Lo scenario della Riviera, il mare, il sole (sperando che non piova per dieci giorni di seguito come l'anno scorso!), tanta bellezza e tanto glamour: non per nulla il Festival di Cannes è la kermesse cinematografica più chiacchierata, fotografata e visitata al mondo. Anche quest'anno ci prepariamo a offrirvi la copertura di un'edizione che ci è già particolarmente cara nelle premesse, grazie all'immagine ufficiale dedicata al cinema italiano, a Marcello Mastroianni e a Federico Fellini, che ci accompagnerà durante le frenetiche giornate di festival, e grazie a un programma affascinante e tutto da scoprire. Come nel 2013, apriamo le danze con la nostra mini-guida festivaliera in cui esploriamo la selezione, anticipiamo gli ospiti più attesi e vi raccontiamo i luoghi e l'atmosfera del festival. Buona lettura e buon Festival numero 67!
La selezione
Anche per questa edizione, i selezionatori del Festival di Cannes non si sono risparmiati e hanno voluto offrire una sezione competitiva molto varia, ma anche ricca di fascino e di grandi nomi. Come al solito non si sa da dove cominciare a sciorinare i titoli notevoli di cotanto cartellone, per cui iniziamo da quello che ci tocca più da vicino, ovvero l'inclusione nel concorso del film di Alice Rohrwacher, Le meraviglie, che promette di essere un originale e magico dramma al femminile: la storia di quattro sorelle che vivono in un bizzarro angolo di mondo immerso nella campagna incontaminata. Nel film, la giovane regista toscana dirige sua sorella, la talentuosa Alba Rohrwacher, e la diva Monica Bellucci. Piuttosto nutrita è la compagine dei padroni di casa, che scendono in campo con Olivier Assayas e il suo Clouds of Sils Maria, un dramma ambientato nel mondo del teatro con protagoniste Juliette Binoche e Chloe Moretz; Bertrand Bonello con il biopic Saint Laurent, dedicato al nume della moda francese Yves Saint Laurent; il mauritano Abderrahmane Sissako con Timbuktu, pellicola che racconta l'occupazione jihadista della città sahariana; e infine, il ritorno del regista di The Artist Michel Hazanavicius con The Search, remake di Odissea tragica di Fred Zinnemann interpretato dalla moglie del regista Bérénice Bejo e dalla veterana Annette Bening.
Per una volta, dal Nordamerica arriva una folta compagnia che se la gioca alla pari tra statunitensi e canadesi: a capeggiarla è ovviamente David Cronenberg con l'atteso Maps to the Stars, in cui il maestro nativo di Toronto dirige ancora una volta un cast da brividi, che include Julianne Moore, Mia Wasikowska, Robert Pattinson e John Cusack. Altri canuck in corsa per la palma d'oro sono il veterano del circuito festivaliero Atom Egoyan, con il thriller Captives, e l'enfant prodige Xavier Dolan con l'intrigante dramma familiare Mommy. Gli yankee rispondono con Foxcatcher di Bennett Miller, ispirato all'autobiografia del campione olimpico di lotta Mark Schultz, il cui fratello maggiore, anch'egli campione mondiale e olimpico della stessa disciplina, fu ucciso dal miliardario schizofrenico John Du Pont, e con The Homesman di Tommy Lee Jones, in cui il leggendario attore e regista adatta per il grande schermo l'omonimo romanzo di Glendon Swarthout e recita al fianco del doppio premio Oscar Hilary Swank.
Per quanto riguarda il resto della selezione competitiva, c'è grande attesa per l'opera sperimentale in 3D di Jean-Luc Godard, Goodbye to Language (che concorre per la Svizzera), e per il nuovo lavoro dei fratelli Dardenne Deux jours, une nuit, con una vibrante Marion Cotillard; dalla Gran Bretagna arrivano poi due pezzi da novanta come Ken Loach e Mike Leigh, che puntano alla loro seconda Palma d'oro rispettivamente con Jimmy's Hall e con Mr. Turner.
Completano il concorso il film russo Leviathan, firmato dal regista del Lone d'oro Il ritorno, Andrei Zvyagintsev, il turco Hibernation, diretto dall'acclamato Nuri Bilge Ceylan, la commedia argentina Wild Tales di Damián Szifron e infine l'opera della seconda donna in gara, accanto alla nostra Rohrwacher: la giapponese Naomi Kawase, che presenta l'esotica e macabra love story Still The Water.
