Con l'uscita di Captain Marvel, che ha superato la soglia dei 500 milioni di dollari di incasso nel mondo e si avvia tranquillamente verso il miliardo, è iniziato quello che per molti sarà il periodo di dominazione assoluta (o quasi) dei film Disney al box office, da qui alla fine dell'anno. Tra uscite Marvel, Pixar e Lucasfilm, senza contare gli adattamenti live-action di alcuni classici animati, la Casa del Topo potrebbe chiudere il 2019 con risultati da record, a cui possiamo aggiungere il caso ibrido di Glass (distribuito da Universal negli Stati Uniti). Ma sarà davvero un dominio totale? Anche una major potentissima come la Disney non è immune ai flop, a volte con declinazioni in parte sorprendenti come Solo: A Star Wars Story, il primo insuccesso commerciale del franchise. Pertanto abbiamo voluto passare in rassegna i vari film Disney in uscita nel 2019 e le relative previsioni al boxoffice, valutandone i punti di forza e i punti deboli in termini di reazione del pubblico. Per correttezza non includiamo i film del 2019 distribuiti da 20th Century Fox, dato che l'acquisizione non è ancora finalizzata mentre scriviamo queste righe e non sappiamo come la Disney gestirà i titoli in questione. Le date di uscita indicate sono quelle italiane, salvo indicazione contraria.
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Dumbo - 28 marzo 2019
Dumbo è il primo di tre remake dei classici d'animazione della Disney in uscita quest'anno e ha tutte le carte in regola per conquistare spettatori di ogni età: adatta materiale ben noto, ma al contempo va in una direzione tutto sommato inedita, dando uno spazio maggiore ai personaggi umani. L'effetto nostalgia è presente soprattutto a livello musicale, e le prime reazioni della stampa americana suggeriscono che saranno necessari tantissimi fazzoletti nei momenti clou. L'incognita maggiore, almeno a livello di marketing, è la presenza di Tim Burton in cabina di regia: pur essendo alle prese con un progetto perfettamente nelle sue corde (siamo curiosi di vedere come gestirà la sequenza degli elefanti rosa), il cineasta di Burbank non ha avuto un vero successo al box office dal 2010, e il film in questione - Alice in Wonderland, sempre per la Disney - non è particolarmente amato (gli incassi spropositati sono stati attribuiti alla popolarità provvisoria del 3D nei mesi immediatamente successivi all'uscita di Avatar). Il film ha però il vantaggio di essere l'unica offerta veramente appetibile per famiglie nelle settimane che seguiranno (Shazam!, che esce subito dopo, ha un target leggermente diverso).
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Avengers: Endgame - 24 aprile 2019
In questo caso ci sono pochi dubbi: l'attesa per Avengers: Endgame, il quarto film degli Avengers è alle stelle, per diversi motivi. Da un lato, il pubblico vuole sapere come verrà riassestato l'universo dopo il finale scioccante di Avengers: Infinity War, una curiosità alimentata ulteriormente dalla quasi totale assenza di indicazioni sulla trama, al di là della presenza di determinati personaggi (tra cui Carol Danvers, come annunciato nel mid-credits di Captain Marvel); dall'altro, il lungometraggio dei fratelli Russo non è soltanto il capitolo finale della Fase Tre, ma la fine di una prima, lunga era per il Marvel Cinematic Universe, che si prepara a tornare, nei mesi e anni a venire, in una veste rinnovata. Sappiamo infatti che per alcuni dei volti storici del franchise, principalmente Robert Downey Jr. e Chris Evans, questa sarà l'ultima apparizione nella saga, almeno come protagonisti. Sommando tutti questi fattori, è altamente probabile che Avengers: Endgame riesca a raggiungere gli incassi del film precedente, e forse anche a superarli.
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Aladdin - 22 maggio 2019
Dei tre rifacimenti basati sul canone animato, Aladdin di Guy Ritchie che aggiorna il classico del 1992 è quello più a rischio, per tutta una serie di motivi: già a monte il progetto è stato criticato per il casting etnicamente scorretto e per la decisione di truccare alcune comparse bianche per certe scene (la Disney si è giustificata dicendo che le sequenze in questione richiedevano controfigure per stunt pericolosi o altre situazioni simili), e con l'uscita dei primi trailer e delle immagini promozionali sono aumentate le perplessità sull'apparato visivo della pellicola e sulla resa di alcuni personaggi (in particolare Jafar, inspiegabilmente ringiovanito e, a prima vista, poco cattivo). Ha generato non pochi grattacapi la decisione di far interpretare il Genio a Will Smith, il cui estro comico non è accostabile a quello del compianto Robin Williams, ma il trailer ufficiale ha reso il tutto leggermente più appetibile. Il rischio maggiore, in termini di box office, è che le famiglie preferiscano Pokémon Detective Pikachu, il cui marketing è stato molto più efficace. Da notare anche la data d'uscita, uno slot solitamente poco fortunato per la Casa del Topo.
