Nell'ambito della tradizionale celebrazione dell'annata di cinema che ci lasciamo alle spalle, abbiamo l'abitudine di pubblicare una Top 20 di redazione ricavata dalle preferenze personali di ognuno dei redattori di Movieplayer.it, sulla base delle uscite italiane del 2013. Quest'anno abbiamo deciso di rendervi partecipi anche di questi singoli contributi: pubblicheremo dunque, in singole news, le top 20 personali, con in aggiunta un commento di ogni "curatore". Le news, che in totale saranno tredici, saranno infine raccolte nell'articolo di commento alla classifica generale delle preferenze dello staff, affinché tutti possano curiosare tra i colpi di fulmine dei singoli redattori. Se poi volete dare il vostro contributo e tirare quindi le somme sul vostro 2013 filmico (e televisivo), potete farlo partecipando a Movieplayer.it Awards.
Ma adesso lasciamo la parola a Stefano Lo Verme e alla sua Top 20:
- Frankenweenie
- Zero Dark Thirty
- La vita di Adèle
- Il passato
- Nella casa
- La grande bellezza
- The Master
- Noi siamo infinito
- Rush
- Solo Dio perdona
- Prisoners
- No - I giorni dell'arcobaleno
- Come un tuono
- Quando meno te lo aspetti
- Philomena
- Lincoln
- Oh boy, un caffè a Berlino
- Django Unchained
- Before Midnight
- Questione di tempo
"Il film più amato dal sottoscritto nel corso del 2013 è stato una pellicola d'animazione, Frankenweenie, summa perfetta della poetica di Tim Burton, in grado di rivisitare il mito di Frankenstein con ironia, spirito citazionista ma al contempo con un'immensa partecipazione emotiva, in una favola a tinte gotiche e dark che riesce a commuovere come poche altre. Ma il 2013 ci ha regalato altri imprescindibili capolavori: Zero Dark Thirty di Kathryn Bigelow, lucidissima e stupefacente ricostruzione della caccia a Osama Bin Laden attraverso lo sguardo dell'agente della CIA impersonata da una magnifica Jessica Chastain, e La vita di Adèle di Abdellatif Kechiche, racconto di formazione straordinariamente coinvolgente che passa attraverso l'educazione sentimentale della sua protagonista.
Per restare nell'ambito del grande cinema d'autore francese, oltre a Kechiche è impossibile dimenticare l'esplorazione dei rapporti umani condotta da Asghar Farhadi ne Il passato, le ambiguità della dicotomia fra realtà e finzione letteraria nell'intrigante Nella casa di François Ozon, né tantomeno la sopraffina e divertente girandola sentimentale di Quando meno te lo aspetti di Agnès Jaoui.