
Marco Giallini, romano classe 1963, entra nel mondo dello spettacolo quando a 22 anni frequenta la scuola teatrale La Scaletta nella capitale. Sul palcoscenico ha l'opportunità di lavorare accanto a grandi nomi come Arnoldo Foà (La pace di Aristofane e Adelchi), Ennio Coltorti (Carta e penna), Adriano Vianello (Carne di struzzo), Maurizio Panici (Forever Blues, Romeo e Giulietta, Amici) e Angelo Orlando (Casamatta vendesi, Messico e nuvole).
Il 1986 segna il suo debutto sul grande schermo con una piccola parte nel film di Castellano e Pipolo Grandi magazzini. Più importante quella del poliziotto in L'anno prossimo vado a letto alle dieci (1995), esordio alla regia di Angelo Orlando. Arrivano così occasioni più succose: L'ultimo Capodanno (1998) di Marco Risi come marito di Monica Bellucci. Nello stesso anno il primo ruolo da co-protagonista nella pellicola L'odore della notte di Claudio Caligari al fianco di Valerio Mastandrea, ispirato alla storia vera della banda dell'Arancia Meccanica. Ritrova qualche anno dopo Angelo Orlando e poi un altro esordio alla regia, questa volta di Alex Infascelli, dal titolo Almost Blue, dall'omonimo romanzo di Carlo Lucarelli, presentato a Cannes.
Dopo varie parti da co-protagonista, Infascelli lo richiama per la sua opera seconda, Il siero della vanità (2004) e nello stesso anno Sergio Castellitto lo vuole nel suo Non ti muovere, dove Giallini diventa un dottore, migliore amico del protagonista. L'attore e regista lo rivorrà anche ne La bellezza del somaro sei anni dopo, quando sarà anche in Io, loro e Lara di e con Carlo Verdone che lo dirigerà anche in Posti in piedi in paradiso (2012).
Il primo ruolo in tv è ancora come agente di polizia nella miniserie in due puntate Operazione Odissea (2000). Ma sarà ovviamente quello del Terribile in Romanzo criminale - La serie (2008) prendendo l'eredità dal romanzo di Giancarlo De Cataldo, già diventato film tre anni prima con Massimo Popolizio nei suoi panni.
Nel 2009-2010 è il vicequestore Andrea Lopez nella serie sequel La nuova squadra e ancora un poliziotto in A.C.A.B. (2012), la pellicola opera prima da Stefano Sollima sulla Roma criminale dal romanzo All Cops Are Bastards di Carlo Bonini e che riprenderà nel 2025 nella serie Netflix A.C.A.B. La serie.
Diventa uno dei rappresentati della commedia italiana negli anni successivi: citiamo Tutti contro tutti, Buongiorno papà di Edoardo Leo che lo rivorrà in Loro chi? e Se Dio vuole di Edoardo Falcone in cui recita accanto ad Alessandro Gassman.
Nel 2016 è tra i protagonisti di Assolo, commedia scritta e diretta da Laura Morante ma sarà nello stesso anno Rocco in Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese, accanto a Kasia Smutniak e un cast numeroso, che lo innalzerà tra gli interpreti del genere dandogli la nomination ai David di Donatello, oltre al Ciak d'Oro e al Nastro d'Argento speciale. Il regista lo rivorrà in The Place (2017) e in FolleMente (2025), sempre titoli profondamente corali.
Non l'unico titolo filmico nella sua carriera che diventa una serie tv. Nel 2019 è nel cast di Non ci resta che il crimine di Massimiliano Bruno, compresi i due sequel Ritorno al crimine (2020) e C'era una volta il crimine (2022) nei panni di Moreno Filipponi, che riprenderà nella serie Sky Non ci resta che il crimine - La serie (2023) in cui ritrova tutta la banda.
Il 2016 è proprio un anno fortunato per Giallini che diventa il vicequestore romano trasferito ad Aosta per motivi disciplinari Rocco Schiavone nella serie omonima, in onda su Rai2 e diretta prima da Michele Soavi e successivamente da Simone Spada, tratta dai romanzi di Antonio Manzini. La fiction è arrivata alla sesta stagione grazie al successo di critica e pubblico.
Sempre a livello seriale, partecipa alla terza stagione di Boris e torna ad interpretare Lopez nel serial spin-off La nuova squadra - Spaccanapoli (2010-2011).
Nel 2022 è il protagonista de Il Principe di Roma, rilettura del Canto di Natale dickensiano di Edoardo Falcone, che già lo aveva diretto l'anno precedente nel film natalizio Io sono Babbo Natale accanto a Gigi Proietti, al suo ultimo ruolo.
Nella sua carriera è stato candidato per sei volte ai David di Donatello e ai Nastri d'argento, vinti per tre volte. Da giovane svolge vari lavori come l'imbianchino e il venditore di bibite per potersi dare alla recitazione, essendo nato in una famiglia operaia. Nel 2000 ottiene la laurea in lettere e filosofia. Sposa la compagna Loredana nel 1993 e da lei ha due figli, Rocco nel 1998 e Diego nel 2004. Il 27 giugno 2011 purtroppo perde la moglie, a causa di un'emorragia cerebrale.
Da appassionato di musica rock, colleziona vinili (Clash, Who, Sex Pistols) e ha fatto parte di una band, i Sandy Banana & The Monitors, coi quali faceva cover dei Joy Division. Nel giugno 2020 pubblica con i DPCM Squad un singolo omaggio agli 883, Una canzone come gli 883.
2015 Candidatura Miglior attore protagonista per Se Dio Vuole
2013 Candidatura Miglior attore non protagonista per Buongiorno papà
2012 Candidatura Miglior attore protagonista per Posti in piedi in paradiso
2012 Candidatura Miglior attore non protagonista per A.C.A.B.
2010 Candidatura Miglior attore non protagonista per Io, loro e Lara
2013 Candidatura Attore protagonista per Buongiorno papà
2012 Premio Migliore attore non protagonista per Posti in piedi in paradiso
2010 Candidatura Migliore attore non protagonista per Io, loro e Lara
2025 Recitazione
2022 Recitazione
2022 Recitazione
2022 Recitazione
Per enfasi e costruzione, il finale della serie potrebbe valere da solo molte delle produzioni originali Netflix. Un ottimo lavoro del regista Michele Alhaique, che si rifà al cinema western, a Walter Hill e, addirittura, a Io sono leggenda. L'articolo contiene spoiler.
Una storia che torna attuale, illuminando l'infuocato confine tra la giustizia e l'abuso. Una serie spettacolare, elegante, coinvolgente. Grande cast (da Giannini a Bellè) e grande regia (Michele Alhaique). In streaming su Netflix.
Lo show funge da sequel agli eventi raccontati nel corso del lungometraggio di Sollima uscito nelle sale nel 2012
"A Doc Brown direi di pettinarsi e di stare attento a come diventeremo": intervista a Marco Giallini, Gianmarco Tognazzi e Giampaolo Morelli, protagonisti di Non ci resta che il crimine - La serie. Su Sky e NOW.
La recensione di Non ci resta che il crimine - La serie: Massimiliano Bruno rimette insieme la banda, che torna a viaggiare nel tempo. Questa volta Tognazzi, Giallini e Morelli vanno negli anni '70. Stesse gag, meno ispirazione, una costante: il calcio. Su Sky.