Sabina Guzzanti è attrice-autrice di satira teatrale e televisiva molto popolare e temuta dalla classe politica italiana. Da quasi vent'anni è antagonista di punta - sia dal palcoscenico sia in televisione - rispetto a tutti i poteri costituiti: ogni volta che va in scena un suo spettacolo, infatti, l'obiettivo dichiarato è quello di ironizzare sulla società politica smascherandone i difetti, i vizi, le bugie più evidenti. Rispetto a quella del fratello e collega Corrado Guzzanti, il suo stile satirico nel corso degli anni si è fatto politicamente sempre più feroce e battagliero, tanto da trasformare Sabina in una vera e propria pasionaria della politica.
Dopo l'esordio nella trasmissione Proffimamente... non stop di Enzo Trapani e L'araba fenice di Antonio Ricci, Sabina inizia a farsi notare nel celebre La TV delle ragazze, e nel successivo show cult Avanzi, che ha lanciato, oltre ai fratelli Guzzanti, la presentatrice Serena Dandini, e numerosi talenti comici come Francesca Reggiani, Cinzia Leone, Marco Messeri, e Stefano Masciarelli, i quali hanno formato un gruppo fisso anche nei successivi programmi, Tunnel, Pippo Chennedy Show e L'ottavo nano.
Grazie a queste trasmissioni, divenute di culto, Sabina acquista una grande notorietà tra i telespettatori, esibendosi in alcune celebri imitazioni, come quelle di Moana Pozzi, Massimo Dalema, Valeria Marini, Lucia Annunziata e naturalmente Silvio Berlusconi. Un successo che la porta anche a ideare dei programmi in proprio, come La posta del cuore e il caustico Raiot - Armi di distrazione di massa, che proprio per la sua spiccata dimensione di denuncia politica (la prima puntata era dedicata al conflitto di interessi e al monopolio dell'informazione di Berlusconi), è stata cancellata tra furenti polemiche dopo la prima messa in onda.
Oltre al teatro e alla televisione, lungo la sua carriera Sabina ha scritto diverse sceneggiature, due raccolte di canzoni satiriche, alcuni libri e diretto corti e lungometraggi cinematografici. Inizialmente ha lavorato soprattutto con Giuseppe Bertolucci (in I cammelli e nel bizzarro Troppo sole, dove addirittura interpreta tredici personaggi diversi) e - dopo alcuni piccoli ruoli ne I ragazzi di via Panisperna e La cattedra - viene diretta dall'ex compagno David Riondino, nel suo esordio cinematografico, lo sconclusionato Cuba Libre - Velocipedi ai tropici.
Sabina esordisce alla regia con la commedia Bimba - È clonata una stella (2001), satira non del tutto riuscita sul mondo dello spettacolo. Ma trova la sua dimensione con Viva Zapatero (2005), un documentario satirico, da lei scritto e diretto, che affronta il problema della libertà d'espressione e che ha riscosso un enorme successo internazionale partecipando a numerosi e prestigiosi Festival e vincendo svariati premi. Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, ha partecipato tra gli altri in concorso al Sundance Film Festival al Festival di Rotterdam, ed è stato distribuito in tutto il mondo.
La Guzzanti prosegue nella medesima direzione con Le ragioni dell'aragosta (2007) interessante mockumentary che, con il finto pretesto di realizzare uno spettacolo per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle condizioni dei pescatori sardi, riunisce in realtà in un nostalgico amarcord il vecchio gruppo di Avanzi. La vena di denuncia sociale (tanto da fare guadagnare alla Guzzanti l'appellativo di "Michael Moore italiana") torna preponderante nell'eccezionale Draquila - L'Italia che trema (2010) - accolto con entusiasmo fuori concorso al Festival di Cannes - che indaga sul modo in cui è stata gestita l'emergenza del terremoto dell'Aquila del 2009, non risparmiando accuse dirette nei confronti del Governo e della Protezione civile.
Il tono di Sabina negli ultimi anni è divenuto sempre più battagliero e caustico, tanto da trascinare su di sé numerose polemiche (celebri quelle contro Oriana Fallaci e Giuliano Ferrara, e quelle scoppiate in relazione alle sue osservazioni sul ministro Mara Carfagna), che le sono valse anche alcuni procedimenti giudiziari, tra cui l'accusa di vilipendio per le sue affermazioni sul Papa durante il "No Cav Day" del 2008.
2010 Candidatura Nastro per il miglior documentario per Draquila - L'italia che trema
2006 Premio Miglior documentario per Viva Zapatero!
2005 Candidatura Documentario Europeo 2005 per Viva Zapatero!
2021 Regia, Sceneggiatura, Soggetto, Produzione
2014 Regia, Sceneggiatura, Soggetto, Recitazione, Produzione
2010 Regia, Soggetto, Sceneggiatura, Recitazione
2007 Recitazione, Regia, Sceneggiatura, Soggetto
FILM 2014
Regia, Sceneggiatura, Soggetto, Recitazione, Produzione
Genere: Documentario
D'altra parte è giusto, bisogna accettarlo: Berlusconi ha vinto le elezioni, gli italiani le hanno perse.
Francesca è maestra di dispetti. Per esempio: in un dialogo, mentre l'altro attore recita, lei gli rifà il labiale, dice le sue battute senza voce: una cosa che manderebbe in confusione chiunque. (Sabina Guzzanti su Francesca Reggiani - Vanity Fair, …
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