Movieplayer.it Awards: il trionfo di Django Unchained e Breaking Bad

Il film di Tarantino spopola in tutte le categorie in cui è candidato; tra le serie, s'impone con autorevolezza, anche se con piglio meno plebiscitario, la già rimpianta Breaking Bad.

Non c'è solo il fatto che siamo tutti d'accordo che il 2013, anche solo relativamente alle uscite sul territorio italiano, sia stato un eccellente anno di cinema; un'altra ragione per cui ricorderemo questi Movieplayer.it Awards è il cambiamento delle modalità di voto, che ha reso, a conti fatti, la partecipazione dei nostri lettori ancora più convinta ed entusiastica. Vi abbiamo "tolto" la possibilità di determinare voi stessi le nomination, per risolvere l'intera votazione in un'unica manche, ma in cambio abbiamo inaugurato i premi televisivi, invitandovi così ad esprimere le vostre preferenze in fatto di serie TV e interpretazioni nei serial. Non possiamo far altro che esprimere la nostra soddisfazione per una partecipazione tanto fervida e competente.

In ambito cinematografico, abbiamo quest'anno un vincitore indiscusso, che ha fatto letteralmente il vuoto dietro di sé in tutte le categorie in cui i nostri lettori hanno avuto la possibilità di votarlo: si tratta di Django Unchained e ovviamente del suo vulcanico regista Quentin Tarantino, che con quest'ultima opera è riuscito, in un solo colpo, a reinventare lo spaghetti western, a trattare a viso aperto - lui, un southern man - il tema della responsabilità degli Stati Uniti in quell'orrore che è stato la pratica della schiavitù, e a realizzare il suo film più squisitamente divertente. Il pubblico risponde con la consueta, incondizionata devozione.

Se Tarantino s'impone con agevolezza nella categoria destinata al miglior film, quella per la migliore regia e per la migliore sceneggiatura, il quarto Movieplayer.it Award di Django approda in grembo a Christoph Waltz, già doppio premio Oscar proprio grazie al cineasta del Tennessee. Tra gli interpreti, accanto al talentaccio austriaco, il nostro pubblico premia un attore leggendario come Daniel Day-Lewis, la deliziosa Jennifer Lawrence de Il lato positivo e la commovente Anne Hathaway del musical Les Misérables: un poker che riflette perfettamente quello degli Academy Awards di un anno fa, ma se quella di Waltz e Hathaway è stata una strada in discesa, a Day-Lewis e Lawrence hanno dato filo da torcere, a un soffio dalla chiusura delle votazioni, i monumentali Toni Servillo (La grande bellezza) e Cate Blanchett (Blue Jasmine).
Il film di Paolo Sorrentino manca per poco il premio per il migliore attore, ma stravince come miglior film italiano; le categorie di genere, dal canto loro, ci permettono di celebrare film che non siano Django Unchained. Il miglior film "invisibile" ad esempio, quello che vi abbiamo invitato a scegliere tra dieci titoli che hanno avuto una distribuzione più limitata rispetto ai candidati come miglior film, è lo struggente Before Midnight di Richard Linklater, terzo capitolo della trilogia "dal minore incasso di sempre". Tra i film d'azione s'impone l'ambizioso, stellare Gravity di Alfonso Cuarón - che è anche subito alle spalle di Django nella conta totale dei premi, visto che ha ottenuto anche i Movieplayer.it Awards per la realizzazione tecnica e l'uso del 3D - mentre nella categoria dedicata a fantasy, horror e scifi la spunta Lo hobbit: la desolazione di Smaug.

Tra le commedie furoreggia Il lato positivo - Silver Linings Playbook, mentre come film d'animazione Frozen - Il regno di ghiaccio riesce alla lunga ad avere la meglio su due agguerriti contendenti, Cattivissimo me 2 e Frankenweenie.
Da segnalare, infine, un altro premio in cui i nostri lettori hanno voluto premiare la nostra onorata tradizione: il riconoscimento al maestro Ennio Morricone per la colonna sonora de La migliore offerta.

In ambito televisivo, non ha dimensioni plebiscitarie ma è comunque assoluto il dominio di Breaking Bad, serie drammatica AMC consegnata alla leggenda da una strepitosa stagione finale soltanto pochi mesi fa. Per lo show di Vince Gilligan c'è il premio per la migliore serie TV, oltra a quello per il migliore attore, l'impareggiabile Bryan Cranston.

Pochi dubbi anche in merito alla migliore nuova serie: il vostro plauso va decisamente a Hannibal della NBC, un nuovissimo approccio, declinato per il piccolo schermo, al crime drama e al personaggio creato nell'ormai lontanissimo 1981 dal romanziere Thomas Harris. Ha gioco facile anche The Big Bang Theory tra le comedy series, mentre tra le serie d'impianto poliziesco trionfa un altro show che ha appena chiuso i battenti: Dexter non ci avrà lasciato con una stagione finale al livello di quella di Breaking Bad (ben lungi, ahinoi) ma è rimasto nel cuore di moltissimi spettatori.
Nelle altre categorie di genere, veleggiano verso il Movieplayer.it Awards The Vampire Diaries tra le serie a target teen e I Simpson tra quelle di animazione, mentre deve ingaggiare una battaglia all'ultimo voto Doctor Who per sconfiggere Downton Abbey nella categoria riservata ai serial di matrice british.

Per quanto riguarda le categorie dedicate agli interpreti, per un posto accanto a King Cranston si sono misurate due prime donne della risma di Claire Danes (Homeland) e Jessica Lange (American Horror Story), con la vittoria finale della prima, mentre per quanto riguarda le categorie dedicate ai non protagonisti, i nostri lettori hanno reso giustizia allo show corale più amato (e meglio recitato) del momento, Il trono di spade della HBO, che vince tra l'altro anche tra le serie fantasy e horror, incoronando la bellissima Madre di draghi Emilia Clarke e la pecora nera di casa Lannister, Peter Dinklage.

Per il momento è tutto, ma prima di darvi appuntamento al prossimo anno con i nostri premi filmici e televisivi, vogliamo ricordarvi di dare un'occhiata alla top 20 cinematografica della redazione per il 2013, ma anche che la Awards Season non è finita: in attesa del 2 marzo, seguiremo con attenzione tutto ciò che è corsa all'Oscar e voteremo, come pure è diventata consuetudine, anche i "nostri" Academy Awards sulla base delle categorie decretate dall'AMPAS: continuate a seguirci, e continuate a "premiarci"!

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