Golden Globes 2011: orrori e splendori del red carpet

Ovvero come le star riescono ad ascendere vette di straordinaria grazia e bellezza o sprofondare in abissi di orrore e follia sempre con il sorriso sulle labbra: dal fascino di Milla Jovovich all'inquietante pizzo di Christina Aguilera, una lezione dimostrativa sull'antico adagio 'la classe non è acqua'.

C'è poco da fare, i red carpet sono un banco di prova temibile per tutte le star, da quelle già navigate e alle nuove luci di Hollywood, e diciamolo francamente, se a nessuno interessa come sono vestiti i signori uomini, perchè nel loro caso c'è poco da sbagliare (eppure qualcuno ci riesce sempre), le più bersagliate, squadrate, scrutate con la lente di ingrandimento sono sempre le signore, dalle giovanissime a quelle over sixty. D'altronde tutte loro aspettano i reds proprio per questo motivo, per esibirsi, farsi ammirare, attirare l'occhio onnisciente dei fotografi per essere immortalate, nel bene e nel male, e dunque diamo soddisfazione alle nostre adorate stelle. Cominciamo con alcune constatazioni di base che ci hanno colpito immediatamente: una propensione per i colori forti, il verde in particolare, ma anche il rosso, il rosa shocking, pesca, fucsia, degli ocra e mix di tessuti stampati, un vero e proprio innamoramento per le cinture di tessuto, non tessuto, lustrini, paillettes e chi più ne ha più ne metta, alla vita, sopra il vestito, sopra un impermeabile, ovunque. Inoltre, cosa davvero imperdonabile, un'oscenità vietata da ogni hairstylist che si rispetti: la ricrescita. Centimetri di ricrescita in bella vista, capelli con tre differenti _nuances _orizzontali, scioccanti extension di tonalità smaccatamente diverse; insomma sembra che al Sunset Boulevard va di moda il capello sciatto, concetto sottolineato dalla scarsità di pettinature e dallo stile "capello al vento senza piega" che è spuntato un po' ovunque.

