Una vita destinata all'arte, nelle sue molteplici sfaccettature. Un connubio perfetto tra la carriera musicale e quella cinematografica, un duplice binario artistico su cui da anni viaggia l'esistenza di Marco Cocci. Negli ultimi anni questo caleidoscopio di esperienze si è arricchito con la conduzione televisiva, altro esempio lampante della poliedricità di Marco.
Toscano purosangue, Cocci nasce in quel di Prato il 5 settembre del 1974. Muove i suoi primi passi nel mondo della musica nell'hinterland fiorentino con il gruppo Sativa, di cui è frontman. La sua bravura e originalità vengono notate, in occasione di un concerto in un locale underground, da Federico"Fefo"Forconi, fondatore di una band "rock senza frontiere", i Malfunk. L'incontro tra i due si rivela sin da subito illuminante e Marco diventa il cantante della band. Nei quattro anni seguenti la nuova formazione dei Malfunk suonò in più di cento località italiane ed intraprese un lungo ed intenso tour che toccò le principali città musicali del Nord Europa. Nel 1996 Cocci e co. pubblicarono a Roma un album, intitolato Tempi Supplementari.
L'anno successivo acquista un'importanza fondamentale nella vita di Marco, che viene scelto da Paolo Virzì per recitare nel film Ovosodo. Nella pellicola, che ebbe un successo straordinario di pubblico e critica, interpreta Tommaso, apparentemente un irrequieto squattrinato anarchico, ribelle ed esibizionista, che poi si rivela essere il figlio di un facoltoso industriale. Il film regala una notevole popolarità a Cocci, fama accresciuta anche per la presenza negli spot della Renault Clio. La visibilità ricoprì anche i Malfunk, che dopo aver realizzato un ulteriore album nel 1998, suonarono per più di un anno senza interruzioni in location sempre più importanti. Nel 2001 viene posto un altro importante tassello nel mosaico di Marco: il ruolo nel film di Muccino, L'Ultimo bacio, in cui veste i panni di Alberto, un trentenne avverso ad ogni responsabilità ed incapace di instaurare un legame sentimentale stabile.
Nello stesso anno prende parte alla pellicola diretta da Edoardo Nesi, Fughe da fermo e ad una produzione italo-spagnola, Mi Dulce. Nel 2002 il progetto Malfunk procede speditamente e colleziona importanti performance live, tra cui il concerto del Primo maggio a Roma e l'Heinekein Festival di Imola.
Nel 2003 Marco Cocci prosegue la sua carriera cinematografica con due film, Radio West di Alessandro Valori, pellicola incentrata su tre giovani soldati italiani partiti per il Kosovo in una missione di pace e Prima dammi un bacio di Ambrogio Lo Giudice, storia romantica ambientata fra il 1927 e la seconda guerra mondiale. Nello stesso anno partecipa al film tv Una famiglia per caso, diretto da Camilla Costanzo e Alessio Cremonini e scrive un altro album con i Malfunk, Dentro. Nel 2004 esordisce alla conduzione televisiva, presentando dal salotto di Mtv Brand New. Negli anni successivi continua la vita parallela tra musica e cinema. Escono i film Amatemi (2005), regia di Renato De Maria, Progetto Fiorenza (2006), regia di Alessio Della Valle e Rosso come il cielo (2006), regia di Cristiano Bortone. Nel 2007 viene pubblicato l'ultimo lavoro con i Malfunk, Randagi. Nel 2008 conduce Pirati su Raidue e partecipa alla miniserie-tv Zodiaco.
Torna ad interpretare il ruolo di Alberto in Baciami ancora ancora di Gabriele Muccino e poi è diretto da Paolo Virzì nella commedia rock I più grandi di tutti. Sul piccolo schermo invece interpreta Il commissario Zagaria, accanto a Lino Banfi e viene diretto da Ricky Tognazzi per la miniserie televisiva Mia madre. La sua carriera musicale prosegue insieme al gruppo Brain of Jam - con il quale esegue cover dei Pearl Jam - e il 22 giugno del 2012 ha aperto la kermesse musicale torinese Seattle Torino One Way (STOW).
2011 Premio Migliore attore Premio L.A.R.A. RomaFictionFest 2011 per Mia madre
2024 Recitazione
2022 Recitazione
2018 Recitazione
2017 Recitazione
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