Oscar 2022: i film favoriti per l’awards season, da Belfast a West Side Story

Quali saranno i possibili film favoriti agli Oscar 2022 che potrebbero aggiudicarsi i prossimi premi? Da Belfast di Kenneth Branagh ai film di Jane Campion, Pablo Larraín e Steven Spielberg, ecco le nostre prime previsioni.

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La statuetta degli Oscar

Dopo la bizzarra awards season in ritardo che, pochi mesi fa, ha visto un plebiscito per Nomadland, i grandi festival di fine estate (Venezia, Telluride e Toronto) hanno dato inizio alla nuova stagione dei premi: quella che culminerà, il prossimo 27 marzo, con la cerimonia degli Oscar 2022 e che sarà preceduta da tutte le altre premiazioni di rito... o perlomeno quasi tutte, dal momento che l'ondata di polemiche contro la Hollywood Foreign Press Association ha messo a serio rischio i Golden Globe 2022 (la premiazione è stata cancellata, mentre non è ancora stabilito se i trofei verranno assegnati o meno). Anomalie a parte, come sempre ci sono alcuni titoli che, con notevole anticipo, hanno già attirato molta attenzione da parte della critica, e che nelle settimane a venire approderanno nelle sale americane e internazionali o, in alcuni casi, nei cataloghi dei principali servizi di streaming.

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Belfast: un'immagine

Quali sono, dunque, i contendenti più quotati per l'awards season 2022? Di alcune pellicole si sta parlando molto, ma a nostro avviso sarà difficile che, alla prova dei fatti, l'interesse dell'Academy possa andare oltre le categorie tecniche: ad esempio Dune di Denis Villeneuve e La fiera delle illusioni di Guillermo del Toro, che potrebbero scontare l'appartenenza a generi quali la fantascienza e il thriller, oppure The French Dispatch di Wes Anderson e Don't Look Up di Adam McKay, che difficilmente ripeteranno i recenti exploit dei rispettivi registi in termini di nomination e premi. Per il resto, ecco invece dieci potenziali favoriti come film da Oscar 2022 di cui, con molta probabilità, torneremo a discutere più volte nel corso dell'imminente stagione dei premi...

Mass

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Mass: Jason Isaacs e Marha Plimpton in una scena

In ordine d'arrivo, l'8 ottobre debutterà nei cinema americani Mass, opera prima dell'attore Fran Kanz, reduce dagli applausi ottenuti al Sundance Film Festival. Ann Dowd, Reed Birney, Jason Isaacs e Martha Plimpton sono gli apprezzatissimi interpreti di questo dramma incentrato sulle conseguenze di una sparatoria in una scuola americana, nei panni di due coppie di genitori che si confrontano attorno ai propri traumi e ai sensi di colpa per la strage. Piccola produzione indipendente distribuita in patria da Bleecker Street, Mass ha tutte le carte in regola per imporsi fra gli outsider dell'awards season: da un tema narrativo tragicamente attuale alle intense performance del quartetto di comprimari.

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Spencer

Spencer
Spencer: Kristen Stewart nel ruolo di Lady Diana

A cinque anni di distanza da Jackie, il regista cileno Pablo Larraín disegna un altro intimo ritratto di un'icona femminile del ventesimo secolo, colta nel "dietro le quinte" di una fase cruciale della sua esistenza: Diana Spencer, alias Lady Diana, che in prossimità delle feste natalizie si trova a mettere in discussione il proprio matrimonio con il Principe Carlo e il legame con la famiglia reale britannica. Sceneggiato da Steven Knight, Spencer ha ottenuto un'ottima accoglienza ai Festival di Venezia, Telluride e Toronto e arriverà al cinema il 5 novembre, distribuito da Neon negli Stati Uniti. E per quanto finora l'Academy non abbia dimostrato un eccessivo entusiasmo nei confronti del cinema di Pablo Larraín, ben lontano dalle convenzioni hollywoodiane, la protagonista Kristen Stewart ha comunque ipotecato la nomination all'Oscar come miglior attrice per il suo sofferto ritratto della "principessa del popolo".

