Borat 2: Rudolph Giuliani "è sempre stato l'obiettivo primario"

Il regista di Borat 2 ha confessato che Rudolph Giuliani è stato il bersaglio designato da Sacha Baron Cohen fin dalla prima bozza di sceneggiatura.

Rudolph Giuliani, consigliere del Presidente Donald Trump, è sempre stato il bersaglio di Borat 2. A rivelarlo è il regista Jason Woliner, complice dell'istrionico protagonista Sacha Baron Cohen.

Borat Subsequent Moviefilm 7
Borat: Subsequent Moviefilm, un'immagine del film

Una delle scene clou di Borat: Subsequent Moviefilm è quella in cui viene organizzata una finta intervista a Rudolph Giuliani in un hotel di New York dalla figlia di Borat. Dopo l'intervista, Giuliani segue Tutar in camera da letto e viene pizzicato in atteggiamenti impropri da una camera nascosta prima che Borat faccia irruzione nella stanza cercando di offrirsi come vittima sessuale al posto della figlia "minorenne".

Di fronte alle proteste dell'avvocato repubblicano, Sacha Baron Cohen ha detto che Rudolph Giuliani era "consenziente a un innocente incontro sessuale". L'interprete di Tutar, Maria Bakalova, ha dichiarato che Borat 2 svela la vera natura delle persone, commento riferito proprio all'episodio con Giuliani.

Borat 2: la scena di Rudy Giuliani ha rischiato di essere rovinata da un problema tecnico

In un'intervista con Insider, Jason Woliner ha rivelato che Rudy Giuliani è sempre stato l'obiettivo primario del film, fin dalla prima bozza di sceneggiatura, inoltre la sua costante presenza nelle news è stata fortuita per Borat 2 visto che, all'epoca dell'inizio delle riprese, non si parlava molto di Giuliani:

"Ecco la cosa folle: Giuliani è stato il nome che abbiamo fatto fin dal primo giorno. Rudy era il nome contenuto nella prima versione della sceneggiatura che ho letto. Per un anno e mezzo non si è parlato molto di lui, ma all'improvviso ha cominciato a essere al centro dei riflettori subito prima dell'uscita".

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