Rieccoci come ogni estate a fare il punto sull'andamento degli incassi ai botteghini italiani nella stagione che va concludendosi con il mese di agosto; un'annata, questa, che sarà ricordata, qui da noi come un po' in tutto il mondo, per un film in particolare: parliamo naturalmente di Avatar, spettacolare, emozionante e rivoluzionaria pellicola con cui James Cameron ha infranto i record che già gli appartenevano grazie a Titanic. Qui da noi Avatar è stato il film che ha convinto molti riluttanti esercenti ad attrezzarsi per il 3D, aprendo la strada a un filone che sta vivendo un ottimo momento dal punto di vista economico e creativo, soprattutto grazie agli studios dediti all'animazione. Con 65 milioni e mezzo di euro, inoltre, l'avventura di Pandora è di gran lunga il film che ha incassato di più in Italia di tutti i tempi - figuriamoci in questa stagione. Il suo fenomenale e irripetibile (almeno fino alla prossima pazza idea di Jim Cameron) successo eclissa quello, pur straordinario, di Alice in Wonderland, una pellicola che ha deluso almeno in parte i fan sfegatati di Tim Burton ma sembra aver fatto impazzire tutti gli altri. Dimenticando per un attimo Avatar, per trovare un film che abbia superato in Italia i 30 milioni di euro - che ovviamente allora euro non erano - dobbiamo arrivare fino al 1997/98, e alle peripezie di un famoso transatlantico che non torniamo a nominare. Il film di Tim Burton, quindi, è la seconda hit del decennio alle spalle di Avatar, e rischia di rimanere tale anche piuttosto a lungo; ma se la popolarità di queste due pellicole è un dato indubbio, altrettanto indubbio è il fatto che a fare lievitare le cifre sia non solo l'inflazione, ma anche l'aumento del prezzo dei biglietti per le proiezioni in 3D. L'esteso e fruttuoso revival delle tre dimensioni è indubbiamente uno degli elementi decisivi di questo 2009-2010 cinematografico, non per nulla i film in 3D tra i massimi incassi dell'anno non sono certo finiti qui.
Sul gradino più basso di questo incredibile podio 2009/10 c'è infatti un altro bottino ricchissimo, e un'altra pellicola in tre dimensioni. E' il terzo episodio della saga di Ice Age, L'era glaciale 3 - L'alba dei dinosauri, che va a marcare una crescita costante e vertiginosa per il franchise: l'apripista L'era glaciale, nel 2002, aveva intascato 7.400.000, il successore L'era glaciale 2 - Il disgelo aveva totalizzato nel 2006 18 milioni e 600.000 euro. La più recente avventura di Manny, Sloth e soci è arrivata a ben 29 milioni e 600.000 euro; davvero un trend esaltante per la saga preistorica della Blue Sky, che ha abbracciato il 3D come naturale evoluzione di un genere cinematografico che alla tecnologia deve moltissimo e non può permettersi di restare mai indietro.Solo un quarto posto - ma un incasso comunque più che rispettabile - per il classico cinepanettone di casa nostra, che è anche il film italiano più visto della stagione. Natale a Beverly Hills, tuttavia, rappresenta almeno in parte un ridimensionamento rispetto al prodotto sfornato da Filmauro e Neri Parenti lo scorso anno, Natale a Rio: un calo che si può spiegare con una lieve ma inevitabile perdita di interesse per una saga vacanziera che si protrae ormai da diversi anni e con la varietà e l'appeal della concorrenza delle settimane delle Feste (tra le altre cose, Natale a Beverly Hills rivaleggiava con Io & Marilyn di Leonardo Pieraccioni, con diversi film di animazione e con il sorprendente Sherlock Holmes, quinto in top ten). Il cinema italiano leggero è presente in classifica anche al nono posto con Io, loro e Lara di Carlo Verdone, con quasi 15 milioni di euro, mentre poco fuori dalla top ten troviamo una delle grandi novità dell'anno, Cado dalle nubi (11°), one-man-show del comico televisivo Checco Zalone; il già citato Pieraccioni si "accontenta" del tredicesimo posto con 13 milioni. Per trovare un film italiano che non sia una commedia dobbiamo calare fino in quindicesima posizione, occupata da Baarìa, un film nostalgico e ambizioso cui ha giovato, oltre al nome di Giuseppe Tornatore, il grande clamore mediatico della fastosa presentazione veneziana. Piuttosto distanziato da Baarìa, ecco anche il tris Baciami ancora, Genitori & Figli - Agitare bene prima dell'uso e Mine vaganti, rispettivamente al diciannovesimo, ventesimo e ventunesimo posto. Tornando a parlare delle prime posizioni e di blockbuster internazionali, dicevamo del quinto posto in classifica di Sherlock Holmes, rivisitazione del leggendario eroe di Arthur Conan Doyle operata dall'estroso regista londinese Guy Ritchie londinese. Un successo planetario, quello dell'avventurosa pellicola in costume interpretata da Robert Downey Jr. e Jude Law, che ha contestualmente superato i 200 milioni di dollari d'incasso sul mercato domestico e che sarà seguita da un sequel che dovrebbe uscire nel tardo 2011.
