Sembra possa succedere per davvero: i rumor delle ultime ore vorrebbero Matthew McConaughey in procinto di accettare il ruolo di Randall Flagg, il più grande villain della narrativa di Stephen King, nel mastodontico adattamento cinematografico, articolato in quattro film, del suo capolavoro corale e post-apocalittico The Stand (noto in Italia con lo sciagurato titolo L'ombra dello scorpione). Per i kinghiani ammiratori della recente e clamorosa McConaissance, non potrebbe esservi notizia più lieta: Matt e "il tizio che cammina" sono fatti l'uno per l'altro, un po' come Martin Freeman sembrava nato per interpretare Bilbo Baggins.
A vent'anni dalla realizzazione della miniserie televisiva L'ombra dello scorpione, firmata da Mick Garris per ABC, una possibilità del genere ci rende non solo più ottimisti di fronte alla produzione di questo nuovo adattamento dell'affascinante, fluviale romanzo di King, ma ci fa anche venire voglia di immaginare chi potrebbe ricoprire gli altri ruoli fondamentali (che, in un romanzo delle dimensioni di The Stand, non sono pochi).
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"Non una grande perdita"
Una soluzione per un progetto di questa portata, per il regista Josh Boone e la Warner, potrebbe essere quella di optare per lo più per per attori emergenti, e reclutare una pletora di celebrity per consegnarle al triste destino che, nel romanzo, tocca al 99,4% dell'umanità: il contagio del letale morbo soprannominato Captain Trips, e la successiva morte per arresto respiratorio, o una fine ignominiosa nel mondo devastato dalla superinfluenza. Un vezzo, quello di liberarsi in fretta delle proprie star, che ha preso piede grazie all'operato di Wes Craven con la serie di Scream, e che potrebbe fare al caso di questa quadrilogia in cui è probabile che, almeno nel primo film, ci chiederemo chi sopravviverà, quali saranno i personaggi che ci accompagneranno fino alla fine dell'avventura. Nel romanzo di King un intero capitolo è dedicato alla "seconda ondata" di morti, quelle di persone che, sopravvissute all'epidemia, cadono vittime di violenze, incidenti, paranoie all'indomani del disastro.
Per alcuni ruoli di punta, tuttavia, è inevitabile che si pensi a nomi di prestigio, o a giovani interpreti di talento che hanno le carte in regola per dar corpo ai personaggi partoriti dall'immaginazione del Re del Brivido. Noi ci siamo divertiti a fare le nostre scelte, tra il serio e il faceto; perché se, come con McConaughey/ Flagg, i sogni diventano realtà, allora lasciateci sognare.
Per comodità, abbiamo diviso i personaggi nelle due fazioni in cui si schierano nella storia originale: i "buoni", ovvero i seguaci di Mother Abagail Freemantle, che si stanziano nella Zona Libera di Boulder, e i "cattivi" di Randall Flagg, che dove potrebbero piantare le tende se non a Las Vegas...
La Zona Libera
Mother Abagail
Se Ruby Dee fosse vissuta, sarebbe stato naturale immaginarla riprendere nei panni dell'anziana leader spirituale dei sopravvissuti di The Stand, l'ultracentenaria Abagail Freemantle, da lei interpretata nella miniserie di Mick Garris. Purtroppo ci ha lasciato proprio quest'anno, e a raccogliere la sua eredità, se la scelta spettasse a noi, chiameremmmo Nichelle Nichols, la bellissima e carismatica Uhura della prima Enterprise.
Stu Redman
Un uomo silenzioso, umile e insicuro, dal passato tragico, che però sa assumersi le sue responsabilità quando viene chiamato a farlo nelle circostanze estreme del mondo post-Captain Trips, e a trasformarsi in un coraggioso condottiero: Gary Sinise, nella miniserie, lo aveva incarnato alla perfezione. Un ottimo Stu dell'era moderna, soprattutto per le spettatrici incantate di The Affair, potrebbe essere l'ombroso Joshua Jackson; volendo puntare sulla superstar, e facendo una scelta banale ma indubbiamente perfetta per il suo love interest Frannie, un Bradley Cooper si scritturerebbe da solo.
Frannie Goldsmith
Si tende a immaginare la ventenne Frances Goldsmith come rossa di capelli, per via di Molly Ringwald, che l'ha interpretata nella trasposizione televisiva del '94. Nel romanzo Frannie ha lunghi capelli castani, e a noi piace immaginarla con gli occhi azzurri e la pelle diafana di Kat Dennings (che abbiamo visto di recente risplendere come un milione di dollari - anzi, un miliardo - in The Newsroom). Ma Frannie è anche una all American girl, per questo anche la (non sempre) biondissima Jennifer Lawrence - che sembra fare coppia fissa con Bradley Cooper sul grande schermo - sarebbe una scelta inattaccabile.
Harold Lauder
Harold è un adolescente megalomane e spregevole, sovrappeso e brufoloso: qualcuno vedrebbe senz'altro ben investiti nel ruolo il talento, le maniglie dell'amore e l'autoironia di Jonah Hill, ma noi crediamo che un odioso villain sedicenne dovrebbe essere interpretato da un esordiente e non da un attore con due nomination all'Oscar. Probabilmente siamo di fronte al perfetto debutto cinematografico per Justin Bieber, non credete?
Ralph Brentner
Per portare sul grande schermo il mite e amabile fattore dell'Oklahoma, che diventa uno dei paladini della comunità di Mother Abagail in Colorado, vedremmo bene lo sguardo penetrante e il sorriso di Dean Norris, vasto come le pianure del Midwest.
