Con l'avvicinarsi dell'awards season, è giunto il momento di ripartire con la nostra consueta panoramica dedicata alle categorie di maggior peso in vista della novantacinquesima edizione degli Academy Award. I festival cinematografici di fine estate hanno contribuito infatti a lanciare all'attenzione mediatica alcuni fra i titoli e gli interpreti di cui sentiremo parlare durante la cosa agli Oscar 2023, e ai quali man mano andranno aggiungendosi altri potenziali contendenti in uscita nelle sale nei mesi a venire. Quali sono, dunque, le opere con maggiori chance di entrare nel novero dei candidati per i prestigiosi trofei dell'Academy? Di seguito provvederemo ad aggiornarvi sulla competizione nelle singole categorie, con le liste (rinnovate mensilmente) dei favoriti e degli sfidanti per i prossimi premi Oscar.
Oscar 2023: i 10 film da tenere d'occhio, da Gli spiriti dell'isola a The Fabelmans
Miglior Film
Ottobre: Un curioso amalgama di pellicole d'autore e spettacolari blockbuster potrebbe caratterizzare la rosa dei dieci candidati per l'Oscar come miglior film. Da un lato ci sono drammi intimisti che hanno entusiasmato la critica ai festival delle scorse settimane, da Gli spiriti dell'isola di Martin McDonagh a Women Talking di Sarah Polley; dall'altro il massimo campione d'incassi del 2022, ovvero Top Gun - Maverick di Joseph Kosinski, ma anche sequel attesissimi e in procinto di riportare uno strepitoso successo, come Black Panther - Wakanda Forever di Ryan Coogler e Avatar - La via dell'acqua di James Cameron. Un caso a parte è costituito da Everything Everywhere All at Once, che si è rivelato un autentico caso cinematografico negli USA, mentre a breve sarà presentato alla stampa il fastoso Babylon firmato da Damien Chazelle.
Novembre: Nel corso di questo mese, fra le principali novità presentate alla stampa ci sono Babylon e Pinocchio. Il film di Damien Chazelle è risultato piuttosto divisivo, ma dovrebbe godere di un sostegno sufficiente per conquistarsi una candidatura come miglior film; più difficile sarà l'impresa per Pinocchio (le opere d'animazione non hanno vita facile in questa categoria), ma l'entusiasmo della critica potrebbe indurre Netflix a spingere il nuovo lavoro di Guillermo del Toro più di altri suoi titoli, come Niente di nuovo sul fronte occidentale e Glass Onion - Knives Out. E in attesa dell'arrivo di Avatar - La via dell'acqua, i due film da battere nella corsa all'Oscar rimangono Gli spiriti dell'isola e The Fabelmans, entrambi attualmente nelle sale USA.
Dicembre: Dopo i primi trofei della critica e le nomination ai Golden Globe e ai Critics' Choice Award, diversi titoli hanno visto rafforzate le proprie chance nella competizione per entrare nel novero dei dieci candidati come miglior film. Se opere come Everything Everywhere All at Once e Tár stanno riscuotendo consensi anche al di sopra delle aspettative, a imporsi nel novero dei concorrenti principali sono stati, nell'ultimo mese, l'attesissimo Avatar - La via dell'acqua e il biopic Elvis, entrambi in grado di vantare pure un ottimo riscontro al box-office. Situazione opposta per Women Talking, ignorato in molte categorie ai Golden Globe, e soprattutto per Babylon, penalizzato dal pessimo esordio al botteghino americano.
Gennaio: Le nomination alle prestigiose guilds americane e ai BAFTA Award hanno fornito importanti indicazioni in merito alla corsa all'Oscar: titoli quali Top Gun - Maverick ed Elvis hanno messo ormai sotto ipoteca la nomination nella categoria principale, ma a impennarsi sono state anche le quotazioni di The Whale, che sta riportando buoni risultati al box-office americano, e Niente di nuovo sul fronte occidentale, forte di un totale di ben quattordici candidature ai BAFTA. Al contrario, dai dieci nominati nella rosa degli Oscar rischiano di restare esclusi Women Talking e Babylon, che non si sono dimostrati in grado di catturare molta attenzione da parte del pubblico.