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Toy Story 4 - 27 giugno 2019
Prima di darsi completamente alle produzioni originali negli anni a venire (almeno fino al 2022), la Pixar chiude l'attuale ciclo di sequel tornando al mondo dei giocattoli che cambiò l'industria dell'animazione nell'ormai lontano 1995. Toy Story 4 è un progetto su cui anche i fan duri e puri avevano dei dubbi, dato che Toy Story 3 - La grande fuga era il finale perfetto per le avventure di Woody, Buzz e compagnia bella (e questo prima che fossero svelati i problemi dietro le quinte, con sostituzioni in cabina di regia e la controversia legata a John Lasseter). Ma col passare del tempo, fra trailer efficaci ed esilaranti e dichiarazioni di gente come Tom Hanks (la voce di Woody in inglese), il quale ha dichiarato che il finale di questo film sarà ancora più devastante del precedente, l'interesse per il quarto episodio è aumentato. Considerando il pedigree della Pixar, difficile immaginare che non arrivi al miliardo di dollari a livello globale, come accaduto con Alla ricerca di Dory e Gli Incredibili 2.
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Il re leone - 21 agosto 2019
Erroneamente etichettato da gran parte della stampa come live-action (si tratta di animazione digitale fotorealistica), il remake de Il re Leone, che ancora oggi è il film animato tradizionale più visto di sempre è, per alcuni esperti, capace di battere persino gli Avengers e Star Wars. Gli ingredienti giusti ci sono tutti: l'effetto nostalgia (anche se la Disney ha dichiarato che non sarà un remake inquadratura per inquadratura), l'apparato visivo che già dai primi trailer è sbalorditivo, la forza del nome del regista Jon Favreau associato al precedente de Il libro della giungla (realizzato con la stessa tecnologia) e, per chi lo vedrà in lingua originale, un cast sopraffino che include una superstar del calibro di Beyoncé Knowles (la voce di Nala). Si prospetta un successo strepitoso, che farà piangere una nuova generazione di spettatori quando muore Mufasa.
Artemis Fowl - 19 settembre 2019
Di tutte le uscite Disney del 2019, Artemis Fowl, adattamento della saga letteraria di Eoin Colfer è quella etichettata come "flop annunciato". Arriverà nelle sale americane ancora dominate (presumibilmente) da Il Re Leone, e anche senza quella concorrenza spietata il suo debutto al cinema sa un po' di fuori tempo massimo, dato che l'ultimo libro risale al 2012 e l'opera di Colfer non ha mai veramente goduto del successo fenomenale di una saga come quella di Harry Potter. E proprio il paragone con il maghetto inglese è un altro punto a sfavore per la storia del giovane ladro irlandese che entra in contatto con un mondo magico: da Narnia a Percy Jackson, i tentativi di fare breccia nel cuore del pubblico giovane con un'altra proprietà letteraria di stampo fantasy hanno dato risultati altalenanti, in termini artistici e commerciali. Salvo sorprese, questa nuova collaborazione tra la Disney e il regista Kenneth Branagh non sarà un'eccezione.
Maleficent: Mistress of Evil - 18 ottobre negli USA
A cinque anni di distanza, la (non più perfida) Malefica torna con le fattezze di Angelina Jolie, mentre Elle Fanning sarà nuovamente la principessa Aurora. Michelle Pfeiffer è tra i volti nuovi di Maleficent: Mistress of Evil, sequel il cui destino commerciale potrebbe andare in qualunque direzione (il fatto che la data di uscita americana sia stata comunicata con soli sette mesi di anticipo suggerisce che la Disney non abbia una strategia solida per il film). Lo scenario più probabile, considerando che il primo episodio andò bene al box office ma non gode di particolare stima da parte dei fan (per via della caratterizzazione della protagonista), è che si ripeta il caso di Alice attraverso lo specchio, un seguito di cui nessuno sentiva particolarmente il bisogno.
Frozen II - Il segreto di Arendelle - 12 novembre 2019
Sei anni dopo il campione d'incassi che ha confermato la rinascita definitiva del reparto d'animazione della Casa del Topo, le sorelle Anna ed Elsa, accompagnate dai fidi Kristoff, Olaf e Sven, tornano in Frozen II - Il segreto di Arendelle per deliziarci con nuove avventure e nuove canzoni. Il sequel di Frozen è uno dei film più attesi del 2019: non solo il primo teaser ha battuto il record del numero di visualizzazioni per un trailer animato, ma è stato anche oggetto di una delle gag più memorabili di Ralph spacca Internet: Ralph Spaccatutto 2, il cui post-credits prometteva un filmato promozionale rivelatosi fasullo. Prendendo in considerazione il periodo di uscita, con la possibilità di durare tranquillamente fino ai primi mesi del 2019 senza troppa concorrenza, la probabilità che gli incassi siano paragonabili a quelli del capostipite è alta.
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Star Wars: Episodio IX - 18 dicembre 2019
Checché ne dicano i detrattori, Star Wars: Gli ultimi Jedi rimane il film più visto in sala del 2017 e il Blu-ray più venduto del 2018, ed è quindi ragionevole supporre che i fan vogliano sapere come finirà la terza trilogia del franchise, che sarà anche Star Wars: Episodio IX, capitolo conclusivo della saga per quanto riguarda la famiglia Skywalker. Sì, c'è stato il caso di Solo: A Star Wars Story, ma il suo insuccesso è attribuibile a una premessa poco interessante e a un marketing scadente più che a un presunto boicottaggio da parte degli appassionati. Da lì alla nuova uscita saranno comunque passati 19 mesi, e dopo l'Episodio IX non ci sono altri film con date confermate, il che fa del film di J.J. Abrams un evento, proprio come dovrebbe esserlo il capitolo finale della nuova trilogia. Se dovesse seguire lo schema dei prequel, gli incassi saranno inferiori a quelli dell'Episodio VII, ma superiori a quelli dell'Episodio VIII.