Oscar 2021: le previsioni sui vincitori

I nostri pronostici sugli Academy Award 2021: un'analisi delle categorie degli Oscar in vista della cerimonia di premiazione, tra grandi favoriti e possibili colpi di scena.

Oscar Statuette
La statuetta degli Oscar

È stata un'awards season stranissima, che rispecchia del resto quest'ultimo anno assolutamente sui generis: molto più lunga del solito, con la cerimonia degli Oscar fissata addirittura al 25 aprile, e con una serie di premiazioni che si sono svolte quasi esclusivamente per via telematica. E come da tradizione, quando mancano ormai pochi giorni all'edizione numero 93 degli Academy Award (un'edizione che, per diversi motivi, rimarrà nella storia come una delle più insolite in assoluto), vi proponiamo le nostre previsioni sui vincitori degli Oscar 2021 nelle varie categorie: i nomi e i titoli che hanno dominato i vari precursors, le sfide più incerte e combattute, ma anche le potenziali sorprese che potrebbero verificarsi domenica notte...

Miglior Documentario

My Octopus Teacher
Il mio amico in fondo al mare: un'immagine del film

La produzione Netflix Il mio amico in fondo al mare, già ricompensata ai BAFTA Award, si preannuncia come il candidato da battere per l'Oscar al miglior documentario. Nella cinquina non mancano almeno un altro paio di titoli molto quotati, in particolare Time e Collective (quest'ultimo in lizza pure come miglior film internazionale), ma il racconto del bizzarro legame fra il naturalista Craig Foster e un polipo dovrebbe aggiudicarsi il trofeo senza troppe difficoltà.

Pronostico: Il mio amico in fondo al mare (runner-up: Time)

Miglior Sonoro

Sound Of Metal
Sound of Metal: un'immagine di Riz Ahmed

Nomen omen: Sound of Metal, per il quale già il titolo sottolinea l'importanza dell'elemento uditivo all'interno del film, è il superfavorito per vincere l'Oscar per il miglior sonoro, una categoria che quest'anno appare pressoché blindata. Quasi nessuna chance per gli altri candidati, a dispetto della concorrenza di titoli come Soul o il western Notizie dal mondo.

Pronostico: Sound of Metal (runner-up: Soul)

Migliori Effetti Speciali

Tenet
Tenet: un'immagine del film

Tenet o The Midnight Sky? Due fra i pochissimi film di fantascienza usciti negli Stati Uniti nel periodo di eleggibilità dell'Academy sono i due titoli che si sfideranno in un testa a testa per l'Oscar ai migliori effetti speciali, ma la nostra sensazione è che l'ambizioso blockbuster di Christopher Nolan avrà la meglio sul racconto sci-fi di George Clooney.

Pronostico: Tenet (runner-up: The Midnight Sky)

Miglior Trucco e Acconciature

Viola Davis
Ma Rainey's Black Bottom: un primo piano di Viola Davis

Difficile immaginare che qualcuno possa sottrarre l'Oscar per il miglior trucco e acconciature a Ma Rainey's Black Bottom: il film Netflix ambientato nella scena del blues degli anni Venti ha infatti ottime chance di aggiudicarsi questa statuetta. L'unico possibile colpo di scena potrebbe arrivare dal Pinocchio di Matteo Garrone, il cui prodigioso make-up non ha mancato di suscitare l'attenzione dell'Academy, ma il vantaggio accumulato da Ma Rainey's Black Bottom appare incolmabile.

Pronostico: Ma Rainey's Black Bottom (runner-up: Pinocchio)

Migliori Costumi

Ma Raineys Black Bottom
Ma Rainey's Black Bottom: un'immagine del film

E a Ma Rainey's Black Bottom sembra destinato anche l'Oscar per i migliori costumi, grazie agli abiti in perfetto stile Roaring Twenties disegnati da Ann Roth, già premiata nel 1996 per Il paziente inglese. La concorrenza più agguerrita dovrebbe arrivare dalla nuova trasposizione di Emma e dagli elegantissimi costumi realizzati da Alexandra Byrne, ma tenendo conto dei precursors il candidato più quotato resta Ma Rainey's Black Bottom.

