Il Leone d'oro è il primo premio cinematografico che, ogni anno, viene assegnato da una giuria internazionale nell'ambito della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Curiosità e accenni storici: scelto in quanto simbolo secolare della città, e attribuito per la prima volta nel 1946, il prestigioso riconoscimento porta questo nome solo dal 1954; dal 1947 al 1948 era noto come Gran Premio Internazionale di Venezia mentre, dal 1949 al 1953, portava il nome di Leone di San Marco. L'assegnazione del premio ha subito qualche interruzione nel corso degli anni: dal 1969 al 1972 la Mostra di Venezia si è svolta senza che venisse conferito alcun riconoscimento mentre, nel 1973, il festival cinematografico non fu proprio organizzato.
Nel 1974, 1975 e 1976, al Lido venne realizzata solamente una sezione dedicata al cinema all'interno della più ampia Biennale, sezione che nel 1977 e nel 1978 venne ridotta a una semplice retrospettiva cinematografica (impensabile oggi, vista la rilevanza industriale!). Nel 1979 il Festival di Venezia venne nuovamente organizzato ma senza l'assegnazione di premi che tornarono, invece, a essere conferiti nel 1980. Nel corso delle edizioni, sul palco della Sala Grande, si sono avvicendati i più grandi autori: da Mario Monicelli a Wim Wenders, fino ad Agnès Varda, Eric Rohmer, Robert Altman, Jafar Panahi, Ang Lee e Guillermo del Toro. Per ripercorrere insieme la storia di questo prestigioso riconoscimento cinematografico, ecco qui tutti i film vincitori del Leone d'oro della storia alla Mostra di Venezia.
Tutta la bellezza e il dolore - All the Beauty and the Bloodshed - Leone d'oro 2022
Laura Poitras e il suo grande documentario, capace di battere un'agguerrita concorrenza (Tár, Gli Orsi non esistono, Gli Spiriti dell'Isola...). Il 2022 è stato l'anno di Tutta la bellezza e il dolore - All the Beauty and the Bloodshed, che racconta - in modo poetico - la vita della fotografa Nan Goldin, alle prese con una battaglia nevralgica: quella contro la società farmaceutica Purdue Pharma, ritenuta colpevole della terribile epidemia di oppioidi negli USA. Interviste, fotografie, filmati mettono insieme l'identità della fotografa (segnata dalla perdita di sua sorella, quando era molto giovane), finendo poi per concentrarsi sulla lotta contro il farmaco OxyContin.
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La scelta di Anne - L'Événement - Leone d'oro 2021
Il cinema francese torna a trionfare al Lido di Venezia nel 2021. A vincere il Leone d'Oro sarà Audrey Diwan, che ci porta nella Francia del 1963. La protagonista, Anne, sogna un grande futuro, ma restando incinta sale un dubbio, e una scelta incombe: tenere o no il bambino? Vuole abortire, ma negli Anni Sessanta l'aborto è ancora illegale. Che fare? Ricorrere all'illegalità, rischiando. La scelta di Anne - L'Événement è un film asciutto, diretto, senza fronzoli, definito dalla regista "un atto politico. Così come è politico il corpo della donna". Nei panni di Anne, la brava Anne Duchesne.
Nomadland - Leone d'oro 2020
A vincere il Leone d'oro alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia del 2020 è Nomadland, adattamento cinematografico del libro di Jessica Bruder Nomadland - Un racconto d'inchiesta diretto da Chloe Zhao. La pellicola, che vede protagonista l'attrice Frances McDormand, racconta il viaggio attraverso gli Stati Uniti della sessantenne Fern, decisa a vivere come una moderna nomade dopo aver perso il marito e il lavoro durante la Grande recessione.
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Joker - Leone d'oro 2019
Joker di Todd Phillips è il film statunitense vincitore del Leone d'oro alla Mostra di Venezia del 2019. Interpretato da un magistrale Joaquin Phoenix, il film segue la progressiva e inesorabile discesa verso la follia di Arthur Fleck, comico fallito che diventerà una delle più temute menti criminali di Gotham City.
Roma - Leone d'oro 2018
Nel 2018 è Roma di Alfonso Cuarón a conquistare il Leone d'oro. La pellicola, ambientata all'inizio degli anni Settanta, segue le vicende di una famiglia messicana che vive a Città del Messico, precisamente in quel quartiere Colonia Roma a cui si riferisce il titolo del film.
