The Defenders: Netflix riunisce i suoi supereroi Marvel e ne fa un evento

Abbiamo visto in anteprima per voi le prime puntate della nuova attesa serie Netflix The Defenders, che riunisce insieme Daredevil, Luke Cage, Iron Fist e Jessica Jones. Ecco le nostre impressioni a caldo.

The Defenders: gli eroi in una scena della serie
The Defenders: gli eroi in una scena della serie

Una volta si diceva figli e figliastri, ed è chiaramente quello che Mamma Marvel sta facendo da tempo con questi suoi quattro supereroi televisivi - Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist - escludendoli (per il momento?) dai blockbuster cinematografici e relegandoli soltanto sul piccolo schermo. C'è da dire però che, a parte questa sostanziale differenza, l'approccio a questi personaggi è stato lo stesso utilizzato con Iron Man & company: per ciascun supereroe una serie monografica (per il primo di questi, Daredevil, addirittura una seconda stagione, grosso modo come era avvenuto per Iron Man 2 all'epoca) che li introducesse e li facesse conoscere ed amare dal grande pubblico, e poi un progetto che li unisce e mostra tutte le enormi potenzialità di un gruppo eterogeneo. Nel 2010 sul grande schermo c'era stato The Avengers, dal 18 agosto su Netflix arriva questo The Defenders.

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Impossibile pensare che questa nuova serie possa avere lo stesso rivoluzionario impatto del film di Joss Whedon, ma di certo niente oggi attira di più gli spettatori che vedere insieme, in un unico progetto, tanti personaggi amati. Lo dimostra non solo il già citato Avengers, ma anche il successo ormai decennale degli X-Men o i più recenti Captain America: Civil War, Suicide Squad, Batman v Superman: Dawn of Justice e gli imminenti Thor: Ragnarok e Justice League . "Commistione" sembra essere oggi una parola chiave per qualsiasi successo e qui in The Defenders ancor di più se vogliamo, visto che si incontrano non solo quattro serie e quattro personaggi, non solo cinema, TV e fumetti ma anche e soprattutto quattro generi completamente diversi: il legal drama, il crime/noir, la blaxploitation e le arti marziali.

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The Defenders: Finn Jones, Krusten Ritter e Charlie Cox in una scena
The Defenders: Finn Jones, Krusten Ritter e Charlie Cox in una scena

Strade che (non) si incrociano

The Defenders: Mike Colter in una scena della prima stagione
The Defenders: Mike Colter in una scena della prima stagione

Questo nuova miniserie inizia proprio in questo modo, come l'unione di quattro show diversi, e riprende ciascuna delle serie precedenti esattamente dove le avevamo lasciate: Matt Murdock (Charlie Cox) continua il suo lavoro di avvocato cercando di resistere alla tentazione di indossare di nuovo il costume e deve fare i conti con le rivelazioni fatti ai suoi amici; Jessica (Krysten Ritter) è ancora scossa da quanto avvenuto con Kilgrave e passa le giornate ad ubriacarsi e a rifiutare lavori, nonostante i buoni consigli dell'amica Trish; Luke (Mike Colter) è appena uscito di prigione (grazie all'aiuto legale di Foggy) e torna ad Harlem sperando di trovare dei miglioramenti ma per il momento trova consolazione solo nella bella Claire (l'onnipresente Rosario Dawson, scusate se è poco); infine c'è Danny Rand (Finn Jones) che con l'aiuto di Colleen continua ad investigare sui mortali nemici della Mano.

The Defenders: Una scena della prima stagione con Charlie Cox
The Defenders: Una scena della prima stagione con Charlie Cox

Per oltre due episodi questi quattro personaggi non si incontrano mai, ma proseguono le loro avventure in modo indipendente come fossero semplicemente nel loro show. Anche lo stile si adatta a questi repentini cambiamenti dando l'impressione (non esattamente piacevole) di non assistere ad una serie evento quale The Defenders dovrebbe essere, ma di una sorta di collage di situazioni già viste. Per fortuna con il terzo episodio le cose cambiano, arrivano i primi incontri (più o meno) fortuiti e le diverse personalità cominciano a scontrarsi. Fino a culminare, con il finale del terzo episodio, in quello spettacolare ed esaltante scontro nell'immancabile corridoio in cui tutti e quattro i nostri eroi combattono finalmente fianco a fianco.