- 1) Everything Everywhere All at Once (Daniel Kwan, Daniel Scheinert) [+2]
- 2) Gli spiriti dell'isola (Martin McDonagh) [-1]
- 3) The Fabelmans (Steven Spielberg) [-1]
- 4) Top Gun - Maverick (Joseph Kosinski) [=]
- 5) Elvis (Baz Luhrmann) [+2]
- 6) Tár (Todd Field) [=]
- 7) Avatar - La via dell'acqua (James Cameron) [-2]
- 8) The Whale (Darren Aronofsky) [+5]
- 9) Niente di nuovo sul fronte occidentale (Edward Berger) [+5]
- 10) Triangle of Sadness (Ruben Ostlund) [=]
- 11) Black Panther - Wakanda Forever (Ryan Coogler) [=]
- 12) Women Talking (Sarah Polley) [-4]
- 13) Babylon (Damien Chazelle) [-4]
- 14) Glass Onion - Knives Out (Rian Johnson) [-2]
- 15) The Woman King (Gina Prince-Bythewood) [new entry]
Gli spiriti dell'isola, la recensione: ci vorrebbe un amico
Miglior Regista
Ottobre: Al momento, l'inossidabile Steven Spielberg è l'unico ad aver ipotecato a tutti gli effetti una nomination per l'Oscar come miglior regista: per il cineasta settantacinquenne, che tornerà a competere agli Academy Award appena un anno dopo West Side Story, si tratterà della nona candidatura in questa categoria, e il suo apprezzatissimo The Fabelmans, un racconto marcatamente autobiografico, potrebbe addirittura fargli conquistare una terza statuetta da regista. Fra i possibili contendenti di Spielberg, ora come ora più papabili sono l'irlandese Martin McDonagh, autore de Gli spiriti dell'isola, e la canadese Sarah Polley per Women Talking, mentre in merito alle chance del giovane Damien Chazelle si attende il giudizio della critica per il suo Babylon.
Novembre: Steven Spielberg, grande favorito della prima ora, Martin McDonagh e Sarah Polley consolidano le proprie chance di figurare nella rosa dei candidati all'Oscar per la miglior regia, una categoria che per il resto appare sempre più incerta. I pareri opposti della critica su Babylon potrebbero infatti insidiare le chance di Damien Chazelle, mentre nel ventaglio delle scelte più 'autoriali' al momento spicca lo svedese Ruben Ostlund per Triangle of Sadness. Un'incognita non da poco rimane invece James Cameron, già candidato tredici anni fa per il primo Avatar e in procinto di far debuttare il suo attesissimo sequel.
Dicembre: Accanto al favoritissimo Steven Spielberg, crescono vertiginosamente le quotazioni di Daniel Kwan e Daniel Scheinert, la coppia di registi al timone di Everything Everywhere All at Once, e di Todd Field, destinatario di vari premi della critica grazie al suo terzo cimento dietro la macchina da presa, Tár. Da non sottovalutare neppure un beniamino dell'Academy quale James Cameron, in virtù dello stupefacente lavoro compiuto per Avatar - La via dell'acqua, mentre diminuiscono le speranze di una candidatura in questa categoria per Sarah Polley e Damien Chazelle.
