Fino a pochi mesi fa il suo volto era praticamente sconosciuto alla stragrande maggioranza del pubblico (ristretta cerchia di cinefili esclusi), e anche oggi, perfino dopo la sua partecipazione al film Ave, Cesare! (che purtroppo però non ha smosso folle oceaniche), in pochi saprebbero ricordare - e pronunciare! - il suo nome. Fate attenzione, però, perché siamo pronti a scommettere che entro un paio d'anni Alden Ehrenreich sarà uno degli attori dei quali si parlerà con maggior frequenza.
Cosa ci rende tanto sicuri dell'imminente successo di questo ragazzo californiano di ventisei anni, di discendenza europea da parte di padre? Semplicemente il fatto che, nel 2018, lo vedremo vestire i panni di uno dei personaggi più iconici della cultura pop del ventesimo secolo, l'intrepido pilota di astronavi Han Solo, nel prequel del primo Guerre stellari: uno spin-off che racconterà le avventure di un giovane Han (interpretato da Harrison Ford nella trilogia originale di George Lucas e nel recentissimo Star Wars: Il risveglio della Forza) anni prima che la sua rotta si incrociasse con quella di Luke Skywalker e della Principessa Leia Organa.
Ma chi è questo ragazzo i cui tratti ricordano un Leonardo DiCaprio poco più che ventenne, ma dall'aria più timida, che ha mosso i suoi primi passi da attore lavorando nel cinema d'autore e aveva tentato invano di conquistare la parte di Spider-Man nel reboot The Amazing Spider-Man? Nato a Los Angeles, Alden è appena adolescente quando viene notato da un certo Steven Spielberg. Il motivo? In occasione del bar mitzvah di un amico comune, Spielberg visiona un cortometraggio in cui Ehrenreich mette in mostra le sue doti brillanti, consigliandogli così di dedicarsi alla recitazione. Di seguito vi proponiamo dunque un "racconto in cinque tappe" della carriera di Alden Ehrenreich fra passato, presente e futuro, aspettando di vedere come se la caverà alla guida del Millennium Falcon.
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1. Un esordio alla corte di Coppola: Segreti di famiglia
Debuttare a diciotto anni con il patrocinio di uno dei massimi cineasti della nostra epoca, Francis Ford Coppola, e per di più in un ruolo da protagonista: non c'è modo migliore per iniziare una carriera, e nel 2009 Alden Ehrenreich ha mosso i primi passi nell'industria proprio grazie al pluripremiato regista italoamericano. In Segreti di famiglia, bizzarro dramma familiare ambientato a Buenos Aires, Ehrenreich veste i panni di Bennie Tetrocini, che si reca da New York in Argentina per ritrovare il fratello maggiore Angelo (Vincent Gallo). Il contrastato rapporto fra Bennie e Angelo, un uomo burbero ed enigmatico che ora si fa chiamare Tetro e sembra aver messo da parte tutte le sue aspirazioni, è il cuore di un film intimo e intenso, che non ha paura di rasentare i confini del mélo. Girato in bianco e nero e realizzato a basso costo, Segreti di famiglia segna una presa di distanza, da parte di Coppola, rispetto alle grandi produzioni del passato; e sebbene la pellicola riceva scarsa attenzione da parte del pubblico (con l'eccezione della Francia, dove invece registra quasi mezzo milione di spettatori), critici e cinefili possono iniziare a prendere nota del talento di Ehrenreich. Nei due anni seguenti l'attore sarà chiamato dalla famiglia Coppola per due camei: nel 2010 in Somewhere di Sofia Coppola (la quale lo dirigerà pure in uno spot pubblicitario per Christian Dior accanto a Natalie Portman) e nel 2011 in Twixt di Francis Ford Coppola.
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2. Un tuffo nel mainstream: Beautiful Creatures
In un universo parallelo, Alden Ehrenreich è diventato già da tre anni il nuovo Robert Pattinson, idolo delle teenager in una saga adolescenziale sbanca-botteghino: o questa almeno è la speranza della Warner Bros quando, nel 2012, mette in cantiere Beautiful Creatures - La sedicesima luna, trasposizione di una serie letteraria young adult e ideale 'risposta' al fenomeno Twilight. Uscito nelle sale americane nel giorno di San Valentino del 2013, Beautiful Creatures ripropone uno schema ormai canonico per questo filone di narrativa sentimentale: un ragazzo comune, Ethan Wate, con le inquietudini e l'insoddisfazione di tanti altri liceali come lui, si innamora di una nuova compagna di scuola, Lena Duchaness, per poi scoprire che costei è dotata di poteri soprannaturali (nel caso specifico, è una strega). Ehrenreich, accanto alla diciottenne australiana Alice Englert, tenta il salto verso il grande pubblico, in un film diretto da Richard LaGravenese e arricchito da numerosi comprimari di lusso (fra cui Emma Thompson, Jeremy Irons e Viola Davis), ma l'impresa fallisce: penalizzato dal confronto con Twilight, Beautiful Creatures incassa appena sessanta milioni di dollari e si rivela un pesante flop per la Warner Bros, che interrompe senza rimpianti la saga.
