Al cinema, l'Americano Clooney tra solitudine e fobie

Oltre a The American, in sala arrivano anche 20 sigarette, La solitudine dei numeri primi, Resident Evil: Afterlife, l'horror 4bia e My Son, My Son, What Have Ye Done.

Si preannuncia un tranquillo weekend di paura, al cinema, con tre pellicole che esplorano diversamente la dimensione orrorifica, ma sarà anche un fine settimana "da festival" con due film che approdano in sala direttamente dal cartellone della Mostra di Venezia. Tra i film più attesi però, spicca The American, tratto dall'omonimo romanzo di Martin Booth. Il film vede George Clooney nei panni di un killer professionista costretto a nascondersi in Italia in seguito a un incarico finito male. Si è parlato molto della scelta di ambientare il film nell'Abruzzo scosso dal terremoto, ma anche della partecipazione di star italiane come Violante Placido e Filippo Timi.
Oltre al film di Anton Corbijn, in sala arrivano altre due pellicole di origine letteraria, 20 sigarette e il più conosciuto La solitudine dei numeri primi. Il primo è tratto da un libro-testimonianza di Aureliano Amadei, unico sopravvissuto all'attentato di Nassirya in cui morirono diciannove italiani, qui anche nelle vesti di regista, oltre che sceneggiatore. Il secondo invece, è il nuovo lavoro di Saverio Costanzo che si ispira all'omonimo romanzo di Paolo Giordano, il quale ha affiancato il regista nello sviluppo della sceneggiatura. Entrambe le pellicole sono state presentate a Venezia, rispettivamente nella sezione Controcampo, e in Concorso.

Si cambia registro con una tripletta da paura: Resident Evil: Afterlife, l'horror orientale 4bia e My Son, My Son, What Have Ye Done. Tre pellicole agli antipodi, che in maniera diversa, come dicevamo, esplorano la dimensione dell'orrore. Il quarto capitolo della saga videoludica interpretata dalla bella e volitiva Milla Jovovich arriva in sala con l'optional del 3D, per una nuova storia in bilico tra horror, azione e fantascienza, mentre 4bia è diretto dagli autori di Shutter e Alone (distribuito nei cinema italiani all'inizio di questa estate) ed è un horror thailandese che si sviluppa in quattro episodi, che raccontano storie di spettri vendicativi, maledizioni mortali e avventure da incubo.
L'orrore in cui si sviluppa la storia My Son, My Son, invece è quello del quotidiano. Presentato in concorso a Venezia lo scorso anno, il film di Herzog è interpretato tra gli altri da Willem Dafoe e Chloë Sevigny, e fu accolto con qualche discussione dovuta al fatto che Herzog era già in concorso con un altro film.