Gennaio: I precursors delle scorse settimane, inclusa la cinquina dei candidati al Directors Guild Award, ha consolidato definitivamente le chance dei Daniels per Everything Everywhere All at Once, del veterano Steven Spielberg, premiato con il Golden Globe per The Fabelmans, di Todd Field per Tár e di Martin McDonagh per Gli spiriti dell'isola (che in questa stessa categoria, però, era stato snobbato a sorpresa cinque anni fa). Ai Directors Guild Award l'altro candidato è stato Joseph Kosinski per Top Gun - Maverick, ma la nostra sensazione è che gli Oscar punteranno invece sul tedesco Edward Berger per il dramma bellico Niente di nuovo sul fronte occidentale. Da non escludere del tutto l'ipotesi James Cameron, per quanto al momento il regista canadese non sembri più troppo quotato.
- 1) Daniel Kwan, Daniel Scheinert, Everything Everywhere All at Once [+1]
- 2) Steven Spielberg, The Fabelmans [-1]
- 3) Todd Field, Tár [+1]
- 4) Martin McDonagh, Gli spiriti dell'isola [-1]
- 5) Edward Berger, Niente di nuovo sul fronte occidentale [new entry]
- 6) Joseph Kosinski, Top Gun - Maverick [new entry]
- 7) James Cameron, Avatar - La via dell'acqua [-1]
- 8) Baz Luhrmann, Elvis [=]
- 9) Ruben Ostlund, Triangle of Sadness [-4]
- 10) Damien Chazelle, Babylon [-1]
The Fabelmans, la recensione: la lettera d'amore di Steven Spielberg al cinema
Miglior Attore
Ottobre: Due i nomi pressoché certi per la rosa dei candidati all'Oscar come miglior attore: Brendan Fraser, super-favorito grazie al suo clamoroso ritorno sulla scena come protagonista assoluto del dramma The Whale, e Colin Farrell, in procinto di aggiudicarsi la prima nomination all'Oscar della propria carriera per Gli spiriti dell'isola, che gli è già valso la Coppa Volpi alla Mostra di Venezia. Per il resto, il "fattore biopic" e l'enorme successo di Elvis sono due solidissimi argomenti in favore di una candidatura per il giovane Austin Butler, mentre a completare la cinquina potrebbero essere nomi del calibro di Hugh Jackman, Bill Nighy o perfino l'intramontabile Tom Cruise, forte della straordinaria popolarità del suo Top Gun - Maverick.
Novembre: Se Brendan Fraser, Colin Farrell e Austin Butler sembrano avere già una candidatura prenotata con largo anticipo, per il resto la competizione come miglior attore appare ancora molto indefinita. Il commovente Bill Nighy di Living potrebbe sfruttare la "carta del veterano" per guadagnarsi la sua prima nomination all'Oscar, mentre sono in rapida crescita le chance di un talento in ascesa quale Paul Mescal: se Aftersun, il piccolo film indipendente di cui è protagonista, riuscisse ad acquisire visibilità anche oltre il circuito dei festival, il giovane attore irlandese potrebbe tranquillamente figurare fra i candidati di quest'anno.
Dicembre: Brendan Fraser, Colin Farrell (che sta facendo incetta dei premi della critica americana) e Austin Butler rimangono i capofila nella corsa all'Oscar per il miglior attore: una categoria che vede consolidarsi anche le chance del veterano Bill Nighy e del giovane Paul Mescal. Tuttavia, qualora il consenso in favore di Top Gun - Maverick dovesse rivelarsi superiore del previsto, occhio pure a una superstar inossidabile quale Tom Cruise, che quest'anno ha l'occasione di essere riaccolto a braccia aperte dall'Academy a ben ventitré anni di distanza dalla sua ultima candidatura.
Gennaio: Quattro interpreti, finora, hanno fatto incetta di candidature in quasi tutti i precursors, mettendo così sotto ipoteca un'imminente nomination all'Oscar: Brendan Fraser, Austin Butler, Colin Farrell e Bill Nighy. E sembra sempre più probabile che a completare la rosa dell'Academy sarà Paul Mescal, eccellente protagonista del dramma Aftersun, andando a costituire così una cinquina di attori tutti alla loro primissima candidatura all'Oscar (caso più unico che raro, in questa categoria).