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Belfast

Belfast
Belfast: un'immagine del film

Allo stato dell'arte, potrebbe essere il frontrunner della stagione dei premi da qui fino agli Academy Award: almeno così lascia supporre l'accoglienza riservata a Belfast, film di matrice autobiografica presentato dal regista e sceneggiatore Kenneth Branagh ai Festival di Telluride e di Toronto, dove si è aggiudicato il prestigioso People's Choice Award. Ambientato presso la working class del Nord Irlanda verso la fine degli anni Sessanta, con il piccolo Jude Hill nel ruolo del protagonista Buddy (alter ego di Branagh), Belfast ha incantato gli spettatori di Toronto con il suo mix tra dramma familiare, ricostruzione storica (siamo in piena epoca dei Troubles) e nostalgia, e si è fatto apprezzare anche per un cast che include Caitríona Balfe, Jamie Dornan, Ciarán Hinds e Judi Dench. La pellicola uscirà il 12 novembre in Gran Bretagna per la Universal, mentre negli Stati Uniti sarà distribuita da Focus Features.

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Il potere del cane

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Il potere del cane: un'immagine di Benedict Cumberbatch

Vincitore del Leone d'Argento per la miglior regia alla Mostra del Cinema di Venezia, Il potere del cane segna l'attesissimo ritorno della regista neozelandese Jane Campion a ben dodici anni dal suo ultimo lungometraggio, Bright Star. Basato sull'omonimo romanzo di Thomas Savage, il film racconta il violento conflitto familiare tra i fratelli Phil e George Burbank, interpretati da Benedict Cumberbatch e Jesse Plemons, nella cornice western del Montana degli anni Venti; accanto alla coppia di protagonisti troviamo inoltre Kirsten Dunst, Kodi Smit-McPhee e Thomasin McKenzie. Nonostante i suoi toni decisamente cupi, ora come ora Il potere del cane appare essere la freccia più temibile all'arco di Netflix per questa stagione dei premi; il film sarà disponibile in streaming dal 17 novembre.

Il potere del cane, la recensione: perdersi ai confini del western

Una famiglia vincente - King Richard

King Richard
King Richard: un'immagine del film

È uno dei filoni da sempre più popolari presso i membri dell'Academy: l'edificante racconto sportivo di rivalsa e successo, possibilmente tratto da una storia vera. E nel caso di Una famiglia vincente - King Richard, la storia vera è quella di Richard Williams, coach di tennis che contribuirà a far sviluppare il talento delle sue due figlie, le future campionesse Venus e Serena Williams. Will Smith presta il volto al protagonista del film diretto da Reinaldo Marcus Green, che dopo essere stato proiettato al Festival di Telluride uscirà nelle sale americane il 19 novembre, distribuito da Warner Bros; e l'accoglienza positiva della critica, unita al suo appeal commerciale, dovrebbe garantire a Una famiglia vincente un posto di rilievo nella corsa all'Oscar.

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House of Gucci

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House of Gucci: un'immagine di Lady Gaga

Considerato l'enorme interesse nato da subito intorno al nuovo progetto di Ridley Scott, è assai probabile che House of Gucci si attesti fra i campioni d'incassi di quest'autunno. Molto meno scontata, invece, sarà la sua accoglienza in termini di critica e di premi, e non escludiamo che il crime drama diretto dal veterano britannico possa restare fuori dai radar dell'Academy. Sulla carta, comunque, gli elementi forti non mancano certo al film di Scott: dalla materia narrativa, ripresa da una delle più famigerate vicende di cronaca degli anni Novanta, l'omicidio di Maurizio Gucci, a un super-cast capitanato da Adam Driver nel ruolo dell'uomo d'affari italiano e Lady Gaga in quello di sua moglie Patrizia Reggiani, con Jared Leto, Jeremy Irons, Al Pacino e Salma Hayek a fare da comprimari. House of Gucci uscirà negli Stati Uniti il 24 novembre per la United Artists, mentre il 16 dicembre sarà nelle sale italiane.

