Una delle grandi differenze tra Marvel Studios e Warner Bros. per quanto riguarda i rispettivi franchise supereroistici riguarda i piani a lungo termine: mentre la Casa delle Idee preferisce annunciare nuovi titoli quando c'è l'effettiva certezza di realizzarli in tempi relativamente brevi (con l'eccezione di Inhumans, al momento un'entità ignota, tutti i film della Fase Tre, annunciati nell'autunno del 2014, sono stati girati o lo saranno a breve), la Warner ha continuato a espandere la propria line-up iniziale con l'aggiunta di nuovi progetti il cui arrivo nelle sale rimane per ora un punto interrogativo (vedi per esempio il Batgirl di Joss Whedon, senza una data d'uscita salvo dichiarazioni dei produttori che parlano del 2018 per le riprese). È probabile che i piani subiscano ulteriori ripensamenti in seguito all'uscita di Justice League , che ha esordito negli Stati Uniti con un primo weekend di gran lunga sotto le aspettative (è il primo film del DC Extended Universe a debuttare con meno di cento milioni di dollari di incasso), e stando alle previsioni della rivista specializzata Forbes potrebbe addirittura ritrovarsi con un incasso totale inferiore a quello di Batman v Superman: Dawn of Justice, un risultato per certi versi disastroso. Pertanto le nostre consuete considerazioni sul futuro del franchise non saranno esclusivamente contenutistiche ma terranno conto anche dell'effettiva possibilità di portare a termine certi progetti. N.B. L'articolo contiene spoiler.
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Le avventure aquatiche di Arthur Curry
Partiamo da una delle certezze assolute, poiché si tratta di un film già girato e attualmente in post-produzione: Aquaman di James Wan. Ambientato dopo gli eventi di Justice League, il lungometraggio dedicato alle avventure in solitario di Arthur Curry, figlio di un umano e della regina di Atlantide, dovrebbe anche fungere parzialmente da prequel agli eventi del DCEU, almeno per quanto riguarda la storia della società subacquea (poiché sappiamo che Nicole Kidman è stata ingaggiata per interpretare la madre di Arthur, deceduta nel presente). La performance di Jason Momoa nei panni di Aquaman ha un discreto seguito per quanto riguarda i fan, ed è lecito supporre che il film contenga pochi riferimenti all'universo espanso, concentrandosi sulla lotta per il potere tra Arthur e Ocean Master (Patrick Wilson). Tra i fan c'è anche il timore che, come Zack Snyder, Wan debba forse fare i conti con esigenze aziendali eccessive, ma è altamente improbabile dato il pedigree del regista in casa Warner con il franchise di The Conjuring (quattro film di successo, e un quinto in arrivo la prossima estate) e, come produttore, Lights Out - Terrore nel buio. E a tal proposito...
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Non il solito eroe
L'altro film abbastanza a buon punto, con il casting attualmente in corso, è Shazam! . La regia è stata affidata a David F. Sandberg, cineasta svedese che sotto l'egida produttiva di Wan ha realizzato, sempre per la Warner, Annabelle 2: Creation e il già menzionato Lights Out. Si può pertanto supporre che anche lui goda di un certo credito, e che abbia le idee chiare per un progetto molto importante per lo studio poiché la premessa - un ragazzino si trasforma in supereroe adulto dicendo una parola magica - è l'ideale per distanziarsi tonalmente dagli altri film del DCEU. La scelta di Zachary Levi per interpretare l'alter ego superumano del protagonista è un altro passo nella direzione giusta, mentre rimane da vedere se e quanto il film sarà collegato all'universo esteso. L'altra incognita riguarda l'antagonista Black Adam, ruolo affidato da tempo a Dwayne Johnson: inizialmente confermato come avversario di Shazam, sarebbe poi stato rimosso dalla sceneggiatura per farlo debuttare altrove (si è parlato sia di un film interamente dedicato a lui che di un'apparizione nel sequel di Suicide Squad). A questo punto, per lo meno sul piano commerciale, sarebbe forse auspicabile sfruttare l'ex-wrestler nella sede originariamente stabilita (ammesso, ovviamente, che i suoi impegni con il franchise di Fast & Furious non costituiscano un ostacolo).
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Wonder Sequel
Altra certezza, con data di uscita confermata (novembre 2019), è Wonder Woman 2, che per le alte sfere della Warner può quasi essere considerato un'ancora di salvezza dato che il primo film, oltre ad essere l'origin story supereroistica di maggiore successo al botteghino, è anche l'unico capitolo del DCEU finora ad aver ricevuto una maggioranza di recensioni positive. Anche in questo caso l'assenza di collegamenti espliciti con il franchise più vasto dovrebbe costituire un vantaggio (non sappiamo ancora esattamente quando sarà ambientato il sequel, ma è altamente probabile che sia prima degli eventi de L'uomo d'acciaio e compagnia bella). È stato confermato il ritorno in cabina di regia di Patty Jenkins, il cui lavoro sul primo episodio è stato talmente apprezzato che negli ultimi giorni sui social i fan si sono chiesti perché non fosse lei a occuparsi dei reshoots di Justice League (risposta: le date coincidevano in parte con la post-produzione, l'uscita e la promozione di Wonder Woman).
