biopic.News**: LiLo, dal carcere al rehab News**: Malin Akerman rimpiazza Lindsay Lohan in 'Inferno'
A proposito di biopic, fa discutere quella dedicata a uno dei personaggi del momento, Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, che viene ritratto impietosamente da David Fincher nel suo ultimo film The Social Network, che debutta al Festival di Roma durante un'edizione particolarmente movimentata. L'attualità continua a suggerire idee per nuove biografie cinematografiche, e mentre si pensa ad un film su Aung San Suu Kyi, viene spontaneo pensare che probabilmente non passerà molto tempo prima che Hollywood si decida a raccontare la storia di Julian Assange, l'uomo che ha tentato di sconvolgere gli equilibri diplomatici internazionali con le rivelazioni di Wikileaks, e che l'edizione italiana di Rolling Stone ha eletto "rockstar dell'anno".Poche settimane dopo la conclusione della kermesse capitolina, anche il Festival di Torino viene scosso da un evento destinato a suscitare dibattiti molto accesi. Mario Monicelli si toglie la vita lanciandosi dalla finestra dell'ospedale in cui era ricoverato da tempo, e mentre il pubblico e il mondo del cinema si uniscono nel saluto al maestro indiscusso della commedia all'italiana, gli studenti italiani - che erano stati spronati dallo stesso Monicelli a ribellarsi alle istituzioni - accendono una violenta protesta che è solo un tassello del malcontento generale che vede coinvolto anche l'ambiente dello spettacolo.
News**: L'addio a Mario Monicelli Intervista**: Torino 2010, 'I compagni' rendono omaggio al Maestro Intervista**: Jesse Eisenberg presenta The Social Network a Roma News**: Wikileaks, rivelazioni su Michael Moore e Steven Spielberg?
Oltre alla scomparsa del regista de I soliti ignoti, ci lascia anche uno dei "padri" del nostro cinema come Dino De Laurentiis - che sarà celebrato da un "vivace" funerale in rosso - oltre a veterani della settima arte come Blake Edwards, Suso Cecchi D'Amico, Furio Scarpelli, Piero De Bernardi, Eric Rohmer, Tony Curtis, Arthur Penn, Claude Chabrol, Leslie Nielsen, Irvin Kershner e Dennis Hopper, la sexy scream queen Ingrid Pitt e la coraggiosa Lynn Redgrave - che non ha esitato a esporsi pubblicamente parlando della propria battaglia contro un tumore - ma anche di autori più giovani come Corso Salani e Satoshi Kon e di personalità del nostro entertainment come Glauco Onorato, Gianfabio Bosco, Aldo Giuffrè e Lauretta Masiero, oltre a popolari caratteristi come Angelo Infanti, Tiberio Murgia e Vincenzo Crocitti.
Verso la fine dell'anno, Hollywood è scossa dalla morte improvvisa di Sally Menke - storica editor di Tarantino - e dal brutale omicidio della PR Ronni Chasen, sconosciuta al pubblico, ma nota nell'ambiente per la sua competenza e professionalità, mentre con la prematura scomparsa di Corey Haim - ex-star degli anni '80 - si torna a discutere di stelle bruciate da un successo troppo fulminante e dalla dipendenza da farmaci e droghe.
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Tornando a festival e polemiche, non si può non citare la 60esima edizione della Berlinale e due grandi assenti della kermesse tedesca: Roman Polanski e Jafar Panahi. Il regista de L'uomo nell'ombra non riesce a prendere parte attiva alla presentazione del suo film, perchè agli arresti domiciliari a causa una questione in sospeso con la legge americana - che nel '77 lo aveva condannato per stupro - mentre al regista iraniano viene impedito di recarsi in Germania per far parte della giuria del Festival. La sua situazione si complicherà alcuni mesi dopo, durante il Festival di Cannes, e molte star - tra cui Juliette Binoche e Abbas Kiarostami - lanceranno appelli accorati per la sua liberazione, che sarà concessa su cauzione, prima della condanna definitiva a sei anni di carcere e al divieto di girare film per vent'anni.News**: Roman Polanski torna libero Intervista**: L'uomo nell'ombra a Berlino senza Polanski News**: A Cannes, la Binoche si commuove per Jafar Panahi News**: La lettera di Panahi prima della scarcerazione **News**: Jafar Panahi condannato: niente film per vent'anni
Poco dopo il Festival di Cannes però, toccherà ad un'altra star - più conosciuta dal grande pubblico - iniziare un'altra battaglia, non giudiziaria o politica, ma ugualmente difficile. A Michael Douglas, che aveva presentato in Francia il sequel di Wall Street, viene diagnosticato un tumore alla gola per il quale è costretto a prendersi una pausa lavorativa per dedicarsi unicamente alle terapie necessarie a debellarlo. Douglas appare pallido e smagrito, ma può contare sull'amore di sua moglie, Catherine Zeta-Jones, l'energico sostegno di suo padre Kirk e del resto della sua famiglia.Tra le altre star costrette ad affrontare una battaglia simile a quella di Douglas, due veterane del grande schermo come Jane Fonda e la magnetica Kim Novak.
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