Siamo ormai giunti alla fine della nostra esplorazione nelle candidature agli Academy Awards. Non ci resta che visionare l'ultima categoria, la più prestigiosa, quella per il miglior film. Sulla carta il destino dell'Oscar è già scritto. La stauetta dorata più ambita dovrebbe finire nelle mani di Steve McQueen e del suo pamphlet biografico antischiavista 12 anni schiavo. Pellicola più 'normalizzata' rispetto agli sconvolgenti Hunger e Shame che, però, colpisce a fondo nella memoria collettiva americana mostrando con dovizia di dettagli il dramma degli schiavi venduti nelle piantagioni del Sud. Una ferita ancora aperta, sanguinante come le carni degli schiavi lacerate dalle frustate che McQueen mostra impietosamente, che ha turbato l'opinione pubblica americana. A contendergli il premio potrebbe intervenire un altro period movie, l'heist American Hustle - L'apparenza inganna, firmato da quel David O. Russell che è autore molto amato dall'Academy. Russell, impegnato nella ricostruzione dello scandato Abscam che, negli anni '70, coinvolse federali e politici, può contare come al solito su un grandissimo cast di star pluripremiate.
E grandissima è anche l'ennesima perfomance di Leonardo DiCaprio in The Wolf of Wall Street, ma si sa che né lui né il regista Martin Scorsese hanno avuto troppa fortuna agli Oscar. Leo è ancora a bocca asciutta, mentre Martin, dopo una carriera costellata da capolavori, ha ricevuto un premio dal sapore consolatorio solo nel 2006 per The Departed - Il bene e il male. Poche le chance di vittoria anche per il bellissimo Philomena, firmato da Stephen Frears, che rilegge in chiave umoristica e commovente il dramma delle Magdalene Houses irlandesi, per il toccante road movie Nebraska di Alexander Payne o per l'emozionante Lei, originale e fantasioso romance futuristico firmato da Spike Jonze e dedicato all'amore 'virtuale' tra il talentuoso Joaquin Phoenix e un sistema operativo che risponde al sensuale nome di Samantha.
Solidissima e puntuale la ricostruzione da parte di Paul Greengrass dell'assalto di un cargo mercantile da parte dei pirati somali in Captain Phillips - Attacco in mare aperto. Il film, asciutto e privo di sbavature, può contare sulla notevole perfomance di Tom Hanks, a cui però gli è stato preferito in nomination l'eccezionale non protagonista Barkhad Abdi, vero rifugiato somalo scoperto da Greengrass. Il lavoro dell'autore inglese, però, non sembra aver colpito più di tanto la fantasia dell'Academy.
La vera minaccia per Steve MCQueen potrebbe essere rappresentata dallo spettacolare Gravity, maestoso viaggio fantascientifico firmato da Alfonso Cuaron che, quasi certamente, si porterà a casa l'Oscar per la regia. E se ad avere la meglio fosse il toccante Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallee? La vera storia dell'elettricista texano che, nei primi anni di diffusione dell'AIDS, combatté una difficile battaglia per la diffusione di medicine alternative ha incantato i critici con le perfomance di Matthew McConaughey e Jared Leto e il film ha ricevuto un'ottima accoglienza. E se domenica l'Oscar andasse in Québec?Prima di lasciarvi alla playlist con tutti i video dedicati alle nomination agli Oscar - compreso quello sui migliori film, ovviamente, vi ricordiamo i nostri ultimi approfondimenti pubblicati in attesa degli Academy Awards 2014 - che trovate di seguito - ma soprattutto l'appuntamento sul nostro sito, domani notte, per il coverage in diretta sula Notte delle Stelle.
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