Si è tanto discusso negli ultimi anni del rapporto tra sale cinematografiche e piattaforme streaming, e della sfida che colossi come Netflix e Amazon Studios hanno lanciato alle storiche major di Hollywood, le quali da sempre concentrano i propri sforzi sul grande schermo e, solo in un secondo momento, sul mercato dell'home video. La drammatica situazione internazionale che stiamo vivendo ha però cambiato molte delle abitudini di ciascun individuo, e l'universo dell'intrattenimento non può certo fare eccezione.
Una delle istituzioni cinematografiche più conservatrici è senza dubbio l'Academy of Motion Picture Arts and Sciences, restia ad intercettare le novità che l'evoluzione tecnologica dell'ultimo decennio ha portato nel mondo del cinema. Nonostante molti film, in particolare le produzioni originali Netflix, abbiano conquistato candidature con sempre maggior frequenza, gli oltre ottomila votanti non hanno riconosciuto loro premi che in diversi casi sarebbero stati meritati. Una semplice apertura, ma nulla di più: basti pensare come, durante la Notte degli Oscar 2020, Storia di un matrimonio, I due Papi e The Irishman abbiano conquistato appena una statuetta (Laura Dern miglior attrice non protagonista per il film scritto e diretto da Noah Baumbach), ma ne avrebbero probabilmente meritata qualcuna in più. Torniamo però alla stretta attualità: con un comunicato apparso sul proprio sito, l'Academy ha annunciato delle sostanziali e mirate modifiche al regolamento in vista della 93ma edizione dei premi cinematografici più prestigiosi, la cui consegna è attualmente prevista per il 28 Febbraio 2021. Scopriamo nel dettaglio che cosa cambierà per gli Oscar 2021 con le nuove regole.
Gara aperta ai film in streaming
Ebbene sì: potranno partecipare alla corsa agli Oscar anche i film che verranno distribuiti direttamente sulle piattaforme streaming e video-on-demand (VOD). Per il momento, tale novità avrà effetto solo per l'edizione 2021, ma è comunque una svolta epocale. L'Academy ha però fissato alcuni paletti: i film che arriveranno in streaming dovranno aver avuto una data già stabilita per la distribuzione nelle sale (tradizionale oppure limitata, come accade per le opere Netflix) e possedere altri requisiti ben definiti; inoltre, i membri dell'Academy dovranno avere accesso alla visione di tali film con sessanta giorni di anticipo rispetto all'arrivo sul mercato, attraverso una "Screening Room" fruibile solo ad essi. Quando poi le misure governative consentiranno l'apertura dei cinema, sarà necessario che i distributori portino comunque i film - soprattutto quelli di più ampia portata commerciale ma ora destinati allo streaming - in sale selezionate, ovvero nelle città di Los Angeles, New York, Atlanta, Chicago, San Francisco e Miami.
Viva lo streaming! 10 cose che non sopportiamo più della sala
Nasce il premio per il Miglior Sonoro
Tra i premi tecnici, sempre ingiustamente poco considerati, vi è stata finora la divisione nel comparto del sonoro tra "Miglior mixaggio" (Sound Mixing) e "Miglior montaggio" (Sound Editing). Una categoria quasi sempre riservata a grosse produzioni che fanno della potenza e della qualità sonora uno degli aspetti più importanti di un film: pensiamo, di recente, a pellicole quali Mad Max: Fury Road e Dunkirk, che hanno fatto incetta di entrambi i premi. Curiosamente, l'edizione 2020 ha determinato una discrepanza nelle scelte dei membri: il miglior mixaggio è andato a Mark Taylor e Stuart Wilson per 1917, il miglior montaggio a Donald Sylvester per Le Mans '66 - La grande sfida. Anche se le due categorie potrebbero sembrare simili, non lo sono del tutto: per semplificare all'estremo, ricordiamo che i montatori scelgono i suoni da introdurre in ogni scena, e si potrebbero definire come dei "compositori"; i responsabili del mixaggio, invece, equivalgono a dei "direttori d'orchestra", poiché decidono, insieme al regista, come i suoni debbano essere presenti nei vari momenti del film. In ogni caso, l'Academy intende premiare il lavoro di squadra e, oltre a ricordare come il numero di statuette possa restare significativo (pensiamo a un team del suono composto da più persone) ha stabilito che questa categoria contemplerà una sestina. La categoria Miglior Sonoro permetterà di nominare fino a due montatori, un sound mixer e altri tre esperti impegnati nel mixaggio.
Cinema contro Streaming: 10 motivi per cui preferiamo vedere i film in sala
Altre importanti novità
Le nuove regole introdotte dall'A.M.P.A.S. riguarderanno anche le categorie di Miglior Film Internazionale (International Feature Film) e di Miglior colonna sonora (Originale Score). Nel primo caso, per la prima volta le opere saranno valutate già in prima battuta da tutti i membri dell'Academy i quali, per poter esprimere la propria preferenza, dovranno comunque aver visionato una percentuale significativa di film. Anche in questa occasione, le pellicole che vorranno partecipare alla corsa alle nomination dovranno essere disponibili per la visione in una piattaforma accessibile ai componenti dell'Academy.
Per quanto riguarda le colonne sonore, da adesso in poi la percentuale di partitura originale in un film non legato ad una serie dovrà essere almeno del 60%, mentre per i sequel o le opere che fanno parte di un franchise la quota minima sale all'80% affinché possa partecipare alla corsa alle candidature. La 93ma edizione, infine, sarà l'ultima nella quale i membri riceveranno DVD che sostituiscano la visione in sala o quella ad essi riservata di un film; lo stesso varrà per i CD fisici delle colonne sonore, per le copie cartacee delle sceneggiature e di altro materiale multimediale.
