Palma d'oro ad Uncle Boonmee. Premiati Germano, Bardem e Binoche

Il visionario film thailandese vince la Palma d'Oro a Cannes 2010. Elio Germano premiato per la sua interpretazione ne La nostra vita ex-aequo con Javier Bardem, protagonista di Biutiful. Premiati anche Amalric per la regia e il dramma Poetry per la sceneggiatura.

Un palmares destinato a far discutere, quello che ha concluso la 63esima edizione del Festival di Cannes: la Palma d'Oro infatti è andata al thailandese Uncle Boonmee Who Can Recall His Past Lives, diretto dal regista di Tropical Malady, Apichatpong Weerasethakul, mentre il premio della giuria è stato assegnato all'intenso A Screaming Man, primo film del Ciad ad essere stato ammesso nella competizione. Altri riconoscimenti sono stati assegnati al coreano Poetry per la sceneggiatura, ad Año bisiesto per la fotografia e a Tourneé per la regia, firmata da Mathieu Amalric al suo esordio dietro la macchina da presa.

Per quanto riguarda le interpretazioni, la palma per la migliore attrice è andata a Juliette Binoche, splendida interprete di Copia Conforme, mentre per il ruolo maschile più convincente, è stata assegnato un premio ex-aequo ad Elio Germano, protagonista de La nostra vita (uscito nelle sale proprio venerdì) e a Javier Bardem, interprete principale di Biutiful di Inarritu. Germano ha voluto dedicare il premio all'Italia "e agli italiani che fanno di tutto per renderla un Paese migliore nonostante la classe dirigente", più sentimentale invece il pensiero di Bardem, che ha dedicato alla bella Penelope Cruz, "mia compagna, mia amica e mio amore", che era presente in sala.
La nostra vita non è l'unico film italiano premiato a Cannes 2010, considerato che ieri due riconoscimenti paralleli sono andati a Le quattro volte di Michelangelo Frammartino. Sempre ieri inoltre è stata annunciata l'assegnazione della Queer Palm, che è andata allo strampalato Kaboom di Gregg Araki.
Se i premi a Bardem e Germano appaiono "scontati" - se ne era parlato nei giorni scorsi - meno scontata appare la scelta di lasciare a mani vuote autori come Mike Leigh, il cui ultimo film era stato accolto benissimo dalla critica. Viene da pensare che la forte componente fantastica e visionaria di Uncle Boonmee abbia fatto presa sul presidente della giuria, Tim Burton, ma questo non giustifica certo l'esclusione dal palmares di pellicole molto amate. Il film di Weerasethakul racconta la storia di un uomo che prima di morire, decide di far ritorno al suo paese per avere la possibilità di trascorrere gli ultimi giorni di vita con i suoi cari. Inaspettatamente lo spettro di sua moglie defunta gli appare per prendersi cura di lui, e anche il figlio gli si presenta sotto sembianze non umane. (Leggi la recensione del film)

Cannes 2010: tutti i vincitori