Per certi versi dobbiamo al primo X-Men di Bryan Singer la simpatica abitudine dei cinecomics odierni di strizzare l'occhio allo spettatore con battute e/o immagini relative alle origini cartacee dei personaggi (nello specifico, l'esempio emblematico è la conversazione tra Wolverine e Ciclope sui costumi, tradizionalmente più sgargianti e colorati nei fumetti).
Un'usanza che è continuata fino a raggiungere l'apice in Deadpool, un vero e proprio monumento all'autoreferenzialità più sfrenata. È più contenuto il lato "meta" di X-Men: Apocalisse, ma le chicche nascoste sono sempre una garanzia. Eccone alcune, con il consueto avvertimento: questo articolo contiene spoiler.
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1. Fox-Men
Questa in realtà è una caratteristica ricorrente del franchise, soprattutto quando è in mano a Singer, ma vale sempre la pena sottolinearla. Parliamo ovviamente del logo della 20th Century Fox, che in più di un'occasione si è prestato a variazioni simpatiche (vedi Edward mani di forbice, o il più recente Snoopy & Friends - Il film dei Peanuts). Nel caso della saga dei mutanti, la modifica è sottile ma molto carina (e pertinente): quando il logo scompare gradualmente per cedere il posto ad altre case di produzione, la X rimane un po' più a lungo, alludendo al simbolo di Xavier e dei suoi studenti. Apocalisse contiene anche un'aggiunta già presente in X-Men: Giorni di un futuro passato, che coincide con la parte finale di cui sopra: invece della tradizionale sigla della Fox, si sente parte del tema musicale degli X-Men composto da John Ottman per X-Men 2.
2. Invecchiare? Giammai!
Chi segue fedelmente la saga sin dalle origini sa che la continuità è sempre stata un punto debole, rendendo necessaria la realizzazione di Giorni di un futuro passato per risolvere alcuni problemi di cronologia. X-Men: Apocalisse mantiene in vita questa "tradizione" e ne riconosce l'esistenza tramite una battuta di Xavier, quando vede Moira McTaggart su uno schermo: "Non è invecchiata di un giorno." Se infatti nel mondo reale sono passati solo cinque anni dall'uscita di X-Men: l'inizio, nella timeline cinematografica i personaggi dovrebbero essere invecchiati di 21 anni (dal 1962 siamo passati al 1983). La frase di Xavier è anche una frecciatina a X-Men: Conflitto Finale, dove Moira ha le fattezze di Olivia Williams ed è palesemente troppo giovane per essere la stessa persona (difatti i fan teorizzano che si tratti della figlia). Da notare anche che nella scena iniziale dello stesso film, ambientata nel 1986 circa, Xavier e Magneto avevano già le fattezze di Patrick Stewart e Ian McKellen...
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3. "Il terzo è sempre il peggiore"
Un'altra frecciatina al poco amato episodio diretto da Brett Ratner si manifesta nella suddetta battuta di Jean Grey, che commenta l'andamento generale delle saghe cinematografiche dopo aver visto al cinema Il ritorno dello Jedi. Immaginiamo che Simon Kinberg, sceneggiatore sia di Apocalisse che di Conflitto finale (nonché attualmente coinvolto nella saga di Star Wars), si sia divertito a togliersi questo sassolino dalla scarpa, ma probabilmente non immaginava che il commento di Jean sarebbe stato usato contro di lui, dal momento che Apocalisse è il terzo episodio della trilogia ambientata nel passato e, stando alla maggior parte delle recensioni, il peggiore della nuova incarnazione del franchise.
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4. Formazione mista
Nel film, come nei fumetti, Apocalisse recluta quattro mutanti per aiutarlo nella sua missione distruttrice. Per evitare di scivolare nella prevedibilità, la trasposizione cinematografica ha preso in prestito elementi da tre fonti diverse per comporre la squadra, con "veterani" aggiuntivi in altri ruoli (vedi Wolverine). La presenza di Angelo, che grazie ad En Sabah Nur si ritrova con ali metalliche, è un omaggio alla primissima storyline a fumetti in cui Apocalisse fu l'antagonista, mentre Psylocke è stata reclutata in tempi più recenti, nel mensile Uncanny X-Force. Per quanto riguarda Tempesta e Magneto, essi sono stati al servizio di Apocalisse nella serie animata X-Men: Evolution, il che rappresenta una sorta di chiusura del cerchio poiché il cartoon si era inizialmente ispirato al primo lungometraggio degli X-Men.
