Era il 19 dicembre 1997 quando uscì nei cinema americani Titanic, il settimo lungometraggio di James Cameron. Un autentico kolossal dalla lavorazione travagliata, che lo portò ad essere il primo film con un budget di 200 milioni di dollari (sempre Cameron, pochi anni prima, aveva realizzato il primo film da 100 milioni, ossia Terminator 2 - il giorno del giudizio), uno sforzo erculeo ripagato da un successo a dir poco strepitoso: quasi 2 miliardi di dollari al box office globale (la soglia è stata poi superata nel 2012 tramite la riedizione in 3D), un anno di permanenza in sala e 11 Oscar, tra cui quelli per il miglior film e per la regia (con Cameron che, giustamente travolto dall'euforia, si autodefinì "re del mondo" come fa Leonardo DiCaprio nel film). Un fenomeno che forse solo lo stesso regista sarà mai in grado di eguagliare (dal 1997 ad oggi solo Avatar ha battuto gli incassi complessivi di Titanic, ma a onor del vero va precisato che Star Wars: Il risveglio della forza è arrivato a 2 miliardi senza uscite supplementari), e che noi vogliamo ricordare, in occasione del ventesimo anniversario, tramite alcune curiosità.
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1. Il timore del fallimento
Oggi è forse difficile crederci, ma all'epoca il successo del film era tutt'altro che scontato, con svariati articoli sui costi spropositati della lavorazione che, insieme a ritardi vari (l'uscita fu spostata dall'estate al periodo natalizio per consentire a Cameron di completare il film in modo soddisfacente), portarono molti a pensare a un flop annunciato. Persino il regista fu soggetto a questi timori, e per tranquillizzare la 20th Century Fox e la Paramount (che si erano spartiti i costi e i diritti di distribuzione) rinunciò sia al proprio stipendio (8 milioni di dollari) che alla percentuale sugli incassi che gli spettava per contratto. Cameron ha inoltre confermato, in una recente intervista al mensile Empire, un dettaglio sulla post-produzione: mentre montava il kolossal, il cineasta teneva affissa sulla parete in sala una lametta da rasoio accompagnata dalla scritta "da usare se il film non funziona".
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2. A volte ritornano
Prima di recitare insieme sul set di Cameron gli attori Billy Zane (Cal Hockley) e David Warner (Lovejoy) erano apparsi, seppure non nelle stesse scene, nella seconda stagione de I segreti di Twin Peaks. Una strana coincidenza vuole che proprio un episodio dove ci sono entrambi contenga la battuta "Preferisco essere la sua puttana piuttosto che tua moglie", rivolta a un uomo poco simpatico dalla compagna dopo che lui ha scoperto il tradimento di lei. La stessa frase c'è anche in Titanic, ed è Rose (Kate Winslet) a usarla contro Cal.
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3. Questioni geografiche
All'inizio del film Jack e il suo amico Fabrizio vincono i biglietti per salire sul Titanic in una partita a poker contro due svedesi. Un dettaglio che avrà fatto sorridere non poco il pubblico in Svezia, dato che gli attori erano in realtà di origine norvegese e finlandese, con degli accenti riconoscibili e marcatissimi. Pare addirittura che, per evitare che gli spettatori faticassero a capirli, anche le loro battute siano state sottotitolate per il mercato locale (in Svezia i film non vengono doppiati se non sono destinati a un pubblico più giovane).
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4. La durata giusta
Escluse le parti ambientate nel presente e i titoli di testa e coda, il film dura esattamente due ore e quaranta minuti, il che corrisponde, secondo gli esperti, a quanto ci mise il vero Titanic ad affondare. Anche l'impatto con l'iceberg sarebbe cronologicamente corretto: trenta secondi. Proprio il minutaggio totale del film fu, inevitabilmente, motivo di disaccordo tra Cameron e gli studios, portando addirittura il regista a minacciare di abbandonare il progetto durante la post-produzione. Stando al cineasta la sua alleata più importante fu l'allora dirigente della Paramount che, dopo aver visto un montaggio provvisorio, approvò in toto la decisione di far uscire un lungometraggio di tre ore nonostante il rischio commerciale.