- 1) Brendan Fraser, The Whale [=]
- 2) Austin Butler, Elvis [+1]
- 3) Colin Farrell, Gli spiriti dell'isola [-1]
- 4) Bill Nighy, Living [=]
- 5) Paul Mescal, Aftersun [=]
- 6) Tom Cruise, Top Gun - Maverick [=]
- 7) Adam Sandler, Hustle [new entry]
- 8) Hugh Jackman, The Son [-1]
- 9) Jeremy Pope, The Inspection [-1]
- 10) Diego Calva, Babylon [=]
The Whale, la recensione: un Brendan Fraser straordinario in un film che colpisce al cuore
Miglior Attrice
Ottobre: Da una parte la diva australiana Cate Blanchett, reduce dal trionfo a Venezia per Tár, che le è valso la Coppa Volpi e recensioni entusiastiche, e pertanto si prepara a mettere a segno una storica, ottava nomination all'Oscar; dall'altra la star malesiana Michelle Yeoh, volto-simbolo del cinema asiatico e applauditissima per la sua versatile interpretazione in Everything Everywhere All at Once. Accanto alle due favorite della prima ora, la competizione per l'Oscar come miglior attrice dovrebbe vedere in gara anche Danielle Deadwyler per il film biografico Till, sulla lotta contro le discriminazioni razziali, e Michelle Williams in versione madre amorevole in The Fabelmans, mentre resta un punto interrogativo il ritratto di Marilyn Monroe offerto da Ana de Armas: quale sarà la reazione dell'Academy per un'opera complessa e divisiva come Blonde?
Novembre: Cate Blanchett e Michelle Yeoh consolidano il proprio statuto di favorite nella categoria riservata alla miglior attrice, affiancate da Danielle Deadwyler e Michelle Williams. Al momento, dunque, la vera competizione è per il quinto posto nella rosa delle potenziali candidate: l'Academy tornerà a concedere i propri favori a Margot Robbie, molto apprezzata per la sua performance di una star degli anni Venti in Babylon? La concorrenza, piuttosto agguerrita, vede però in gioco nomi del calibro di Olivia Colman, Jennifer Lawrence e Viola Davis.
Dicembre: Nonostante sia stata ignorata ai Golden Globe, Danielle Deadwyler conserva comunque ottime speranze di rientrare nella cinquina dell'Oscar per la miglior attrice, in compagnia di altre super-favorite quali Cate Blanchett, Michelle Yeoh e Michelle Williams. Resta ben quotata pure Margot Robbie, per quanto il fiasco commerciale di Babylon non giochi certo a suo favore; da non escludere, pertanto, che a strapparle un posto nella rosa delle candidate possa essere Viola Davis, forte della popolarità del suo The Woman King.
Gennaio: Gli annunci delle recenti candidature ai SAG Award e ai BAFTA Award sembra lasciare spazio a pochi dubbi: a raccogliere consensi trasversali nella competizione come miglior attrice, accanto alle premiatissime Cate Blanchett e Michelle Yeoh, sono state Danielle Deadwyler, Viola Davis e Ana de Armas, che a dispetto della contrastata accoglienza per Blonde continua a riscuotere lodi per il suo ritratto di Marilyn Monroe. A perdere quotazioni, invece, sono Michelle Williams (basterà la popolarità di The Fabelmans a riportarla in zona nomination?) e soprattutto Margot Robbie, per quanto ci sia ancora margine per qualche sorpresa nell'imminente lista dell'Academy.
