Theodoros Angelopoulos nasce ad Atene il 27 aprile 1935. Studia legge all'Università di Atene, ma dopo l'anno di servizio militare si trasferisce a Parigi, dove s'iscrive a lettere alla Sorbona. Poco dopo lascia i corsi per studiare cinema all'IDHEC ma molla anche questi per ritornare in Grecia.
Tornato in patria, inizia a lavorare come giornalista e critico cinematografico al Demokratiki Allaghi, finché questo non è bandito dalla censura. Nel '67 infatti la Grecia subisce un colpo di stato che porta al potere una dittatura anti-comunista conosciuta come "Dittatura dei Colonnelli". Ritrovatosi senza lavoro, nel '68 Angelopoulos gira il suo primo cortometraggio, Ekpombi, mentre nel '70 passa al lungometraggio con il film politico Ricostruzione di un delitto (1970), che vince un premio al Festival Internazionale del Cinema di Berlino.
Negli anni successivi gira una trilogia sulla storia della Grecia moderna tra il 1930 e il 1970, formata da I giorni del '36 (1972), La recita (1975) e I cacciatori (1977), coi quali si aggiudica altri due premi al Festival di Berlino, ed un premio ed una nomination alla Palma d'Oro a Cannes. Con questi tre film definisce il suo stile, basato su una narrativa lenta, episodica e ambigua, e sull'uso estensivo del piano sequenza, accostato a coreografie elaborate e scene complicate recitate da molti attori.
Dopo la fine della dittatura, nel '74, Angelopoulos si trasferisce in Italia, dove gira film con budget più elevati e dal contenuto meno politico, il primo dei quali è Alessandro il grande (1980), interpretato da Omero Antonutti. Dall'84 inizia a collaborare stabilmente con lo sceneggiatore italiano Tonino Guerra. Realizza Viaggio a Citéra (1984); Il volo (1986), con Marcello Mastroianni, Nadia Mourouzi e Serge Reggiani; Paesaggio nella Nebbia (1988) col quale ritorna a vincere a Berlino e si aggiudica sei premi alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel '91, sempre con Guerra e Mastroianni, realizza Il passo sospeso della cicogna, mentre nel '95 lavora con Harvey Keitel e Maia Morgenstern ne Lo sguardo di Ulisse, che vince due premi a Cannes ed è nominato alla Palma d'Oro.
Nel 1998, sempre con Tonino Guerra, scrive e dirige L'eternità e un giorno, dramma su di uno scrittore albanese che ha solo pochi giorni di vita, interpretato da Bruno Ganz. Il film si aggiudica la Palma d'Oro a Cannes. Negli ultimi anni Angelopoulos ha diretto La sorgente del fiume (2004), un segmento del film collettivo To Each His Own Cinema (2007) e La polvere del tempo (2008), scritto con Guerra ed interpretato da Willem Dafoe, Bruno Ganz e Michel Piccoli. Ad oggi è il suo ultimo film.
1998 Premio Palma d'oro per L'eternità e un giorno
1995 Premio Gran Premio della Giuria per Lo sguardo di Ulisse
1996 Premio Regista del miglior film straniero per Lo sguardo di Ulisse
1996 Premio Nastro d'argento europeo
2004 Candidatura Regista Europeo 2004 per La sorgente del fiume
2004 Candidatura Miglior Regista Europeo - Jameson People's Choice per La sorgente del fiume
2008 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
2004 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
1995 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
1991 Regia, Produzione, Sceneggiatura, Soggetto
Rende omaggio ad Angelopoulos e Fellini il nuovo manifesto ufficiale della 70. Mostra di Venezia.
Sarà il regista tedesco a girare le scene mancanti di L'altro mare, pellicola rimasta incompiuta a causa del decesso sul set del grande maestro greco?
Il leggendario cineasta greco, autore de Lo sguardo di Ulisse e Il passo sopeso della cicogna, è morto ieri sera dopo essere stato investito da una moto.
Theo Angelopoulos ospite alla Berlinale insieme a Willem Dafoe, Irène Jacob e Bruno Ganz per presentare la sua ultima opera, La polvere del tempo.
Nell'ambito del NapoliFilmFestival, l'autore greco è arrivato nella città partenopea e ha incontrato il pubblico.