La star di Joker Joaquin Phoenix e il regista Todd Phillips si sono divertiti a commentare le teorie dei fan nate dalla visione del drammatico cinecomic. Il film ha colpito la fantasia del grande pubblico che si è riversato sul web commentando ogni singolo dettaglio e cercando di trovare significati reconditi al finale del film e alle scelte narrative.
Secondo la teoria più diffusa, Joker non parlerebbe del villain di Batman, questa sarebbe la ragione per cui non viene usato l'articolo davanti a Joker nel titolo del film. La risposta di Todd Phillips è la seguente: "Forse il personaggio di Joaquin Phoenix ha ispirato il Joker, non possiamo saperlo. La sua ultima battuta nel film dice 'Non lo capiresti'. Ci sono tanti aspetti diversi e questa è la parte interessante".
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Il finale del film, ambientato nel Manicomio di Arkham, alimenta molte discussioni e teorie, soprattutto considerando il modo in cui Arthur Fleck ride durante i flashback delle rivolte e l'omicidio del genitori di Bruce Wayne. L'utente Reddit u/MiKEYSANZ scrive: "Ha creato nella sua testa questo personaggio di nome Arthur Fleck che non ha mai avuto un momento di gioia nella sua intera vita e per Joker questo è divertente. Ride perché è divertito dalle cose malate e quando la terapista gli chiede perché ride dice che lei non capirebbe perché è una persona normale che non trova dolore e miseria divertenti. una persona che non è mai stata felice per un solo secondo è qualcosa che diverte il Joker."
Todd Phillips ha commentato il finale di Joker restando vago sul vero significato dell'ultima scena senza però nasconderne l'importanza: "Quella risata in quella scena è davvero l'unica volta in cui ride genuinamente. C'è la risata dalla sofferenza di Arthur e poi c'è la sua finta risata quando finge di essere normale, che è la mia risata preferita. Ma alla fine, quando si trova nella stanza dell'Arkham State Hospital, quella è la sua unica risata genuina di tutto il film."
Ma ecco la teoria più intrigante: alcuni fan hanno notato che in tre diversi punti del film compare un orologio che segna le 11:11. L'orologio è visibile durante la sessione di terapia di Arthur Fleck all'inizio del film, nel breve flashback in cui Fleck picchia la testa sulla porta del manicomio e quando prende a pugni la parete nel camerino dei clown. Questa non può essere una coincidenza, ma quale è il significato di questo dettaglio?
Alcuni fan hanno suggerito che 11:11 sia un potente numero il cui significato è collegato al 'risveglio dell'anima', altri hanno pensato al frammento della Bibbia da Geremia 11:11 "Perciò, così parla l'Eterno: Ecco, io faccio venir su loro una calamità, alla quale non potranno sfuggire. Essi grideranno a me, ma io non li ascolterò." Todd Phillips, però, smentisce le teorie dichiarando: "E' una coincidenza. Voglio dire, non lo so. Credo che sia una coincidenza."
Lo stesso Joaquin Phoenix, tra i possibili candidati agli Oscar 2020 grazie alla sua performance, è perplesso e paragona le teorie dei fan a quella secondo cui Paul McCartney sarebbe morto in un incidente d'auto sulla M1 nel 1966, e sarebbe stato rimpiazzato da un sosia scozzese di nome William Campbell, come ricordano John, George e Ringo negli enigmi contenuti nei loro dischi:
"Paul è morto. Paul è morto. I Beatles. Voglio dire, so che esistono queste strane teorie, come le volete chiamare. Questa è la teoria 'Paul è morto', ma per me 11:11 non significa niente." Todd Phillips cancella ogni dubbio chiosando: "Non faccio Easter eggs, se pensate di aver trovato Easter Egg nel film è un errore."
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Per approfondire, qui trovate la nostra recensione e videorecensione di Joker.