Come da tradizione, le settimane più torpide e afose dell'anno, quelle in cui per portare in sala gli italiani non bastano nemmeno i pezzi da novanta, sono il momento in cui fare il punto annuale sui migliori incassi della stagione cinematografica nostrana. E quest'anno, grazie all'inimitabile Checco Zalone e al suo Quo Vado?, ma non solo, il bilancio è decisamente in positivo.
La cifra incassata da Quo vado?, 65 milioni e trecentomila euro, è semplicemente astronomica e ha permesso al buon Checco, all'anagrafe Luca Medici, di sfiorare il record assoluto, ancora in mano ad Avatar di James Cameron per un'inezia. Alle sue spalle, pur completamente surclassati, i principali rivali si "consolano" con incassi complessivi sensibilmente superiori ai migliori performer della stagione 2014-2015. In fondo a questo articolo trovate la classifica dettagliata, ma prima è il momento del nostro commento alla top 20 dei film più visti della stagione in territorio tricolore.
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Che la forza sia con Checco
Abbiamo già detto di Quo vado?: la favola di Checco Zalone, star del piccolo schermo che riesce miracolosamente a trascinare al cinema milioni di italiani durante la stagione festiva, sembra un fenomeno in crescita inarrestabile. Il precedente frutto della collaborazione di Medici con il regista Gennaro Nunziante, Sole a catinelle, aveva incassato "appena" 51 milioni di euro; se il prossimo, atteso nelle sale per la fine del 2017, proseguirà in questa tendenza, il record di Avatar sarà polverizzato. Ed è probabile anche che nell'anno venturo si ripeta il "duello" con Star Wars, dato che l'episodio VIII della saga stellare dovrebbe uscire nello stesso periodo, contribuendo alla felicità degli esercenti. Benché eclissato da Quo vado?, infatti, il successo di Star Wars: Il risveglio della forza anche in Italia (a livello internazionale, il film di J.J. Abrams è oltre quota due miliardi di dollari) è tutt'altro che trascurabile, soprattutto se si confrontano i suoi 25 milioni e mezzo di euro con gli incassi molto più modesti dei tre film della seconda trilogia e se si tiene a mente che il franchise di Star Wars ha sempre un miglior riscontro nei paesi anglosassoni.
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Viva le emozioni e gli scagnozzi gialli
A tenere sempre altissimo il vessillo del cinema di animazione ci sono Pixar e Blue Sky con due film coloratissimi e amatissimi dai più giovani: il vulcanico, emozionante Inside Out, in terza posizione con uno scarto davvero esiguo da Star Wars: Il risveglio della forza, e lo scatenato Minions a quota 23 milioni e 400 mila euro. Tra l'altro Inside Out - che è il film Pixar che ha incassato di più qui da noi - ha l'ulteriore blasone di essere "ufficialmente" il maggiore incasso italiano del 2015, visto che i primi due titoli in classifica sono usciti durante la stagione festiva, oltre che quello di essere uno dei pochi soggetti originali nelle alte sfere di questa Top 20 - perché se Quo vado? è tecnicamente un soggetto originale, è evidente come si riconduca al "brand" Checco Zalone.
Ma l'animazione rientra in top 10 anche con Zootropolis, gioiellino realizzato dai Walt Disney Animation Studios e al momento quinto incasso stelle e strisce per il 2016, mentre più in basso troviamo il sequel della Sony Animation Hotel Transylvania 2, Il Piccolo Principe, gradevolissimo film francese tratto dall'immortale romanzo di Antoine de Saint-Exupéry che è stato una vera sorpresa ai botteghini (è anche diventato il migliore incasso di sempre per una distribuzione Lucky Red), e il terzo capitolo delle gesta del panda Po, Kung Fu Panda 3, rispettivamente al tredicesimo, al quattordicesimo e al sedicesimo posto.
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Aggiungi un segreto a tavola
Si trova al quinto posto la più grande sorpresa dell'anno. E potremmo considerarlo anche il migliore tra i film italiani, visto che Checco Zalone fa mondo a sé: Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese ha fatto staccare biglietti per 17 milioni e 700 mila euro, grazie a un'idea semplice e fertile, personaggi e situazioni in cui è facile identificarsi, uno humour tagliente e un cast in stato di grazia. Perfetti sconosciuti è anche un film di cui andare fieri dal punto di vista campanilistico, visto l'interesse suscitato all'estero con il passaggio a Tribeca e ad altri festival internazionali, le ottime vendite in tutto il mondo e la febbre da remake che ne è stata generata. Speriamo solo che Genovese & Co. ci abbiamo perdonato il nostro pesce d'aprile.