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La forma dell'acqua - The Shape of Water - Leone d'oro 2017
Ad aggiudicarsi l'ambito Leone d'oro alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia del 2017 è La forma dell'acqua - The Shape of Water, pellicola statunitense per la regia di Guillermo del Toro. Ambientato in Baltimora in piena Guerra fredda, il film porta sullo schermo il peculiare rapporto che si instaura tra Elisa Esposito (Sally Hawkins), addetta alle pulizie in un laboratorio governativo, e una creatura anfibia dalle sembianze umane in grado di provare sentimenti.
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The Woman Who Left - La Donna che se ne è andata - Leone d'oro 2016
Scritto e diretto da Lav Diaz, The Woman Who Left - La Donna che se ne è andata è il primo film filippino a vincere il Leone d'oro, conquistando il premio nel 2016. Terminati i suoi trent'anni di detenzione per un crimine che non ha commesso, Horacia (Charo Santos-Concio) inizia a tramare vendetta verso l'uomo che l'aveva incastrata.
Ti guardo - Leone d'oro 2015
È Ti guardo, film venezuelano per la regia di Lorenzo Vigas a meritare il prestigioso Leone d'oro nel 2015, diventando così il primo lungometraggio in lingua spagnola nonché primo lungometraggio sudamericano ad aggiudicarsi il riconoscimento. Ambientato a Caracas, il film racconta la storia di Armando (Alfredo Castro), un uomo di mezza età che gestisce un laboratorio di protesi dentali e adesca ragazzini alle fermate dell'autobus.
Un piccione seduto sul ramo riflette sull'esistenza - Leone d'oro 2014
Pellicola svedese per la regia di Roy Andersson, Un piccione seduto sul ramo riflette sull'esistenza è il vincitore del Leone d'oro del 2014. Il film, che ha come protagonisti due sfortunati venditori, vuole essere una riflessione allo stesso tempo drammatica ed esilarante sulla condizione umana nella società moderna.
Sacro GRA - Leone d'oro 2013
A conquistare il Leone d'oro alla Mostra di Venezia del 2013 è l'italiano Sacro GRA, primo documentario ad aggiudicarsi l'ambito premio nella storia della rassegna cinematografica. Diretto da Gianfranco Rosi, il film porta sullo schermo, senza interviste o commenti esterni, scena di vita quotidiana ambientate in prossimità del Grande Raccordo Anulare (GRA) di Roma.
Pietà - Leone d'oro 2012
Pietà (Corea del Sud) di Kim Ki-duk è il film vincitore del Leone d'oro nel 2012. La pellicola, il cui titolo fa riferimento alla Pietà di Michelangelo, racconta il rapporto tra Kang-do (Lee Jung-Jin), uomo sadico e brutale che lavora per uno strozzino, e una misteriosa donna di mezza età che dice di essere sua madre.
Faust - Leone d'oro 2011
È Faust, pellicola russa diretta da Aleksandr Sokurov a trionfare alla Mostra di Venezia del 2011, vincendo il Leone d'oro. Ultimo capitolo di una tetralogia sulla natura del potere e ispirato all'opera omonima di Goethe, il film porta sul grande schermo l'incontro tra il dott. Faust (Johannes Zeiler) e il demonio, incontro che stravolgerà completamente la natura del protagonista.
Somewhere - Leone d'oro 2010
Scritto e diretto da Sofia Coppola, Somewhere è il film statunitense ad aggiudicarsi il prestigioso Leone d'oro nel 2010. La pellicola, che potete trovare all'interno del catalogo di Infinity, segue le vicissitudini della star del cinema Johnny Marco (Stephen Dorff), completamente assorbito dal mondo artefatto dello spettacolo fino a quando non si ritroverà a doversi prendere cura della figlia Cleo (Elle Fanning).
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Lebanon - Leone d'oro 2009
Pellicola israeliana per la regia di Samuel Maoz, Lebanon è il vincitore del Leone d'oro alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Il lungometraggio, ambientato nel 1982, racconta la guerra del Libano vista attraverso gli occhi di alcuni soldati chiusi all'interno di un carro armato.