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Un universo alternativo?
Qualche mese fa, con l'annuncio al Comic-Con legato al titolo del lungometraggio sulle avventure in solitario di Flash, i conoscitori dei fumetti si sono interrogati sulla possibile volontà di aggiustare il tiro in maniera forse radicale: Flashpoint è infatti il titolo della storyline che ha portato alla nascita del New 52, un universo simile a quello tradizionale ma con alcune differenze sostanziali, frutto dei viaggi temporali di Barry Allen. Adesso, con la reazione non proprio positiva nei confronti di Justice League, l'idea di sfruttare questo film per resettare anche solo in parte il DCEU, rimuovendo le parti più criticate, non sembra tanto campata per aria. Bisognerà solo vedere come verrà adattata la storia originale, il cui impatto emotivo rischia di essere smorzato al cinema in caso di trasposizione più o meno diretta dato che la rivalità fra Barry e Eobard Thawne, l'Anti-Flash, per ora non è stata neanche evocata in modo vago. A seconda di come sarà gestito l'adattamento, potrebbe anche essere la soluzione a un problema di cui si continua a parlare...
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No more Batfleck?
In Justice League assistiamo alla trasformazione progressiva, già avviata al termine di Batman v Superman, di Bruce Wayne, che accantona gradualmente il pessimismo che lo aveva caratterizzato negli ultimi anni e cita Superman come modello a cui ispirarsi. "Era più umano di me", dice quando giustifica ad Alfred la decisione di far tornare tra i vivi l'ultimo figlio di Krypton. Non è però detto che Ben Affleck condivida in pieno il ritrovato entusiasmo di Batman, ed è dalla scorsa estate che girano voci sul suo possibile desiderio di congedarsi definitivamente dal DCEU in un futuro tutt'altro che lontano (per contratto deve girare ancora un film). Un'eventualità, qualora si rivelasse veritiera, piuttosto comprensibile per due motivi: da un lato, l'attore ha già 45 anni e gli sforzi fisici richiesti per interpretare il vigilante di Gotham City non sono trascurabili; dall'altro, considerando l'esperienza negativa di Daredevil, non deve essere tanto gratificante far parte di un altro franchise supereroistico che genera reazioni contrastanti (e che ha anche forse influito sull'esito non felice de La legge della notte, al quale Affleck non ha potuto dedicarsi al 100% a causa degli impegni DC). Per il film di Matt Reeves, che dovrebbe essere il primo di una trilogia (uno dei presunti motivi per cui Affleck sarebbe restio a tornare), si vocifera della possibile partecipazione di Jake Gyllenhaal, già considerato per la parte di Batman ai tempi di Christopher Nolan. Staremo a vedere...
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Spazio: ultima frontiera
Inizialmente, stando ad annunci e indiscrezioni, Justice League doveva essere un film in due parti, con Steppenwolf a fungere da apripista per l'entrata in scena di Darkseid, spietato dominatore di Apokolips. Adesso non è chiaro se il crudele Nuovo Dio sarà effettivamente la controparte DCEU di Thanos, che darà del filo a torcere agli eroi Marvel in Avengers: Infinity War. Altrettanto poco chiara è la situazione di Green Lantern Corps , il film che dovrebbe redimere Hal Jordan e i suoi amici sul grande schermo dopo il fiasco di Lanterna verde. Sappiamo che le Lanterne esistono nel DCEU grazie al flashback in Justice League che mostra la prima battaglia contro Steppenwolf qualche millennio fa, ma l'eventuale lungometraggio, annunciato per il 2020, è ancora talmente lontano a livello di calendario da poter essere rimaneggiato qualora fosse necessario.
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E alla fine arriva Superman...
Tralasciando per ora i vari Batgirl, Gotham City Sirens, Nightwing e altri progetti di cui sappiamo poco o nulla, chiudiamo con colui che ha dato inizio al tutto: Kal-El, l'ultimo superstite di Krypton. Anche Henry Cavill come Ben Affleck, ha ancora un film da girare per contratto, e lo stesso attore avrebbe espresso la preferenza per un film incentrato esclusivamente su Superman. Una sceneggiatura sarebbe in fase di lavorazione, e Matthew Vaughn si è detto interessato alla regia, parlando del Superman di Richard Donner come una possibile fonte di riferimento. E alla luce degli eventi di Justice League è molto probabile che il prossimo appuntamento sia proprio con un Uomo d'acciaio più allegro, incarnazione della speranza e dell'ottimismo (come già visto con la sua collega Diana Prince nel primo Wonder Woman). Un ottimismo che dovrebbe caratterizzare tutto il DCEU d'ora in poi, come suggerito anche da Lois Lane alla fine di Justice League: la luce è tornata, e non se ne andrà più.