Lunetta Savino nasce a Bari il 2 Novembre del 1957. A Bologna, studia teatro con Alessandra Galante Garrone e si laurea al DAMS. All'inizio degli anni '80 ottiene il primo vero ruolo teatrale nel Macbeth con Glauco Mauri, per la regia di Egisto Marcucci. Nel corso del decennio e fino ai primi anni '90, oltre a una nuova esperienza shakespeariana, la Savino si cimenta più volte con il teatro napoletano, sia con i classici (Non è vero ma ci credo, Come finì Don Ferdinando Ruoppolo di Peppino De Filippo, diretto dal figlio Luigi, e Un brutto difetto di Eduardo Scarpetta), sia con la nuova scuola partenopea (Medea, 24 femmena d'onore di Antonio Capuano), ma è solo a partire dal 1995, con il monologo eroto-comico Prova orale per membri esterni di Claudio Grimaldi, che l'attrice comincia ad attirare su di sé l'attenzione del mondo dello spettacolo.
È proprio quest'ultimo testo ad aprirle le porte di grande e piccolo schermo, pur avendo già avuto qualche piccola parte negli anni '80: Mi manda Picone (1984) di Nanni Loy, Cucciolo accanto a Massimo Boldi e_Terra di mezzo_ l'opera prima di Matteo Garrone), fino alla svolta del biennio 1998-1999 quando, mostrando appieno il suo poliedrico talento, recita per Cristina Comencini in Matrimoni e in Liberate i pesci.
Il 1998 è anche l'anno in cui la Savino viene scelta per interpretare il ruolo della domestica (anzi, 'ragazza alla pari') Concetta Gargiulo detta Cettina in Un medico in famiglia, personaggio originario di Mondragone che le dà una durevole notorietà e che interpreta fino alla sesta stagione. Dopo il sodalizio comico con Lino Banfi, mostra doti drammatiche in Raccontami (2006-2008) con venature malinconiche nei panni della matriarca della famiglia protagonista Elena Ferrucci accanto a Massimo Ghini.
Ottiene successo anche sulla concorrente Mediaset nel ruolo di Agnese Borsi, una donna che subisce un vero e proprio make-over ne Il bello delle donne (2001-2002) e in teatro continua a calcare le scene con rinnovato successo.
Nel frattempo la Savino fatica ancora a trovare una sua dimensione sul grande schermo, questo almeno finché non arriva Ferzan Ozpetek che la sceglie nel 2006 per il suo Saturno contro dove riesce a far risaltare le proprie doti tragicomiche. Il regista la rivorrà quattro anni dopo in Mine vaganti, grazie al quale vince il Nastro d'Argento e anche nel suo prossimo Diamanti.
Lunetta non dimentica comunque la fiction e nel 2014 gira il film TV Pietro Mennea la freccia del Sud, dove interpreta Vincenzina Mennea, che le fa ottenere il Premio Flaiano, oltre alla madre di Peppino Impastato in Felicia Impastato. Tra gli altri titoli in cui si è distinta sul piccolo schermo negli ultimi anni citiamo È arrivata la felicità, il ruolo della madre di Luisa Ranieri ne Le indagini di Lolita Lobosco nel 2021, mentre l'anno successivo una delle protagoniste di Studio Battaglia accanto a Barbora Bobulova e Miriam Dalmazio e Marina Occhionero, anche qui nei panni della loro madre. Nel 2024 è la giudice Libera Orlando in Libera accanto a Matteo Martari, una legal dramedy in cui può mostrare nuovamente le proprie doti poliedriche.
Sotto il nome di Giulia Lunetta Savino, l'attrice nel 1990 ha pubblicato Il buffone e il poveruomo, una monografia dedicata proprio a Peppino De Filippo.
1999 Candidatura Miglior attrice non protagonista per Matrimoni
2010 Premio Migliore attrice non protagonista per Mine vaganti
2000 Candidatura Miglior attrice non protagonista per Liberate i pesci!
2010 Premio Concorso Internazionale: Migliore attrice protagonista per la Sezione TV COMEDY per Due mamme di troppo
2019 Recitazione
2018 Recitazione
2014 Recitazione
2014 Recitazione
Lunetta Savino è una giudice di origine palermitana trapiantata a Trieste, che ha perso la figlia ma non ha smesso di credere nella giustizia. In onda dal 19 novembre ogni martedì su Rai1.
Il tema del workaholic, e poi il set, le aspettative, i personaggi, il successo: Lunetta Savino, Carla Signoris, Marina Occhionero raccontano le nuove puntate della serie Rai Studio Battaglia.
L'incontro con il cast de Le indagini di Lolita Lobosco, che torna con una seconda stagione in prima serata su Rai1 dall'8 gennaio e promette un mix tra noir e commedia con la spregiudicatezza e la solarità della vicequestore interpretata da Luisa Ranieri.
Barbora Bobulova, Lunetta Savino, Miriam Dalmazio e il regista Simone Spada raccontano la genesi e lo sviluppo della serie Studio Battaglia, in onda ogni martedì in prima serata su Rai 1.
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