Fuori concorso, c'è da ricordare naturalmente la pellicola che aprirà la kermesse, Grace di Monaco di Olivier Dahan, in cui la diva Nicola Kidman veste i panni di Grace Kelly per raccontare gli anni del matrimonio con il principe Ranieri di Monaco; un biopic che suscita grande curiosità nello scenario rivierasco, ma che non ha incontrato l'approvazione della famiglia Grimaldi, che non assisterà alla prima e ha fatto sapere di non aver apprezzato l'operazione. Saranno presentati nella sezione non competitiva anche film attesi come Coming Home del maestro cinese Zhang Yimou e The Rover, opera seconda del giovane fenomeno australiano di Animal Kingdom, David Michôd, e, per la gioia degli amanti dell'animazione, anche il sequel Dragon Trainer 2.
Come è tradizione, incuriosiscono e appassionano le proposte della sezione parallela Un certain regard: anche qui troviamo una regista italiana, la figlia d'arte Asia Argento, con il suo dramma Incompresa; ma tra i titoli più promettenti di questa rassegna ci sono anche il film d'apertura Party Girl, diretto da un tris di registi francesi costituito da Marie Amachoukeli-Barsacq, Claire Burger e Samuel Theis, Amour fou di Jessica Hausner, già autrice dell'interessantissimo Lourdes, l'intrigante The Disappearance of Eleanor Rigby di Ned Benson,La chambre bleue, il nuovo film del versatile Mathieu Amalric, e ancora l'attesa opera prima di un altro attore/ regista, Ryan Gosling, che porterà sulla Croisette il suo Lost River.
Interessante anche la vasta offerta della rassegna "minore" della Quinzaine des Réalisateurs, che propone, tra tanti giovani talenti, anche le opere di veterani come John Boorman e Frederick Wiseman e la versione restaurata del classico horror Non aprite quella porta di Tope Hooper; nella Semaine de la critique, invece, troviamo un altro autore italiano, l'esordiente catanese Sebastiano Riso con il suo Più buio di mezzanotte.
Le star in arrivo
Oltre ad essere uno dei festival cinematografici più prestigiosi, quello di Cannes rappresenta soprattutto un'occasione importante di visibilità per le star più affermate come quelle emergenti. Il tappeto rosso più glamour infatti è quello della kermesse francese, che vede sfilare gli attori e le attrici del momento, star di serie A e celebrity in cerca di attenzioni. Non si contano le feste e gli eventi mondani che si tengono nei del festival, tutto all'insegna degli eccessi ma anche dell'eleganza. Non si sa ancora chi ci sarà con certezza assoluta - d'altronde gli imprevisti e i capricci delle star sono da tenere in considerazione - ma almeno i giurati non dovrebbero dare forfait, quindi partiamo da loro: tra i nomi di coloro che sono stati chiamati a valutare i film in concorso spiccano quelli di Willem Dafoe, Gael García Bernal e Nicolas Winding Refn e poi quelli di donne di cinema (per un festival che, in generale, pone rimedio alla grande alla scarsa presenza femminile dello scorso anno) come Jane Campion la sua più giovane collega Sofia Coppola, quindi Carole Bouquet e l'iraniana Leila Hatami, oltre all'attrice coreana Jeon Do-yeon. E se la Campion festeggia idealmente i suoi sessant'anni guidando la giuria del Festival, sarà in buona compagnia perchè con lei ci sarà anche Sophia Loren, che invece celebra gli imminenti ottant'anni - li compirà a settembre - proprio a Cannes dove presenterà un corto diretto da suo figlio.
Tra gli italiani, oltre alla diva di Matrimonio all'italiana - che sarà presentato al festival in versione restaurata - dovrebbero esserci anche Monica Bellucci con le sorelle Rohrwacher, l'Incompresa Asia Argento e il cast del suo film semi-autobiografico che vede tra i ruoli principali il latin lover televisivo Gabriel Garko e Charlotte Gainsbourg. Ma naturalmente ci saranno anche i francesi: da star affermate (e attesissime) come Marion Cotillard, protagonista del film dei Dardenne, Bérénice Bejo - che torna a lavorare con il marito dopo il successo di The Artist - Mathieu Amalric e Guillaume Canet, ma anche le dive Catherine Deneuve e Juliette Binoche, che dovrebbe accompagnare il cast di Clouds of Sils Maria al fianco di Chloe Moretz e Kristen Stewart.
