Non è stata un'annata facile per i festival cinematografici. Se Cannes viene da un'edizione del settantennale che invece che essere un evento memorabile si è rivelata deludente e funestata da polemiche di ogni tipo, Venezia e Toronto devono fare i conti con ritardi e logiche di mercato che costringono a rinunciare ad alcuni dei film più attesi dell'anno: It o Blade Runner 2049 sono per esempio soltanto due dei titoli che qualche mese fa sembravano quasi certi per il programma veneziano, ma invece dovremo aspettare ancora per goderceli. E titoli come Dunkirk di Christopher Nolan o Detroit di Kathryn Bigelow, probabili protagonisti della futura Oscar Race, sono invece arrivati in estate nelle sale USA, anticipando di fatto il periodo festivaliero.
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Difficile così riuscire a fare un festival che sia al livello degli anni precedenti, quando nel programma erano presenti film (La La Land, Il caso Spotlight, Gravity, Birdman, etc etc...) che hanno segnato in modo indelebile la recente storia dell'arte cinematografica contemporanea. Eppure Alberto Barbera è riuscito a tiare fuori dal cilindro un programma che, sulla carta almeno, pare equilibrato ed affascinante; un programma che porterà al Lido tante star, autori di fama internazionale e potenziali nuovi classici, anche del cinema di genere.
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Prima di andare a scoprire quali potrebbero essere i 15 titoli più chiacchierati e potenzialmente interessanti di questa 74esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia permetteteci la solita premessa: in questa lista non abbiamo inserito film italiani, un po' perché giocano in casa e un po' perché non vogliamo scontentare nessuno. Vale la pena però far notare che questa edizione presenta dei titoli nostrani molto più inusuali rispetto al passato e, proprio per questo, decisamente più allettanti: da Ammore e Malavita dei fratelli Manetti ci aspettiamo davvero di tutto, nel bene e nel male, ma di certo trovarlo in lizza per il Leone d'oro è una piacevolissima sorpresa; Paolo Virzì ormai è un autore amatissimo e celebrato eppure qui si mette in gioco con Ella & John - The Leisure Seeker, il suo primo film girato negli USA e in lingua inglese; Hannah di Andrea Pallaoro, Una famiglia di Sebastiano Riso e soprattutto Gatta Cenerentola di Alessandro Rak sono tutti film italiani che siamo davvero curiosi di vedere e non solo per patriottismo. I prossimi 15 però sono le nostre speranze internazionali e ce ne è davvero per tutti i gusti!
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15. Loving Pablo
Le premesse non sono delle migliori, non per altro ma perché di opere su Pablo Escobar (Narcos in primis) recentemente ne abbiamo viste anche troppe. Però questo nuovo film del regista spagnolo Fernando León de Aranoa (il cui precedente Perfect Day merita certamente una visione) ha come punto di forza un memoriale intitolato Loving Pablo, Hating Escobar in cui la giornalista e star televisiva colombiana Virginia Vallejo racconta in prima persona della sua tormentata storia d'amore con il Re della Cocaina. A rendere il tutto più interessante ci sono le due star del film, Javier Bardem e Penelope Cruz, coppia anche nella vita reale, che tornano a recitare insieme dai tempi di Vicky Cristina Barcelona.
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14. Vittoria e Abdul
Altro biopic, altro personaggio fin troppo abusato, ma anche in questo caso invece che raccontare una storia che tutti conoscono il film si concentra su avvenimenti meno noti. Il regista Stephen Frears torna a lavorare con Dame Judi Dench dopo l'ottimo Philomena e le regala una parte che profuma già di Oscar, quella della Regina Vittoria che già anziana intreccia una ambigua e malvista relazione con il suo assistente indiano. Frears ogni tanto delude ma sarebbe ingiusto non concendergli il beneficio del dubbio, anche perché il premio Oscar Dench ha probabilmente voglia di ripetersi dopo la statuetta per Shakespeare in Love.
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13. Woodshock
Esordio alla regia per le sorelle Kate e Laura Mulleavy, fashion designer rese celebri da Anna Wintour, che con questo thriller/horror promettono un'esperienza quasi sperimentale ma molto affascinate fin dall'ipnotico trailer.
