Archeologo prestato al giornalismo e viceversa, ho sempre lavorato in bilico tra film, serie tv e fumetti. La colpa è di Jurassic Park di Steven Spielberg che con l'archeologia non c'entra praticamente niente, ma è il film che mi ha fatto scoprire consapevolmente la bellezza del grande schermo. Prima, vuoi perché vivevo in un piccolo paese del centro Sardegna dal nome curioso, Benetutti, vedere i film in sala non era semplice. Da allora, era il 9 ottobre 1993, non mi sono più fermato, complice anche la rivista Film Tv, dalla quale pescavo a piene mani seguendone i consigli e registrando a più non posso qualunque cosa in maniera onnivora. Così sono arrivate le folgorazioni per Kubrick, Scorsese, Welles, Capra, Ford, Fellini e Bertolucci. In mezzo tanti fumetti Disney, con un debole per tutti gli sfigati, da Pippo a Paperino, poi Asterix di Goscinny e Uderzo, Martin Mistere, Tex e Geppo. Per non parlare dei romanzi di Salgari e Dumas letti e riletti fino a consumarne le pagine. Inizialmente non pensavo potesse diventare un lavoro, tanto che, appunto, mi sono messo a studiare in modo serissimo archeologia complice il fascino che in me esercitavano egizi, fenici e assiri. Poi, una volta finiti gli studi, il cambio di rotta. Non potevo fare a meno di scrivere e vedere cinema ogni giorno e così ho voluto trasformare tutto ciò nella mia ragione di vita anche professionale. Ho mollato il piccone per le pellicole. E' una lunga strada quella che ora mi ha portato a Movieplayer.it., ma ne è valsa la pena.

News e articoli