C'è la musica: romantica, trascinante, evocativa, struggente. C'è la violenza: collettiva, individuale, sanguinaria, psicologica. C'è il realismo più brutale e la visionarietà più folle e abbacinante. C'è il montaggio adrenalinico e c'è il piano sequenza. C'è la gioia, c'è il dolore, c'è l'orrore e c'è la speranza. È davvero difficile riassumere il gigantesco amalgama di differenti emozioni che caratterizzano la nostra classifica di fine anno delle scene cult del 2017 nel campo del cinema e delle serie TV.
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L'impresa era complessa, ma ancora una volta ci abbiamo provato lo stesso: selezionare venti momenti indelebili vissuti attraverso il grande e il piccolo schermo. In buona parte si tratta delle scene ritenute le migliori viste quest'anno, ma non necessariamente: in alcuni casi, sulla qualità estetica e i gusti personali ha prevalso la capacità di incidere sull'immaginario collettivo, nel tentativo di fornire una classifica che fosse il frutto tanto di un giudizio critico, quanto di ciò che è stato percepito come più 'rappresentativo' per il pubblico.
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Proprio in base a questi criteri, tante altre scene stupende non hanno trovato spazio nella nostra Top 20, ma vale la pena ricordarle ugualmente tra i 'frammenti' più preziosi dell'anno appena trascorso: dallo straziante flashback di Manchester by the Sea, cornice di una tragedia familiare, a quello del sottovalutato Billy Lynn - Un giorno da eroe, in cui la guerra mostra il suo lato più selvaggio; i "messaggi dall'aldilà" ricevuti da una Kristen Stewart in preda all'angoscia nella sequenza clou di Personal Shopper; il finale perversamente divertente (e forse non così 'lieto') di Happy End e quello traboccante di tenerezza di 20th Century Women - Le donne della mia vita, che ci ha fatto versare tutte le lacrime possibili. Ed ora, avanti con la nostra classifica... (e attenzione a qualche spoiler!).
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20. Star Wars: Gli ultimi Jedi: incrociare le spade (laser)
Il loro primo duello, quello combattuto verso la fine di Star Wars: Il risveglio della Forza, rappresentava senz'altro uno dei momenti di cinema più appassionanti del 2015. Probabilmente non regge il confronto con quello di due anni fa, ma il secondo duello fra Rey e il bieco Kylo Ren segna un momento pivotale all'interno di Star Wars: Gli ultimi Jedi. Una scena carica di tensione in cui l'eterna guerra fra Lato Chiaro e Lato Oscuro ci regala un'altra epica sfida a suon di spade laser, conclusa con un colpo di scena che sta facendo discutere da settimane i fan della saga sci-fi: la (sbrigativa?) uccisione a tradimento del Leader Supremo Snoke.
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19. The Square: l'uomo scimmia
Una performance artistica conclusasi nel peggiore dei modi, o magari, al contrario, coronata da un pieno successo: difficile interpretare l'esito della serata di gala presso un prestigioso museo di Stoccolma, ovvero una delle scene più assurde ed esilaranti di The Square, la commedia di Ruben Östlund premiata con la Palma d'Oro al Festival di Cannes. L'apparizione, fra i commensali in giacca e cravatta e abiti da sera, di un "uomo scimmia" totalmente calato nel suo ruolo dà vita infatti a un surreale crescendo di imbarazzo (e di risate).
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18. Guardiani della Galassia Vol. 2: The Chain
Facile suscitare l'entusiasmo degli spettatori quando, al culmine di una lotta forsennata per salvare la galassia, si inserisce un pezzo dei Fleetwood Mac; tanto più se il brano in questione è una delle canzoni più belle e coinvolgenti nel repertorio della leggendaria band americana, la splendida The Chain. Fatto sta che, come già nel primo capitolo, l'utilizzo della soundtrack all'interno di Guardiani della Galassia vol. 2 si rivela a dir poco formidabile, e la sequenza in questione strappa l'applauso.