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Defenders... assemble?

The Defenders: una scena con Krysten Ritter
The Defenders: una scena con Krysten Ritter

Con il quarto episodio (l'ultimo mostratoci in anteprima, la serie è composta di otto episodi complessivi) arriva finalmente quello che aspettavamo: i nostri si presentano, si raccontano le loro esperienze e soprattutto si prendono in giro vicendevolmente e mostrano tutte le loro differenze. Matt è il più attento ai propri segreti e tende a non fidarsi di nessuno, Iron Fist con il suo misticismo e le sue incredibili storie non viene praticamente mai preso sul serio, Luke è il più concreto di tutti mentre Jessica... beh, a Jessica Jones non frega di niente e nessuno e non perde mai un'occasione per lanciarsi a battute sprezzanti e irresistibili.

The Defenders: Finn Jones durante una scena
The Defenders: Finn Jones durante una scena

Inutile dirlo, quando tutti sono sullo schermo la serie cambia completamente marcia e diventa quello che ci aspettiamo e che ci è stato promesso: i dialoghi si fanno più brillanti, il ritmo molto più piacevole e anche la storia, fino a questo momento non particolarmente incisiva, passa decisamente in secondo piano nel momento in cui è già la presenza stessa di questi eroi, finalmente tutti insieme, ad essere storia a sé. Purtroppo con il concludersi del quarto episodio proprio sul più bello (maledetti cliffhanger) non possiamo sapere quanto di tutto questo troverà corrispondenze nella seconda parte della serie, ma di certo l'ultima ora mostrataci ci lascia molto più fiduciosi dell'inutilmente laborioso avvio.

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Antagonisti di lusso

The Defenders: una scena con Sigourney Weaver
The Defenders: una scena con Sigourney Weaver

Finora le serie Marvel/Netflix ci avevano (quasi) sempre abituato a dei cattivi davvero di qualità: il Wilson Fisk di Vincent D'Onofrio, il Kilgrave di David Tennant, il Cottonmouth del fresco premio Oscar Mahershala Ali e in un certo senso anche il Punisher di Jon Bernthal. The Defenders prosegue questo trend molto positivo regalandoci una magnifica Sigourney Weaver nei panni della misteriosa e temibile Alexandra, una dei leader della Mano, che ha un piano misterioso che prevede la completa distruzione di New York.

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The Defenders: Wai Ching Ho e Sigourney Weaver in una scena della prima stagione
The Defenders: Wai Ching Ho e Sigourney Weaver in una scena della prima stagione

Senza rovinare la sorpresa a nessuno, possiamo dire che in questi primi quattro episodi il personaggio è molto presente, anche con un interessante flashback, e ne rappresenta senza alcun dubbio la novità più interessante, non solo per il fascino e il talento della sua interprete ma anche perché fa da collante perfetto per molte delle cose che abbiamo visto nelle serie precedenti, unendo in modo interessante le trame soprattutto di Daredevil 2 ed Iron Fist attraverso personaggi già visti come quello di Madam Gao o Elektra.
La letale assassina scopertasi Black Sky rappresenta l'altro (apparentemente) invincibile nemico dei Defenders e se, come noi, l'avevate amata nelle precedenti apparizioni non vi deluderà. Il suo ruolo, il suo rapporto con Matt e con Stick, sarà probabilmente fondamentale per gli ultimi quattro episodi da cui a questo punto ci aspettiamo un finale esplosivo ed entusiasmante. Degno di un evento tanto atteso quale è questo The Defenders e con la speranza che un eventuale successo possa finalmente convincere la Marvel a portarli sul grande schermo.

Movieplayer.it

3.5/5