Medico in vena di sfide ai limiti della scienza (Frankenstein di Mary Shelley), insegnante di magia dall'ego smisurato (Harry Potter e la camera dei segreti), perfido villain in sedia a rotelle (Wild wild west), Kenneth Branagh ha esplorato sul grande schermo le sfumature più diverse della follia, passando con estrema naturalezza dalla recitazione alla regia.
Classe 1960, irlandese, Branagh si trasferisce a nove anni a Reading, in Inghilterra, dove inizia, giovanissimo, a calcare il palcoscenico teatrale. Dopo essersi misurato con le sue prime apprezzate regie teatrali, sospinto dalla passione per l'opera di William Shakespeare, il giovane esordisce sul grande schermo con la regia di Enrico V. Un anno dopo riceve una laurea ad honorem in Letteratura dalla Queen's University of Belfast e recita nel giallo L'altro delitto. Sul set si innamora della coprotagonista Emma Thompson, la sposa e ne fa la sua musa nel delizioso Molto rumore per nulla, vivace e riuscita versione cinematografica dell'immortale testo di Shakespeare.
Pronto a misurarsi nuovamente con un modello letterario, nel 1994 dirige il gotico Frankenstein di Mary Shelley. Anche questa volta il set è galeotto: Branagh si innamora infatti della coprotagonista Helena Bonham Carter, collega e amica di sua moglie Emma. Peccato che neanche l'alchimia tra i due attori e l'impeccabile confezione tecnica del kolossal prodotto da Coppola, riescano a scongiurare un clamoroso tonfo ai botteghini. A risollevare Branagh regista pensa il delizioso Nel bel mezzo di un gelido inverno - autoironica riflessione sul lavoro dell'attore, puntellato di brillanti dialoghi - e la versione fiume del capolavoro del Bardo, Hamlet, nella quale tiene per sé il ruolo del Principe Amleto e offre alla giovane Kate Winslet quello della sfortunata Ofelia.
Dopo aver tentato la strada del musical (Pene d'amor perdute) e rilanciato la carta shakespeariana (As you like it - Come vi piace), Branagh si dedica alla recitazione nel corale Celebrity di Woody Allen e in Conflitto di interessi di Robert Altman. Nel frattempo il legame con Bonham Carter va in frantumi e Branagh si dedica alla recitazione. Nello scult western-fantascientifico Wild wild west, nei perfidi panni del Dr. Loveless mette i bastoni tra le ruote a Will Smith e Kevin Kline; in Harry Potter e la camera dei segreti nei vezzi di Gilderoy Lockhart ruba letteralmente la scena al maghetto inglese. Nel 2003 convola a nozze con la scenografa Lindsay Brunnock, presentatagli proprio dalla ex Bonham Carter, divenuta nel frattempo compagna di Tim Burton.
Seguono la commedia 5 bambini & lui, il televisivo Warm Springs e Il flauto magico. Nel 2007 dirige Jude Law e Michael Caine nel remake Sleuth - Gli insospettabili e affianca Tom Cruise nel controverso Valkyrie.
In seguito, come interprete Branagh ha incarnato Il commissario Wallander nella miniserie BBC omonima, ispirata ai romanzi polizieschi dello svedese Henning Mankell, e si è trasformato nell'arcigno ministro inglese Alistair Dormandy, contrario allo spopolare delle radio libere nel divertente I Love Radio Rock. Come regista, invece, ha deciso anche lui di cimentarsi nel fortunato filone supereroistico, dedicandosi alla trasposizione del mitologico Thor, personaggio dei fumetti Marvel (incarnato nel film dal massiccio Chris Hemsworth) non a caso ricco di suggestioni shakespeariane...
2012 Candidatura Migliore attore non protagonista per Marilyn
1997 Candidatura Miglior sceneggiatura non originale per Hamlet
1990 Candidatura Miglior attore protagonista per Enrico V
1990 Candidatura Miglior regia per Enrico V
2012 Candidatura Miglior attore non protagonista per Marilyn
2010 Candidatura Miglior attore (Miniserie o film per la tv) per Il commissario Wallander
2006 Candidatura Miglior attore (Miniserie o film per la tv) per F.D. Roosevelt: un uomo, un presidente
2002 Candidatura Miglior attore (Miniserie o film per la tv) per Conspiracy
2012 Candidatura Migliore attore non protagonista per Marilyn
2012 Candidatura Migliore attore non protagonista per Marilyn
2023 Regia, Produzione, Recitazione
2023 Recitazione
2021 Regia, Sceneggiatura, Soggetto, Produzione
2022 Recitazione, Regia, Produzione
Personalmente trovo molto eccitante provare a sovvertire quello che ci appare come un archetipo molto familiare e tentare, in maniera genuina, di sorprendere il pubblico.
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