Turbato dalla malattia del padre, una forma acuta di tubercolosi, Krzysztof Kieslowski, vive un'infanzia solitaria e si immerge nella lettura. A sedici anni, dopo la morte del genitore, frequenta la scuola per tecnici di teatro a Varsavia. In seguito, si appassiona alla regia e si iscrive all'Accademia del Film di Lodz, dove già realizza i primi cortometraggi, tra cui Tramwai, Urzad, e Nella città di Lodz, suo film di diploma. Terminati gli studi nel 1969 si avvicina al documentario, considerato più conforme al modello economico della Polonia dell'epoca, iniziando a realizzare opere come Ero un soldato del 1970, e Fabryka.
Ben integrato nella società polacca, Kieslowski non dimostra tuttavia di essere un comunista cieco. Al contrario, si serve dei suoi documentari per mostrare le incoerenze del sistema burocratico interno, tanto che, ad esempio, il suo Robotnicy 1971 - Nic o nas bez nas (Lavoratori 1971: Niente su di noi senza noi), che documenta la repressione di uno sciopero di Danzica, viene requisito dalle autorità. Anche il successivo documentario Dworzec (La stazione) del 1980, incontra alcuni problemi di lavorazione.
Il passaggio al cinema arriva, dopo alcuni cortometraggi di finzione e film per la TV, con Blizna (La cicatrice) nel 1976. Ottiene il riconoscimento della critica con i successivi Il cineamatore (1979), Destino cieco (1981) e Senza fine (1984); ma guadagna l'attenzione del pubblico internazionale solo nel 1988 con Il decalogo, dieci film per la televisione scritti insieme a Krzysztof Piesiewicz, suo sceneggiatore abituale, che offrono una rilettura in chiave moderna dei dieci comandamenti.
Realizza in seguito La doppia vita di Veronica e l'acclamata trilogia Tre colori (Film blu,Film bianco e Film rosso), dedicata ai colori della bandiera francese, simboleggiante gli ideali di Liberté, Egalité e Fraternité.
Scompare prematuramente a cinquantacinque anni, dopo avere trovato il tempo di scrivere, sempre con Piesiewicz, la sceneggiatura del primo capitolo di una nuova trilogia, questa volta dedicata alla Divina Commedia di Dante, Heaven, poi diretto nel 2002 dal regista tedesco Tom Tykwer.
1995 Candidatura Miglior sceneggiatura originale per Film rosso
1995 Candidatura Miglior regia per Film rosso
1993 Premio Leone d'oro per Film blu
1990 Premio Nastro d'argento europeo per Il Decalogo 1
2005 Sceneggiatura, Soggetto
2002 Sceneggiatura, Soggetto
1994 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
1994 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
A trent'anni dalla sua realizzazione, Lucky Red riporta in sala la trilogia dei colori di Krzysztof Kieślowski: Film Blu, Film Bianco, Film Rosso.
In programma Decalogo, La doppia vita di Veronica e Film Rosso presentati da Irene Jacob, ospite d'onore del festival. Dal 22 al 30 gennaio.
Krisztof Kieslowski: al NapoliFilmFestival la retrospettiva completa delle sue opere e una mostra fotografica.