- 1) Cate Blanchett, Tár [=]
- 2) Michelle Yeoh, Everything Everywhere All at Once [=]
- 3) Danielle Deadwyler, Till [=]
- 4) Ana de Armas, Blonde [+3]
- 5) Viola Davis, The Woman King [+1]
- 6) Michelle Williams, The Fabelmans [-2]
- 7) Margot Robbie, Babylon [-2]
- 8) Emma Thompson, Il piacere è tutto mio [+1]
- 9) Andrea Riseborough, To Leslie [new entry]
- 10) Olivia Colman, Empire of Light [-2]
Tár, la recensione: dirigere l'autodistruzione
Miglior Attore Supporter
Novembre: Il veterano Brendan Gleeson, comprimario di Colin Farrell ne Gli spiriti dell'isola, sarà proposto nella categoria come miglior attore supporter, dove una sua candidatura appare pressoché certa; e a fargli compagnia nella rosa dei nominati all'Oscar potrebbe esserci un altro applaudito interprete del film, ovvero il giovane Barry Keoghan. Un'altra 'coppia' che punta all'Oscar proviene invece dal cast di The Fabelmans: stiamo parlando di Judd Hirsch, che ruba la scena nel film di Steven Spielberg, e di Paul Dano. Altro nome quotatissimo: l'ex-bambino prodigio Ke Huy Quan, tornato alla ribalta grazie al successo di Everything Everywhere All at Once.
Dicembre: Il redivivo Ke Huy Quan, lanciatissimo grazie a Everything Everywhere All at Once, appare come l'attuale favorito nella corsa all'Oscar, in una categoria in cui ha la nomination a portata di mano pure la coppia di comprimari de Gli spiriti dell'isola, ovvero Brendan Gleeson e Barry Keoghan. A tentare di penetrare nella cinquina dell'Oscar c'è però anche un'altra accoppiata di co-star, appartenente al cast di The Fabelmans: Judd Hirsch, memorabile seppure in un breve ruolo, e Paul Dano. Mentre la nomination al Golden Globe e la peculiare tipologia del ruolo (un maniaco omicida con una maschera di gentilezza) potrebbero rivelarsi due elementi in favore di Eddie Redmayne, co-protagonista del thriller The Good Nurse.
Gennaio: Ke Huy Quan, premiato a destra e a manca per Everything Everywhere All at Once, e i due comprimari de Gli spiriti dell'isola, Brendan Gleeson e Barry Keoghan, sono i tre nomi ormai 'blindati' nella categoria per il miglior attore supporter. A completare il resto della cinquina agli Oscar dovrebbe essere almeno un interprete di The Fabelmans (con buone probabilità Paul Dano), mentre la collocazione nella categoria sbagliata non ha frenato i giurati di quasi tutti i precursors dal segnalare la performance di Eddie Redmayne, co-protagonista di The Good Nurse e con ottime chance di aggiudicarsi la sua terza nomination all'Oscar.
- 1) Ke Huy Quan, Everything Everywhere All at Once [=]
- 2) Brendan Gleeson, Gli spiriti dell'isola [=]
- 3) Barry Keoghan, Gli spiriti dell'isola [=]
- 4) Eddie Redmayne, The Good Nurse [+1]
- 5) Paul Dano, The Fabelmans [+1]
- 6) Judd Hirsch, The Fabelmans [-2]
- 7) Brad Pitt, Babylon [+2]
- 8) Woody Harrelson, Triangle of Sadness [+2]
- 9) Brian Tyree Henry, Causeway [-2]
- 10) Ben Whishaw, Women Talking [-2]
Everything Everywhere All at Once, la recensione: la vita, gli universi e tutto quanto
Miglior Attrice Supporter
Novembre: Sembra inevitabile che Women Talking, uno dei titoli più apprezzati del 2022 e tra i favoritissimi dell'awards season, lancerà almeno un paio di candidate temibili nella corsa all'Oscar per la miglior attrice supporter; nel cast corale del dramma psicologico di Sarah Polley, a distinguersi sono state in particolare Jessie Buckley e Claire Foy, due star emergenti che potrebbero condividere dunque i favori dell'Academy. Fra gli altri nomi di cui tener conto da qui alle prossime settimane, segnaliamo Kerry Condon per Gli spiriti dell'isola, l'istrionica Jamie Lee Curtis di Everything Everywhere All at Once (per lei si tratterebbe della prima nomination all'Oscar) e Hong Chau per The Whale.
