Da cinque decenni c'è una rivalità, percepita in realtà più dai lettori che dai diretti interessati, tra le due case editrici maggiori nel campo dei fumetti di supereroi: la Marvel e la DC Comics (quest'ultima è soprannominata Distinta Concorrenza dalla "rivale"). Uno "scontro" che negli ultimi anni si è fatto piuttosto acceso anche sullo schermo, principalmente al cinema, dove la Casa delle Idee è rappresentata dai film della Marvel Studios e della 20th Century Fox (con l'aggiunta della Sony per Spider-Man), mentre la DC è portata nelle sale dalla Warner Bros. E come già accaduto per i fumetti, la battaglia si consuma soprattutto tra i fan: una situazione resa ancora più ostile dall'esistenza di internet, tra petizioni per far chiudere i siti che aggregano recensioni (perché gli ultimi lungometraggi della DC non hanno conquistato la critica) e accuse a varie testate online - inclusa la nostra - di essere schierate dall'una o dall'altra parte.
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Forse questo articolo non migliorerà tale atteggiamento nei nostri confronti, ma per chiudere idealmente quello che per certi versi è stato l'anno dei cinecomics abbiamo pensato di mettere a confronto l'operato delle due case editrici in campo cinematografico e televisivo, senza limitarci alle produzioni più recenti e passando in rassegna alcuni elementi in particolare. Per ogni categoria designeremo un vincitore, ma non è una gara da prendere del tutto sul serio...
I film
Concentrandoci unicamente sulla produzione strettamente supereroistica (ed eliminando quindi gli adattamenti di fumetti pubblicati da varie sottoetichette delle due case editrici, come A History of Violence per la DC e Kingsman: Secret Service per la Marvel), risulta abbastanza evidente che da entrambi i lati ci siano dei lungometraggi che possono essere considerati, in un modo o nell'altro, delle pietre miliari del cinecomic: la DC ha partorito due capolavori come Superman e Il cavaliere oscuro, senza dimenticare il Batman di Tim Burton, mentre la Casa delle Idee può vantare dei titoli forti come Spider-Man 2, Iron Man e The Avengers. Quasi un pareggio, ma a livello di consistenza qualitativa c'è una sorta di abisso: da un lato, la Marvel ha una media abbastanza discreta, con diversi titoli che fanno il loro dovere anche se non sempre raggiungono determinate vette; dall'altro c'è la DC che le vette le raggiunge, ma il più delle volte si mantiene o intorno alla sufficienza o drasticamente al di sotto di essa, regalandoci quelli che per molti sono i peggiori cinecomics in assoluto (Supergirl - La ragazza d'acciaio, Superman IV, Batman & Robin, Steel, Jonah Hex). Fortunatamente, sembra che un maggiore controllo della qualità media sia all'ordine del giorno con il nuovo corso creativo del DC Extended Universe.
Vincitore: DC per i singoli titoli, Marvel nel complesso.
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Le serie TV
In campo catodico la Marvel ha cominciato a farsi più attiva solo negli ultimi anni, consentendo alla DC di dominare l'ambiente supereroistico sul piccolo schermo con il Batman che ha lanciato la carriera di Adam West, la versione di Wonder Woman con protagonista Lynda Carter e diverse trasposizioni delle avventure di Superman, dal serial primigenio interpretato da George Reeves al prequel adolescenziale Smallville. La Casa delle Idee, dal canto suo, dopo aver lanciato nel 1977 L'incredibile Hulk, con Lou Ferrigno nei panni del Golia verde, è rimasta alquanto inattiva fino al 2013, con la messa in onda di Agents of S.H.I.E.L.D. e la nascita del versante televisivo del Marvel Cinematic Universe. Ed è proprio questa iniziativa a dare il vantaggio alla Marvel, che non solo ha saputo sfruttare l'evoluzione delle abitudini di visione del pubblico, puntando su una piattaforma di streaming come Netflix, ma ha anche messo in atto una vera diversificazione a livello di contenuti e stile, spaziando dall'ibrido di spionaggio e fantascienza che è appunto Agents of S.H.I.E.L.D. alle atmosfere noir di Daredevil, passando per la riflessione sulle tensioni razziali in America che attraversano gli episodi di Luke Cage. Una varietà che, per ora, manca nell'offerta catodica della DC.
Vincitore: Marvel.
