Era inevitabile che Sofia Carmina Coppola, nata a New York il 14 maggio 1971, entrasse a far parte del mondo dello spettacolo: figlia del regista Francis Ford Coppola, nipote dell'attrice Talia Shire e cugina degli attori Nicolas Cage e Jason Schwartzman, Sofia ottenne inconsapevolmente la sua prima parte quando il padre la scelse per girare la scena del battesimo nel film Il Padrino. Coppola trovò un piccolo ruolo per la figlia anche nel sequel Il padrino - parte seconda (1974) e in Apocalypse Now (1979). Nel 1987 recitò nel primo film non diretto dal padre, Anna, ma il suo ruolo più noto è quello di Mary Corleone ne Il padrino: Parte terza (1990), che ricoprì all'ultimo minuto dopo l'abbandono di Winona Ryder. La sua interpretazione tuttavia fu duramente criticata, tanto da vincere i poco ambiti premi di Peggior attrice non protagonista e Peggiore nuova star ai Razzie Awards, cosa che mise quasi fine alla sua carriera da attrice (con l'eccezione di una piccola comparsata in Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma, dell'amico di famiglia George Lucas).
Sofia ha cominciato allora a frequentare il California Institute of the Arts, dedicandosi alla fotografia e al video. Oggi è infatti riconosciuta come regista di successo: dopo il debutto con il cortometraggio Lick the Star, ha diretto nel 1999 l'angoscioso Il giardino delle vergini suicide, con i giovanissimi Kirsten Dunst e Josh Hartnett, accolto con entusiasmo al festival di Cannes. Grazie al suo secondo lungometraggio Lost in translation, opera sull'incomunicabilità esistenziale e sentimentale, eccezionalmente interpretata da Bill Murray e Scarlett Johansson, è stata la prima donna statunitense ad ottenere una nomination agli Oscar come miglior regista e a vincere il premio per la migliore sceneggiatura originale.
Segue nel 2006 Marie Antoinette, rilettura in chiave moderna della figura della sfortunata regina, incarnata da una straordinaria Kirsten Dunst; opera in cui si percepiscono anche dei lievi cenni autobiografici (la regista, tra l'altro, da anni risiede stabilmente a Parigi) .
Una nuova consacrazione giunge nel 2010 quando con Somewhere, ritratto dello spaesamento e del vuoto esistenziale di una star in crisi, al quale dà corpo uno stralunato Stephen Dorff, la regista ottiene a sorpresa il Leone d'oro al 67° Festival di Venezia, consegnatole dal Presidente della giuria (nonché amico) Quentin Tarantino.
Sofia Coppola è stata sposata con il regista Spike Jonze dal giugno 1999 fino al dicembre 2003; si sono conosciuti sul set di un video del gruppo Sonic Youth e successivamente Jonze l'ha diretta nel video di Electrobank dei Chemical Brothers.
In seguito ha iniziato una convivenza con il cantante Thomas Mars, leader del gruppo rock francese Phoenix, conosciuto durante la lavorazione de Il giardino delle vergini suicide, da cui ha avuto due bambine, Romy nel 2006 e Cosima nel 2010. Stando alle indiscrezioni nell'estate 2011 la coppia ha fissato la celebrazione del loro matrimonio a Bernalda, in Basilicata, luogo d'origine della famiglia Coppola.
2004 Premio Miglior sceneggiatura originale per Lost in Translation - L'amore tradotto
2004 Candidatura Miglior regia per Lost in Translation - L'amore tradotto
2004 Candidatura Miglior film per Lost in Translation - L'amore tradotto
2004 Premio Migliore sceneggiatura per Lost in Translation - L'amore tradotto
2004 Candidatura Miglior regia per Lost in Translation - L'amore tradotto
2017 Premio Miglior regia per L'inganno
2010 Premio Leone d'oro per Somewhere
2004 Candidatura Premio David Lean per la miglior regia per Lost in Translation - L'amore tradotto
2004 Candidatura Miglior film per Lost in Translation - L'amore tradotto
2004 Candidatura Miglior sceneggiatura originale per Lost in Translation - L'amore tradotto
2023 Regia, Sceneggiatura, Soggetto, Produzione
2017 Regia, Sceneggiatura, Produzione
2013 Regia, Sceneggiatura, Soggetto, Produzione
2010 Regia, Sceneggiatura, Produzione
FILM 2003
Regia, Sceneggiatura, Soggetto, Produzione
Genere: Drammatico
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