Pronostico: Ann Roth, Ma Rainey's Black Bottom (runner-up: Alexandra Byrne, Emma)

Miglior Scenografia

Mank 5
Mank: una scena del film con Gary Oldman

Forte di ben dieci nomination, Mank si prepara a segnare il "punto della bandiera" (e probabilmente la sua unica vittoria di domenica notte) nella categoria per l'Oscar alla miglior scenografia, in virtù della sua suggestiva ricostruzione della Hollywood degli anni Trenta. Nella cinquina figurano altri candidati di valore, come Notizie dal mondo e Ma Rainey's Black Bottom, ma nessuno in grado di sfilare questa statuetta al film di David Fincher.

Pronostico: Donald Graham Burt e Jan Pascale, Mank (runner-up: David Crank ed Elizabeth Keenan, Notizie dal mondo)

Miglior Montaggio

The Trial Of The Chicago 7
Il processo ai Chicago 7: Kelvin Harrison Jr, Yahya Abdul-Mateen II e Mark Rylance

Gara apertissima per l'Oscar al miglior montaggio, con due candidati in un serrato testa a testa per la vittoria: Sound of Metal e Il processo ai Chicago 7. Difficile che un altro film possa prevalere in quella che sarà quasi certamente una sfida a due; e considerando il montaggio teso e incalzante realizzato da Alan Baumgarten per la pellicola di Aaron Sorkin, il nostro pronostico in questa categoria è in favore de Il processo ai Chicago 7.

Pronostico: Alan Baumgarten, Il processo ai Chicago 7 (runner-up: Mikkel E.G. Nielsen, Sound of Metal)

Miglior Fotografia

Nomadland Cinematography
Nomadland: un'immagine del film

Non basterà il sontuoso bianco e nero dal taglio espressionista di Erik Messerschmidt per far conquistare a Mank l'Oscar per la miglior fotografia: questo premio, infatti, è già stato ipotecato da settimane da Joshua James Richards per la poetica ed immersiva messa in scena offerta in Nomadland, che si preannuncia del resto come il film più amato dell'anno dai membri dell'Academy.

Pronostico: Joshua James Richards, Nomadland (runner-up: Erik Messerschmidt, Mank)

Miglior Canzone

Leslie Odom Jr One Night In Miami
Quella notte a Miami...: un'immagine di Leslie Odom Jr

Ce la farà l'infaticabile Dianne Warren, giunta ormai alla sua dodicesima nomination, a mettere le mani sul suo primo Oscar per la miglior canzone, grazie alla collaborazione con Laura Pausini per Io sì (Seen), brano conclusivo del film La vita davanti a sé? I giurati dei Golden Globe hanno assegnato il loro premio al team Pausini/Warren, ma il nostro pronostico per l'Oscar va in favore di Speak Now, l'emozionante pezzo scritto per i titoli di coda di Quella notte a Miami... da Sam Ashworth e Leslie Odom Jr. Occhio però a un possibile "terzo incomodo": Husavik (My Home Town), la ballad interpretata da Rachel McAdams nella commedia Eurovision Song Contest - La storia dei Fire Saga.

Pronostico: Speak Now, Quella notte a Miami... (runner-up: Io sì (Seen), La vita davanti a sé)

Miglior Colonna Sonora

Soul 2
Soul: un momento musicale del film

Trent Reznor e Atticus Ross, forti di una doppia candidatura all'Oscar, si preparano a portarsi a casa una seconda statuetta per la miglior colonna sonora (a dieci anni di distanza da The Social Network), in compagnia di Jon Batiste, per la splendida partitura di Soul. Il film d'animazione della Pixar è infatti il vincitore annunciato di questa categoria, nonostante la concorrenza degli stessi Reznor e Ross per Mank e di Emile Mosseri per le musiche di Minari.

Pronostico: Jon Batiste, Trent Reznor e Atticus Ross, Soul (runner-up: Trent Reznor e Atticus Ross, Mank)

Miglior Film d'Animazione

Soul 4
Soul: una sequenza del film

E sarà ancora Soul a conquistare l'Oscar come miglior film d'animazione, segnando la terza vittoria di Pete Docter, qui affiancato alla regia da Dana Murray. Poche o nessuna chance per gli altri quattro concorrenti della categoria, a dispetto dell'ampio sostegno della critica in favore di Wolfwalkers - Il popolo dei lupi di Tomm Moore e Ross Stewart.