Glen Bateman
Guardando a Glen viene automaticamente da pensare a Jeffrey DeMunn, che oltre a vantare un curriculum kinghiano senza eguali (ha interpretato Le ali della libertà, The Mist, La tempesta del secolo, Il miglio verde) ha anche ricoperto, nel popolare horror serial The Walking Dead, il ruolo di Dale Horvath, che con l'anziano Bateman, la coscienza della Zona Libera di Boulder, ha più di un tratto in comune. Ma forse noi preferiremmo ringiovanirlo di qualche anno e affidarlo a Bryan Cranston, perché se chiamiamo Dean Norris, sua co-star in Breaking Bad, non possiamo certo lasciare fuori da questo cast uno dei più formidabili attori dell'ultimo decennio.
Susan Stern & Dayna Jurgens
Sono due donne che, nel romanzo, incontriamo mentre sono prigioniere di un gruppo di criminali che abusano di loro imbottendole di tranquillanti: con la collaborazione di Stu, Fran e Harold, Sue e Dayna riescono a liberarsi, per poi entrare nei ranghi dei fondatori della Zona Libera. Sono due donne forti, atletiche, magnetiche, e noi le vedremmo bene incarnate da Taylor Schilling e, perché no, Jessica Chastain.
Larry Underwood
E' una rockstar sulla via delle perdizione al momento in cui, nel mondo di The Stand, la superinfluenza si abbatte sull'umanità; ed è anche uno dei personaggi più amati del romanzo, che Stephen King ha sempre immaginato con le fattezze di un giovane Bruce Springsteen. Un rilanciato Taylor Kitsch, ribelle e dissoluto, sarebbe un ottimo Larry, ma probabilmente neanche Ryan Gosling sarebbe un'idea malvagia.
Lucy Swann
Una giovane donna fragile, resa quasi folle dalla morte dei suoi familiari, uccisi da Captain Trips, che si riprende solo grazie all'amore per l'aitante ma volubile Larry Underwood, che finisce tuttavia per preferire lei al fascino ammaliatore di Nadine Cross. La ragazza destinata a far "mettere la testa a posto" a Larry potrebbe essere una con le qualità di Emma Stone.
Nadine Cross
Nadine è una femme fatale, non necessariamente e intimamente cattiva, ma pericolosa, perché predestinata ad essere la "sposa" di Randall Flagg. E' anche una donna dotata di una formidabile bellezza esotica, per questo per incarnarla ci vengono in mente dive del calibro di Eva Green o Marion Cotillard.
Nick Andros
Nick è un giovane vagabondo sordomuto, tanto sensibile, intelligente e coraggioso da diventare uno dei punti di riferimento per la comunità di Boulder. Per un ruolo così delicato la scelta giusta potrebbe essere Dane DeHaan, fragile, espressivo e indubbiamente talentuoso.
Tom Cullen
Affetto da un ritardo mentale, dolce e generoso, nonché destinato a diventare una delle armi più "sofisticate" contro Randall Flagg e i suoi accoliti, Cullen potrebbe essere interpretato da Robert Pattinson - ma non per via del cognome (ndR dopo aver realizzato che il suo personaggio di Twilight si chiama Edward Cullen!), ma perché è sorprendentemente convincente nei panni di un "sempliciotto" in The Rover di David Michôd.
Il giudice Farris
Un uomo maturo, efficiente e impavido; e un piccolo ruolo con gli attributi in cui vedremmo molto bene sia Denzel Washington che il più anziano ma non meno venerabile Danny Glover.
Viva Las Vegas
Loyd Henreid
Il braccio destro di Randall Flagg era, nel mondo pre-Captain Trips, un piccolo, repellente criminale senza nemmeno troppo sale in zucca. Ma Lloyd è chiaramente un personaggio che Stephen King si è divertito a scrivere, quindi merita una selezione oculata. Avete visto Spring Breakers - Una vacanza da sballo? Pensate a James Franco nei panni del gangster Alien e diteci se riuscite a immaginare una scelta migliore. Sam Rockwell, dite? Non gli diremmo di no...
Trashcan Man/ Pattume
Al secolo Donald Merwin Elbert, Trashcan/ Pattumiera è uno schizofrenico conclamato con una tendenza alla piromania. Un altro personaggio scritto con gusto da quella lenza di Mr. King, e personalmente, il suo è il ruolo che daremmo a Jim Parsons, che si è recentemente offerto per una parte nella nascente quadrilogia di The Stand. Ma ci sono nerd ancora più nerd dei fan di The Big Bang Theory, e per loro Trashy, erede di Gollum nelle psiscosi e nella funzione narrativa, non può essere che Andy Serkis.
Julie Lawry
Fanciulla mentalmente instabile, manipolatrice e velenosa, si prende gioco di Nick e Tom prima di rivolgersi allo schieramento che le compete, quello dei malvagi seguaci di Randall Flagg di stanza a Las Vegas. Emma Roberts, se fa testo American Horror Story: Coven, è una ragazzaccia di rango, ma anche Chloe Moretz potrebbe avere i numeri giusti per dare corpo alla pestifera Julie.
Randall Flagg
L'abbiamo lasciato per ultimo, perché è il più cattivo tra i cattivi, un'incarnazione allo stesso tempo seduttiva e mostruosa del Male. Se l'accordo con McConaughey non dovesse andare in porto (ma ovviamente speriamo il contrario) anche Joaquin Phoenix e Willem Dafoe sarebbero degli ottimi, demoniaci supervillain.