Kirsten Dunst ci regalerà una nuova performance drammatica all'altezza di Melancholia?
In ogni caso l'accoppiata con Pilou Asbæk (lo Euron Greyjoy de Il trono di spade, una delle sorprese di quest'ultima stagione) da solo potrebbe valere il prezzo del biglietto.
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12. First Reformed
Paul Schrader torna a Venezia a distanza di quattro anni dal discusso (e discutibile) The Canyons e lo fa con un thriller di cui per ora si sa ben poco se non che tratta argomenti molto drammatici quali accettazione del lutto, religione e vendetta. Nel cast ci sono Amanda Seyfried ed Ethan Hawke, e la sceneggiatura è dello stesso Schrader. Non ci aspettiamo un nuovo Taxi Driver ma non dovrebbe essere troppo difficile fare di meglio rispetto al film erotico con Lindsay Lohan.
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11. The Third Murder
Da queste parti siamo amanti del cinema di Hirokazu Koreeda e l'idea di ritrovarlo al Lido dopo tanti anni (e dopo essere diventato un habitué soprattutto di Cannes) ci rende felici. Ma il motivo per cui l'abbiamo inserito in questa classifica è perché questo nuovo film sembra allontanarsi non poco dalle atmosfere e temi delle sue ultime delicate e poetiche opere, considerato che viene annunciato come un legal thriller.
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10. Jim & Andy: The Great Beyond. The Story of Jim Carrey, Andy Kaufman and Tony Clifton
Tutti conoscono e amano Jim Carrey, molti di meno (al di fuori degli States almeno) possono dire altrettanto di Andy Kaufman anche se in quanto a follia non è certamente da meno. In quanti ricordano invece il (bel) film di Milos Forman, Man on the moon, in cui un ottimo Carrey intepretava proprio il comico USA? Questo documentario ci mostrerà l'esilarante dietro le quinte di quel film e promette davvero faville visto la follia dell'attore e della sua capacità di far "impazzire" anche un regista di esperienza come Forman.
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9. Foxtrot
Otto anni fa il regista israeliano Samuel Maoz faceva il suo esordio con Lebanon, primo lungometraggio di finzione, e vinceva un Leone d'oro discusso ma, almeno secondo noi, meritato. Con questo nuovo film, sempre di genere bellico ma di cui si sa poco o nulla, torna in concorso e torna al cinema dopo un lungo silenzio e anche solo per questo la sua nuova opera avrà addosso gli occhi di tutti. Di sicuro avrà i nostri perché l'esperienza più unica che rara della sua prima opera ancora la ricordiamo oggi e saremmo davvero felici di essere nuovamente stupiti.
8. The Devil and Father Amorth
Dopo aver fatto la storia del cinema, horror ma non solo, con L'esorcista, il mitico regista William Friedkin torna sull'argomento con un film che documenta un reale rito compiuto da Padre Gabriele Amorth proprio su una donna italiana. Già questo basterebbe a rendere la visione di questo documentario imperdibile, ma ancora più interessante di questo progetto è lo sguardo dello stesso regista al suo celebre film nel confrontare quanto raccontato da lui 40 anni prima come finzione e quanto visto in "realtà" adesso.
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7. Brawl in Cell Block 99
Il direttore Barbera l'ha specificato almeno tre volte in modo che non ci fosse dubbio alcuno: il nuovo film di S. Craig Zahler è tra i più violenti e forti che si siano mai visti ad un festival. E quindi, diciamo la verità, è bastata già questa dichiarazione a renderlo degno di questa classifica. In più c'è l'ambientazione carceraria, un cast insolito ma affascinante (Vince Vaughn, Jennifer Carpenter e il redivivo Don Johnson nel ruolo del direttore della prigione) e il talento di un regista forse ancora acerbo ma che già con il precedente Bone Tomahawk ha mostrato grande personalità.