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DiCaprio redivivo, finalmente è Oscar
Alle spalle dell'amara commedia di Paolo Genovese troviamo un altro successo abbastanza sorprendente per le proporzioni (anche se Revenant - Redivivo è andato decisamente bene anche in America: tredicesimo incasso del 2015 con 183 milioni e mezzo di dollari): se un'opera estrema come quella di Alejandro González Iñárritu è stato il sesto film più visto nell'annata italiana è stato anche per la curiosità nei confronti della performance di Leonardo DiCaprio, finalmente insignito grazie a questo ruolo di un Academy Award. Un Oscar voluto e meritato, grazie anche alla campagna promozionale che ha portato sia Leo che il regista messicano persino qui da noi. E il pubblico non gli ha fatto mancare il suo sostegno.
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Super-faide e nuove alleanze
Il motivo dell'anno per quanto riguarda i superhero movies è la lotta intestina, la guerra fratricida che si risolve in nuove o mutate alleanze. Perché gli Avengers della Disney/Marvel sono diventati il principale baluardo del mercato cinematografico e la "rivale" Warner si prepara a replicare con la Justice League, anticipata dal conflitto tra i due principali eroi targati DC Comics in Batman v Superman: Dawn of Justice, film molto discusso, che ha fatto storcere il naso a una buona fetta della critica internazionale ma non ha lasciato indifferente il pubblico italiano, incassando oltre 10 milioni di euro. È andata ancora meglio ai litigiosi eroi Marvel di Captain America: Civil War che, complice il debutto nel gruppo del nuovo Spider-Man, si sono portati a casa 11 milioni e 200 mila euro e un bel nono posto in classifica.
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Spie come noi
Tra Captain America e Batman v Superman si piazza Steven Spielberg con tutto un altro genere di eroe. Ne Il ponte delle spie, infatti, un thriller a sfondo storico affascinante e ricco di tensione, Spielberg offre a Tom Hanks un ruolo delicato e importante in una situazione potenzialmente esplosiva durante gli anni della Guerra Fredda. E parlando di spie, come non menzionare l'immarcescibile 007, presumibilmente l'ultimo dell'era di Daniel Craig, con il suo invidiabile settimo posto in classifica? 007 Spectre, pur essendo meno apprezzato dalla critica rispetto a Skyfall, ha realizzato un incasso in linea con quello del predecessore confermando la vitalità, anche in territorio tricolore, del franchise dedicato alle avventure dell'agente segreto britannico.
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Scenari virtuali e iperrealismo tarantiniano
Scendendo più in basso nella nostra classifica, troviamo due film opposti nei temi e nello spirito. Gioioso ed edificante il primo, caustico e nichilista il secondo, in cui possiamo riscontrare anche la più manifesta e radicale antitesi nella concezione fotografica: Il libro della giungla, remake in live action del classico Disney, è in live action soltanto nella persona del suo giovane protagonista, tutto il resto è digitale e virtuale fino all'ultimo filo d'erba; all'opposto dello spettro c'è Quentin Tarantino con il suo The Hateful Eight, girato in un materico e sontuoso Ultra Panavision 70 mm. Una festa per gli occhi in ogni caso, e una bella somma raggranellata dai due film che si piazzano rispettivamente al dodicesimo e al quindicesimo posto.
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E i cinepanettoni rincorrono...
Un tempo dominavano le classifiche degli incassi italiani; ma quel tempo è ormai lontano e i classici "cinepanettoni" o affini, commedie troppo spesso mediocri e di grossolana fattura dominate da volti cari al grande pubblico, ora arrancano ai margini della Top 20. Una svolta positiva per il pubblico, un po' meno per i distributori (a parte quelli che distribuiscono Checco Zalone). Alle spalle dell'ultimo, non particolarmente esaltante capitolo della saga The Hunger Games, chiudono la top 20 L'abbiamo fatta grossa, Natale col boss e Vacanze ai Caraibi - Il film di Natale. In attesa di nuovi Perfetti sconosciuti.