The Wrestler - Leone d'oro 2008
Ad aggiudicarsi il Leone d'oro nel 2008 è The Wrestler, pellicola britannica per la regia di Darren Aronofsky e con Mickey Rourke nei panni di Robin Ramzinski. Il film porta sullo schermo la toccante storia di un lottatore di wrestling professionista, ormai stanco e attempato, che decide di rimettersi in forma per disputare un ultimo combattimento.
Lussuria - Seduzione e tradimento - Leone d'oro 2007
Lussuria - Seduzione e tradimento (Taiwan, Hong Kong, Stati Uniti) è il vincitore del Leone d'oro alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia del 2007. Diretto da Ang Lee e ambientato nella Shangai degli anni Quaranta, questo lungometraggio racconta la storia di una ragazza arruolatasi in un gruppo di universitari con l'obiettivo di uccidere il direttore del servizio segreto governativo.
Still Life - Leone d'oro 2006
È Still Life, film cinese per la regia di Ang Lee, ad aggiudicarsi il Leone d'oro nel 2006. La pellicola segue le vicissitudini di Han Sanming (Zhao Tao), un uomo alla ricerca della moglie che, sedici anni prima, lo ha abbandonato fuggendo con la figlia in un'altra città.
I segreti di Brokeback Mountain - Leone d'oro 2005
Heath Ledger e Jake Gyllenhaal sono i protagonisti del film vincitore del Leone d'oro nel 2005: I segreti di Brokeback Mountain (Stati Uniti). La pellicola racconta la travolgente passione nata nel 1963 in un ranch del Wyoming tra due cowboy, Ennis e Jack.
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Il segreto di Vera Drake - Leone d'oro 2004
Nel 2004 è la pellicola britannica Il segreto di Vera Drake di Mike Leigh a ottenere il Leone d'oro alla Mostra di Venezia. L'attrice Imelda Staunton veste i panni di una moglie e madre devota che, però, nasconde un indicibile segreto: pratica aborti clandestini nella Londra del 1950.
Il ritorno - Leone d'oro 2003
Il ritorno (Russia) di Andrej Zvjagincev è il vincitore del Leone d'oro del 2003. Le vite di due giovani fratelli dal passato difficile vengono sconvolte dal ritorno, dopo dodici anni di assenza, del padre biologico, che li porta con lui in una misteriosa vacanza di pesca.
Magdalene - Leone d'oro 2002
Scritto e diretto da Peter Mullan, Magdalene (Irlanda) è il film premiato con il Leone d'oro nel 2002. Ambientata nel 1964, la pellicola è incentrata su tre ragazze con gravi problemi alle spalle e sulla loro terribile permanenza all'interno di un convento gestito da Madre Bridget (Geraldine McEwan).
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Monsoon Weedding - Matrimonio indiano - Leone d'oro 2001
È Monsoon Weedding - Matrimonio indiano a trionfare alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia nel 2001, conquistando il prestigioso Leone d'oro. Diretto da Mira Nair, la pellicola racconta il matrimonio combinato tra due famiglie indiane, una emigrata in Texas, l'altra rimasta in India, affrontando temi spinosi quali l'abuso e la passione repressa.
Il cerchio - Leone d'oro 2000
A conquistare il Leone d'oro alla Mostra di Venezia del 2000 è Il cerchio, pellicola iraniana per la regia di Jafar Panahi. La trama si snoda attraverso otto storie di donne di Teheran, otto storie apparentemente lontane che finiranno per ricongiungersi drammaticamente sul finale, chiudendo il cerchio.
Non uno di meno - Leone d'oro 1999
Nel 1999 è il film cinese Non uno di meno ad aggiudicarsi il Leone d'oro. La pellicola, diretta da Zhang Yimou, porta sullo schermo la quotidianità e le difficoltà di una giovanissima insegnante di 13 anni, assunta per svolgere una breve supplenza nella scuola di una regione rurale della Cina.
Così ridevano - Leone d'oro 1998
Così ridevano, per la regia di Gianni Amelio e disponibile sul catalogo Infinity, è la pellicola vincitrice del Leone d'oro alla Mostra di Venezia del 1998. La trama, che copre un arco temporale di sette anni, dal 1958 al 1964, racconta il forte legame tra l'operaio siciliano Giovanni (Enrico Lo Verso) e il fratello minore Pietro (Francesco Giuffrida), in una Torino dominata dalla discriminazione verso i meridionali.