6. Downsizing
Come film di apertura non farà magari effetto come altri titoloni del recente passato, ma trame e trailer sono a dir poco stuzzicanti, così come l'idea di vedere attori del calibro di Matt Damon, Christoph Waltz, Neil Patrick Harris e Laura Dern... in versione miniaturizzata! Visto l'argomento, questo sci-fi comedy-drama ha ovviamente un alto grado di rischio ma un regista come Alexander Payne non ci ha mai deluso e il suo precedente film, Nebraska, è davvero un piccolo (ma non minuscolo) gioiello.
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5. The Shape of Water
Il suo ultimo lavoro, Crimson Peak, ha deluso molti e non ha sfondato al botteghino, ma il regista messicano Guillermo del Toro è ormai da tempo una superstar e questo suo nuovo lavoro è sicuramente tra i titoli più attesi non solo di questa Mostra ma di tutto l'autunno cinematografico.
Questa storia d'amicizia tra una donna muta e una creatura anfibia sembra avere davvero tutti i presupposti per lasciare il segno e colpire come è stato in passato per il bellissimo Il labirinto del fauno. Noi ce lo auguriamo e facciamo il tifo per il buon Guillermo!
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4. Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Del regista Martin McDonagh avrete visto probabilmente l'ottimo In Bruges - La coscienza dell'assassino. E se non l'avete ancora fatto dovete certamente rimediare. Il successivo 7 psicopatici si è rivelato molto meno incisivo ma da queste parti siamo fiduciosi che questa terza opera possa sorprendere ed entusiasmare. Siamo fiduciosi per l'ottimo cast capitanato dalla solita straordinaria Frances McDormand - a cui si aggiungono Woody Harrelson, Sam Rockwell, John Hawkes e Peter Dinklage - ma anche perché già dal trailer si intuisce che questo film sarà un vero e proprio crescendo di tensione drammatica. Non vediamo l'ora.
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3. Mektoub, My Love: Canto Uno
A differenza di quasi tutte le altre opere presenti in questa lista, in questo film non c'è un cast di particolare rilievo né trama o trailer particolarmente intriganti o affascinanti. Basta il nome del regista Abdellatif Kechiche a garantirgli il podio perché il regista tunisino/francese ha già una carriera tale da renderlo tra i più importanti registi europei in circolazione. E, dopo la Palma d'oro di quattro anni fa per lo straordinario La vita di Adele, un regista in crescita che stavamo aspettando al varco. Siamo poi anche curiosi di capire se davvero il regista manterrà fede a quel "Canto uno" del titolo e ne farà una vera e propria trilogia. Intanto però ci accontentiamo di questo.
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2. Suburbicon
Per molti questo sarà il nuovo film di George Clooney ma per noi è in primis la nuova sceneggiatura dei fratelli Coen. Guardate il trailer se non l'avete fatto e capirete perché. Si dice che lo script fu scritto dai due fratelli addirittura 30 anni fa, subito dopo il loro esordio con Blood Simple - Sangue facile. In ogni caso Clooney è solo dietro la macchina da presa ma il cast è comunque di altissimo livello con Matt Damon, Julianne Moore e Oscar Isaac che brillano fin dal divertente trailer.
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1. Madre!
Non potevamo che inserirlo in cima alla nostra lista visto che si tratta del colpo più prestigioso messo a segno da Barbera dal momento che, in tanti nei giorni precedenti all'annuncio del programma, lo davano per impossibile. Questo perché sembra che la Paramount non fosse poi così convinta di far vedere prima dell'arrivo in sala questo horror psicologico per timore degli spoiler. Dobbiamo quindi aspettarci sorprese e colpi di scena? Dal trailer sembrerebbe chiara una cosa soltanto, ovvero che dobbiamo aspettarci davvero di tutto. D'altronde con un regista come Darren Aronofsky, un cast formato da Jennifer Lawrence, Javier Bardem, Ed Harris e una sempre splendida Michelle Pfeiffer, con musiche di Jóhann Jóhannsson e fotografia di Matthew Libatique si potrà mai sbagliare? Speriamo proprio che la risposta sia negativa perché l'attesa è tanta e le aspettative altissime!