Kitano... or not Kitano?

Venezia subisce il fascino dell'oriente: Kitano accolto con poco entusiasmo se non dai fan, mentre Ang Lee mette d'accordo tutti.

Takeshi Kitano arriva al Lido con la sua capigliatura ossigenata e con l'ultimo lavoro, presentato al festival come film a sorpresa, la stessa formula coniata da Marco Muller lo scorso anno per lanciare il capolavoro di Kim Ki-Duk, Ferro 3 - La casa vuota. L'esperimento non riesce per il secondo anno consecutivo. Nonostante il clamore suscitato, sulla fiducia, dal nome di Kitano e la calorosa accoglienza dei numerosi fan del regista giapponese, Takeshis' ha fatto storcere il naso alla maggior parte della critica. Kitano ha annunciato che dopo Venezia si prenderà un anno sabbatico lontano dal lavoro, e i più delusi sostengono che forse sia meglio così.

Grande successo ha avuto, invece, l'anomalo western di Ang Lee, Brokeback Mountain, definito
da alcuni "l'unica storia d'amore del festival". Ang Lee è arrivato accompagnato dai due protagonisti Heath Ledger e Jake Gyllenhaal, presenti rispettivamente con tre e due pellicole al Lido. Insieme a loro anche la bella Anne Hathaway, una delle due protagoniste femminili della pellicola. E stasera tocca al Casanova di Lasse Hallström, celebrato, dopo la proiezione, da un megaparty al Palazzo Ducale di Venezia.