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5. Casting alternativi
Come confermato da Kate Winslet, che sostenne un provino apposito, la Paramount avrebbe voluto Matthew McConaughey per la parte di Jack Dawson, mentre Cameron preferì Leonardo DiCaprio.
Un altro candidato per il ruolo fu Christian Bale, scartato perché le alte sfere non volevano due attori inglesi per interpretare personaggi americani.
Per la parte di Rose furono invece prese in considerazione praticamente tutte le attrici in voga all'epoca, tra cui Jennifer Aniston e Uma Thurman, con l'aggiunta di giovani promesse in ascesa come Keri Russell e Sally Hawkins.
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6. Sodalizio rinnovato
Inizialmente si era pensato di affidare le musiche del film a Enya, tant'è che Cameron usò dei brani della cantante come colonna sonora temporanea in sede di montaggio. Lei però non era disponibile, e così fu contattato James Horner, il quale fece pace con il regista dopo i dissapori creatisi dieci anni prima durante la lavorazione di Aliens - Scontro finale. Ironia della sorte, lo stesso Horner decise per conto suo di usare tonalità simili a quelle di Enya.
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7. La canzone del cuore
Il celebre brano My Heart Will Go On, premiato con l'Oscar, non doveva fare parte dell'accompagnamento musicale, poiché Cameron non voleva canzoni nel film, titoli di coda inclusi. Horner convinse Céline Dion a partecipare di nascosto alla creazione della futura hit, e la propose al regista in un momento in cui questi era particolarmente ben disposto. Dopo averla ascoltata Cameron cambiò idea, anche per motivi strettamente pratici: usare una canzone che poteva essere sfruttata sul piano commerciale avrebbe facilitato le comunicazioni con la Fox e la Paramount.
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8. Ho visto le stelle
A differenza di George Lucas, che ha continuato a rimaneggiare i film di Star Wars in svariate occasioni, Cameron non ha mai voluto apportare modifiche a Titanic dopo l'uscita, nonostante la presenza di alcuni errori, soprattutto in termini di ricostruzione storica (dopo l'uscita del film è emerso, per esempio, che la nave non si spaccò in due durante il disastro, ma in tre). L'unica eccezione riguarda il cielo stellato nella parte finale, per un motivo ben preciso: in almeno tre occasioni, il famoso scienziato americano Neil deGrasse Tyson ha fatto notare al regista come la posizione dei corpi celesti non corrispondesse alla realtà. Cameron, stufo di sentirselo dire, ha fatto ritoccare al computer le sequenze incriminate, nonostante ci fosse una ragione artistica all'origine della "svista" (le stelle dovevano alludere alla forma del gioiello indossato da Rose).
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9. Tocco d'artista
La celebre scena in cui Jack ritrae Rose come madre natura l'ha fatta fu la prima che DiCaprio e Winslet girarono insieme (e l'attrice, per rompere il ghiaccio, si spogliò davanti al collega quando lo incontrò per la prima volta), e contiene un simpatico errore da parte di lui, che si scordò della battuta corretta all'inizio ("Mettiti sul divano") e disse "Mettiti sul letto... cioè, sul divano".
Il ritratto vero e proprio è invece opera di Cameron, e fu necessario invertire specularmente l'immagine nel film dato che lui è mancino mentre DiCaprio non lo è.
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10. La vita che imita l'arte
Nelle intenzioni di Cameron entrambi i protagonisti dovevano essere completamente fittizi. Dopo aver completato la sceneggiatura scoprì che c'era veramente stato un "J. Dawson" (la "j" stava per Joseph) a bordo del Titanic, un irlandese ventitreenne che morì durante il naufragio ed è sepolto insieme ad altre vittime in un cimitero in Canada. Oggigiorno, per ovvi motivi, la sua è la tomba più visitata in assoluto.