5. A chi tocca questa volta?
Chi conosce un minimo il funzionamento della censura cinematografica americana sa forse che, ufficialmente, nei film con il visto PG-13 (sconsigliato ai minori di 13 anni) è consentito un solo uso della parola "fuck", e questa deve obbligatoriamente essere utilizzata senza connotazioni sessuali. Dal 2011 in poi, la saga degli X-Men si è divertita ad inserire la parolaccia in questione nei film, in particolare nel trittico di Matthew Vaughn e Bryan Singer dove ogni volta viene pronunciata da un personaggio diverso: in X-Men: l'inizio l'onore spetta a Wolverine, che reagisce ad un tentativo di reclutamento con "Go fuck yourself!"; in Giorni di un futuro passato è Xavier a dire "Fuck off!" a Logan, ricordandogli l'evento precedente (la discrepanza tra le due frasi è dovuta al fatto che Hugh Jackman scelse di non seguire il copione nel primo film); infine, in Apocalisse è Magneto ad usare un linguaggio più scurrile del solito quando incontra per la prima volta l'antagonista principale: "Who the fuck are you?". Un dettaglio forse irrilevante per chi vede i film doppiati in italiano, ma comunque molto divertente.
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6. Immagini iconiche
Sebbene Singer sia, per sua stessa ammissione, uno che non legge i fumetti, questo non gli ha impedito di inserire, nei momenti giusti, rielaborazioni cinematografiche di immagini che restano imprescindibili nei cuori dei fan della versione cartacea. Nel caso specifico di Apocalisse, vengono in mente due trasposizioni iconografiche di non poco conto: la prima è lo scontro fra Tempesta e Ciclope, che in questa sede sono avversari ma nell'albo da cui è tratta l'immagine stavano semplicemente determinando tramite un duello chi fosse più degno del ruolo di leader degli X-Men (per la cronaca, vinse Tempesta, nonostante all'epoca fosse stata privata dei suoi poteri); la seconda è legata al cameo - in realtà piuttosto gratuito - di Wolverine, che per l'occasione sfoggia il look immaginato dal disegnatore Barry Windsor-Smith per Weapon X, la storia che svelò come il mutante canadese ottenne i suoi artigli di adamantio.
7. Amore mutante
Un altro omaggio al fumetto, meno esplicito ma comunque di sicuro non casuale, è anch'esso legato alla battaglia finale: Angelo che trasporta Psylocke in volo. Nel film tale immagine non significa molto al di là del fatto che i due siano compagni d'armi al servizio di Apocalisse, ma nell'universo Marvel cartaceo il loro affiatamento è tutt'altro discorso, dato che hanno per avuto per anni una non poco tormentata relazione sentimentale, che però sembra non avere un futuro sullo schermo (anche se questo in realtà dipenderà dalle presenze nel cast del prossimo episodio). Qualora Psylocke restasse cattiva, c'è sempre la possibilità di farle fare coppia con un altro suo partner fumettistico: Sabretooth.
8. Madri e figli
Come in X-Men 2, Singer sfrutta la presenza di Mystica e Nightcrawler per farli interagire, ma sempre senza alludere minimamente ad uno degli elementi del fumetto che ancora non è stato inserito nei film: il rapporto di parentela tra i due personaggi. Mystica sarebbe infatti la madre di Nightcrawler, il che spiegherebbe la pelle blu del figlio. Il padre invece, almeno sulla carta, è Azazel, visto in X-Men: l'inizio e apparentemente ucciso prima degli eventi di Giorni di un futuro passato. La relazione tra lui e Mystica dovrebbe quindi aver avuto luogo in quell'arco di tempo, dopo il 1962, anche se i poteri di lei fanno sì che sia impossibile immaginarla come la madre di un teenager.
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9. Parallelismi stellari
I fan della saga avranno già notato che Bryan Singer è un fan di Star Trek, come si può evincere dalla presenza di Patrick Stewart, alias Jean-Luc Picard, e l'uso di scene tratte dalla serie originale in Giorni di un futuro passato (guarda caso, una clip in cui si parla di viaggi nel tempo). Anche in Apocalisse la creatura di Gene Roddenberry si palesa su uno schermo televisivo, per l'esattezza durante il reclutamento di Tempesta, e anche in questa occasione la sequenza scelta dal regista è tutt'altro che casuale: si tratta infatti dell'episodio Dominati da Apollo, in cui un'entità onnipotente cerca di piegare la razza umana al suo volere "divino". Vi ricorda qualcuno?
10. Essex
Chi è rimasto in sala fino alla fine dei titoli di coda avrà notato un misterioso individuo che, dopo il massacro di Alkali Lake, si impossessa di una provetta contenente un campione del sangue di Wolverine e la inserisce in una valigetta recante la scritta "Essex Corp.". Un dettaglio che ha fatto gioire i fan, dato che Nathaniel Essex, alias Sinistro, è uno degli avversari più celebri degli X-Men, e tale accenno conferma che sentiremo parlare di lui nei prossimi film, già a partire dal terzo lungometraggio dedicato a Wolverine (il cui sangue, presumibilmente, verrà usato per creare X-23).
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