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17. The Handmaid's Tale: il castigo
In una serie che abbonda di sequenze angosciose e scioccanti, una delle più terribili arriva già nell'episodio pilota di The Handmaid's Tale, Difred : si tratta dell'agghiacciante rituale tramite il quale, nella distopica Repubblica di Galaad, le ancelle, le giovani donne schiavizzate dal regime, possono sfogare la propria rabbia repressa. La condanna inflitta al malcapitato di turno, al cospetto della spietata zia Lydia, culmina infatti in una pubblica 'esecuzione' in cui le vittime si trasformano in carnefici, in un'apoteosi di disumana violenza.
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16. Madre!: "Prendete e mangiatene tutti"
Se il castigo di The Handmaid's Tale ha turbato la nostra sensibilità, il peggio deve ancora arrivare: decisamente più atroce è la scena clou del controverso Madre!, che fin dallo scorso Festival di Venezia ha fatto discutere e scatenato dibattiti a non finire. Nella sua sinistra rivisitazione della Bibbia, infatti, Darren Aronofsky non ha esitato a spingersi in territori tabù, con un neonato affidato dal padre Javier Bardem a una folla adorante... talmente adorante da arrivare a divorare - letteralmente! - il bambino, in una vera e propria imitatio Christi in chiave horror.
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15. Arrival: "Human"
C'è qualcosa di incredibilmente toccante in un film come Arrival: a rendere l'opera di fantascienza di Denis Villeneuve così intensa e potente è proprio quel senso di empatia che si sprigiona nella comunicazione fra la docente di linguistica interpretata da Amy Adams e le creature aliene che si sono manifestate appena al di sopra della superficie del nostro pianeta. E in quel primo 'dialogo' di Louise Banks con i cosiddetti Tom e Jerry, in quella lavagnetta su cui la donna scrive la parola "human", è racchiusa una componente importante della forza di Arrival.
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14. Silence: l'abiura
Lo splendido dramma religioso diretto da Martin Scorsese, Silence, si sviluppa prevalentemente attorno al conflitto interiore di un missionario portoghese, il gesuita Sebastião Rodrigues, tra la fedeltà alla fede cristiana e una scelta di compromesso affinché sia risparmiata ulteriore sofferenza. Un dilemma che si consuma in una delle scene più intense del film: quando il giovane prete impersonato da Andrew Garfield cede all'apostasia e, in lacrime, calpesta l'icona di Cristo, in un momento di lacerante tensione.
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13. Il trono di spade: oltre la Barriera
Oltre la Barriera, sesto e penultimo episodio della settima stagione della serie fantasy Il trono di spade, ci regala una delle pagine più epiche e spettacolari nell'epopea televisiva ispirata ai romanzi di George R.R. Martin: la sfida all'ultimo sangue di Jon Snow e dei suoi uomini contro l'esercito del Re della Notte, segnato dall'intervento in extremis di Daenerys Targaryen. Dall'uccisione del drago Viserion al miracoloso salvataggio di Jon, che rischia di annegare nel fiume di ghiaccio, la battaglia di Oltre la barriera ha suscitato l'entusiasmo dei numerosissimi fan della serie.
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12. Moonlight: in moonlight black boys look blue
In una delle pellicole più romantiche uscite in Italia quest'anno, Moonlight, le sequenze ad alto tasso emotivo non mancano di certo: ma dovendone selezionare una soltanto, la scelta è ricaduta sul primo bacio fra Chiron da adolescente e il suo amico Kevin. Dall'intimo dialogo notturno in riva al mare all'improvviso insorgere dell'attrazione e dei sentimenti, con quel bacio inaspettato alla tiepida luce della luna e la delicata raffigurazione di un atto erotico, questa è indubbiamente una delle scene più belle del film premio Oscar di Barry Jenkins.