Hana-bi - Fiori di fuoco - Leone d'oro 1997
È il film giapponese Hana-bi - Fiori di fuoco a vincere il Leone d'oro nel 1997. Diretto e interpretato da Takeshi Kitano, Hana-bi - Fiori di fuoco segue le vicissitudini di un brusco e taciturno ex poliziotto di nome Nishi, indebitato con gli strozzini della yakuza e con un profondo dolore alle spalle: la moglie malata di leucemia.
Michael Collins - Leone d'oro 1996
Ad aggiudicarsi il Leone d'oro nell'ambito della Mostra di Venezia del 1996 è Michael Collins, pellicola per la regia di Neil Jordan con Liam Neeson, Alan Rickman e Julia Roberts. Il film riprende, in versione romanzata, la storia della nascita della Repubblica d'Irlanda, narrando le gesta del capo militare di un gruppo di giovani oppositori, Michael Collins.
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Cyclo - Leone d'oro 1995
Cyclo di Tran Anh Hung è il film vietnamita vincitore del Leone d'oro nel 1995. Perfetto esempio di neo-realismo asiatico, questo lungometraggio segue le disavventure di Cyclo, un giovane conducente di risciò costretto a compiere azioni criminali a seguito del furto del mezzo.
Vive L'Amour - Leone d'oro 1994
Ancora un ex aequo alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia del 1994. A conquistare il Leone d'oro sono Vive L'Amour (Taiwan) di Tsai Ming-Liang, una pellicola che racconta tre solitudini differenti nella moderna Taipei e Prima della pioggia (Macedonia) di Milčo Mančevski, lungometraggio diviso in tre episodi disposti secondo una sequenza temporale di tipo circolare.
America oggi - Leone d'oro 1993
Nel 1993 sono due le pellicole ad aggiudicarsi il Leone d'oro a pari merito: America oggi di Robert Altman e Tre colori - Film blu di Krzysztof Kieslowski. Il primo rappresenta uno spaccato della società americana, ispirandosi a nove racconti ambientati a Los Angeles; il secondo, che ha come protagonista Juliette Binoche, costituisce il primo film di una trilogia dedicata ai tre colori della bandiera francese.
La storia di Qiu Ju - Leone d'oro 1992
È il lungometraggio cinese La storia di Qiu Ju di Zhang Yimou a conquistare il Leone d'oro nel 1992. Dopo che il marito Qiu Ju (Gong Li) riceve un calcio nei testicoli dal capo villaggio, la moglie decide di addentrarsi nei meandri della burocrazia pur di ottenere giustizia.
Urga - Territorio d'amore - Leone d'oro 1991
Urga - Territorio d'amore (Unione Sovietica) è il film vincitore del Leone d'oro nel 1991. Diretta da Nikita Mikhalkov, la pellicola racconta la peculiare amicizia tra Gombo, un uomo solitario che vive con la moglie e i suoi tre figli in una landa desolata della Mongolia e Sergei, un camionista uscito di strada con il suo automezzo.
Rosencrantz e Guildenstern sono morti - Leone d'oro 1990
Tim Roth e Gary Oldman sono i protagonisti della pellicola vincitrice del Leone d'Oro in occasione della Mostra di Venezia del 1990: Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Stoppard. Il film rappresenta una sorta di trasposizione cinematografica in chiave ironica del dramma di Amleto, portando alla ribalta due personaggi piuttosto trascurati nel dramma originale di Shakespeare.
Città dolente - Leone d'oro 1989
Ad aggiudicarsi il Leone d'oro nel 1989 è Città dolente, lungometraggio prodotto a Taiwan e diretto da Hou Hsiao-Hsien. La pellicola si concentra sulle vicissitudini della famiglia Lin e, in particolare, sulla vita e i rapporti di quattro fratelli; sullo sfondo, il cosiddetto periodo del Terrore bianco che seguì i terribili scontri avvenuti a Taiwan nel 1947.
La leggenda del santo bevitore - Leone d'oro 1988
La leggenda del santo bevitore è la pellicola italiana a trionfare all'edizione del 1988 della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, conquistando il Leone d'oro. Diretto da Ermanno Olmi, il film racconta di un senzatetto alcolizzato (Rutger Hauer) che, dopo aver ricevuto un inaspettato prestito di duecento franchi, dovrà riuscire a saldare il suo debito senza lasciarsi distrarre dai vari personaggi che incontrerà sul suo cammino.