In proporzione è un successo ancor più dalle nostre parti che in USA A Christmas Carol, favola natalizia animata di matrice dickensiana firmata da Robert Zemeckis; a conferma della tendenza sempre presente nello Spirito del Natale tricolore a portare tante famiglie al cinema. A poco più di mezzo milione di euro dal film di Zemeckis troviamo The Twilight Saga: New Moon, secondo capitolo della serie più amata dagli adolescenti; il terzo, The Twilight Saga: Eclipse, è appena entrato in top ten, facendo incassare al suo distributore una cifra molto vicina a quella di New Moon: una performance eccellente, considerata l'uscita così ravvicinata (appena sette mesi) che conferma l'incredibile popolarità della serie tratta dai romanzi di
Stephenie Meyer. All'ottavo posto un altro campione d'incassi internazionale, il decimo film uscito dalle magiche fucine di casa Pixar, Up. Nonostante non sempre le opere di John Lasseter e soci, inarrivabili nell'ambito del cinema di animazione, ottengano lo stesso, meritatissimo primato anche ai botteghini, non si può dire che il pubblico le ignori: in questi giorni anche Toy Story 3 - La grande fuga sta conquistando il pubblico nelle settimane più torride dell'anno. I suoi dieci milioni non sono i 400 incassati in USA, ma sono comunque un risultato da applaudire.
Conviene ricordare, a fianco ai due film Disney-Pixar, anche il film d'animazione tradizionale approdato grazie al nuovo corso Disney nelle nostra sale: La principessa e ranocchio, favola musicale ambientata a New Orleans che ha incassato circa 9 milioni e mezzo per un diciassettesimo posto, e unico esponente dell'animazione bidimensionale in top 20. Tornando alle soglie della top ten, all'undicesimo posto troviamo 2012, campione del cinema catastrofico che non fa più gli sfracelli di quelche anno fa, ma rimane comunque un filone di un certo appeal. Buon risultato anche quello di Robin Hood, quattordicesimo, che ha fatto staccare biglietti per oltre 11 milioni di euro.
Ultima citazione doverosa per il numero 18 in classifica, Bastardi senza gloria, miglior incasso di sempre per un film di Quentin Tarantino anche in Italia; la bizzarra distopia anti-nazista è sbarcata nelle sale accompagnata da ottime recensioni e supportata dalla presenza di nomi come quello del protagonista Brad Pitt. Il genio di Tarantino ha fatto il resto, e Bastardi senza gloria ha incassato quanto i due Kill Bill sommati l'uno all'altro. Concludiamo qui la nostra disamina su una stagione per molti versi straordinaria al botteghino, grazie all'impatto del 3D ma anche a fenomeni come quello di Avatar e quello, meno esorbitante, di Alice in Wonderland, ma che include in top 20 anche una serie di autori: gli stessi Cameron e Burton, ma anche Tarantino e Ridley Scott. Una stagione caratterizzata anche da conferme importanti come quelle del cinema di animazione, della comicità italiana o del ciclone Twilight. Secondo gli analisti, alcune di queste tendenze potrebbero invertirsi il prossimo anno: addirittura c'è chi parla di un settore 3D già in crisi. Di sicuro ci risulta difficile immaginare un nuovo Avatar in tempi brevi; per il momento, ce lo faremo bastare.