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Licorice Pizza

Licorice Pizza
Licorice Pizza: Alana Haim e Cooper Hoffman

Un destino incerto, in termini di chance da premio, è pure quello relativo a Licorice Pizza, la nuova fatica del mitico Paul Thomas Anderson: perché se da un lato il regista californiano è indubbiamente molto amato dalla critica e dall'Academy (come testimonia anche l'accoglienza riservata nel 2017 a Il filo nascosto), dall'altro questa commedia romantica ambientata nella San Fernando Valley nel 1973 non sembra rientrare nei canoni dei tradizionali "film da Oscar" (pur riportando alla mente, perlomeno dal trailer, un cult come Quasi famosi). La cantante Alana Haim e Cooper Hoffman, figlio d'arte di Philip Seymour Hoffman, sono i giovani protagonisti di un racconto di formazione che vede nel cast Sean Penn, Tom Waits e Bradley Cooper, e che debutterà nelle sale americane il 26 novembre per la United Artists.

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West Side Story

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West Side Story: uno spettacolare scatto tratto dal film

Era l'impresa in grado di far tremare le vene ai polsi a qualunque regista, e che solo un gigante con le capacità di Steven Spielberg avrebbe potuto affrontare a testa alta: riportare sullo schermo, a sessant'anni di distanza dal capolavoro di Robert Wise e Jerome Robbins, uno dei più importanti musical di sempre, West Side Story, realizzato da Arthur Laurents con musiche di Leonard Bernstein e Stephen Sondheim. Rinviato di un anno in seguito alla pandemia, il West Side Story di Spielberg sarà distribuito dai 20th Century Studios il 10 dicembre negli Stati Uniti (e una settimana più tardi in Italia) e ci farà tornare fra le strade della New York degli anni Cinquanta, cornice della faida tra gang rivali all'interno della quale nasce l'amore fra i giovanissimi Tony e María, che nel film avranno volto e voce di Ansel Elgort e Rachel Zegler.

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The Tragedy of Macbeth

The Tragedy Of Macbeth
The Tragedy of Macbeth: Denzel Washington e Frances McDormand

Dal Romeo e Giulietta in chiave musicale a una nuova trasposizione di un altro capolavoro di William Shakespeare, firmata da Joel Coen (senza il fratello Ethan) e con una coppia di fuoriclasse nei due ruoli principali: Denzel Washington ridarà vita al nobile scozzese impegnato a conquistare e a mantenere il suo "trono di sangue" dopo aver ascoltato la profezia di tre streghe, mentre a Frances McDormand è affidata l'ambiziosa e spregiudicata Lady Macbeth. The Tragedy of Macbeth è stato salutato con entusiasmo dai critici in America, dove il film sarà distribuito da A24 il 25 dicembre per poi approdare su Apple TV+, ma i precedenti adattamenti di Macbeth non hanno mai ricevuto attenzione da parte dell'Academy: riuscirà Joel Coen a spezzare questa 'maledizione'?

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Cyrano

Cyrano De Bergerac
Cyrano: Haley Bennett e Peter Dinklage

Possibile che, insieme a West Side Story, un altro musical possa trovare posto nell'imminente awards season? È la speranza di Cyrano, trasposizione dell'opera teatrale di Erica Schmodt diretta dal regista britannico Joe Wright, che rielabora il famosissimo dramma scritto oltre un secolo fa da Edmond Rostand. A calarsi nei panni di Cyrano de Bergerac, questa volta senza quel naso dalla proverbiale lunghezza, è Peter Dinklage, affiancato da Haley Bennett nel ruolo di Roxanne e da Kelvin Harrison Jr in quello di Christian. Dopo la sua presentazione al Festival di Telluride, Cyrano debutterà negli Stati Uniti il 31 dicembre per la United Artists, mentre Universal si occuperà della distribuzione europea.

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