Pronostico: Soul (runner-up: Wolfwalkers - Il popolo dei lupi)

Miglior Film Internazionale

Another Round
Un altro giro: Mads Mikkelsen in un'immagine

Considerando i riconoscimenti ottenuti finora, dal BAFTA come miglior film straniero al trionfo agli European Film Award, e soprattutto la nomination per la regia a Thomas Vinterberg, pare inevitabile che ad imporsi nella categoria per il miglior film internazionale sarà Un altro giro, potenzialmente il quarto vincitore per la Danimarca negli annali dell'Academy. Fra gli altri candidati il più quotato dovrebbe essere il dramma bellico Quo Vadis, Aida? dalla Bosnia, ma un sorpasso dell'ultima ora è quanto mai improbabile.

Pronostico: Un altro giro (runner-up: Quo Vadis, Aida?)

Miglior Sceneggiatura Originale

Una Donna Promettente 3
Una donna promettente: un'immagine di Carey Mulligan

Si tratta di una delle categorie più incerte di questa edizione degli Oscar, nonché di un importante indicatore per la corsa come miglior film: a nostro avviso, infatti, la pellicola che vincerà il premio per la miglior sceneggiatura originale sarà il più temibile concorrente di Nomadland nella sfida come miglior film. Dunque l'Academy potrebbe ricompensare qui Aaron Sorkin per lo script de Il processo ai Chicago 7, che aveva già ricevuto il Golden Globe; oppure, sull'onda dei successi ai BAFTA Award e ai Writers Guild Award, potrebbe attribuire la statuetta a Emerald Fennell per l'elettrizzante copione di Una donna promettente. Da non sottovalutare neppure un potenziale "terzo incomodo", Lee Isaac Chung, specialmente nel caso in cui il suo Minari raccogliesse più consensi del previsto. E in questa gara all'ultimo voto, il nostro pronostico è per la sceneggiatura più particolare e sorprendente del lotto: insomma, scommettiamo su Una donna promettente.

Pronostico: Emerald Fennell, Una donna promettente (runner-up: Aaron Sorkin, Il processo ai Chicago 7)

Miglior Sceneggiatura Adattata

Nomadland Disney
Nomadland: un profilo di Frances McDormand

Partita aperta anche nella categoria per la miglior sceneggiatura adattata, dove tuttavia l'acclamatissimo Nomadland, scritto dalla regista Chloé Zhao a partire dal libro di Jessica Bruder, dovrebbe godere di un discreto vantaggio. Il suo maggior rivale è The Father, trasposizione della pièce teatrale di Florian Zeller ad opera dell'autore stesso insieme a Christopher Hampton, già premiati ai BAFTA Award; ma per quanto le chance di The Father non siano certo poche, noi puntiamo sul premio a Nomadland.

Pronostico: Chloé Zhao, Nomadland (runner-up: Christopher Hampton e Florian Zeller, The Father)

Miglior Attrice Non Protagonista

Youn Yuh Jung
Minari: un primo piano di Youn Yuh-jung

Se la corsa all'Oscar come miglior attrice non protagonista in origine appariva molto competitiva, le ultime settimane - e i trofei ai SAG Award e ai BAFTA - hanno sancito il consenso trasversale per Youn Yuh-jung, la carismatica nonna di Minari, film che affida proprio a questa categoria le sue maggiori possibilità di vittoria. Fra le altre candidate, l'unica con qualche chance di strappare la statuetta alla Youn è Maria Bakalova, co-protagonista di Borat - Seguito di film cinema; ma la sua performance è probabilmente troppo 'insolita' e sopra le righe per sperare di ricevere la maggioranza dei voti.

Pronostico: Youn Yuh-jung, Minari (runner-up: Maria Bakalova, Borat - Seguito di film cinema)

Miglior Attore Non Protagonista

Judas
Judas and the Black Messiah: un'immagine di Daniel Kaluuya

Nessun dubbio nella competizione per il miglior attore non protagonista: in lizza insieme al suo comprimario Lakeith Stanfield per uno dei film più apprezzati dell'anno da parte dell'Academy, Daniel Kaluuya vincerà l'Oscar a furor di popolo, dopo aver fatto piazza pulita ai precursors, per il suo ritratto dell'attivista Fred Hampton in Judas and the Black Messiah. Per gli altri candidati, fra cui Leslie Odom Jr e Sacha Baron Cohen, in questo caso la nomination costituisce già di per sé l'unico traguardo possibile.

Pronostico: Daniel Kaluuya, Judas and the Black Messiah (runner-up: Leslie Odom Jr, Quella notte a Miami...)