Dicembre: Dopo le nomination per i primi precursors, le due concorrenti più forti di questa categoria sembrano essere Kerry Condon per Gli spiriti dell'isola e Jamie Lee Curtis per Everything Everywhere All at Once, film che vede in competizione anche un'altra potenziale candidata, la giovane Stephanie Hsu. Le nomination ai Golden Globe, inoltre, hanno rafforzato le quotazioni per l'attrice filippina Dolly de Leon, che ruba la scena nell'ultima parte di Triangle of Sadness, e per Angela Bassett, che potrebbe diventare addirittura la prima interprete candidata all'Oscar per un film della Marvel.
Gennaio: A Kerry Condon e Jamie Lee Curtis, favoritissime della prima ora nella categoria per la miglior attrice supporter, nelle scorse settimane si è affiancata Angela Bassett, che grazie al suo ruolo in Black Panther - Wakanda Forever ha appena ricevuto il Golden Globe e il Critics' Choice Award. Accanto a questo terzetto che sembra ormai inattaccabile, si vanno consolidando le chance di Dolly de Leon per Triangle of Sadness e di Hong Chau, che sta cavalcando l'ondata di consensi dei giorni scorsi in favore di The Whale. A contendere loro un posto nella cinquina dell'Oscar ci saranno però Carey Mulligan, co-protagonista del dramma giornalistico Anche io (caso plateale di category fraud), e la giovanissima Stephanie Hsu per Everything Everywhere All at Once, mentre sembra ormai tramontata l'ipotesi di un'altra candidatura per Jessie Buckley.
- 1) Kerry Condon, Gli spiriti dell'isola [=]
- 2) Angela Bassett, Black Panther - Wakanda Forever [+4]
- 3) Jamie Lee Curtis, Everything Everywhere All at Once [-1]
- 4) Dolly de Leon, Triangle of Sadness [=]
- 5) Hong Chau, The Whale [+5]
- 6) Carey Mulligan, Anche io [+1]
- 7) Stephanie Hsu, Everything Everywhere All at Once [-1]
- 8) Jessie Buckley, Women Talking [-5]
- 9) Nina Hoss, Tár [new entry]
- 10) Janelle Monáe, Glass Onion - Knives Out [-2]
Everything Everywhere All at Once: vi spieghiamo perché non è solo un film sul multiverso
Miglior Film d'Animazione
Novembre: Nomination praticamente blindata per Pinocchio nella categoria per il miglior film d'animazione: il progetto tanto a lungo perseguito da Guillermo del Toro è stato accolto con fervore da critica e appassionati e, con il supporto di Netflix, potrebbe portare il regista messicano addirittura alla conquista di un altro Oscar grazie al suo adattamento del classico di Carlo Collodi. Tra gli altri potenziali concorrenti di quest'anno, l'immancabile Pixar punterà probabilmente su Red (più che su Lightyear, scottato dal tiepido responso del pubblico); in generale, però, i risultati non esaltanti registrati dalla Disney nel 2022 potrebbero lasciare spazio a progetti più sofisticati, come Apollo 10 e mezzo e Marcel the Shell with Shoes On.
Dicembre: Accanto al favoritissimo Pinocchio e al "pezzo forte" della Disney per il 2022, ovvero Red, la pellicola d'animazione che si sta distinguendo maggiormente nel corso della stagione dei premi è Marcel the Shell, apprezzatissimo mockumentary realizzato con la tecnica dello stop-motion. Fra gli altri potenziali candidati della categoria, da tenere d'occhio il recente successo Il gatto con gli stivali 2 - L'ultimo desiderio.