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Personaggi
Uno dei presunti vantaggi della DC, stando ai commenti dei fan, è il suo avere a disposizione tutti i propri personaggi, mentre quelli della Marvel sono in mano a studios diversi a causa di accordi risalenti agli anni Novanta. Eppure è proprio questa divisione dei beni ad aver consentito a tutti gli eroi maggiori della Casa delle Idee di apparire sullo schermo, e persino dei personaggi meno noti al grande pubblico, come Ant-Man o Doctor Strange, hanno fatto il salto di qualità dalla pagina allo schermo con un discreto successo. La DC invece, soprattutto al cinema, ha quasi sempre faticato a sfondare con titoli che non fossero legati a Batman o Superman (e anche sul piccolo schermo dobbiamo l'esistenza dell'attuale Arrowverse al successo di Oliver Queen come comprimario in Smallville), ed è stato necessario aspettare fino a quest'anno per vedere finalmente in azione nelle sale un'icona del fumetto quale Wonder Woman. La situazione dovrebbe cambiare a partire dall'anno prossimo, con l'auspicio che i risultati non siano ai livelli del pasticcio che fu Lanterna verde.
Vincitore: Marvel.
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Registi
Inutile negarlo: entrambi i brand hanno saputo attirare dei registi di non poco conto, tra cineasti di un certo spessore e talentuosi mestieranti capaci di infondere nei rispettivi progetti una vera passione. Ma a livello di sinergia tra i registi con un tocco veramente personale e le case di produzione la spunta la DC, e il merito è di un cineasta solo: Christopher Nolan. Mentre la Sony e la Fox hanno avuto dei problemi con Sam Raimi e Bryan Singer e la Universal non ha saputo sfruttare al meglio l'ambizione di Ang Lee, tra la Warner e il regista inglese, ingaggiato per ridare a Batman la dignità che Joel Schumacher gli aveva sottratto, si è creato un rapporto fruttuoso che non solo ha dato vita alla punta di diamante del genere (il già citato Il cavaliere oscuro), ma continua a generare ottimi risultati anche al di fuori del franchise. In parole povere, il Nolan che ci ha dato Inception e Interstellar, e che tornerà nelle sale la prossima estate con Dunkirk, lo dobbiamo in gran parte al gigante del fumetto.
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Vincitore: DC.
Attori
Qui entrambi i colossi sono altrettanto bravi, avendoci regalato in più occasioni quelli che per una grandissima fetta di pubblico sono i volti definitivi dei vari eroi e villains sullo schermo: in casa DC abbiamo il Superman di Christopher Reeve, i Batman di Michael Keaton e Christian Bale, i Joker di Jack Nicholson e Heath Ledger e il Rorschach di Jackie Earle Haley; la scuderia Marvel invece vanta il Wolverine di Hugh Jackman, il Deadpool di Ryan Reynolds, il Blade di Wesley Snipes, i Magneto di Ian McKellen e Michael Fassbender, il Tony Stark di Robert Downey Jr. e il Bruce Banner di Mark Ruffalo. Anche in progetti meno riusciti - vedi Daredevil e Batman Forever - c'è quasi sempre un'intuizione geniale a livello di casting, al punto che c'è ancora chi spera, per esempio, di poter rivedere Mark Strong nei panni di Sinestro, nonostante Lanterna verde non faccia parte della continuity del DC Extended Universe.
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Vincitore: pareggio.
Serietà vs. umorismo
Un'accusa fatta spesso alla Marvel, nello specifico i film che fanno parte del Marvel Cinematic Universe, è quella di avere un tono troppo cialtrone che danneggerebbe la credibilità delle diverse storyline. In realtà un certo coefficiente di ironia è necessario non solo per compensare eventuali momenti troppo cupi, ma anche per rendere più accettabile da parte del pubblico situazioni e personaggi che rasentano l'assurdo (vedi Guardiani della Galassia). Un concetto che la Warner Bros. sembra non aver capito - almeno finora - per il DC Extended Universe, pensando che il modello nolaniano del realismo dark sia l'unica strada percorribile. Peccato che si siano scordati un dettaglio fondamentale: i film di Nolan erano sì cupi, ma anche divertenti, con vari momenti di ironia collocati in punti strategici. Quello che abbiamo visto di Justice League in occasione del Comic-Con suggerisce che il futuro sarà un po' più allegro, sperando che non si torni indietro nel giro di due-tre film.
Vincitore: Marvel.
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Animazione
Qui basterebbe citare solo il DC Animated Universe, quell'insieme di serie e film realizzati tra il 1992 e il 2006, per decretare il vincitore, anche solo per averci regalato il Joker doppiato in originale da Mark Hamill ma anche un personaggio come Harley Quinn, talmente popolare da essere poi integrato nei fumetti e nei film. Ma il confronto si fa impietoso anche al di fuori di questo piccolo grande exploit, perché nel campo dell'animazione, spiace dirlo, la Marvel ha veramente risentito dell'entrare a far parte della famiglia Disney: basti pensare che non sono attualmente previste serie animate dedicate agli X-Men, per il semplice motivo che i contenuti non sarebbero adatti al target prediletto dalla major. La DC continua inoltre a produrre materiale molto interessante tramite l'iniziativa dei DC Universe Original Animated Movies, generalmente adattamenti di storie particolarmente amate dai fan come Batman: The Killing Joke.
Vincitore: DC.
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