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11. Mindhunter: In the Light
La prima stagione di una delle più apprezzate novità televisive dell'anno si chiude su una delle pagine di televisione più incisive del 2017. Nell'epilogo del decimo episodio di Mindhunter il giovane profiler Holden Ford, reduce dalla sua 'immersione' nella psiche disturbata di alcuni tra i più feroci serial killer d'America, torna a confrontarsi in una camera d'ospedale con il maniaco Edmund Kemper... e, per la prima volta, crolla sotto il peso del suo contatto prolungato e diretto con la follia umana. La crisi di Holden, accompagnata dalle note di In the Light dei Led Zeppelin e dalla voce ruggente di Robert Plant, è descritta in una scena da applauso.
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10. Blade Runner 2049: Can't Help Falling in Love
Dalla TV al cinema, ecco un'altra scena in cui la tensione drammatica è accompagnata da un famoso pezzo musicale, ma in questo caso con tutt'altra funzione. Nell'altra, ambiziosissima opera di fantascienza firmata di recente da Denis Villeneuve, Blade Runner 2049, il violento faccia a faccia fra il replicante K di Ryan Gosling e il Rick Deckard di Harrison Ford si svolge nella semioscurità di un teatro, con un ologramma di Elvis che, sul palcoscenico, intona una delle sue ballate più note, Can't Help Falling in Love: le vestigia di un passato ormai scomparso, ma pronto a risorgere sottoforma virtuale in questa suggestiva visione del futuro.
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9. Feud: Bette and Joan: "And the winner is..."
Il quinto episodio di Feud: Bette and Joan ci regala la macrosequenza più tesa e più gustosa della serie dedicata alla feroce rivalità fra Joan Crawford e Bette Davis, oltre a rendere omaggio agli splendori della Hollywood degli anni Sessanta: la gara per il premio Oscar alla miglior attrice del 1962. Dall'impeccabile ricostruzione della cerimonia degli Academy Award al lungo piano sequenza che accompagna la Joan Crawford di Jessica Lange nel backstage del teatro, fino all'annuncio della vittoria di Anne Bancroft e allo sgomento dell'attonita Bette Davis di Susan Sarandon, la scena clou dell'episodio And the Winner Is... (The Oscars of 1963) è un capitolo imperdibile della serialità televisiva di quest'anno.
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8. Vi presento Toni Erdmann: Greatest Love of All
Uno dei personaggi più complessi di questo anno cinematografico, Ines Conradi, donna in carriera con problemi ad esprimere le proprie emozioni e un burrascoso rapporto con il padre, è al cuore di una memorabile scena musicale all'interno dell'acclamata commedia di Maren Ade Vi presento Toni Erdmann. Piombata in compagnia del padre nel bel mezzo dei festeggiamenti di una famiglia rumena per la Pasqua e sull'orlo di una crisi di nervi, Ines si abbandona alle note di Greatest Love of All di Whitney Houston, dando libero sfogo ai propri sentimenti repressi in una sequenza in grado di esprimere al tempo stesso ironia, imbarazzo e sofferenza.
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7. Dunkirk: terrore dal cielo
La gestione calibrata al millimetro dello spazio cinematografico, lo straordinario apporto del sonoro, le musiche incalzanti di Hans Zimmer, lo sguardo smarrito del giovane soldato Tommy. In quell'opera tecnicamente prodigiosa intitolata Dunkirk, Christopher Nolan adopera al meglio la grammatica del linguaggio filmico per costruire un soffocante senso di minaccia, destinato a esplodere con fragore nella sequenza del bombardamento sulla spiaggia da parte dell'aviazione tedesca: una delle tante scene indelebili di uno dei migliori film dell'anno.
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6. Scappa - Get Out: l'avvertimento
In uno dei maggiori fenomeni cinematografici del 2017, in procinto di concorrere anche agli Oscar, c'è più di una scena che ha colpito l'immaginario del grande pubblico, inclusa la seduta di ipnosi praticata sul protagonista, Chris Washington. Ma un momento in particolare, nell'horror di Jordan Peele, si rivela in grando di mettere i brividi negli spettatori e di sancisce una svolta fondamentale nella trama: quel disperato "Get out!" gridato da Logan a Chris nel bel mezzo del party a casa della famiglia Armitage. La maschera è caduta, l'orrore è pronto per uscire allo scoperto...