Ma per fortuna, la classe non è acqua e come sempre basta avere gli occhi per guardare ed essere ricompensati: Milla Jovovich, Michelle Williams, Olivia Wilde, Natalie Portman, Leighton Meester, Piper Perabo, Amy Adams, Natalie Portman, Claire Danes, Helen Mirren e Jane Lynch sono tra le 'divine' che hanno illuminato la serata con un fascino che non è frutto soltanto di un bravo stilista. La Wilde sembrava essere avvolta da un pezzetto di cielo stellato, una creazione color cioccolato tempestata di cristalli di Marchesa, un design principesco di tulle, effetto fiabesco ma non troppo. Natalie Portman mostrava orgogliosa il suo pancione in un abito rosa scivolato con le spalle nude di Viktor & Rolf, con una rosa rossa al centro del busto, che forse sarebbe stata ancora più bella se l'avesse coordinata al collier di diamanti che indossava, ma non si può avere tutto dalla vita. Piper Perabo invece era semplicemente perfetta, fasciata in un Oscar de la Renta nero e sobrio, con un make-up naturale ravvivato da uno splendido punto di rosso per le labbra e una semplice coda per i capelli (assolutamente privi di ricrescita, Dio sia lodato). Helen Mirren e Jane Lynch hanno optato per un'eleganza classica, la prima affidandosi al dorato di Badgley Mischka, la seconda al sempre elegante nero di Ali Rahimi. Amy Adams ha sfoggiato un abito molto particolare, ma non vistoso, un Marchesa blu ricoperto da un secondo strato tono su tono che lasciava intravedere il lavoro di intagli in stile quasi origami. Michelle Williams era adorabile in uno stampato di Valentino con dolci margherite che ben si accordava al suo alone romantico di questi ultimi tempi, con un taglio corto alla garçonne che ricorda molto Mia Farrow. Claire Danes, elegantissima, ha osato con un vestito dalle linee pulite e scivolate ma dal colore rosa intenso di Calvin Klein, mentre Leighton Meester ha scelto un modello di Burberry Prorsum ravvivato da un paio di sandali tempestati di cristalli.
Passiamo alle semi-divinità, che per quanto affascinanti non hanno raggiunto quel je-ne-sais-quoi indispensabile per essere perfette. Partiamo dalla bella Anne Hathaway, super sexy in un aderentissimo abito di Giorgio Armani fatto interamente di macro lustrini che lasciava scoperta la schiena fino a territori quasi proibiti Sandra Bullock, sensuale ed eterea in un Jenny Packham, con una frangia piena che esaltava gli smokey eyes e una stiratura liscia senza colorazioni bizzarre. Nicole Kidman, come sempre bellissima, ma forse un po' troppo rigida nel suo Prada color panna monospalla, Scarlett Johansson con un Elie Saab rosa pallido, capelli tirati morbidamente su e splendidi bracciali ai polsi. Mila Kunis, l'unica forse ad aver saputo indossare il verde intenso che ha dilagato sul red carpet, con una creazione di Vera Wang adatta alla sua personalità, monospalla con applicazione e strascico da vera star. In quanto a strascico c'è da ricordare anche Eva Longoria, stranamente sobria in quest'occasione, che era inguainata in un Zac Pose nero, con uno strascico importante, ma il tutto bilanciato da un make-up quasi nude e da un paio di punti luce ai lobi. Anche Jennifer Lopez ha brillato di luce propria durante la sfilata sul magico tappeto, anzi forse ha brillato un po' troppo considerato il velo trasparente ricamato finemente e fittamente con cristalli che ricopriva il suo abito bianco firmato da Zuhair Murad, forse senza mantellina scintillante sarebbe stata meglio.
Ed è venuto il momento che tutti aspettiamo con ansia, la horror parade, perchè sì, diciamolo è con orrore che guardiamo personalità di un certo spicco e con un certo conto in banca conciarsi in modo da offendere il più accomodante fashion addict. Cominciamo subito col dire che Tilda Swinton ed Helena Bonham Carter fanno parte di una categoria a parte e per quanto possano apparire ridicole, strane, terrificanti, non si può nulla contro di loro, che sono solite indossare l'equivalente della loro personalità, l'una androgina, al limite dell'essenziale, l'altra barocca, eccentrica e colorata come uno dei personaggi dei film del suo compagno, Tim Burton. Quindi niente battute su di loro, perchè tanto si infrangono contro un granitico muro di carisma. Ma state tranquilli, la galleria degli orrori è ben rappresentata, a partire da, incredibile ma vero Angelina Jolie: cos'ha avrà mai combinato la bella matriarca della famiglia Jolie-Pitt? Con un abito verde smeraldo di Versace che è tutto l'opposto dello stile dell'artista, che in genere più che vestire le sue modelle, le spoglia (come si può ben notare dal vestito rosso di January Jones, che in pratica sono strisce di tessuto poste in luoghi strategici per non scioccare i minorenni tra il pubblico a casa), come mai un abito così austero per la sexy Lara Croft, che perfino in gravidanza ha sempre sfoggiato abiti sensuali e molto femminili? Non ci sarà mica del vero nelle voci, insistenti, sulla sua anoressia? Speriamo di no. Comunque resta il fatto che Angelina non era per niente nella sua solita forma smagliante.
Smagliante, anzi accecante era il colore del vestito di Julianne Moore, un asimmetrico quasi fucsia, un colore terribile per il suo tipo di carnagione, così come il bianco spento lo è per la bella e simpatica Kaley Cuoco, che ha indossato un abito a balze perpendicolari lontano dal suo solito stile, forse serviva a nascondere ancora il gesso al piede? Chissà. Quale fosse il motivo Kaley, era molto sottotono, colpa anche della pettinatura, un indeciso semiraccolto pasticciato. Veniamo ai pezzi forti: Christina Aguilera. Si è vero, anche Christina è sempre stata... esuberante nel suo guardaroba, ma di recente era apparsa meno pacchiana del solito. Si vede che il suo Burlesque ha ridato vita alla sua vena di cattivo gusto. Un abito fasciante color carne sovrastato da un velo di pizzo nero, disegnato ovviamente a sirena da Zuhair Murad, che forse non ha preso bene le misure perchè il corpetto a stento riusciva a contenere le grazie della talentuosa cantante. Sempre in tema di forme voluminose e curve, ci chiediamo perchè, per quale motivo Christina Hendricks continui a scegliere vestiti che invece che valorizzare la sua figura voluttuosa la mortificano, stavolta con un abito rigido dal colore rosso fiammante, che sarebbe stato anche passabile (nonostante faccia a cazzotti con il suo colore di capelli), ma l'enorme fiore di tessuto applicato sulla spalla era davvero necessario? L'unico risultato ottenuto è quello di farla sembrare ancora più goffa.
Per concludere siamo un po' indecisi su Halle Berry che è arrivata sfoggiando un miniabito bustier di Nina Ricci con una gonna trasparente sovrapposta, uno stile minimalista, ma per nulla semplice, tuttavia le diamo un bel dieci per i capelli corti e sbarazzini. Il premio per il peggior abito se lo contendono Sofia Vergara ( un Vera Wang rosso cardinale con una chiusura allacciata a bustino sul retro) e l'irriducibile Jane Fonda, che era inguainata in un vestito nero dalle spalle e braccia un po' troppo futuristiche, un mix tra un fim di Paul Verhoeven e la madre naturale di Daitarn 3. Stendiamo un velo pietoso per le non-personaltà che nonostante tutto sono riuscite a farsi notare per ciò che stavano indossando, che non potevano assolutamente essere considerati capi di abbigliamento, dall'onnipresente maculato (che può essere indossato solo da un totale di tre persone al mondo senza essere ridicole), al collare all'uncinetto, alla clutch di finto peluche, al bicolore blu elettrico con bustino verde ramarro ricoperto di foglie paillettate, ad altri orrori che non abbiamo il coraggio di nominare. Almeno fino alla prossima volta.