Nel lezioso spot pubblicitario di un famoso snack al cioccolato, era un adolescente più attento alle compagne di classe che alle lezioni. Sul piccolo schermo ha prestato la sua aria tenera e stralunata ad un personaggio della serie Via Zanardi 33 e ha recitato la parte del bulletto "Er Pasticca" in Un medico in famiglia 2. A teatro è praticamente cresciuto (nel '94 inizia a recitare nei teatri minori della capitale, tra gli altri il Furio Camillo e il Teatro de' Cocci), appassionato di scrittura, Elio Germano al cinema se l'è cavata anche meglio. Ha ventisei anni, ma ne dimostra sempre sedici. L'espressione di questo promettente attore molisano, romano d'adozione, è sempre quella dello studente delle superiori, mentre le sue abitudini quotidiane (nel quartiere Corviale, dove ancora abitata) non sono mutate neanche una volta ottenuta la notorietà.
Nel 2002, convincente protagonista di Liberi, al fianco di Luigi Maria Burruano (nella finzione, il padre con cui vive un delicato rapporto tra conflittualità e tenerezza), Germano ha esordito al cinema nel 1998 con la commedia Il cielo in una stanza. Seguono i giovanilistici Ora o mai più di Lucio Pellegrini e Che ne sarà di noi, al fianco del protagonista Silvio Muccino.
Nel 2005 Gabriele Salvatores lo ingaggia per una parte nel noir Quo Vadis, Baby? e il collega Libero De Rienzo lo rende protagonista nel suo esordio registico Sangue - La morte non esiste.
In N - Napoléon di Paolo Virzì, è l'invidiatissimo giovane amante di Monica Bellucci. Nel cast del discusso Melissa P. e del corale Romanzo criminale, Germano può vantare in curriculum anche la partecipazione ad una produzione internazionale, Mary, di Abel Ferrara. L'attore continua a non disdegnare la televisione, e così partecipa a diverse fiction, impersonando tra gli altri il giovane Enzo Ferrari e divenendo protagonista per Dario Argento in Ti piace Hitchcock?
Ma il vero successo deve ancora arrivare. È nell'affresco generazionale di Daniele Lucchetti Mio fratello è figlio unico che Germano dà vita a uno dei suoi ritratti migliori, quello dell'inquieto ragazzo di periferia in perenne rapporto conflittuale con la politica e con il fratello Riccardo Scamarcio, di contrapposta fede ideologica. Il merito è anche dei loro accesi duetti se il film ottiene un inaspettato successo nella sezione Un Certain Regard di Cannes 2007. Virzì lo rivuole in Tutta la vita davanti per impersonare un grottesco venditore d'aspirapolveri, che sfoga le sue angosce sulla povera Isabella Ragonese. Poi è di nuovo la volta di Salvatores, che in Come Dio comanda gli affibbia una parte per niente facile, quella dello squinternato e autistico Quattro Formaggi, in cui forse calca un po' troppo la mano. Dopo aver duettato accanto a un altro attore emergente della sua generazione, Michele Riondino, ne Il passato è una terra straniera, ed esser tornato a calcale le produzioni internazionali con una partecipazione nel musical Nine, Germano è nuovamente consacrato dal regista che finora sembra essere stato in grado di esaltare meglio le sue virtù artistiche, Daniele Luchetti. Per La nostra vita, grazie alla sua intensa interpretazione di un operaio romano, travolto dall'improvvisa morte della moglie, l'attore ottiene addirittura l'onore di essere premiato al Festival di Cannes.
2010 Premio Miglior attore per La nostra vita
2014 Premio Premio Francesco Pasinetti (SNGCI) - Miglior interpretazione per Il giovane favoloso
2015 Premio Miglior attore protagonista per Il giovane favoloso
2012 Candidatura Miglior attore protagonista per Magnifica presenza
2011 Premio Miglior attore protagonista per La nostra vita
2007 Premio Miglior attore protagonista per Mio fratello è figlio unico
2004 Candidatura Miglior attore non protagonista per Che ne sarà di noi
2014 Candidatura Attore protagonista per L'ultima ruota del carro
2012 Candidatura Migliore attore protagonista per Magnifica presenza
2010 Premio Miglior attore protagonista per La nostra vita
2024 Recitazione
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2024 Recitazione
2023 Recitazione
Siccome i nostri governanti in Italia rimproverano sempre, al cinema, di parlare male della nostra nazione, io volevo dedicare questo premio all'Italia e agli italiani, che fanno di tutto per rendere l'Italia un paese migliore nonostante la loro classe dirigente. …
Quando recito devo riprodurre cose, non recitarle. Devo lasciarle accadere cioè devo rimettermi in quella situazione emotiva. Per esempio, se deve accadere che io mi incazzo per una cosa, devo essere incazzato e deve accadere quella cosa, in quel momento
"La politica di oggi? Ha molto da imparare". Andrea Segre ed Elio Germano raccontano il film. In sala, dopo la presentazione alla Festa del Cinema di Roma.
Gli ultimi anni della vita di Enrico Berlinguer nel primo film di finzione sul celebre segretario del PCI; un ritratto granitico con una prova magistrale di Elio Germano.
Il regista Andrea Segre e il cast capitanato da Elio Germano presentano il film di apertura della Festa del Cinema di Roma 2024. Al cinema dal 31 ottobre.
Un puzzle, i pizzini e il bisogno di un modello culturale diverso: Elio Germano e Toni Servillo fanno a gara di bravura nel film diretto da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. La nostra intervista.
Fantasmi, giullari e regni di nessuno: il profilo di Matteo (Messina Denaro) in un'opera che sceglie la fantasia per raccontare una realtà irrisolta e sfuggente. Protagonisti Elio Germano e Toni Servillo. Al cinema dal 10 ottobre.