Con la star della saga di Twilight ci sarà anche Robert Pattinson, ma stavolta i due - che hanno chiuso il loro rapporto sentimentale da tempo - presenteranno progetti differenti. Pattinson addirittura due: The Rover - insieme a Guy Pearce - e l'attesissimo film di Cronenberg, Maps to the Stars, che lo vede accanto a Mia Wasikowska e Julianne Moore. Tra le altre presenze internazionali, spicca ovviamente su tutte la diva Nicole Kidman con il biopic su Grace Kelly - che ha già fatto storcere il naso ai Grimaldi - ma dovrebbero esserci anche Hilary Swank e Tommy Lee Jones, quindi Ryan Reynolds, protagonista dell'ultimo film di Egoyan con la bella Rosario Dawson, mentre Ryan Gosling potrebbe essere affiancato da un'altra bellezza latina, Eva Mendes, che insieme a Christina Hendricks e Saoirse Ronan fa parte del cast del suo esordio alla regia, Lost River. Ricchissimo anche il cast di Foxcatcher, che mette insieme Channing Tatum e Mark Ruffalo accanto a due attrici di grande fascino come Sienna Miller e Vanessa Redgrave, che potrebbero dunque giungere a Cannes. E a proposito di attrici, se sarà confermata la presenza di Jessica Chastain, altro che The Disappearance of Eleanor Rigby, a "sparire" saranno quelle che non sfileranno sul tappeto rosso con la stessa eleganza e lo stesso fascino.
Il Festival numero 67: quando, dove e come
Come sempre, e come è ovvio, il Festival si tiene a Cannes e le sue attività principali si svolgono nel bellissimo Palais des Festivals et des Congrès. E' quella che rappresenta la seconda casa dei giornalisti per la dozzina di giorni di durata della manifestazione, perché racchiude tutto ciò di cui abbiamo bisogno: una sala stampa attrezzatissima e corredata da una terrazza su cui è piacevole scrivere con vista sulla Croisette e sul tappeto rosso; un Wi-Fi Cafè dove ci si può accomodare per scrivere con i propri computer o tablet; la sala conferenze e l'ufficio stampa; il caffè offerto da Nespresso che ci consente di sostenere i carichi di lavoro che la copertura di un festival come quello di Cannes comporta.
E ovviamente nel Palais ci sono anche le sale principali della manifestazione, a cominciare dal Grand Théatre Lumière. E' la sala che ospita le première e che accoglie le star dopo che hanno percorso il prestigioso red carpet, ma è anche la sala dove gli accreditati possono guardare i film della selezione ufficiale nel corso della mattinata. E' una sala smisurata con i suoi 2300 e passa posti, se confrontata con gli standard nostrani, tanto che l'immenso schermo arriva ad apparire piccolo quando ci si trova nei posti più alti e distanti della galleria.
A seguire la Debussy, che, con i suoi oltre 1000 posti, si può considerare piccola solo se confrontata con la precedente. E' un'altra struttura che esalta la visione dei film della selezione, ma che ospita anche l'intera sezione Un Certain Regard. Ma è anche la sala che costringe gli accreditati ai quali non è stato assegnato l'ambito badge rosa ad interminabili file per assistere alle proiezioni anticipate serali dei film in concorso.
Più piccole le due sale rimanenti: la Bazin e la Buñuel, destinate soprattutto a fuori concorso e recuperi. La prima non è dissimile da una sala media di un multisala italiano, mentre la seconda ha una particolare sviluppo in orizzontale, ossia è più larga che profonda, che rende la visione ottimale solo se si riesce a stare nei posti centrali.
Nel Palais c'è poi l'ampia area espositiva che ospita l'importante Mercato, con i suoi tantissimi stand, luoghi d'incontro e soprattutto salette. Tante piccole strutture per la visione delle migliaia di film presentati, anche da non più di venti posti, ma dall'impianto audio/video di altissimo livello.
E il pubblico?
