Davide Ferrario è nato a Casalmaggiore il 26 giugno 1956. Inizia la carriera come critico cinematografico dopo la laurea in Letteratura angloamericana e si occupa di scrittura e distribuzione di film per il grande schermo con la Lab80 di Bergamo. Scrive sulla rivista Cineforum e organizza rassegne in tutta Italia. Tra le sue pubblicazioni più celebri ricordiamo la monografia su Rainer Werner Fassbinder pubblicata da Il Castoro. E' stato inoltre uno dei contatti italiani più importanti con il cinema indipendente americano, portando in Italia i film di Jim Jarmusch, John Sayles e Susan Seidelman. Esordisce come regista nel 1987 con il cortometraggio Non date da mangiare agli animali e successivamente scrive sceneggiature per numerosi registi. E' del 1989 il suo primo lungometraggio, La fine della notte. Lo stesso anno scrive anche la sceneggiatura di Occhi che videro di Daniele Segre, con il quale collaborerà di nuovo nel 1992 per Manila Paloma Blanca. Perchè il suo secondo lungometraggio veda la luce si dovrà aspettare il 1994: Anime fiammeggianti è una commedia drammatica con cadenze surreali sul tormentato rapporto tra un uomo e sua moglie. Ferrario si divide tra il cinema e la televisione e nel 1990 dirige alcune puntate della serie American Supermarket.
Dopo un lungo periodo di pausa ritorna al cinema di fiction nel 1997 con Tutti giù per terra, interpretato da Valerio Mastandrea.
Seguono Figli di Annibale con Diego Abatantuono e Guardami (1999), bio-pic sulla pornodiva Moana Pozzi, che però non incontra il favore di critica e pubblico. Con Se devo essere sincera (2004), interpretato da Luciana Litizzetto e Neri Marcorè, ristabilisce un buon contatto con l'audience e lo stesso anno compie un passo importante filmando interamente in digitale il film Dopo mezzanotte, che si fa notare per le tre nomine ai David di Donatello. Il suo ultimo lavoro è Tutta colpa di Giuda - Una commedia con musica (2008) con Kasia Smutniak nei panni di una regista teatrale che vuole mettere in scena La Passione di Cristo in un carcere. Ferrario ha anche realizzato alcuni documentari: Lontano da Roma (1991), Materiale resistente (1995), progetto sulle gesta della Resistenza realizzato con Guido Chiesa, Sul 45° parallelo, nel quale segue il tour del gruppo CSI tra Reggio Emilia e la Mongolia, La rabbia (2000), Le strade di Genova (2002) e La strada di Levi (2005), sulle peripezie di Primo Levi nel suo viaggio tra Auschwitz e Torino.
2005 Candidatura Miglior regista per Dopo mezzanotte
2005 Candidatura Miglior sceneggiatura per Dopo mezzanotte
2005 Candidatura Miglior produttore per Dopo mezzanotte
2009 Candidatura Miglior soggetto per Tutta colpa di Giuda - Una commedia con musica
2007 Candidatura Miglior documentario per La strada di Levi
2005 Candidatura Regista del miglior film per Dopo mezzanotte
2005 Candidatura Miglior sceneggiatura per Dopo mezzanotte
2022 Regia, Produzione
2021 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
2017 Regia, Sceneggiatura, Soggetto, Produzione
2015 Regia, Produzione
Al via il 10 marzo a Torino il 21° Glocal Film Festival, ospiti Daniele Vicari, Fredo Valla, Gherardo Gossi, Andrea Zalone, Claudio Di Biagio, Daniela Scattolin, Davide Ferrario, Guido Chiesa.
La video intervista a Mauro Pagani e Davide Ferrario, compositore e regista di Boys, film in cui Giovanni Storti, Neri Marcorè, Marco Paolini e Giorgio Tirabassi sono un'ex rock band che si scontra con la generazione della trap.
Neri Marcorè, Marco Paolini e Giovanni Storti nel cast di Tutto qua, film musicale e nostalgico di David Ferrario in corso di lavorazione.
Presentato nella sezione Festa Mobile del Torino Film Festival 2017, il documentario di Davide Ferrario ripercorre un secolo italiano fatto di guerre, attentati e sconfitte. Eventi storici che hanno forgiato un carattere nazionale votato alla resilienza.
Solo il 4 e 5 luglio nelle sale italiane il film libero e sensuale ispirato allo spettacolo di Matteo Levaggi, il coreografo che ha dato una scossa al mondo della danza contemporanea.