Arrivederci ragazzi - Leone d'oro 1987
È ancora un film francese a vincere il Leone d'oro del 1987; si tratta di Arrivederci ragazzi, pellicola diretta da Louis Malle. Ambientato nel 1944 all'interno del Collegio dei Carmelitani Scalzi di Fontainebleau, il film segue le vicissitudini di Julien Quentin, mostrando i suoi rapporti conflittuali con gli altri alunni. Questo fino all'arrivo di Jean Bonnet, un ragazzo ebreo sotto falso nome che cerca di sfuggire alle persecuzioni razziali.
Il raggio verde - Leone d'oro 1986
Marie Riviere è la protagonista del film francese vincitore del Leone d'oro alla Mostra di Venezia del 1986. La pellicola, dal titolo Il raggio verde e diretta da Eric Rohmer, segue la solitaria estate di Delphine dal 2 luglio al 4 agosto, attraverso una divisione in capitoli.
Senza tetto né legge - Leone d'oro 1985
Senza tetto né legge si aggiudica il prestigioso Leone d'oro nel 1985. Produzione francese per la regia di Agnès Varda, questa pellicola racconta, sotto forma di flashback, la vita di Mona (Sandrine Bonnaire), una vagabonda rinvenuta morta per il freddo.
L'anno del sole quieto - Leone d'oro 1984
La Polonia trionfa alla Mostra di Venezia del 1984, conquistando il Leone d'oro con L'anno del sole quieto, pellicola per la regia di Krzysztof Zanussi. Ambientato nel 1946, il film racconta la storia di amore e di rinascita di Emilia (Maja Komorowska) e Norman (Scott Wilson), una vedova e un soldato americano rimasti entrambi estremamente sconvolti dalla Seconda Geuerra Mondiale.
Prénom Carmen - Leone d'oro 1983
È il francese Prénom Carmen il vincitore del Leone d'oro alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia del 1983. Diretta da Jean-Luc Godard e ispirata all'opera lirica di Georges Bizet Carmen, la pellicola segue le vicende di Carmen (Maruschka Detmers), una ragazza appartenente a un gruppo che pratica il terrorismo armato decisa a mettere a punto una rapina di autofinanziamento.
Lo stato delle cose - Leone d'oro 1982
A vincere il Leone d'oro nel 1982 è il film tedesco Lo stato delle cose, diretto da Wim Wenders. Ambientato su un set cinematografico di un film di fantascienza, la pellicola fornisce un ritratto dei momenti di attesa della troupe e del regista Fritz (Patrick Bauchau) dopo aver improvvisamente appreso della mancanza di fondi. Quando, però, Frizt parte alla ricerca del produttore Gordon (Allen Garfield), la vicenda assumerà tutt'altro tono.
Anni di piombo - Leone d'oro 1981
Anni di piombo di Margarethe von Trotta è il film tedesco ad aggiudicarsi il Leone d'oro nel 1981. Ispirata a una vicenda vera, la trama segue la storia di due sorelle tedesche nate alla fine della Seconda Guerra Mondiale; la prima, Marianne (Barbara Sukowa), compagna del leader del gruppo terroristico Rote Armee Frktion e sostenitrice della lotta armata, la seconda, Julianne (Jutta Lampe), impiegata presso un giornale femminista.
Atlantic City, U.S.A. - Leone d'oro 1980
Sono due i film statunitensi ad aggiudicarsi il Leone d'oro nell'edizione della Mostra di Venezia del 1980, dopo ben undici anni che il prestigioso premio non veniva conferito. Il primo è Atlantic City, U.S.A. di Louis Malle, la storia di un delinquente attempato di nome Lou (Burt Lancaster), mantenuto dalla vedova del suo ex boss e innamorato di Sally (Susan Sarandon). Il secondo è Una notte d'estate (Gloria) per la regia di John Cassavetes; Gloria (Gena Rowlands), ex donna di un gangster, ha il compito di proteggere un bambino figlio di una famiglia minacciata dalla mafia.