Miglior Attrice

Ma Raineys Black Bottom
Ma Rainey's Black Bottom: un'immagine di Viola Davis

È la categoria più aperta e combattuta di questa edizione degli Oscar: quella in cui, con la sola eccezione di Vanessa Kirby, ogni altra candidata ha qualche legittima possibilità di sperare nel premio. Tenendo conto però che Frances McDormand ha già ricevuto due statuette come miglior attrice, la sfida si consumerà probabilmente fra Viola Davis per Ma Rainey's Black Bottom, Andra Day per The United States vs. Billie Holiday e Carey Mulligan per Una donna promettente. La Day, al suo debutto come attrice, ha vinto il Golden Globe, ma recita nel film meno apprezzato del lotto; la Mulligan invece è la protagonista di un'opera apprezzatissima dall'Academy, e questo potrebbe rivelarsi un fattore determinante. Ma la popolarità di Viola Davis, la sua vittoria ai SAG Award e la natura della sua performance nei panni di una volitiva diva del blues ci inducono a pensare che sarà proprio la Davis ad avere la meglio, conquistandosi un secondo Oscar a quattro anni da quello per Barriere.

Pronostico: Viola Davis, Ma Rainey's Black Bottom (runner-up: Carey Mulligan, Una donna promettente)

Le attrici più nominate agli Oscar: da Meryl Streep a Glenn Close, ritratto di 5 fuoriclasse

Miglior Attore

Ma Raineys Black Bottom Boseman
Ma Rainey's Black Bottom: un'immagine di Chadwick Boseman

A ottantatré anni, il grande Anthony Hopkins è diventato il più anziano candidato di sempre per l'Oscar come miglior attore grazie alla sua struggente prova in The Father, che gli è valsa il BAFTA Award; e sarebbe diventato anche il più anziano vincitore di sempre, se non fosse per l'intenso Chadwick Boseman di Ma Rainey's Black Bottom. Ricompensato ai Golden Globe e ai SAG Award, Boseman rimane l'indiscusso favorito di questa categoria; e salvo un colpo di scena in favore di Hopkins, domenica il compianto attore americano sarà il secondo vincitore postumo dell'Oscar come miglior attore (quarantaquattro anni dopo il Peter Finch di Quinto potere).

Pronostico: Chadwick Boseman, Ma Rainey's Black Bottom (runner-up: Anthony Hopkins, The Father)

Miglior Regista

Nomadland Chloe Zhao
Chloé Zhao sul set di Nomadland

Neppure il minimo dubbio in questa categoria: dopo aver vinto praticamente ogni premio su piazza da diversi mesi a questa parte (a cominciare dal Leone d'Oro a Venezia), Chloé Zhao sarà l'inevitabile destinataria dell'Oscar come miglior regista, diventando così la seconda donna premiata per la regia undici anni dopo Kathryn Bigelow per The Hurt Locker. A piazzarsi in seconda posizione dovrebbe essere il veterano David Fincher per Mank oppure, nel caso in cui Una donna promettente vincesse un paio di statuette, l'inglese Emerald Fennell, ma nessuno ha reali speranze di sottrarre l'Oscar alla Zhao.

Pronostico: Chloé Zhao, Nomadland (runner-up: David Fincher, Mank)

Miglior Film

Nomadland  Frances Mcdormand
Nomadland: un primo piano di Frances McDormand

E accanto ai probabili Oscar per la regia e la sceneggiatura, Chloé Zhao si aggiudicherà quasi certamente anche la statuetta per il miglior film grazie a Nomadland, che lei stessa ha co-prodotto insieme alla protagonista Frances McDormand. Accolto da un autentico plebiscito nel corso di questa awards season, Nomadland appare come un candidato imbattibile, a maggior ragione in assenza di un singolo 'rivale' davvero quotato. Ma chi è il suo principale contendente? Il processo ai Chicago 7 è stato premiato ai SAG Award per il miglior cast, ma a nostro avviso il runner-up di Nomadland sarà il film che si sarà aggiudicato l'Oscar per la sceneggiatura originale; stando alle nostre previsioni, pertanto, il titolo potrebbe spettare a Una donna promettente, con il dramma giudiziario di Aaron Sorkin o forse Minari come altre possibili opzioni. Ma comunque sia, nessuno ha troppe speranze di sorpassare Nomadland nei favori dell'Academy per quella che si prospetta come una partita quasi chiusa.

Pronostico: Nomadland (runner-up: Una donna promettente)

10 film che hanno vinto l'Oscar in maniera immeritata