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5. Elle: nel seminterrato
Se il magnifico thriller di Paul Verhoeven abbonda di scene da antologia (a partire dal magistrale incipit), ce n'è una che forse più di ogni altra risulta perversa e disturbante: quella in cui la Michèle Leblanc di Isabelle Huppert, dopo aver accettato un invito a casa del proprio aggressore, inizia a flirtare con lui e si fa condurre nel seminterrato, dove i due consumano un fulmineo rapporto sessuale messo in scena come uno stupro. È la sequenza in cui Elle, mescolando erotismo e violenza, sovverte le attese degli spettatori: perché per la prima volta non solo Michèle accetta di partecipare a questo 'gioco' sadomasochista, ma inizia lei stessa a controllarlo e a dettarne le regole.
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4. Baby Driver - Il genio della fuga: la rapina
Uno strepitoso incipit di quasi sei minuti, in cui l'adrenalina dell'action movie entra in simbiosi con il ritmo e le coreografie di un musical, sulla melodia di Bellbottoms dei Jon Spencer Blues Explosion. Ad aprire una delle più piacevoli sorprese dell'anno, l'irresistibile Baby Driver di Edgar Wright, è una formidabile macrosequenza di inseguimento stradale, in cui un superbo montaggio e la perfetta sincronia fra immagini e musica lasciano fin da subito ammirati, preparandoci a quanto ci aspetta da lì in poi.
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3. Coco : Remember Me
È la climax emotiva di un film che punta alla commozione dello spettatore di ogni età e centra perfettamente il bersaglio. In prossimità dell'epilogo di Coco, il nuovo gioiello d'animazione targato Pixar, il giovanissimo protagonista, Miguel Rivera, impugna la chitarra per dedicare alla bisnonna, Mamá Coco, la dolcissima ballata Remember Me, rievocando nell'anziana parente il ricordo del padre Héctor, scomparso molti anni prima. Pur nella sua semplicità, si tratta di una scena in grado di toccare le corde del cuore e di far versare più di qualche lacrima.
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2. Twin Peaks: 16 luglio 1945
Nella storia della televisione, non c'è mai stato nulla di paragonabile a quell'ora di visione a cui abbiamo assistito nel corso dell'ottavo episodio della terza stagione di Twin Peaks. E per quanto la serie di David Lynch nel suo complesso sia un prodotto assolutamente rivoluzionario e seminale, questa singola puntata rimarrà sul serio fra i momenti unici e irripetibili della cultura televisiva (e non solo): un'ampia analessi, girata in un avvolgente bianco e nero, che di colpo ci riporta al 16 luglio 1945, il giorno del test nucleare Trinity, in New Mexico, nell'ambito del noto Manhattan Project. Una data fatidica per la storia dell'umanità che, in un tripudio di potenza visionaria e di immagini mozzafiato, entra a far parte della mitologia di Twin Peaks... con l'inquietante 'cameo' di BOB a simboleggiare le origini di un Male metafisico e ancora indomato.
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1. La La Land: "Welcome to Seb's"
A partire da quel travolgente incipit al ritmo di Another Day of Sun, un film come La La Land avrebbe potuto occupare parecchie posizioni della nostra classifica: ma nonostante i numerosi momenti indimenticabili all'interno del musical di Damien Chazelle, dovendo selezionare un'unica scena non potevano esserci dubbi. Perché a rendere La La Land il capolavoro dell'anno, in fondo, sarebbero sufficienti quei nove minuti finali: la magia evocata dalle note di un pianoforte; la meravigliosa colonna sonora di Justin Hurwitz; tutto l'amore e il rimpianto negli occhi di Ryan Gosling ed Emma Stone; il buio di una sala che d'improvviso cede il posto alle luci e ai colori di un film di Vincente Minnelli; la forza dirompente di quel "se" destinato a rimanere confinato al regno dell'immaginazione. Ed infine, la struggente semplicità di un campo e controcampo in cui sono racchiuse due vite intere: due vite che si incrociano per l'ultima volta, ma che in compenso faranno per sempre parte della nostra.