Artisti sotto la tenda del circo: perplessi - Leone d'oro 1968
Artisti sotto la tenda del circo: perplessi di Alexander Kluge è il lungometraggi ad aggiudicarsi il Leone d'oro alla Mostra di Venezie del 1968. La pellicola segue il processo di realizzazione di una nuova tipologia di circo portata avanti da Leni (Hannelore Hoger), dopo la morte del padre Manfred al trapezio.
Bella di giorno - Leone d'oro 1967
Catherine Deneuve è la protagonista di Bella di giorno, film francese per la regia di Luis Buñuel e vincitore del Leone d'oro nel 1967. In una splendida Parigi degli anni Sessanta, Séverine è una donna sposata affetta da seri problemi relazionali che la portano a prostituirsi in una casa d'appuntamenti.
La battaglia di Algeri - Leone d'oro 1966
A vincere il Leone d'oro alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia nel 1966 è il film italo-algerino La battaglia di Algeri, diretto da Gillo Pontecorvo. Ambientata nel durante la guerra di Algeri, la pellicola segue, attraverso flashback, le vicissitudini del capo rivoluzionario Ali La Pointe.
Vaghe stelle dell'Orsa... - Leone d'oro 1965
Il 1965 è l'anno di Vaghe stelle dell'Orsa... per la regia di Luchino Visconti. La pellicola vincitrice del Leone d'Oro alla Mostra di Venezia del 1965 racconta la storia di Sandra (Claudia Cardinale) e del suo ritorno nella città natale di Volterra, dove rivede i suoi familiari e, soprattutto, il fratello Gianni (Jean Sorel).
Deserto rosso - Leone d'oro 1964
È il film italiano Deserto rosso di Michelangelo Antonioni ad aggiudicarsi il Leone d'oro nel 1964. Protagonista della pellicola è Monica Vitti nei panni di Giuliana, donna depressa e tormentata che cerca consolazione fuori dal suo matrimonio, tra le braccia del collega del marito Corrado (Richard Harris). Se volete vedere (o rivedere) Deserto rosso comodamente seduti sul divano di casa vostra, potete trovarlo sul catalogo di Infinity.
Le mani sulla città - Leone d'oro 1963
Le mani sulla città di Francesco Rosi è il film vincitore del Leone d'oro nel corso della Mostra di Venezia del 1963. La pellicola rappresenta una denuncia della speculazione edilizia italiana degli anni Sessanta, mentre segue le vicende di Edoardo Nottola (Rod Steiger), spregiudicato costruttore edile nonché consigliere comunale corrotto.
Cronaca familiare - Leone d'oro 1962
Il 1962 è la volta di altri due film vincitori a pari merito del Leone d'oro: si tratta di Cronaca familiare di Valerio Zurlini, la storia di due fratelli interpretati da Marcello Mastroianni e Jacques Perrin e del film russo L'infanzia di Ivan per la regia di Andrej A. Tarkovskij.
L'anno scorso a Marienbad - Leone d'oro 1961
Ispirato al romanzo L'invenzione di Morel di Adoldo Bioy Casares e diretto da Alain Resnais, L'anno scorso a Marienbad è il film premiato con il Leone d'oro alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia nel 1961. La trama è costituita da numerosi flashback riguardo quanto successo (o non successo) tra un uomo (Giorgio Albertazzi) e una donna (Delphine Seyrig) nel corso di un periodo trascorso nella città di Marienbad. Potete trovare L'anno scorso a Marienbad tra i contenuti disponibili sulla piattaforma Infinity.
Il passaggio del Reno - Leone d'oro 1960
È Il passaggio del Reno, film francese diretto da André Cayatte a conquistare il Leone d'oro nell'ambito della Mostra di Venezia del 1960. La pellicola segue le vicissitudini di due prigionieri francesi che, durante la Seconda Guerra Mondiale, vengono inviati come braccianti in un villaggio tedesco.
La grande guerra - Leone d'oro 1959
Quella del 1959 è un'edizione che vede trionfare due film italiani, ai quali viene entrambi conferito il Leone d'oro. Il primo è La grande guerra di Mario Monicelli, capolavoro ambientato durante la Prima Guerra Mondiale e con protagonista il grande Alberto Sordi. Il secondo è Il generale Della Rovere, pellicola per la regia di Roberto Rossellini che vede Vittorio De Sica nei panni di un truffatore amante del gioco e delle donne.