25 film che non hanno vinto l'Oscar ma sono stati plurinominati
Il futuro è adesso
Così, ciò che da anni si chiedeva all'Academy è, di fatto, già realtà. L'attualità pone di fronte a scelte che mai si sarebbe creduto di dover affrontare, e questo periodo di incertezza spinge a prendere delle decisioni impreviste. Il riferimento è naturalmente al tema del riconoscimento dello status di "film tradizionali" anche alle opere distribuite in streaming: un punto fondamentale sul quale le resistenze dell'Academy (e, con minor vigore, di altre istituzioni come la HFPA e la SAG-AFTRA) erano state incrollabili. Sebbene, come è stato precisato, tale introduzione avrà effetto solo sull'edizione degli Oscar in corso, è indubbio come da adesso in poi la discussione non potrà che riaprirsi, suggerendo auspicabilmente una riforma complessiva (che riguardi anche l'Europa) nel rapporto tra le major tradizionali (focalizzate alla tutela delle sale), quelle attive principalmente nel campo dello streaming e dell'intrattenimento casalingo, le istituzioni accademiche come la stessa A.M.P.A.S., i vari Festival internazionali e gli organismi che rappresentano l'industria audiovisiva (inclusa quella italiana).
10 Oscar rivoluzionari: i premi più innovativi e sorprendenti nella storia dell'Academy
I possibili protagonisti degli Oscar 2021
Notoriamente arricchito, soprattutto in Europa, dai film candidati agli Oscar, il calendario delle uscite di inizio anno ha avuto poco da proporre in termini di titoli che potranno concretamente concorrere alle statuette del Febbraio 2021. A parte un paio di opere prettamente commerciali come Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) e Bad Boys for Life, anche gli Stati Uniti attendevano la primavera inoltrata per iniziare a lanciare film di maggior peso, fermo restando che le migliori novità non sarebbero arrivate prima dei Festival di Cannes (già rinviato) e Venezia (ancora previsto, ma non c'è alcuna garanzia sul suo svolgimento). Discorso in parte diverso per i film italiani, con titoli quali Tolo Tolo e Hammamet, che hanno ottenuto ottimi risultati al botteghino, mentre Volevo nascondermi (il quale ha ricevuto un premio al Festival di Berlino, grazie all'interpretazione di Elio Germano) è stato nettamente penalizzato dalle vicissitudini internazionali. Ad ogni modo, le opere di Amelio e Diritti saranno prese in considerazione dall'ANICA per la corsa a Miglior Film Internazionale, ma speriamo di vedere accanto ad esse altri titoli d'autore che potranno arrivare in streaming, o, auspicabilmente, ancora prima in sala se e quando sarà consentito.
Tornando alle novità più attese in uscita oltreoceano, nei prossimi mesi sarebbero previsti (e il condizionale è d'obbligo) tra le principali proposte: Tenet di Christopher Nolan (uscita internazionale ancora fissata a Luglio); The French Dispatch di Wes Anderson, che sarebbe certamente passato da Cannes; Mulan di Niki Caro, versione live action del classico d'animazione del "Rinascimento Disney"; Wonder Woman 1984 di Patty Jenkins; Black Widow di Cate Shortland, capitolo d'avvio della Fase 4 del Marvel Cinematic Universe, inizialmente in arrivo a fine Aprile ma spostato a Novembre; No Time to Die di Cary Fukunaga, venticinquesimo capitolo della serie di 007, che sarebbe dovuto arrivare a inizio Aprile ma anch'esso rinviato in autunno; Soul di Pete Docter e Kemp Powers, nuovo titolo di casa Disney/Pixar; Top Gun: Maverick di Joseph Kosinski, con il ritorno di Tom Cruise in uno dei suoi iconici personaggi degli anni '80; West Side Story di Steven Spielberg, nuova versione del capolavoro del 1961, vincitore di dieci Oscar; Dune di Denis Villeneuve (reboot cinematografico dell'omonimo film del 1984 di David Lynch), tratto dallo storico romanzo di Frank Herbert.
Oscar 2020: il meglio (e il peggio) nella storica edizione di Parasite
L'unica certezza al momento appare quella di avere una Awards Season 2021 per la quale appassionarci e discutere: va riconosciuto all'Academy il merito di aver risposto con decisioni ponderate e al passo con l'attuale situazione internazionale. In questo momento, il cinema - come tutto il mondo dell'intrattenimento - sta vivendo un periodo i cui disastrosi effetti potrebbero danneggiare un settore che, anche in Italia, deve affrontare delle difficoltà mai realmente superate (in particolare per le medie e piccole produzioni/distribuzioni). È poi arduo chiedere, soprattutto a chi ha investito milioni di dollari, di mettere sul mercato i propri titoli direttamente in streaming e in home video, senza l'essenziale passaggio sul grande schermo, che resta il fulcro sul quale il cinema deve continuare ad imperniarsi. La sala va protetta e tutelata, e tutti devono concentrare i propri sforzi affinché l'attuale crisi non faccia disperdere una meravigliosa storia iniziata con il treno alla stazione di La Ciotat filmato dai fratelli Lumière nel 1896. Il mondo contemporaneo, però, mette a disposizione degli spettatori risorse e mezzi tecnologici che possono supportare e integrare l'esperienza cinematografica in senso ampio. Per questo uniti si vince, divisi si perde, come direbbero gli Avengers.
10 anni di Oscar, fra meriti e abbagli: le nostre pagelle agli Academy Award