San Diego, 1983. Sangue inglese, tedesco, olandese, irlandese, scozzese. Prima si trasferisce nell'Indiana con sua madre, poi va da suo padre nell'Arkansas. Tutto intorno, un ambiente fortemente religioso. E, proprio cantando nel coro della chiesa, Adam Driver inizia a manifestare interesse per il teatro. Arrabattandosi come venditore di aspirapolvere a domicilio, viene respinto al corso d'arte della Julliard di New York. Un punto di svolta, in qualche modo seguito dagli attentanti dell'11 settembre: dopo il dramma, si arruola volontario nei Marines ma, a pochi mesi dalla partenza per l'Iraq, si infortuna venendo congedato. Lasciati i Marines, ci riprova con la Julliard: Adam Driver viene accettato, iniziando a calcare i palchi dell'Off-Broadway. Il primo ruolo al cinema? Diretto da Clint Eastwood in J. Edgar, recitando poi in Not Waving But Drowing. Ma la notorietà arriva nel 2012, diventando tra i protagonisti della serie Girls. Sempre nel 2012, Steven Spielberg lo scrittura in Lincoln, e Noah Baumbach lo vuole in Frances Ha. Un connubio che si rafforzerà poi negli anni. Da Spielberg, a Baumbach fino ai Fratelli Coen, che nel 2013 lo dirigono in A proposito di Davis.
Adam Driver ottiene la notorietà nel 2015, quando diventa Kylo Ren in Star Wars: Il risveglio della Forza di J.J. Abrams, film in qualche modo epocale per portata e narrazione. Driver, entra così nell'immaginario collettivo del grande pubblico. Un anno prima, vince la Coppa Volpi a Venezia per Hungry Hearts di Saverio Costanzo. Dal 2016 al 2018, l'attore mette in fila diverse collaborazioni con grandi registi: Martin Scorsese lo dirige in Silence, riprende il ruolo di Kyle Ren in Star Wars: Gli ultimi Jedi, e recita ne L'uomo che uccise Don Chisciotte diretto da Terry Gilliam. Tra i migliori film di Adam Driver non possiamo non citare BlacKkKlansman di Spike Lee, ottenendo una nomination ai Golden Globe a agli Oscar.
La filmografia di Adam Driver alterna grandi produzioni a cinema indipendente: messo da parte Kylo Ren, sfoggia tutto il suo talento in Paterson di Jim Jarmusch, uscito nel 2016, caustico dramedy che riflette sul valore della poesia, e poi ne La truffa dei Logan di Steven Soderbergh, nel 2017. Rieccolo insieme a Noah Baumbach in The Meyorowitz Stories, e nell'ottimo The Report di Scott Z. Burns, disponibile su Prime Video. Nel 2019 rieccolo di nuovo con Baumbach nel ruolo di protagonista maschile, con nomination agli Academy, di Storia di un matrimonio con Scarlett Johansson, presentato a Venezia, e ne I morti non muoiono di Jim Jarmusch, presentato a Cannes.
Adam Driver nel 2019 saluta Kylo Ren con Star Wars: L'ascesa di Skywalker, e trova Leos Carax che lo vuole in Annette al fianco di Marion Cotillard. Nel 2021 lavora due volte con Ridley Scott: prima The Last Duel, al fianco di Ben Affleck, Jodie Comer e Matt Damon, e poi in Rumore Bianco tratto dal romanzo di Don DeLillo, di nuovo diretto da Noah Baumbach. Diversi generi affrontati, come lo sci-fi 65 – Fuga dalla Terra di Scott Beck e Bryan Woods, o l'attività a Broadway, sempre alternata al set: nel 2019, infatti, viene candidato ai Tony Awards per la pièce Burn This. Nel 2023, si cimenta con una leggenda italiana: diventa Enzo Ferrari in Ferrari di Michael Mann.
2020 Candidatura Migliore attore protagonista per Storia di un matrimonio
2019 Candidatura Migliore attore non protagonista per BlacKkKlansman
2014 Premio Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile per Hungry Hearts
2019 Candidatura Migliore attore non protagonista per BlacKkKlansman
2019 Candidatura Miglior Attore Non Protagonista per BlacKkKlansman
2015 Candidatura Miglior attore non protagonista in una serie comica per Girls
2014 Candidatura Migliore attore non protagonista in una serie comica per Girls
2013 Candidatura Migliore attore non protagonista in una serie comica per Girls
2015 Candidatura Miglior attore non protagonista in una serie tv commedia per Girls
2014 Candidatura Migliore canzone per A proposito di Davis
2023 Recitazione, Produzione
2023 Recitazione
2021 Recitazione
2021 Recitazione
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