Gennaio: Pressoché nessuna variazione nella corsa all'Oscar per il miglior film d'animazione, dove Pinocchio di Guillermo del Toro continua a raccogliere trofei. A fargli compagnia nella cinquina dell'Academy dovrebbero essere Red, Marcel the Shell e Il gatto con gli stivali 2 - L'ultimo desiderio, mentre permane grande incertezza in merito al quinto posto nella rosa dei candidati: l'Academy punterà su un'opzione più 'sofisticata' o cederà al successo di Minions 2 - Come Gru diventa cattivissimo?
- 1) Pinocchio [=]
- 2) Red [=]
- 3) Marcel the Shell [+1]
- 4) Il gatto con gli stivali 2 - L'ultimo desiderio [=]
- 5) Inu-Ho [=]
- 6) Wendell & Wild [+4]
- 7) Apollo 10 e mezzo [-1]
- 8) Minions 2 - Come Gru diventa cattivissimo [new entry]
- 9) Troppo cattivi [-2]
- 10) Lightyear [-2]
Red, la recensione: quel maledetto mostro chiamato pubertà
Miglior Film Internazionale
Novembre: In attesa che l'Academy restringa il numero dei titoli scelti a rappresentare i vari paesi del mondo a una rosa di semifinalisti, ci sono già alcune pellicole che appaiono piuttosto quotate nella corsa all'Oscar come miglior film internazionale. Fra queste vanno citate senz'altro il kolossal bellico Niente di nuovo sul fronte occidentale per la Germania, sponsorizzato da Netflix, e una serie di opere già applaudite e premiate tra i festival di Cannes e Venezia, quali il dramma belga Close, Decision to Leave di Park Chan-wook e Il corsetto dell'Imperatrice, ritratto della sovrana austriaca Sissi. Da tenere d'occhio pure il controverso Bardo, la cronaca falsa di alcune verità: basterà la fredda accoglienza della critica a spegnere la passione dell'Academy nei confronti di Alejandro González Iñárritu?
Dicembre: Sull'onda degli elogi della critica e delle nomination ai Golden Globe, a costituire i capofila nella categoria per il miglior film internazionale rimangono Close, Niente di nuovo sul fronte occidentale (da tenere d'occhio pure in altre categorie tecniche), Decision to Leave e probabilmente Argentina, 1985, che può contare pure sull'importanza del tema storico-politico al centro del racconto. Ma nella competizione per le cinque candidature in palio potrebbero spuntarla anche il dramma giudiziario Saint Omer dalla Francia o l'originale e applauditissimo EO, diretto dal maestro polacco Jerzy Skolimowski.
Gennaio: La valanga di nomination ai BAFTA Award sembra aver riconfermato il tedesco Niente di nuovo sul fronte occidentale come l'apparente frontrunner di una categoria che vede lanciatissimi pure Argentina, 1985, premiato a sorpresa con il Golden Globe, il noir coreano Decision to Leave e il racconto di formazione Close dal Belgio. Ma a sfidarsi per conquistare un posto della cinquina ci sono anche Il corsetto dell'Imperatrice e Bardo, in una competizione che riserva quasi sempre almeno un candidato inaspettato (che quest'anno possa toccare all'Irlanda con The Quiet Girl?).
- 1) Niente di nuovo sul fronte occidentale (Germania) [+1]
- 2) Argentina, 1985 (Argentina) [+2]
- 3) Decision to Leave (Corea del Sud) [=]
- 4) Close (Belgio) [-1]
- 5) Il corsetto dell'Imperatrice (Austria) [=]
- 6) Bardo, la cronaca falsa di alcune verità (Messico) [=]
- 7) EO (Polonia) [+1]
- 8) Saint Omer (Francia) [-1]
- 9) The Quiet Girl (Irlanda) [new entry]
- 10) Holy Spider (Danimarca) [-1]
Niente di nuovo sul fronte occidentale, la recensione: la guerra del dolore