L'uomo del riksciò - Leone d'oro 1958
A vincere il Leone d'oro nel 1958 è il film giapponese L'uomo del riksciò, diretto da Hiroshi Inagaki e con Toshirō Mifune e Hideko Takamine. La trama ripercorre la vita di Matsugoro, un uomo impetuoso ma dall'animo generoso che vive tirando il riksciò. Fino a quando non trova qualcuno a cui dedicarsi.
Aparajito - Leone d'oro 1957
Il film indiano Aparajito è il vincitore del Leone d'oro dell'edizione del 1957. Seconda parte di una trilogia diretta da Satyajit Ray, la pellicola segue il difficile percorso di crescita di Apu, dal trasferimento con la madre nella città di Benares all'Università di Calcutta.
Ordet - La parola - Leone d'oro 1955
È il film danese Ordet - La parola a meritare il Leone d'oro nel 1955. Diretto da Carl Theodor Dreyer e ispirato all'omonima opera teatrale del pastore protestante Kaj Munk, il lungometraggio segue le vicissitudini di Morten, patriarca di una famiglia benestante in profonda crisi nel suo rapporto con Dio.
Romeo e Giulietta - Leone d'oro 1954
Romeo e Giulietta di Renato Castellani, pellicola che rispecchia abbastanza fedelmente il famoso dramma di Shakespeare, è il vincitore dell'ambito premio nel 1954. Rappresenta, così, il primo film italiano a conquistare il Leone d'oro alla Mostra di Venezia.
Giochi proibiti - Leone d'oro 1952
Diretto da René Clément e inizialmente pensato come un cortometraggio, Giochi proibiti (Francia) è il film a trionfare alla Mostra di Venezia del 1952, conquistando il prestigioso Leone d'oro. La trama racconta il triste e innocente gioco di due bambini che, dopo aver perso i genitori durante un attacco aereo tedesco, danno vita a un piccolo cimitero per animali, rubando le croci dal camposanto del paese.
Rashomon - Leone d'oro 1951
Rashomon, film giapponese per la regia di Akira Kurosawa, è il vincitore del Leone d'oro nel 1951. La pellicola, che vuole porsi come una parabola sulle mille sfaccettature della verità, vede un boscaiolo, un monaco e un passante discutere riguardo all'uccisione di un samurai da parte di un brigante di nome Tajomaru (Toshirô Mifune).
Giustizia è fatta - Leone d'oro 1950
È di nuovo la Francia a portare a casa il Leone d'oro nel 1950 con il suo Giustizia è fatta di André Cayatte. Il film, che segna il ritorno sul grande schermo dell'attrice tedesca Dita Parlo, segue lo sviluppo di un processo celebrato a Versailles, nel quale sette giurati devono decidere se Elsa Lundenstein (Claude Nollier) abbia ucciso il marito per interesse personale o per porre fine alle sue sofferenze.
Manon - Leone d'oro 1949
Nel 1949 è il film francese Manon ad aggiudicarsi il Leone d'oro alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Diretta da Henri-Georges Clouzot e ambientata nella Francia postbellica, la pellicola segue le vicissitudini di un attivista della resistenza ai tedeschi che, dopo aver salvato la giovane Manon (Cecile AubryCécile Aubry) dal linciaggio, scappa con lei a Parigi.
Amleto - Leone d'oro 1948
L'Amleto di Laurence Olivier (Regno Unito) è il vincitore del Leone d'oro del 1948. Adattamento cinematografico del celeberrimo dramma shakespeariano, il film rappresenta una trasposizione molto fedele del testo originale, riuscendo comunque a superare la staticità della pièce teatrale.
Sirena - Leone d'oro 1947
È il film cecoslovacco Sirena a trionfare alla Mostra del 1947, portandosi a casa il prestigioso Leone d'oro. Diretto da Karel Steklý, il soggetto della pellicola è tratto dall'omonimo romanzo di Marie Majerovà e racconta le lotte tra operai slovacchi e padroni cechi all'inizio del secolo.
L'uomo del sud - Leone d'oro 1946
Il primo film a conquistare il prestigioso Leone d'oro alla Mostra di Venezia è L'uomo del sud, pellicola statunitense per la regia di Jean Renoir. Ambientato in Texas, il film segue la storia di Sam Tucker (Zachary Scott), bracciante in una piantagione di cotone che coltiva il sogno di realizzare una fattoria tutta sua.