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3. Piccole parti in grandi film: Stoker e Blue Jasmine
Se la stella di Alden Ehrenreich fatica ancora a brillare, intanto il giovane attore non disdegna anche ruoli minori in film che però portano la firma di autori di assoluto prestigio; e nel 2013, oltre a recitare in Beautiful Creatures, fa capolino in due film molto apprezzati dalla critica. In Stoker, torbido thriller psicologico del coreano Park Chan-Wook, Ehrenreich ha la breve parte di Whip Taylor, compagno di scuola della protagonista India Stoker (Mia Wasikowska): il suo fascino da bad boy avrà rapida presa su India, ma quando le prime effusioni si trasformeranno in un tentativo di stupro, l'incontro fra i due avrà un esito tragico. Dura ancora meno lo screentime di Alden in uno dei titoli più acclamati della recente produzione di Woody Allen, Blue Jasmine, in cui l'attore impersona Danny Francis, il figliastro ribelle della protagonista Cate Blanchett: eppure il confronto impietoso fra una Jasmine messa di fronte ai propri fallimenti e quel ragazzo che ha scelto di rinnegare il suo controverso passato familiare rappresenta uno dei momenti di maggior impatto nel percorso emotivo della donna.
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4. "Would that it were so simple": Ave, Cesare!
E arriviamo così a pochi mesi fa, quando finalmente il nome di Alden Ehrenreich, che sembrava correre il rischio di sparire dalla circolazione, ha ripreso a girare con insistenza. Il merito, prima ancora che ad Han Solo, è dovuto ai fratelli Coen, che hanno ingaggiato il giovane attore nello spettacolare cast di Ave, Cesare!, gustosissima parodia della Hollywood degli anni Cinquanta, fra dispotismi dello studio system e gli spettri maccartisti della "minaccia rossa". E in un film che comprende numerosi "pesi massimi" della Hollywood odierna, Ehrenreich non solo regge degnamente il confronto, ma supera una sfida tutt'altro che semplice: interpretare in maniera convincente un "cattivo attore", Hobie Doyle, singing cowboy idolo dei western musicali che lo studio si sforza di lanciare nel genere drammatico. Il duetto tra il raffinatissimo regista Laurence Laurentz (Ralph Fiennes) e il malcapitato Hobie, dalla gestualità goffa e impacciata, e incapace di pronunciare a dovere la battuta "Would that it were so simple", è una delle scene più divertenti dell'intero film, e il risultato è merito di Fiennes quanto di Ehrenreich.
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5. Un futuro ad alta quota: Yellow Birds, Howard Hughes e il Millennium Falcon
Archiviata l'esperienza di Ave, Cesare!, cosa c'è dunque in serbo nel prossimo futuro di questo astro nascente del cinema americano? Lo spin-off su Han Solo, ovviamente, è un progetto di cui si parlerà moltissimo e molto a lungo... ma prima di salire a bordo del Millennium Falcon nel film diretto da Phil Lord e Chris Miller (l'uscita è fissata per il 25 maggio 2018, ma la Disney non ha ancora reso noto neppure il titolo della pellicola), Alden Ehrenreich tornerà sullo schermo già quest'anno in due progetti dall'enorme potenziale. In The Yellow Birds, dramma bellico tratto da una storia vera e diretto da Alexandre Moors, Alden e il diciannovenne Tye Sheridan (altro attore da tenere d'occhio) interpreteranno Brandon Bartle e Daniel Murphy, due militari statunitensi di stanza in Iraq, sotto il comando del Sergente Sterling (Jack Huston).
Già due anni fa, invece, Ehrenreich era stato ingaggiato come co-protagonista per il nuovo, attesissimo progetto di un'icona di Hollywood, Warren Beatty, al suo ritorno dietro la macchina da presa dopo quasi due decenni. Girato nel 2014, oggetto di una meticolosa post-produzione e in uscita per la Fox l'11 novembre, Rules Don't Apply racconterà la vicenda di Frank Forbes, giovane arrampicatore sociale approdato a Hollywood nel 1958 e messo sotto contratto dal celebre magnate e milionario Howard Hughes, che sarà impersonato da Warren Beatty stesso (la vita di Hughes era stata raccontata nel 2004 in The Aviator di Martin Scorsese). La pellicola su Howard Hughes vedrà Alden all'interno di un cast ricchissimo: oltre a Beatty e alla co-protagonista femminile Lily Collins, ci saranno infatti Annette Bening, Alec Baldwin, Ed Harris, Martin Sheen, Candice Bergen, Matthew Broderick e Chace Crawford. E poi, da un aviatore all'altro, ecco la sfida più difficile: riportare in vita Han Solo in quella galassia lontana lontana...
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