Il punto dolente, per i lettori, di questo paradiso per cinefili è che, a differenza di altri Festival, le proiezioni di Cannes non sono aperte al pubblico, ma solo a stampa ed addetti ai lavori. Non c'è, in pratica, la possibilità di essere spettatori paganti come a Berlino o Venezia, fatta eccezione per le sezioni parallele Quinzaine des réalisateurs e Semaine de la critique.Ma questo non scoraggia una nutrita schiera di persone che affollano la Croisette e tutta la cittadina della Costa Azzurra che in quei giorni è particolarmente viva. Il Festival dà infatti simbolicamente il via alla stagione turistica e quindi alberghi, ristoranti e strade sono piene di persone lì per la manifestazione e non solo.
I cinefili, almeno i più accaniti di loro, non si accontentano di accamparsi sulle loro sedie e scalette per guardare l'arrivo delle star, ma cercano disperatamente ed ossessivamente di recuperare i preziosi biglietti che consentono di accedere alle proiezioni serali e vagano fuori l'ingresso del Palais con i loro cartelli che indicano che film stanno cercando di vedere.
Una caccia spesso infruttuosa che li lascia con la sola soddisfazione di un tappeto rosso sempre affollatissimo di star, come il precedente paragrafo sugli ospiti annunciati ha già anticipato. E non basta, perché Cannes nei giorni di Festival è meta di tanti altri VIP più o meno legati alla manifestazione, che i più fortunati potranno scorgere in giro per le strade o alle esclusivissime feste che si tengono ogni sera, alcune visibili già passeggiando sulla Croisette, altre riservatissime e spesso sugli yacht privati ormeggiati al largo della costa.
A tavola, poi, la Costa Azzurra riserva innumerevoli piaceri, non c'è che l'imbarazzo della scelta, sia in termini di varietà che di prezzo. Dalle baguette e le crepes ai chioschi, fino ai più esclusivi ristoranti, passando per pub, sushi bar e semplici rosticcerie e senza dimenticare l'immancabile pranzo del sindaco dell'ultimo venerdì di Festival: insomma a Cannes non si muore di fame, ma per i veri intenditori il nostro habitué rivierasco Alessandro Antinori ha preparato solo per voi una piccola ma preziosa lista di locali che vale la pena visitare
Per pasti da leccarsi i baffi:
A La Bocca, nascosto uno dei migliori posti dove mangiare a Cannes, ottimo ed abbondante; cucina tradizionale rivisitata e soprattutto a ottimi prezzi per la qualità: Luna Caffé, 8 rue Barthelemy, 06750 Cannes, Francia
Per il Coquillage e i frutti di mare, vecchio ma sempre valido Astoux & Brun.
Un'alternativa ad Astoux è la superconviviale Taverne Lucullus
4 Rue du Marché Forville, 06400 Cannes, Francia
Tra i beach club, cioè i ristoranti sulla Croisette che danno direttamente sulla spiaggia, il migliore è il Vegaluna
Sempre validi il Morrisons, il Ma Nolans e il Quays, Irish pub per bere e mangiare senza spendere tanto: musica dal vivo, soprattutto al Morrisons frequentato dagli studenti stranieri.
Altrimenti, per una vera botta di movida vita sempre sulla Croisette, Le Voilier
Fuori dalla mischia, sulla spiaggia dopo La Bocca ecco la Plage Les Sables d'Or Boulevard du Midi Louise Moreau.
Nella deliziosa Mougin il miglior fois gras du marché al Rendez-vous.
Poi per bere qualcosa, all'interno del carré d'or:
Le Tantra, 13 rue du Docteur Gérard Monod
Le Harem, 15 Rue Frères Pradignac
La maison du Pecheur a Cap d'Antibes
Les Pêcheurs, 10 bd Maréchal Juin, Antibes
E il leggendario Pam Pam a Juan les Pins.
Il Festival e noi
Come ogni anno, Movieplayer.it sarà sulla Croisette per raccontarvi Cannes 2014 con tre veterani del festival rivierasco: Luca Liguori, Antonio Cuomo ed Alessia Starace. Tre prospettive diverse per raccontarvi le lunghe, magnifiche giornate di cinema, l'elettrizzante atmosfera della kermesse, e la valanga di titoli affascinanti che ci propone anche quest'anno il cartellone del Festival attraverso articoli e videodiari tutti raccolti nel nostro speciale nuovo di zecca.
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